Cervello
Gli scienziati impiantano falsi ricordi con i deepfake, ma anche senza

Ricercatori irlandesi hanno scoperto che possono indurre falsi ricordi mostrando ai soggetti clip deepfake di remake di film che non sono mai stati effettivamente prodotti. Lo riporta un articolo pubblicato sulla rivista scientifica PLOS One.
Come descritto in dettaglio nel paper, sono stati prodotte clip deepfake provenienti da film inventati, tuttavia abbastanza convincenti da indurre i partecipanti a credere che fossero reali. Alcuni soggetti dell’esperimento sono arrivati al punto di classificare i film ritoccati – che includevano presunti remake di film reali come Will Smith protagonista di un Matrix ricostruito – migliori degli originali.
Tale studio ha un avvertimento importante da dare: «i deepfake non erano più efficaci delle semplici descrizioni testuali nel distorcere la memoria», si legge nel documento, suggerendo che i deepfake non sono del tutto necessari per indurre qualcuno ad accettare un falso ricordo.
«Non dovremmo saltare alle previsioni di futuri distopici basati sulle nostre paure riguardo alle tecnologie emergenti», ha detto al Daily Beast l’autrice principale dello studio Gillian Murphy, ricercatrice di disinformazione presso l’University College Cork in Irlanda. «Sì, ci sono danni molto reali causati da deep fake, ma dovremmo sempre raccogliere prove di tali danni in prima istanza, prima di affrettarci a risolvere problemi che abbiamo appena ipotizzato potessero esistere».
Participants viewed clips or descriptions of movie remakes. Some were real studio remakes (e.g. Carrie, Tomb Raider), while others were fictitious deepfakes: Brad Pitt in The Shining, Will Smith in the Matrix, Charlize Theron in Captain Marvel, Chris Pratt in Indiana Jones. pic.twitter.com/AhXnhQpaZY
— Gillian Murphy (@gillysmurf) July 13, 2023
I ricercatori hanno mostrato clip di video deepfaked a 436 partecipanti, da Brad Pitt protagonista di Shining a Charlize Theron che interpreta Captain Marvel.
L’effetto è piuttosto convincente, come si vede in una clip di Chris Pratt che prende il posto di Harrison Ford in I predatori dell’arca perduta, condivisa da Murphy su Twitter.
???? Un fan de la franchise #IndianaJones s’est amusé à remplacer le visage d’Harrison Ford par celui de Chris Pratt dans une vidéo deepfake et le résultat est bluffant ! Vous en pensez quoi ?
— Le Journal du Geek (@JournalDuGeek) May 13, 2020
Una media del 49% dei partecipanti è stata ingannata dai video deepfake, mentre il 41% di questo gruppo ha affermato che il remake di Captain Marvel era migliore dell’originale – un film di supereroi contestato per il suo femminismo e per i commenti contro il pubblico fatto dalla sua protagonista Brie Larson.
Tuttavia, una semplice descrizione testuale del deepfake si è rivelata altrettanto convincente, prevenendo qualsiasi preoccupazione per i filmati deepfake che hanno una capacità unica di distorcere i ricordi della realtà.
«Le nostre scoperte non sono particolarmente preoccupanti, in quanto non suggeriscono alcuna minaccia straordinariamente potente di deepfake al di là delle forme esistenti di disinformazione», ha detto Murphy al Daily Beast.
Bisogna realizzare che l’IA generativa diventerà sempre più convincente rendendo facile falsare qualsiasi tipo di film, o di ricordo.
Al di là di questo, l’induzione di ricordi è non solo possibile, ma possibile anche a livello collettivo. Su questo abbiamo un eloquente esempio in Italia.
Per anni milioni di italiani, e non scherziamo, erano convinti di aver udito personalmente Mike Bongiorno dire alla partecipante del suo quiz Rischiatutto, l’indimenticabile signora Longari, di esserle «caduta sull’uccello» (aveva risposta in modo errato ad una domanda ornitologica).
Non era vero niente, ma lo si è appreso solo pochi lustri fa, quando i due comparvero insieme in una trasmissione TV e smentirono questa versione della storia che perdurava da decenni: quelle parole non furono mai pronunciate.
Si consultarono le Teche RAI, era vero: Bongiorno era innocente, nessuna signora Longari era precipitata su pennuti di chicchessia, la colpa probabilmente era di Renzo Arbore che aveva fatto una battuta nella trasmissione L’altra domenica.
Si tratta, decisamente, di una falsa memoria che, artificialmente o meno, si era impiantata nella mente di decine di milioni di cittadini.
Riguardo l’innesto di falsi ricordi, vogliamo ricordare il caso dell’EMDR ossia della tecnica di desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari utilizzata da tre decenni in psicoterapia, in particolare nei casi di traumi o disturbi post-traumatici (PSTD). La tecnica ottenne nel 2019 i riflettori della grande stampa perché scambiata erroneamente con un «elettroshock» (anche da un ex ministro, che qualche settimana dopo sarebbe divenuto alleato del partito che accusava di praticarlo) nel celeberrimo scandalo degli affidi.
