Spirito
Il cardinale Sarah a Dakar denuncia una liturgia devastata

Celebrando la messa pontificale a Dakar (Senegal), il cardinale Robert Sarah, già prefetto del Dicastero per il culto divino, si è espresso contro la «distorsione» della messa in Occidente e contro le celebrazioni troppo «africane». Un intervento a margine di un convegno sulla liturgia, mentre la Costituzione Sacrosanctum Concilium ha appena festeggiato le sue sessanta candeline.
I progressisti sicuramente non lo perdoneranno: ma ciò non ha impedito al cardinale Robert Sarah di lanciare un nuovo avvertimento. Durante un convegno sulla liturgia organizzato a Dakar il 4 dicembre 2023, l’alto prelato guineano ha lanciato un attacco in piena regola contro quella che considera una «distruzione» della messa.
«Siamo testimoni oggi, soprattutto in Occidente, di uno smantellamento dei valori della fede e della pietà. (…) E ad una distruzione delle forme della messa», ha denunciato; e aggiunge: «cospargiamo la liturgia di elementi africani e asiatici, distorcendo così il mistero che celebriamo, e le nostre celebrazioni a volte durano sei ore», ha lamentato.
«Le nostre liturgie sono spesso troppo banali e troppo rumorose, troppo africane e meno cristiane». Un’accusa di cui si è affrettata la stampa cattolica progressista, che ha contrapposto la figura tradizionale dell’ex patrono della liturgia in Vaticano, a quella di papa Francesco, opposizione che il cardinale Sarah ha sempre respinto.
Le pareti bianche della cattedrale di Dakar hanno risuonato, per l’occasione, di canti in latino, e non nella lingua wolof come di consueto. «Se consideriamo la liturgia come una questione pratica di efficienza pastorale (…), rischiamo di farne un’opera umana, un insieme di cerimonie più o meno riuscite», ha avvertito il presule guineano.
Una constatazione di cui non possiamo che rallegrarci, anche se non vi troviamo una ricerca dei principi che hanno portato all’attuale declino liturgico, principi i cui semi sono stati gettati nella costituzione conciliare Sacrosanctum Concilium sulla liturgia, promulgata il 4 dicembre 1963, esattamente sessant’anni fa.
Un testo generale che, come una legge quadro, prefigura una trasformazione radicale della liturgia ispirandosi a due correnti contraddittorie e cercando di raggiungere una sintesi tra tradizione e modernità. Una sintesi di cui sessant’anni dopo possiamo ancora vedere i frutti.
Mons. Marcel Lefebvre, che ha partecipato alla discussione su questo testo, ha spesso deplorato l’erroneo principio della «partecipazione attiva» dei fedeli – termine che ricorre undici volte nel testo –, utilizzato in senso ambiguo ed equivoco per essere in grado di realizzare gli sconvolgimenti liturgici denunciati dal cardinale Sarah.
Senza dimenticare la nuova concezione del sacerdozio e la modificazione della teologia della messa che vennero portate via via sulla scia del testo conciliare. Un triste anniversario, insomma, ma anche un appello a riscoprire il vero spirito cattolico di un’autentica liturgia basata sui principi cattolici.
Questa era già l’intuizione prevista dal futuro fondatore della Fraternità Sacerdotale San Pio X
Articolo previamente apparso su FSSPX.news.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di Lawrence OP via Flickr pubblicata su licenza Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic
Spirito
Papa Leone ribadisce la condanna della Chiesa contro l’usura: «corruzione del cuore umano»

Sostieni Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Spirito
La sinodalità come sovversione. Mons. Viganò con i Figli del Santissimo Redentore

