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I dati delle morti in eccesso e del crollo delle nascite mostrati al Parlamento filippino

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Risultati disturbanti sono stati presentati in una recente indagine della commissione della Camera dei Rappresentanti delle Filippine su centinaia di migliaia di morti in eccesso successive al programma di vaccinazione COVID. Lo riporta il sito britannico The Exposé.

 

La commissione filippina ha appreso che non solo ci sono state centinaia di migliaia di morti in eccesso da quando è stato lanciato il siero genico sperimentale, ma che c’è stato anche un calo di quasi un milione di nascite nel Paese.

 

Nel novembre 2023, la Camera dei rappresentanti delle Filippine ha votato a favore dell’approvazione di una risoluzione per indagare su oltre 260.000 morti in eccesso inspiegabili nel 2021 e 67.000 morti in eccesso inspiegabili nel 2022.

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Il 27 febbraio 2024, le commissioni congiunte della Camera per l’ordine e la sicurezza pubblica e per i diritti umani hanno avviato le indagini sulle 297.000 «morti in eccesso» segnalate sulla base dei dati dell’Autorità statistica filippina. chiamata PSA. L’inchiesta è presieduta dal rappresentante Dan Fernandez per la commissione per l’ordine pubblico e la sicurezza e da Bienvenido Abante Jr. per la commissione per i diritti umani.

 

Il rappresentante Fernandez ha sottolineato come nel 2021, quando è iniziata la vaccinazione, si è verificato un aumento del tasso di mortalità del 43% rispetto all’aumento del tasso di mortalità del 2% nel periodo dal 2016 al 2020.

 

Sally Ann Clark, che pubblica articoli su questioni legate al COVID nelle Filippine nella pagina Substack «Super Sally’s Newsletter», ha pubblicato aggiornamenti sull’inchiesta della commissione della Camera sulle morti in eccesso. Il suo ultimo articolo è intitolato «Quarta udienza sulle morti in eccesso tenutasi il 28 maggio 2024».

 

Martedì, i membri delle due commissioni della Camera si sono incontrati in un’audizione congiunta per discutere le implicazioni del Trattato pandemico dell’OMS e gli emendamenti ai regolamenti sanitari internazionali sull’attuazione delle politiche e dei programmi sanitari nazionali da parte delle Filippine.

 

Al termine dell’udienza, il deputato Zia Alonto Adiong ha chiesto a Clark (alias Super Sally) di fornire un aggiornamento sugli ultimi morti in eccesso nelle Filippine.

 

«Ho presentato una perdita di quasi 1 milione di bambini e quasi mezzo milione di morti in eccesso fino al settembre 2023», ha scritto.

 

Quando le è stato chiesto se credeva che le morti in eccesso fossero dovute alle iniezioni di COVID, Clark ha risposto che sarebbero state il principale contributore alle morti in eccesso. Ha detto all’udienza che i tassi di mortalità nella maggior parte delle fasce d’età sono diminuiti nel 2020. Tuttavia, nel 2021, dopo che il «vaccino» è stato reso pubblico, i decessi sono aumentati in tutte le fasce d’età vaccinate, compresi i giovani.

 

«Non esiste una spiegazione razionale per le morti, tranne che per i vaccini, e le morti sono temporaneamente legate ai vaccini», ha osservato nell’articolo Substack.

 

Nel video qui sotto è possibile vedere la testimonianza di Clark inizia al timestamp 7:07:10. Nel suo articolo su Substack, Clark ha annotato i momenti salienti dell’udienza con i timestamp.

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«Ho monitorato i decessi segnalati dal PSA nel 2021, 2022 e ora 2023» dice la Clark nel video. «Vorrei aggiornare sugli ultimi decessi in eccesso nelle Filippine. Ok, visto che nel 2021… abbiamo avuto il 43,2% di morti in eccesso. Tuttavia, sono stati forniti ulteriori dati al deputato Dan dal PSA che hanno aumentato le morti in eccesso».

 

«È più alto di quanto sia stato pubblicato. Quindi sono stati forniti dati aggiuntivi. Quindi, in realtà abbiamo il 43,9% di morti in eccesso. Ok, è tutto molto veloce, questi sono i nostri dati sulle nascite e iniziano dall’alto dal 2019 e mostrano che abbiamo avuto una perdita di bambini ogni anno da quando è iniziata la pandemia».

