Salute
I malori della 51ª settimana 2023

Nuova York, USA: «Ragazza italiana morta per un malore, la madre: “Vogliamo chiarezza”». Lo riporta Today.
Città della Pieve, provincia di Perugia: «ex portiere stroncato da un malore a 48 anni». Lo riporta il Corriere dell’Umbria.
Pesaro: «Muore a 28 dopo un malore, la chiamata al 118 dopo i dolori al petto: lascia un figlio di 7». Lo riporta Il Messaggero.
Venezia: «Non riesce più a parlare, muore a 26 anni dopo malore improvviso: indagini». Lo riporta Fanpage.
Ferentino, provincia di Frosinone: «Sorpreso da un malore in auto, soccorso invano muore davanti al figlio». Lo riporta TG24.info.
Sora, provincia di Frosinone: «schianto in superstrada: muore ex carabiniere, grave la moglie». Lo riporta Il Messaggero.
Treiso, provincia di Cuneo: «Trifolao morto per un malore nelle campagne». Lo riporta Targatocn.it.
Marsala, provincia di Trapani: «Morto atleta 33enne: ha avuto un malore durante una gara». Lo riporta Marsala Live.
Ostra Vetere, provincia di Ancona: «Malore fatale, Ostra Vetere piange l’ex sindaco» Lo riporta Cronache Ancona.
Vicomoscano, provincia di Brescia: «Malore improvviso: dirigente sportivo muore a soli 37 anni». Lo riporta BresciaToday.
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San Costantino Calabro, provincia di Vibo Valentia. «Malore dopo l’ora di educazione fisica, 13enne morto davanti ai compagni: aperta un’inchiesta». Lo riporta il Corriere Adriatico.
Monte Vidon Corrado, provincia di Fermo: «Era morto da due giorni stroncato da un malore». Lo riporta Il Resto del Carlino.
Rutigliano, città metropolitana di Bari: «Malore alla guida e si schianta sul muro: morto un agricoltore di 62 anni». Lo riporta il Quotidiano di Puglia.
Salento: «malore in barca: morto pescatore di 58 anni». Lo riporta il Quotidiano di Puglia.
Bari: «medico di famiglia muore nel suo studio per un malore». Lo riporta Repubblica Bari.
Brindisi: «Malore fatale nel bagno del pronto soccorso, donna di 49 anni muore dopo le dimissioni: scatta l’inchiesta». Lo riporta Repubblica Bari.
Bra, provincia di Cuneo: «giardiniere di Paesana stroncato da un malore a 47 anni». Lo riporta La Stampa.
Ancona: «uomo stroncato da malore all’interno della sua auto». Lo riporta Viveremarche.it.
Francavilla al Mare, provincia di Chieti: «Malore mentre nuota in piscina: morto a 75 anni». Lo riporta Il Messaggero.
Montecatini, provincia di Pistoia: «lutto per l’ex calciatore e allenatore stroncato da un malore». Lo riporta Il Tirreno.
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Genova: «Malore dopo cena di Natale per il consigliere regionale: muore tra le braccia del collega». Lo riporta Fanpage.
Ceccano, provincia di Frosinone: «Malore dopo l’incidente: muore pensionata 73enne». Lo riporta Il Messaggero.
Anela, provincia di Sassari: «Rientrava dal turno in ospedale: malore fatale». Lo riporta Cagliaripad.it.
Sergnano, provincia di Cremona: «Un malore improvviso si è portato via lo storico preside». Lo riporta La Provincia di Cremona.
Sala Consilina, provincia di Salerno: «Malore in strada, perde la vita un 47enne». Lo riporta Il Mattino.
Rezzonico, provincia di Como: «Malore improvviso sulla scalinata muore dentista di 58 anni». Lo riporta La Provincia di Como.
Lodi: «una vita al banco del mercato, malore fatale». Lo riporta Il Cittadino.
Francavilla Fontana, città metropolitana di Bari: «Malore fatale nel bagno del pronto soccorso, donna di 49 anni muore dopo le dimissioni: scatta l’inchiesta». Lo riporta La Repubblica Bari.
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Andria, provincia di provincia di Barletta-Andria-Trani: «ha un malore mentre è alla guida della sua auto e finisce fuori strada: morto 44enne». Lo riporta il Corriere Bari.
Borgonovo, provincia di Piacenza: «uomo si accascia a terra e muore dopo un malore». Lo riporta PiacenzaSera.