Renovatio 21 pubblica questa dichiarazione dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò. La lettera di ripudio della chiesa sinodale da parte della comunità dei Figli del Santissimo Rendentore è stata pubblicata pochi giorni fa.
«Tolle Missam, tolle Ecclesiam»
Dichiarazione dell’Arcivescovo Carlo Maria Viganò a proposito della Comunità religiosa dei Figli del Santissimo Redentore
Verrà il giorno,
in cui non si sopporterà più la sana dottrina,
ma, per il prurito di udire qualcosa di nuovo,
gli uomini si circonderanno di maestri
secondo le proprie voglie,
rifiutando di dare ascolto alla verità.
2 Tim 4, 3
Pochi giorni or sono, dopo diciassette anni di tensioni con il Vaticano e con il vescovo di Christchurch in Nuova Zelanda, culminate con un ordine di espulsione dalla Diocesi confermato con un decreto dalla Santa Sede, la Comunità dei Redentoristi Transalpini ha diramato una Lettera Aperta nella quale denuncia i principali errori della chiesa conciliare-sinodale, la sua aperta ostilità nei riguardi della Messa Apostolica e le malversazioni di cui i Figli del Santissimo Redentore sono stati oggetto. Nella Lettera Aperta i padri Redentoristi affermano che «si è spezzata la catena di comando» all’interno della Gerarchia: «Quando un superiore si allontana dalla propria obbedienza a Cristo Re, il suo comando non è più il braccio di Cristo, ma il gesto di un uomo. (IIa IIæ, q. 104, a. 5)».
La crisi dell’Autorità nella Chiesa Cattolica è ormai palese. Nel piano degli eversori, essa deve condurre alla dissoluzione del corpo ecclesiale, per sostituire la Chiesa Cattolica Apostolica Romana con un surrogato di origine umana e di ispirazione massonica. Strumento principale di questo sovvertimento è la sinodalità, ossia l’applicazione dei principi rivoluzionari della democrazia e della rappresentatività popolare ad una istituzione di origine divina che il suo Fondatore Gesù Cristo ha voluto monarchica e gerarchica. In questo modo, spezzato il vincolo di obbedienza a Dio, l’Autorità diventa assoluta e tirannica, non dovendo rispondere delle proprie decisioni né a Nostro Signore Gesù Cristo né al popolo cristiano.
«Tolle Missam, tolle Ecclesiam»
Take away the Mass,
you destroy the Church!A few days ago, after seventeen years of tensions with the Vatican and with the Bishop of Christchurch in New Zealand, culminating in an order of expulsion from the Diocese confirmed by a decree from… pic.twitter.com/EEOX5GdHsP
— Arcivescovo Carlo Maria Viganò (@CarloMVigano) October 18, 2025
Iscriviti al canale Telegram
Questa rivoluzione permette di manipolare i fedeli e far loro credere che le innovazioni e le eresie introdotte dalla Gerarchia siano richieste dalla base, mentre in realtà sono imposte da una lobby di deviati nella Fede e nella Morale.
Non posso che lodare il coraggio di questi Redentoristi, la cui denuncia si aggiunge alle altre che con sempre maggiore frequenza mostrano lo scandalo e il grande malessere del Clero e del popolo di Dio nei riguardi di una Gerarchia ribelle e apostata. Non siamo più all’ecumenismo conciliare verso le sette acattoliche (pur condannato dai Pontefici fino a Pio XII), ma all’accettazione e alla legittimazione di tutte le false religioni e idolatrie, e dei punti programmatici dell’Agenda globalista (pansessualismo LGBTQ+, immigrazionismo, ecologismo), ai quali la «chiesa sinodale» è totalmente allineata.
Questa crisi ha è di natura teologica e non canonica. Essa riguarda lo smantellamento sistematico della perenne Tradizione della Chiesa Cattolica Apostolica Romana e la dissoluzione del Depositum Fidei: è dunque con argomenti teologici che può essere affrontata. Giudicare i singoli casi individualmente alla luce del Diritto Canonico, senza correlarli tra loro nel contesto più vasto di un’azione eversiva pianificata da decenni e attuata con la cooperazione attiva e consapevole di gran parte dell’Episcopato, non fa che dare riconoscimento ufficiale ad un’Autorità deviata e deviante, a usurpatori che si avvalgono del potere di cui si sono impadroniti contro la volontà di Nostro Signore Gesù Cristo, Capo del Corpo Mistico, ai danni dei Fedeli, per scopi opposti a quelli che Nostro Signore ha stabilito per la Sua Chiesa.
Esorto i Figli del Santissimo Redentore e i loro fedeli con le parole di San Pietro: Resistete forti nella fede, sapendo che le medesime sofferenze affliggono i vostri fratelli sparsi nel mondo (Pt 5, 9). La Fondazione Exsurge Domine – con la quale i Redentoristi Transalpini hanno già relazioni di fraterna amicizia – io stesso come arcivescovo e successore degli Apostoli; insieme ai Chierici della Fraternità della Familia Christi, anch’essi perseguitati e «cancellati» dalla «chiesa bergogliana»; insieme ai tanti Sacerdoti e Religiosi sparsi nel mondo che seguo stabilmente, assicuriamo loro il nostro pieno sostegno, nella latitanza e nel silenzio complice dei Pastori pavidi e codardi.
Poiché sta scritto: Se questi taceranno, grideranno le pietre (Lc 19, 40).
+ Carlo Maria Viganò
Arcivescovo
17 Ottobre MMXXV
S.ctæ Margaritæ Mariæ Virg.
NOTE
1) Togliete la Messa, distruggete la Chiesa. È una citazione di Martin Lutero tratta dal suo libello De abroganda missa privata Martini Lutheri sententia del 1522.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine da Twitter
Spirito
Papa Leone XIII sarebbe pronto a sciogliere l’Opus Dei

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-
Cancro2 settimane fa
Tutti i vaccini contro il COVID aumentano il rischio di cancro, conclude un nuovo studio
-
Misteri1 settimana fa
La verità sull’incontro tra Amanda Knox e il suo procuratore. Renovatio 21 intervista il giudice Mignini
-
Spirito2 settimane fa
Il vescovo Schneider: i cattolici devono adorare Cristo, non l’ideologia LGBT o l’agenda climatica
-
Cancro1 settimana fa
Proteine spike da vaccino COVID trovate nelle cellule tumorali di una donna
-
Vaccini2 settimane fa
«Scienza spazzatura» dietro le affermazioni secondo cui i vaccini anti-COVID hanno salvato milioni di persone
-
Spirito1 settimana fa
Mons. Viganò: «non c’è paradiso per i codardi!»
-
Salute1 settimana fa
I malori della 41ª settimana 2025
-
Autismo2 settimane fa
Paracetamolo, Big Pharma e FDA erano da anni a conoscenza del rischio autismo