Geopolitica
Hamas si dice pronta per il cessate il fuoco
Il movimento militante islamista palestinese Hamas avrebbe informato numerosi mediatori internazionali della sua disponibilità a raggiungere un armistizio con Israele, in seguito all’annuncio di una tregua in Libano.
Il cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti prevede il ritiro delle forze israeliane dal Libano meridionale entro 60 giorni e il dispiegamento dell’esercito libanese lungo il confine precedentemente controllato da Hezbollah.
«Hamas apprezza il diritto del Libano e di Hezbollah a raggiungere un accordo che protegga il popolo libanese e speriamo che questo accordo apra la strada al raggiungimento di un accordo che ponga fine alla guerra di genocidio contro il nostro popolo a Gaza», ha detto mercoledì a Reuters il funzionario di Hamas Sami Abu Zuhri.
Abu Zuhri ha aggiunto che Hamas ha dimostrato «elevata flessibilità» e resta «interessato a raggiungere un accordo che ponga fine alla guerra a Gaza», ma che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu non sembra interessato.
Un funzionario di Hamas rimasto anonimo ha detto all’AFP che il gruppo ha informato Egitto, Turchia e Qatar di essere «pronto per un accordo di cessate il fuoco e un accordo serio per lo scambio di prigionieri».
Il cessate il fuoco significherebbe anche «il ritiro delle forze di occupazione, il ritorno degli sfollati e il raggiungimento di un vero e completo accordo di scambio di prigionieri», ha affermato il gruppo in una dichiarazione pubblicata mercoledì mattina.
Netanyahu ha presentato il cessate il fuoco in Libano come un modo per Hezbollah di abbandonare Hamas e consentire a Israele di «aumentare la pressione» su Gaza.
«Fin dal secondo giorno di guerra, Hamas contava su Hezbollah per combattere al suo fianco. Con Hezbollah fuori dai giochi, Hamas è lasciata sola», ha detto martedì il primo ministro israeliano, aggiungendo che la ragione principale della tregua era «separare i fronti e isolare Hamas».
«Siamo ovviamente impegnati a completare l’annientamento di Hamas», ha aggiunto Netanyahu.
Secondo la stampa israeliana, due estremisti del governo Netanyahu, il ministro della Sicurezza Itamar Ben-Gvir (del partito sionista secolarista Otzma Yehudit) e il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich (del partito sionista religioso Mafdal-RZ), restano contrari a qualsiasi cessate il fuoco con Hamas e hanno fatto pressioni affinché lo Stato Ebraico occupi completamente Gaza.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Geopolitica
L’ex ministro della Difesa israeliano: lo Stato Ebraico commette «crimini di guerra»
Sostieni Renovatio 21
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Geopolitica
La presidente georgiana chiede alle scuole di unirsi alla protesta antirussa. Tbilisi maidanizzata?
La presidente georgiana Salome Zourabichvili ha invitato le scuole del Paese a sostenere le proteste pro-UE, dopo che centinaia di docenti universitari hanno espresso sostegno alle dimostrazioni in corso dopo la sospensione dei colloqui di adesione alla UE decisa dal governo di Tbilisi.
Non è chiaro se la Zourabichvili stia invitando i minori e gli adolescenti a scendere in piazza o le loro scuole a rilasciare una dichiarazione di sostegno.
La Zourabichvili si è rifiutata di lasciare l’incarico dopo che il primo ministro Irakli Kobakhidze ha congelato i colloqui di adesione all’UE.
«Dopo le università, tocca alle scuole esprimere la loro solidarietà alle proteste, in tutta la Georgia», ha scritto lunedì la Zourabichvili sui social media.
Il mese scorso, centinaia di docenti universitari hanno firmato una lettera in cui appoggiano le manifestazioni e incoraggiano i loro studenti a prendervi parte.
#Georgiaprotests
After universities, it is the turn of schools to express their solidarity with the protests, all over Georgia— Salome Zourabichvili (@Zourabichvili_S) December 2, 2024
Sostieni Renovatio 21
Le proteste infuriano a Tbilisi da giovedì, quando Kobakhidze ha annunciato che avrebbe congelato i colloqui di adesione all’UE fino al 2028, a causa del «costante ricatto e manipolazione» da parte di Bruxelles della politica interna georgiana.