Savona: «malore mentre gioca a padel: muore a 63 anni». Lo riporta Il Secolo XIX.
Posta Fibreno, provincia di Frosinone: «Malore alla guida, morto un uomo». Lo riporta Ciociaria24.
Marola, provincia di Reggio nell’Emilia: «Addio all’agronomo. Ucciso da un malore a 56 anni». Lo riporta Il Resto del Carlino.
Mulazzano, provincia di Lodi: «Don Roberto stroncato da un malore a 32 anni, la commozione dei fedeli». Lo riporta Il Giorno.
Sesso, provincia di Reggio nell’Emilia. «Malore fatale sull’autobus: morto un passeggero». Lo riporta Reggionline.
Cologna Veneta, provincia di Verona: «Colpito da un malore mentre pulisce il parabrezza ghiacciato, muore erede della famiglia del mandorlato». Lo riporta L’Arena.
Olbia: «pensionato 71enne trovato morto nella sua casa: è un malore». Lo riporta La Nuova Sardegna.
Mossa, provincia di Gorizia: «Morto a soli 29 anni il nuovo medico di base». Lo riporta Il Piccolo.
Pisa: «Malore alla guida. Muore assicuratore». Lo riporta La Nazione.
Pisa: «Malore per un 79enne in strada, la Polizia scorta l’auto fino al Pronto Soccorso». Lo riporta PisaToday.
Pralungo, provincia di Biella: «Biellese di 85 anni muore in auto per un malore». Lo riporta La Stampa.
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Rosignano, provincia di Livorno: «Tragedia a Rosignano, si accascia a terra e muore davanti agli altri operatori del Mercato». Lo riporta LivornoToday.
Uffugliano di Novafeltria, provincia di Rimini: «42enne morto in casa, probabilmente un malore ma c’è l’autopsia». Lo riporta Geronimo.news.
Alife, provincia di Caserta: «Nipote in coma dopo l’incidente, lo zio muore per un malore». Lo riporta CasertaNews.
Playa del Carmen, Messico: «Morto per un malore, la famiglia lo scopre dopo oltre un mese. Aveva 45 anni». Lo riporta Leggo.it.
San Giustino, provincia di Perugia: «Addio al dottor Volpi, storico medico di famiglia. Donati gli organi». Lo riporta La Nazione.
Brescia: «Malore sul nuovo posto di lavoro: Brescia e Caino piangono il calzolaio». Lo riporta BSNews.it.
Caserta: «Vuole una licenza per un negozio, irrompe in Comune ed accusa un malore». Lo riporta CasertaNews.
Venturina, provincia di Livorno: «imprenditore morto a 51 anni stroncato da un malore improvviso». Lo riporta Il Tirreno.
Budrio, città metropolitana di Bologna: «Malore al petto, muore al Cau di Budrio». Lo riporta Trc Bologna.
San Marino: «Esce di strada per un malore: grave 65enne». Lo riporta Il Resto del Carlino,
Macerata: «Malore fatale. Trovato morto a 72 anni». Lo riporta Il Resto del Carlino,
Dubai, Emirati Arabi Uniti: «Morto a Dubai, inchiesta per omicidio archiviata: “Colto da malore”». Lo riporta Arezzo Notizie.
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Genova: «Genova, ha un malore in auto: soccorso della polizia stradale». Lo riporta Primocanale.
Pasiano, provincia di Pordenone: «Il malore in strada e la brutta caduta, resta a terra senza alcun aiuto». Lo riporta Il Gazzetino.
Treviso: «Malore mentre fa jogging, salvato da un infermiere fuori servizio». Lo riporta Treviso Today.
Porto Empedocle, provincia di Agrigento: «Porto Empedocle, anziano colto da malore in macelleria: salvato dai carabinieri». Lo riporta Grandangolo Agrigento.
Fidenza, provincia di Parma: «Ha un malore e si schianta contro un camion in A1: 81enne in ospedale. Sei chilometri di coda». Lo riporta ParmaToday.
Candiolo, città metropolitana di Torino: «Malore al volante, perde il controllo dell’auto e si ribalta nei campi». Lo riporta Torinosud.
Udine: «Crolla a terra in Piazza per un improvviso malore, donna rianimata dai passanti: gravissima». Lo riporta Nordest24.
Cassino, provincia di Frosinone: «Accusa un malore al volante: soccorso dal 118». Lo riporta TG24.info.
San Siro, provincia di Como: «ha un malore per strada e cade in terra: interviene l’elisoccorso». Lo riporta QuiComo.