L’EMDR non è, in nessun modo, un’elettroshock. Tuttavia preoccupa la presenza di un paper scientifico di studiosi dell’Università di Maastrich del 2018 che sostiene che vi sia il «rischio di creare false memorie».
L’esperimento era stato svolto nel 2018 con utilizzando come cavie alcuni studenti universitari nell’ambito di studi sulla disinformazione.
«Utilizzando un paradigma di disinformazione, abbiamo esaminato se i movimenti oculari laterali, utilizzati nell’EMDR, aumentano la suscettibilità ai falsi ricordi. Gli studenti universitari (N = 82) hanno visto un video raffigurante un incidente d’auto» scrivono gli scienziati. «Successivamente, i partecipanti eseguivano movimenti oculari o tenevano gli occhi fermi. Successivamente, tutti i partecipanti hanno ricevuto informazioni errate sotto forma di narrazione di testimoni oculari».
I risultati indicavano che «i partecipanti al movimento degli occhi erano meno accurati e più suscettibili all’effetto della disinformazione rispetto ai controlli».
Fu notato che «i partecipanti che avevano eseguito movimenti oculari [la base della tecnica EMDR, ndr] avrebbero mostrato livelli elevati di accettazione della disinformazione rispetto ai partecipanti al controllo che non si sono impegnati nel compito di movimento degli occhi».
I ricercatori arrivavano a sostenere che il rischio non riguarda solo i media, ma le percezioni dei soggetti singoli e perfino il loro valore legale.
«La nostra scoperta suggerisce che l’EMDR potrebbe presentare svantaggi rischiosi in un contesto di testimoni oculari e pertanto necessita urgentemente di una ricerca di follow-up» scrivono gli studiosi olandesi.
Non c’è quindi da stare tranquilli, nemmeno dentro il vostro foro interiore. Perché il Nuovo Ordine vuole comandarvi il pensiero, analizzarlo, spiarlo, perfino immettere pubblicità nei vostri sogni, oltre che impiantarvi il famoso chip magari direttamente nel cervello.
Come riportato da Renovatio 21, anche le vostre preghiere, fatte in silenzio con la vostra anima, sono già passibili di arresto.
Perché stiamo entrando nell’era della vera psicopolizia, dove la psiche è, etimologicamente, l’anima: cioè proprio ciò che il Signore del Mondo vuole da voi.
Cervello
Elon transumanista dice che gli impianti cerebrali Neuralink «aumenteranno drasticamente le capacità umane»

Intervenendo alla AI Startup School dell’acceleratore della Silicon Valley Y Combinator, Elon Musk ha descritto la sua azienda di interfaccia cervello-computer Neuralink non solo come uno strumento per ripristinare le funzioni perdute nei pazienti disabili, ma anche come un percorso per potenziare notevolmente le capacità cognitive umane, in dichiarazioni che sembrano slatentizzare una volta per tutte le pulsioni transumaniste del personaggio.
Parlando con Garry Tan, CEO di Y Combinator, Musk ha affermato che l’interfaccia cervello-computer dell’azienda ha permesso a cinque persone tetraplegiche di utilizzare telefoni e computer utilizzando esclusivamente segnali neurali. Le persone tetraplegiche soffrono di paralisi a tutti e quattro gli arti e al busto. La fase successiva, ha affermato Musk, si concentrerà sugli impianti visivi diretti.
«Nei prossimi 6-12 mesi» Neuralink prevede di avviare procedure che «scrivono direttamente sulla corteccia visiva», ripristinando potenzialmente la vista anche ai non vedenti assoluti, ha dichiarato l’imprenditore sudafricano parlando dei tentativi dell’azienda che durano da tempo.
Si prevede che i primi risultati saranno a bassa risoluzione, ha aggiunto, ma le versioni future potrebbero offrire l’accesso alla visione multispettrale e a spettro completo: «si potrebbe vedere nell’infrarosso, nell’ultravioletto, tramite radar, come in una situazione da superpotenza».
Sostieni Renovatio 21
Inquadrando l’attività umana in termini computazionali, Musk ha presentato gli impianti come una soluzione ai «vincoli di larghezza di banda input-output» del cervello umano, che a suo dire limitano l’attività cognitiva all’equivalente di «meno di un bit di informazione al secondo».
Un’interfaccia cervello-macchina, ha inoltre sostenuto, potrebbe aumentare notevolmente questa capacità, inizialmente per ripristinare la funzione, ma in seguito per estenderla.
«A un certo punto», ha aggiunto Musk, «gli impianti cibernetici non si limiteranno a correggere gli errori, ma aumenteranno notevolmente le capacità umane, aumentandone l’intelligenza, i sensi e la larghezza di banda».