 

«Quindi, il 2019 è stato il nostro ultimo anno di nascita normale. E l’ultima riga in basso è il 2023 e possiamo vedere che le nostre nascite sono ancora più basse quest’anno. Questa diapositiva mostra una perdita cumulativa di nascite dal 2000 al 2023 nei dati attuali. La base di riferimento sono i dati annuali dal 2015 al 2019».

 

«E se guardiamo questa cifra fino a settembre del 2023, poiché dopo tale data i dati non sono completi, abbiamo perso quasi un milione di bambini filippini che non sono nati durante gli anni della pandemi» continua la Clark facendo cambiare diapositiva. «Questi sono i dati sui decessi. Il picco più grande sono i decessi nel 2021, iniziati nel marzo del 2021, immediatamente consecutivi con l’inizio del lancio del vaccino. E il forte picco di decessi che vediamo nei mesi di luglio e agosto è in realtà consecutivo con il lancio dei vaccini Janssen. C’è stato un grande picco di morti proprio in concomitanza con questo».

 

«Quindi nel 2022 abbiamo avuto decessi inferiori, ma i decessi erano comunque superiori a quelli del 2020 di circa l’8%, dall’8% al 9%. 2023, i nostri dati sono ancora incompleti, ma i decessi nel 2023 sono già quasi il 10% in più rispetto al 2022. Quindi un eccesso di decessi del 10% sarebbe considerato un evento “cigno nero”. Non te lo aspetteresti. Ma dal 2021 abbiamo avuto anni consecutivi di morti in eccesso».

 

«Nella diapositiva successiva ho fatto lo stesso che ho fatto con le nascite e ho tracciato la linea di base dal 2015 al 2019 per mostrare le morti in eccesso cumulative e abbiamo quasi mezzo milione di morti in eccesso fino a settembre 2023».

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«Quindi il punto della mia presentazione è che le morti in eccesso sono iniziate nel marzo del 2021; continuano fino al presente. E i dati PSA per il 2023 sono ancora incompleti» conclude la Clark.

 

Come riportato da Renovatio21, le Filippine hanno subito lockdown draconiani e discriminazioni intollerabili contro i non vaccinati da parte del governo di Rodrigo Duterte, che è arrivato a minacciare di galera chiunque rifiutasse la siringa genica.

 

Durante il lockdown nelle Filippine i casi di sfruttamento online di bambini a scopo di pedopornografia sarebbe aumentato del 264%.

 

Il Paese era recentemente passato per il dramma cagionato da un’altra campagna vaccinale, quella contro la dengue, che provocò una vera strage e mise il governo di Manila contro la farmaceutica produttrice del siero Sanofi.

 

La somministrazione massiva di Dengvaxia (nome del primo vaccino anti-Dengue) nelle Filippine ha portato nel 2017 alla morte di 134 persone (131 bambini e 3 adulti). 3.281 sono stati ricoverati dopo aver ricevuto l’inoculo.

 

Incredibilmente, la Food and Drug Administration ha approvato per gli USA l’uso del Dengvaxia, ma, scrive il New York Times, « ha posto delle restrizioni significative sul suo utilizzo perché il vaccino ha dimostrato di mettere alcune persone ad alto rischio per una forma grave della malattia».

 

Quest’ultima frase è probabilmente un modo eufemistico per non dimenticare del tutto l’immane strage causata dal vaccino negli anni scorsi nelle Filippine.

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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
 

 

 