Galtellì, provincia di Nuoro: «59enne ha un malore durante una battuta di caccia: interviene l’elisoccorso». Lo riporta Cronache Nuoresi.
Catania: «colto da malore alla guida dell’auto». Lo riporta Catanianews.
Genova: «Malore in autostrada, Polizia Stradale in soccorso di una famiglia». Lo riporta GenovaToday.
Pescara: «Ha un malore mentre è alla guida in via di Sotto e finisce contro la rotatoria: automobilista finisce in ospedale». Lo riporta Il Pescara.
Roma: «Parla Tajani ad Atreju, malore tra il pubblico. Poi la svolta: “È un miracolo di Berlusconi”». Lo riporta Open.
Rivalta, città metropolitana di Torino: «”Suo marito ha avuto un malore” ma si tratta dell’ennesima truffa». Lo riporta TorinoToday.
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Cina
Pechino dichiara guerra al fumo

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Autismo
Tutti addosso a Kennedy che collega la circoncisione all’autismo. Quando finirà la barbarie della mutilazione genitale infantile?

Il Segretario alla Salute degli Stati Uniti, Robert F. Kennedy Jr., ha difeso le sue affermazioni espresse venerdì durante una riunione di gabinetto, dopo che alcuni critici lo avevano accusato di suggerire un legame tra circoncisione e autismo. Successivamente ha precisato che si riferiva al paracetamolo (Tylenol) somministrato ai neonati dopo la circoncisione, non alla procedura stessa.
In precedenza, il presidente Donald Trump aveva sostenuto parti di questa teoria, invitando le donne in gravidanza a evitare il Tylenol e sottolineando la necessità di valutarne la sicurezza.
«Due studi indicano che i bambini circoncisi precocemente presentano un tasso di autismo doppio», ha dichiarato Kennedy durante la riunione. «Non è una prova definitiva. Stiamo conducendo studi per verificarla», ha aggiunto Kennedy.
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Le sue parole hanno scatenato reazioni immediate. Il deputato Jerrold Nadler ha scritto su X che «l’ossessione di Kennedy per le teorie del complotto ha nuovamente superato il limite, sconfinando in un territorio pericoloso e antisemita». Il dottor Peter Hotez, dottore ultravaccinista che rifiuta i confronti e chiede l’esercito contro gli antivaccinisti definiti come «grande forza omicida», ha definito la teoria «assurda». La ricercatrice sull’autismo Helen Tager-Flusberg ha dichiarato: «Niente di tutto ciò ha senso». A settembre, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ribadito che non esistono prove scientifiche conclusive che colleghino il paracetamolo in gravidanza all’autismo.
Kennedy ha poi risposto su X, citando uno studio danese del 2015 che mostrava tassi di autismo più alti nei ragazzi circoncisi. Ha sostenuto che lo studio indica il paracetamolo come probabile causa, sottolineando che può provocare danni neurologici se combinato con lo stress ossidativo, definendo le prove «schiaccianti».
Kennedy ha accusato i media di distorsione: «USA Today ha riportato in modo parziale le mie parole, usando un’inquadratura fuorviante. Il New York Post ha completamente travisato il mio discorso con il suo titolo, insinuando che avessi detto che la circoncisione causa l’autismo».
As usual, the mainstream media attacks me for something I didn’t say in order to distract from the truth of what I did say.
At yesterday’s Cabinet meeting, I said: “There are two studies that show children who are circumcised early have double the rate of autism, and it’s highly…
— Secretary Kennedy (@SecKennedy) October 10, 2025
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Travisato o no, lo studio danese, intitolato «Ritual circumcision and risk of autism spectrum disorder in 0- to 9-year-old boys: national cohort study in Denmark» («Circoncisione rituale e rischio di disturbo dello spettro autistico nei bambini da 0 a 9 anni: studio di coorte nazionale in Danimarca») esiste.
«Abbiamo confermato la nostra ipotesi secondo cui i ragazzi sottoposti a circoncisione rituale potrebbero correre un rischio maggiore di sviluppare ASD», cioè il disturbo dello spettro autistico, scrive lo studio dei ricercatori Morten Frisch e Jacob Simonsen. «Questa scoperta, e l’inaspettata osservazione di un aumento del rischio di disturbo da iperattività tra i ragazzi circoncisi in famiglie non musulmane, meritano attenzione, soprattutto perché i limiti dei dati hanno molto probabilmente reso le nostre stime di rischio per attività fisica conservative. Considerata la diffusa pratica della circoncisione non terapeutica nell’infanzia e nella prima infanzia in tutto il mondo, gli studi di conferma dovrebbero essere considerati prioritari».