Il partito Sogno Giorgiano di Kobakhidze, che ha vinto quasi il 54% dei voti alle elezioni parlamentari di ottobre, è favorevole a relazioni stabili sia con l’UE che con la Russia. I partiti di opposizione filo-occidentali e Zourabichvili, nata in Francia, hanno rifiutato di riconoscere i risultati del voto. Il mandato della Zourabichvili termina questo mese, ma lei si è rifiutata di lasciare l’incarico fino a quando non si saranno ripetute le elezioni.
Oltre 200 persone sono state arrestate durante le proteste a Tbilisi, mentre oltre 100 poliziotti sono rimasti feriti, secondo il Ministero degli Interni georgiano. Durante una manifestazione fuori dagli edifici del parlamento domenica sera, i dimostranti hanno sparato fuochi d’artificio e lanciato molotov contro la polizia antisommossa pesantemente corazzata.
Kobakhidze ha criticato le manifestazioni definendole un «attacco all’ordine costituzionale del Paese» e ha attribuito la responsabilità dei disordini civili ai «politici dell’UE e ai loro agenti», accusando l’Occidente di aver tentato di orchestrare un colpo di stato simile alla rivoluzione di Maidan sostenuta dagli Stati Uniti che ha rovesciato il governo ucraino nel 2014.
1 December 2024, Tbilisi, Georgia 🇬🇪
People shouldn’t be afraid of their governments. Governments should be afraid of their people. pic.twitter.com/V3xXtPTcP1
— David Zarn (@davidzarn) December 1, 2024
Thousands of Georgian protesters gathered outside the parliament building in Tbilisi to oppose the government’s decision to delay EU accession negotiations until 2028 ⤵️ pic.twitter.com/cH9WjHTkpo
— Anadolu English (@anadoluagency) November 30, 2024
“Action shooter” on Tbilisi’s Rustaveli Avenue
Video by David Pipia/JAMnews pic.twitter.com/qdWMYzoXX4
— JAMnews (@JAMnewsCaucasus) December 2, 2024
HAPPENING NOW: Thousands of demonstrators have gathered outside Georgia’s capital, Tbilisi, for the fourth day to protest against the government following its break with the EU. pic.twitter.com/mhpm1j0EcW
— I Meme Therefore I Am 🇺🇸 (@ImMeme0) December 1, 2024
More scenes from Tbilisi tonight. pic.twitter.com/xjUKylhK8c
— KyivPost (@KyivPost) November 30, 2024
Iscriviti al canale Telegram
Anche il portavoce del Cremlino Demetrio Peskov ha paragonato le proteste al colpo di Stato di Maidan, dicendo ai giornalisti lunedì che Mosca vede un «parallelo diretto» tra gli eventi. Le dimostrazioni, ha aggiunto, hanno «tutti i segnali di un tentativo di realizzare una “rivoluzione arancione”», riferendosi a un precedente schema sostenuto dagli Stati Uniti per ribaltare i risultati delle elezioni in Ucraina.
Commentando gli eventi in Georgia, Peskov ha affermato che «c’è un evidente tentativo di destabilizzare la situazione» e che eventi simili hanno avuto luogo in «diversi Paesi» negli ultimi anni. «Il parallelo più diretto che si può tracciare sono gli eventi del Maidan in Ucraina”, ha detto Peskov, riferendosi al colpo di stato sostenuto dall’Occidente a Kiev nel 2014 che ha estromesso il presidente democraticamente eletto del paese e ha precipitato l’attuale conflitto tra Russia e Ucraina.
Gli Stati Uniti hanno risposto al congelamento dei colloqui di adesione da parte di Kobakhidze annullando la partnership strategica di Washington con Tbilisi, mentre l’Alto rappresentante per la politica estera dell’UE, l’estone Kaja Kallas (noto falco antirusso), ha avvertito che Bruxelles sta valutando sanzioni contro la Georgia.
Un anno fa il Servizio di Sicurezza dello Stato della Georgia (SSS) aveva pubblicato un comunicato il 18 settembre in cui affermava che il Paese si trova ad affrontare la minaccia di violenti disordini orchestrati dalla cerchia ristretta dell’ex presidente Mikheil Saakashvili e «attraverso il coordinamento e il sostegno finanziario dei Paesi esteri». La Sicurezza di Stato georgiana precisava che i golpisti pianificano, nei prossimi tre mesi, il «rovesciamento violento» del governo georgiano, usando come modello il colpo di Stato ucraino di Maidan del 2014.