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Intelligenza Artificiale

ChatGPT chiede all’utente di mescolare candeggina e aceto

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Mescolare candeggina e aceto crea una nube di gas di cloro velenoso che, se inalato, può causare una serie di sintomi orribili.   ChatGPT di OpenAI, ha di recente suggerito a un utente di Reddit che la combinazione nociva potrebbe essere utilizzata per alcune attività di pulizia domestica.   Nel post del suddetto utente leggiamo che «ChatGPT ha cercato di uccidermi oggi» il quale ha poi raccontato di aver chiesto a ChatGPT dei consigli per pulire alcuni bidoni della spazzatura, spingendo il chatbot a a dettare la formula velenosa composta da acqua calda, detersivo per i piatti, mezza tazza di aceto e poi, a discrezione, «qualche goccia di candeggina».   Quando l’utente di Reddit ha segnalato questo errore madornale a ChatGPT, il chatbot LLM (Large Language Model) ha fatto subito marcia indietro, in modo tragicomico.   «OH MIO DIO NO, GRAZIE PER AVERLO SENTITO. NON MESCOLARE MAI CANDEGGINA E ACETO» ha risposto ChatGPT. «Questa combo crea gas di cloro, che è molto pericoloso e non è assolutamente la pozione magica che vogliamo. Lasciami correggere subito quella sezione.»   Dopo questa grottesca situazione, gli utenti di Reddit si sono divertiti scrivendo che «si tratta di una guerra chimica» o «L’avvelenamento da gas di cloro NON è l’atmosfera che vogliamo trasmettere. Archiviamolo nella categoria Woopsy Bads!» [ops, ndr].   Pare uno strano scherzo dettato dal nostro computer, ma all’atto pratico può creare problemi seri. L’industria dell’intelligenza artificiale non sta facendo significati progressi nell’eliminare queste criticità, anche se i modelli stessi diventano più avanzati. Un problema che potrebbe peggiorare man mano che l’Intelligenza Artificiale si insinua sempre più pervasivamente nelle nostre vite.   Non è la prima mistura nociva che l’AI suggerisce agli umani.   Come riportato da Renovatio 21è già capitato che una Intelligenza Artificiale abbia suggerito ricette velenose agli utenti umani. Infatti un chatbot a sfondo culinario di una catena di alimentari neozelandese qualche mese fa aveva fatto scalpore per alcune ricette incredibili e potenzialmente letali, come la «miscela di acqua aromatica», un mix letale composto da candeggina, ammoniaca e acqua, altrimenti noto come gas di cloro mortale.   Esperti a fine 2023 hanno lanciato un avvertimento sui i libri generati dall’Intelligenza Artificiale riguardo la raccolta dei funghi, dicendo che tali libri scritti dalle macchine potrebbero causare la morte di qualcuno.

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SAN GIACOMO ROSSA
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La rete elettrica di Berlino sabotata dagli estremisti di sinistra

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Nel sud-est di Berlino, due tralicci della corrente elettrica sono stati incendiati, provocando interruzioni di corrente in circa 50.000 abitazioni. Lo riporta l’European Conservative.

 

Un gruppo estremista di sinistra di matrice anarchica ha rivendicato l’attacco, affermando di aver preso di mira un parco tecnologico legato all’industria delle armi.

 

Le forze dell’ordine germaniche indagando sull’accaduto, ipotizzando che si tratti di un attacco a sfondo politico, che ha causato gravi disagi a Berlino. Sono state colpite case di cura e alcuni pazienti hanno dovuto essere trasferiti. Treni fermati, semafori fuori uso e numeri di telefono di emergenza non funzionanti.

 

La Polizei ha invitato le persone a recarsi direttamente alle stazioni di polizia in caso di necessità e ha fornito consigli di sicurezza, come l’uso di torce elettriche e il risparmio delle batterie dei telefoni.

 

Il direttore della rete elettrica berlinese Stromnetz ha affermato che la corrente elettrica potrebbe non essere ripristinata completamente lo stesso giorno e che i gruppi umanitari si stanno preparando a giorni di interruzione.

 

Gli estremisti di sinistra hanno definito il danno «accettabile», accusando le aziende locali di danneggiare le persone e la natura, scrive l’EC.

 

L’attacco avviene quasi esattamente due anni dopo che gli anarchici di sinistra hanno sabotato con un incendio doloso i servizi ferroviari nazionali di Amburgo, tra cui il collegamento principale della città con Berlino.

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In Camerun la Chiesa è preoccupata per il nuovo mandato di Paul Biya

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Con l’avvicinarsi delle importanti elezioni presidenziali in Camerun, previste per l’ottobre 2025, l’arcivescovo di Douala, Samuel Kleda, ha appena pubblicato una lettera pastorale di sedici pagine in cui fornisce una valutazione critica della situazione nel suo Paese. Una situazione aggravata dalla candidatura dell’attuale capo di Stato, Paul Biya, malato e 92enne, candidato alla successione.   Il vescovo Samuel Kleda non usa mezzi termini: l’ arcivescovo denuncia regolarmente la «depravazione morale» del suo Paese.   Nella lettera distribuita e letta nelle parrocchie della sua diocesi l’8 agosto, parla di «una società scossa da molteplici mali che affliggono tutti gli strati sociali». Attribuisce il malessere diffuso, che alimenta un crescente malcontento con l’avvicinarsi delle elezioni , ad «atti anti-evangelici» profondamente radicati nel modo in cui il Paese è governato.