Un altro studio del 2013, «Prenatal and perinatal analgesic exposure and autism: an ecological link» («Esposizione prenatale e perinatale ad analgesici e autismo: un legame ecologico») esplorava «larelazione tra l’esposizione precoce neonatale al paracetamolo e l’autismo/ASD, i tassi di prevalenza media ponderata della popolazione maschile per tutti i paesi disponibili e gli stati degli Stati Uniti sono stati confrontati con i tassi di circoncisione maschile, una procedura per la quale il paracetamolo è stato ampiamente prescritto dalla metà degli anni Novanta», concludendo che «l’analisi ha identificato correlazioni a livello nazionale tra indicatori di esposizione prenatale e perinatale al paracetamolo e autismo/ASD. È stata inoltre identificata una correlazione a livello statale per l’indicatore di esposizione perinatale al paracetamolo e autismo/ASD.
La questione va molto al di là del problema dell’autismo, e riguarda la civiltà occidentale stessa, che ha rifiutato la circoncisione sin dai primissimi anni della cristianità. Scrive la lettera di San Paolo ai Romani: «La circoncisione è utile se tu segui la Legge, ma se tu sei trasgressore della Legge, la tua circoncisione diventa incirconcisione. Se dunque l’incirconciso osserva i comandamenti della Legge, la sua incirconcisione non sarà valutata come circoncisione? e chi di nascita è incirconciso, osservando la Legge, giudicherà te che, con la tua lettera della Legge e la tua circoncisione, ne sei trasgressore. Non è adunque quello che apparisce il vero Giudeo, nè è vera circoncisione quella che è palese nella carne; ma il Giudeo è quello che è tale entro di sè, ed è la circoncisione del cuore, nello spirito non nella lettera, quella la cui lode non è dagli uomini ma da Dio» (Rm, 2, 25-29).
Strano che il mondo «laico», che ritiene il battesimo dei bambini come una forzatura religiosa su di una persona che non può decidere in autonomia, non abbia niente da dire contro questa oscena mutilazione genitale infantile – e dobbiamo ancora trovare qualcuno che ci convinca del fatto che la circoncisione sia diversa dall’infibulazione, quella sì, per qualche motivo, invisa alla società.
«Il taglio genitale non terapeutico priva il bambino, quando diventerà l’adulto, dell’opportunità di rimanere geneticamente immodificato (o intatto)» hanno scritto due bioeticisti oxoniani i due bioeticisti Lauren Notini e Brian D. Earp «Plausibilmente, la persona le cui “parti private” saranno permanentemente influenzate dal taglio dovrebbe avere la possibilità di valutare se è ciò che desidera, alla luce delle loro preferenze e valori a lungo termine»
Di fatto, l’individuo circonciso perde per sempre la sua integrità, vedendosi amputata una parte del corpo straordinariamente ricca di terminazione nervose, che sono quelle che danno il piacere durante l’atto sessuale.
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C’è poi la questione della sicurezza dell’operazione mutilativa: i casi di bambini morti per circoncisione abbondano, anche in Italia, Nel 2023 bambino nigeriano è morto pochi giorni fa in zona Castelli Romani dopo una circoncisione fatta in casa. A Tivoli, nel 2018, morì un altro bambino nigeriano di appena due anni: aveva subito la circoncisione da parte di un sedicente medico; in quel caso, almeno, si salvò il gemello, portato d’urgenza in ospedale. Reggio Emilia, marzo 2019: neonato di famiglia ghanese, cinque mesi, morto dopo «diverse ore di agonia». Monterotondo, provincia di Roma, tre mesi prima: bimbo nigeriano di due anni morto per lo stesso motivo. Genova, aprile 2019, neonato morto nel quartiere Quezzi, e condannato a otto anni di carcere il nigeriano 34enne che aveva eseguito il taglio del prepuzio. Torino, giugno 2016: bebè di genitori ghanesi, circonciso in casa, morto in ospedale. Treviso, ottobre 2008: bimbo di due mesi morto per emorragia. Bari, luglio 2008: bambino deceduto per grave emorragia, «causata probabilmente da circoncisione fatta a domicilio».