L’opposizione accusa da tempo il governo di sabotare i negoziati volti a far entrare la Georgia nell’UE, in corso dalla metà degli anni 2000. La Zourabichvili ha denunciato l’azione del governo come «un colpo di Stato incostituzionale» e ha invitato i suoi sostenitori a «resistere». Negli scorsi mesi la Zurabishvili, nata a Parigi ed arrivata in Georgia dopo il crollo del muro, si è opposta al risultato elettorale, arrivando a suggerire che la Georgia era diventata «vittima di un’operazione speciale russa».
In precedenza, la Zurabishvili aveva sostenuto anche altre proteste in Georgia, tra cui quelle contro le leggi sugli «agenti stranieri» e sulla «propaganda LGBT», da lei definite «in stile russo».
Aiuta Renovatio 21
Come riportato da Renovatio 21, due settimane fa centinaia di dimostranti filo-occidentali sono scesi in piazza nella capitale georgiana di Tbilisi per protestare contro la ratifica delle recenti elezioni parlamentari.
Pesanti proteste, dentro e fuori dal Parlamento, si sono consumate a Tbilisi negli ultimi mesi a seguito dell’approvazione delle legge sugli agenti stranieri. L’UE ha aggiunto il carico sospendendo la candidatura della Georgia al blocco bruxellita.
Come riportato da Renovatio 21, mesi fa era emersi che gli europei avevano fatto pressione sulla Georgia affinché inviasse mercenari in Ucraina. Settimane fa, tuttavia, l’ex primo ministro georgiano Bidzini Ivanishvili aveva dichiarato che Tbilisi chiederà scusa per aver scatenato la guerra antirussa del 2008, una guerra condotta dall’allora presidente Mikhail Saaskahvili arrivato al potere con la rivoluzione colorata del 2003 (finanziata, secondo varie fonti, anche dagli enti di George Soros) e poi fuggito in Ucraina per poi finire nelle carceri georgiane.
Come riportato da Renovatio 21, il premier Irakli Kobakhidze ha dichiarato quest’estate che la Georgia non verrà «ucrainizzata».
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine screenshot da Twitter
Geopolitica
Il Kosovo accusa Belgrado per l’esplosione del canale dell’acqua
Sostieni Renovatio 21
Last Friday night, Kosova’s critical infrastructure was targeted in a kinetic terrorist attack of high calculation. The attack specifically targeted a key water canal in north of the country in order to destabilize the country’s entire energy production and water supply.… pic.twitter.com/KpMGBcjMOS
— Albin Kurti (@albinkurti) December 1, 2024
Iscriviti al canale Telegram
The United States strongly condemns the November 29 attack on critical infrastructure in Kosovo damaging a water canal in Zubin Potok that is essential to Kosovo’s water supply and, operation of Kosovo’s power plants. We are monitoring the situation closely, will support a…
— Ambassador Jeff Hovenier (@USAmbKosovo) November 29, 2024
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-
Cancro2 settimane fa
I tassi di cancro tra i giovani adulti continuano ad aumentare. I medici stanno «ballando intorno all’elefante nella stanza»?
-
Politica2 settimane fa
Il generale Flynn chiede il 25° emendamento: rimuovere Biden dopo la decisione sui missili
-
Internet2 settimane fa
Lo scrittore Camillo Langone ancora colpito dalla piattaforma social: non più censura, ma repressione della persona?
-
Spirito2 settimane fa
La «chiesa sinodale si spaccia per cattolica» con il suo «falso papa Bergoglio». Commento di mons. Viganò alle dimissioni dell’arcivescovo anglicano Welby
-
Militaria2 settimane fa
La Russia presenta il nuovo caccia di quinta generazione
-
Politica2 settimane fa
Neonazisti marciano nella capitale dell’Ohio: ovviamente mascherati e non identificabili
-
Salute1 settimana fa
I malori della 47ª settimana 2024
-
Salute3 giorni fa
I malori della 48ª settimana 2024