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Questi mali includono una governance corrotta, una democrazia corrotta, povertà e disoccupazione endemiche, immigrazione illegale, una rete stradale fatiscente, scarso accesso ad acqua pulita ed elettricità, una gestione opaca delle risorse petrolifere , ingiustizie nel settore minerario e crisi di sicurezza nelle regioni anglofone e nell’estremo Nord. Questi flagelli pervertono il rapporto tra cittadini e leader, portando ad abusi di potere e ingiustizie.   L’ arcivescovo deplora anche un’economia socialmente squilibrata, in cui la ricchezza del Paese viene dirottata per finanziare lo stile di vita lussuoso di un’élite, mentre la maggioranza della popolazione vive in povertà: «le risorse naturali del Paese vengono saccheggiate per arricchire una minoranza, mentre la maggioranza dei cittadini soffre la fame», scrive. Una situazione che crea un divario abissale tra i ricchi, sempre più prosperi, e i poveri, sempre più indigenti.   Ma l’arcivescovo di Douala non risparmia nemmeno il sistema democratico del Camerun, che definisce «corrotto». Denuncia un sistema politico segnato dalla violenza istituzionale, dall’intimidazione e dalle menzogne: «una democrazia in cui gli attori politici sono disprezzati, brutalizzati e imprigionati è destinata al fallimento», afferma.   L’ esodo dei giovani è definito «fuga di cervelli». Il vescovo Kleda osserva che, di fronte alla mancanza di speranza in un futuro migliore, migliaia di giovani lasciano il Paese, a volte rischiando la vita, in cerca di migliori condizioni di lavoro, vita e istruzione all’estero. «Questa fuga priva il Camerun dei suoi giovani talenti, scienziati, ingegneri e operatori sanitari, a beneficio di Paesi che offrono migliori opportunità», lamenta. Questo fenomeno, a suo avviso, compromette seriamente il futuro della nazione.   L’arcivescovo sottolinea anche le crisi di sicurezza che stanno dilaniando il Paese. Nelle regioni anglofone, dove un conflitto secessionista iniziato nel 2016 ha già causato oltre 6.500 morti e 800.000 sfollati, condanna sia le atrocità dei separatisti – assassinii, aggressioni e rapimenti – sia la brutalità dell’esercito , che «rade al suolo interi villaggi sulla base di un semplice sospetto».   Nell’estremo Nord , gli attacchi del gruppo terroristico Boko Haram stanno seminando terrore e desolazione. Di fronte a questa drammatica situazione, il vescovo Kleda esorta il governo a raddoppiare gli sforzi per ripristinare la pace in tutte le regioni colpite da queste crisi.   Con l’ avvicinarsi delle elezioni presidenziali del 12 ottobre 2025, il vescovo Kleda sembra suggerire ai camerunensi di mobilitarsi per un cambiamento di governo: «scegliere un presidente della Repubblica è un dovere civico che spetta a ciascuno di noi e che plasmerà il futuro del nostro Paese», dichiara.

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Le dichiarazioni del vescovo Kleda hanno suscitato forti reazioni, in particolare da parte di chi è vicino al presidente Paul Biya, al potere dal 1982 e candidato all’ottavo mandato consecutivo all’età di 92 anni. Il professor Owona Nguini, alleato del presidente, ha accusato l’ arcivescovo di intromettersi nella politica: «il vescovo si è allontanato dalla sua missione sacerdotale per dedicarsi alla politica di parte», ha affermato.   Nonostante la gravità dell’osservazione fatta, il vescovo Kleda ha concluso con una nota di speranza , invitando i camerunesi a unirsi nella preghiera: «alla vigilia delle elezioni presidenziali, vi invito tutti a unirvi a me, vostro fratello, affinché insieme eleviamo la nostra voce a Dio Onnipotente, per implorare la pace per il nostro Paese, uno spirito di amore e di servizio nelle famiglie e per ciascuno di noi », ha scritto.   La pace e la coesione sociale saranno probabilmente messe in discussione con l’avvicinarsi della scadenza dell’ottobre 2025.   Articolo previamente apparso su FSSPX.News

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  Immagine di Victor Zebaze via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
   
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