Secondo dati ripetuti in questi giorni da tutti i giornali, le circoncisioni clandestine in Italia costituirebbero il 40% del totale. Su più di 15.000 circoncisioni richieste all’anno solo 8.500 vengono eseguite su territorio nazionale, mentre 6.500 operazioni di taglio del prepuzio sono effettuate nei Paesi d’origine dove gli immigrati tornano per «turismo etnico» (talvolta, come si è appreso, anche quando si dichiarano «rifugiati» e stanno facendo il percorso burocratico per essere riconosciuti tali totalmente a spese del contribuente italiano).
Secondo una sigla di medici stranieri operanti in Italia, il 99% delle famiglie musulmane circoncide il bambino quando ha ancora pochi mesi. La realtà è che tuttavia la circoncisione è di fatto istituzionalizzata grazie agli accordi tra lo Stato italiano e la minoranza ebraica.
Come riportato in passato da Renovatio 21, grazie alla legge 101 del 1989 che ratifica l’intesa tra l’Italia e le comunità ebraiche italiane, i maschi di religione ebraica e musulmana possono usufruire di alcuni progetti «clinico-culturali» ed essere circoncisi per 400 euro da un medico in regime di attività libero professionale. La prestazione è da considerarsi al di fuori dei LEA (Livelli essenziali assistenziali). Tra i sottoscrittori il Policlinico Umberto I di Roma, l’Associazione internazionale Karol Wojtyla, la Comunità ebraica di Roma e il Centro islamico culturale d’Italia.
La pressione ebraica si dice abbia fatto cambiare rotta anche all’Islanda, che aveva tentato di liberarsi della pratica barbara. Si tratta della stessa procedura per cui ora, per aver parlato della circoncisione, Kennedy è definito «antisemita».
«Ogni individuo, non importa di che sesso o di quanti anni dovrebbe essere in grado di dare il consenso informato per una procedura che è inutile, irreversibile e può essere dannosa», aveva dichiarato nel 2018 la deputata Silja Dögg Gunnarsdóttir, 44 anni, del Partito progressista dell’Althing, il Parlamento islandese. «Il suo corpo, la sua scelta». «Autonomia» corporale: è lo slogan delle femministe e dell’aborto. È un dogma inscalfibile del mondo moderno.
Il disegno di legge non passò, perché le microcomunità ebraiche e musulmane alzarono un polverone: «l’impatto di questa legge sarebbe sentito molto al di là dei confini dell’Islanda», scriveva una lettera dello spaventatissimo Comitato degli affari esteri della Camera dei Rappresentanti, spiegando che la «mossa renderebbe l’Islanda la prima e unica nazione europea a mettere fuori legge la circoncisione. Mentre le popolazioni ebraiche e musulmane in Islanda possono essere poco numerose, il divieto di questo paese sarebbe sfruttato da coloro che alimentano la xenofobia e l’antisemitismo in Paesi con popolazioni più diversificate».
La circoncisione nel mondo è tollerata, forse, anche per la sua straordinaria diffusione presso la popolazione americana. Contrariamente a ciò che possono pensare beceramente alcuni, la questione in nessun modo è legata ai rapporti tra l’ebraismo e gli USA. La fonte della pratica è la stessa dei cereali che con probabilità il lettore consuma il mattino: John Harvey Kellogg (1852-1943).
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Il Kellogg era un dottore nutrizionista, oltre che un imprenditore di successo e un gran cultore dell’eugenetica. Tuttavia, un pensiero lo ossessionava: quello della riduzione della masturbazione presso la popolazione maschile.
Ecco quindi che raccomandò la circoncisione come rimedio: si taglia subito il prepuzio al bambino e lui non si toccherà crescendo. La cosa ancora più allucinante è che anche i cereali da lui commerciati (da qualche mese di proprietà della Ferrero) avevano in teoria lo stesso scopo: erano sostanze che riteneva «anafrodisiache» e che quindi andavano impiegate in massa per scoraggiare l’onanismo.
Kellogg, che come si è visto godeva di una certa influenza, era convinto sostenitore anche del vestirsi di bianco e dei clisteri, da praticare soprattutto se si erano assorbiti veleni come tè, caffè, cioccolato. Il Kelloggo, inoltre, scoraggiava il mescolarsi tra le razze: a fine carriera si dedicò alla creazione di una «Race Betterment Foundation, («Fondazione per il miglioramento della razza»), che propalava pure eugenetica razzista americana (registri genetici, sterilizzazioni delle «persone mentalmente difettose»), di quella che poi piacque assai allo Hitler, che – cosa poco nota – prese alcune leggi degli Stati americani come suo modello per la Germania nazionalsocialista.
L’America odierna, e il mondo tutto, si trova quindi ancora alle prese con l’eredità di questo tizio: circoncisione e colazione con cereali tostati. L’eugenetica, nel frattempo, la si fa con le provette.
Menzogne, follie, droghe, violenze, aberrazioni: ci spaventiamo se un mondo del genere affoga ogni giorno di più nello tsunami dell’autismo?
Roberto Dal Bosco
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Immagine di Gage Skidmore via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Big Pharma
Bayer punta sulla cura del Parkinson dopo decenni di vendita di prodotti come il glifosato legati alla malattia

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Molti dei pesticidi della Bayer sono collegati al Parkinson
Il morbo di Parkinson è il disturbo neurologico in più rapida crescita al mondo, caratterizzato dalla perdita di neuroni nella parte del cervello che produce dopamina e che è responsabile del controllo motorio. Sebbene non esista una cura nota per il Parkinson, esistono alcune cause note. Studi dimostrano che l’esposizione a diversi pesticidi è fortemente correlata allo sviluppo della malattia. I collegamenti più ampiamente segnalati tra pesticidi e morbo di Parkinson riguardano l’erbicida paraquat della Syngenta. Attraverso un’indagine sui documenti interni di Syngenta, il giornalista Carey Gillam ha rivelato che l’azienda era consapevole che il suo pesticida causava cambiamenti neurologici che sono il segno distintivo della malattia, ma lavorava segretamente per insabbiare le prove scientifiche del collegamento. Tuttavia, studi recenti collegano anche l’esposizione ad altri pesticidi alla malattia. Numerosi studi di casi, uno studio epidemiologico, studi sugli animali e recenti studi che esaminano molteplici esposizioni a pesticidi dimostrano che il glifosato, una nota neurotossina, probabilmente gioca un ruolo nel Parkinson. Tuttavia, gli scienziati che scrivono sulle più importanti riviste mediche affermano che sono necessarie ulteriori ricerche e una migliore regolamentazione, citando il legame poco studiato tra glifosato e Parkinson come esempio paradigmatico del problema. Parte del problema, affermano, è che sono le aziende produttrici di pesticidi a condurre la maggior parte delle ricerche, e la maggior parte di queste riguarda singoli pesticidi in modo isolato. Nuove prove dimostrano che il Parkinson è anche – e forse più frequentemente – collegato all’esposizione a «cocktail» di pesticidi. Questi causano «una neurotossicità maggiore per i neuroni dopaminergici rispetto a qualsiasi singolo pesticida», perché i diversi pesticidi hanno meccanismi d’azione diversi. Se combinati, possono causare danni neurologici maggiori. Una ricerca pubblicata su Nature Communications ha esaminato la storia dell’esposizione chimica dei pazienti affetti da Parkinson e ha identificato 53 pesticidi implicati nella malattia. Tra le 10 sostanze chimiche identificate come direttamente tossiche per i neuroni collegate al Parkinson figurano pesticidi, erbicidi e fungicidi prodotti dalla Bayer. Tra questi ci sono l’endosulfan, prodotto dall’azienda ma gradualmente eliminato in risposta alle pressioni internazionali; il diquat, un ingrediente chiave utilizzato dalla Bayer per sostituire il glifosato nel Roundup e vietato nell’UE, nel Regno Unito e in Cina; e i fungicidi contenenti solfato di rame e folpet. Un altro studio ha identificato l’esposizione a lungo termine a 14 pesticidi con un aumento del rischio di morbo di Parkinson nelle persone che vivono nella regione delle Montagne Rocciose e delle Grandi Pianure. I tre pesticidi con l’effetto più forte sono stati simazina, atrazina e lindano. Bayer produce diversi pesticidi contenenti simazina e atrazina. Bayer in precedenza utilizzava il lindano nei suoi prodotti, ma ne ha gradualmente eliminato l’uso come pesticida agricolo negli Stati Uniti. Bayer è una delle quattro aziende, insieme a Syngenta, Corteva e BASF, che controllano da anni il mercato mondiale dei pesticidi. Negli Stati Uniti, l’azienda ha tentato di proteggersi da ulteriori contenziosi sui rischi per la salute causati dai suoi prodotti chimici, sostenendo una legislazione a livello federale e statale che renderebbe più difficile per gli stati regolamentare i pesticidi o per le persone danneggiate dai prodotti agrochimici fare causa ai produttori. Brenda Baletti Ph.D. © 1 ottobre 2025, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD. Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
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