Con l’idea di dare all’esseri umani poteri maggiori di quelli assegnati dalla natura, parrebbe quindi che il transumanismo di Musk sia uscito allo scoperto una volta per tutte:
Musk ha inoltre sottolineato che la superintelligenza digitale avrebbe preceduto questi sviluppi, precedendo un futuro in cui l’intelligenza biologica rappresenterebbe meno dell’1% di tutta la cognizione sulla Terra. Anche in un mondo in cui il QI umano fosse portato a 1.000, ha affermato, i sistemi digitali lo supererebbero di un fattore di un miliardo.
«Siamo il bootloader biologico per la superintelligenza digitale», ha affermato Musk, tornando a un’analogia già utilizzata dall’imprenditore in precedenza.
Il bootloader è un software che consente l’avvio di un computer, il che suggerisce che l’intelligenza umana è solo un trampolino di lancio verso ciò che la succederà.
Do we reach the critical Fermi on Mars before or after we reach AGI super intelligence on Earth? https://t.co/GUa8ey69LA
— Ed Krassenstein (@EdKrassen) April 26, 2024
Aiuta Renovatio 21
Alla domanda su cosa dovrebbero concentrarsi i giovani ingegneri, Musk ha ribadito una priorità nota: «concentratevi su un’Intelligenza Artificiale super-reale. Questa è la cosa più importante per la sicurezza dell’Intelligenza Artificiale».
Musk ha inoltre invitato i partecipanti a prendere in considerazione l’idea di unirsi a xAI, la sua startup che punta a sviluppare «l’Intelligenza Artificiale che ricerca la verità nella maniera più efficace».
I commenti di Musk seguono il suo recente annuncio che Neuralink ha completato il suo primo impianto umano. Si inseriscono anche in un contesto di precedenti controlli sulle pratiche di sperimentazione animale dell’azienda e di più ampie preoccupazioni sulle conseguenze sociali ed etiche dell’aumento neurale.
Musk in passato aveva dato segno di propendere per una sorta di «transumanismo difensivo», in cui l’uomo si sarebbe connesso cerebralmente alla macchina per evitare il dominio totale di quest’ultima: «se non puoi batterli, unisciti a loro» diceva riferendosi al futuro della AI che comandano il mondo.
Il miliardario è pro-natalista, al punto da generare con diverse donne numerosi figli tramite provette e uteri affittati. Sostiene la necessità di invertire l’implosione demografica e popolare la Terra, e Marte, di altri miliardi di persone, una prospettiva che spiega essere non solo pienamente sostenibile, ma del tutto auspicabile, se non necessaria, per la continuazione dell’umanità.
Alcune sue esternazioni fanno pensare tuttavia che a spingere Musk non sia l’amore per l’umanità ma un culto per l’intelligenza di per sé, ritenuta nella sua visione – molto influenzata dal libro satirico-filosofico Guida Galattica per autostoppisti di Douglas Adams– come il vertice dell’evoluzione dell’universo, anzi il modo che ha l’universo di porre domande a se stesso.
Come scritto più volte da Renovatio 21, Musk ha idee complesse, e inquietanti, e pure – caso rarissimo nella storia – molti mezzi, economici, informatici e perfino balistici e robotici – per implementarle.
Elon sta avviando la produzione di robot umanoidi Optimus, con il primo batch di migliaia di androidi che lui ha definito pubblicamente come «legione», in un omaggio alla storia di Roma antica che tanto sembra informare la sua mente riguardo alle cose della politica e alla storia della civiltà.
«Quest’anno, speriamo di riuscire a produrre circa 5.000 robot Optimus», aveva detto Musk agli investitori Tesla in un incontro di mesi fa. «Tecnicamente puntiamo ad avere abbastanza componenti per produrne 10.000, forse 12.000, ma dato che si tratta di un prodotto completamente nuovo, con un design completamente nuovo, direi che ci riusciremo se riusciremo a raggiungere la metà dei 10.000 pezzi».
«Ma anche 5.000 robot, sono le dimensioni di una legione romana, per vostra informazione, il che è un pensiero un po’ spaventoso» ha continuato significativamente Elon. «Come un’intera legione di robot, direi “wow”. Ma penso che costruiremo letteralmente una legione, almeno una legione di robot quest’anno, e poi probabilmente 10 legioni l’anno prossimo. Penso che sia un’unità piuttosto interessante, sapete? Unità di legione. Quindi probabilmente 50.000 circa l’anno prossimo».
Come sa il lettore di Renovatio 21, è curioso che la questione della legione era già stata citata in altri contesti da Musk.
Quando tre anni fa ancora il suo networth era di circa 240 miliardi (ora è quasi il doppio) fu intervistato per un documentario della testata germanica Welt, dove corresse il giornalista che lo descriveva come l’uomo più ricco della Terra. «Io penso che Putin sia significativamente più ricco di me», alluse Elon. «Sì lo penso davvero. Io non posso andare ad invadere altri Paesi. Credo ci sia una vecchia citazione… forse da Crasso… non sei davvero ricco sino a che non puoi permetterti una legione».
Il personaggio, torna a ripetere Renovatio 21, potrebbe essere l’anticristo: e questo spiegherebbe il fatto che spesse volte vediamo il fascino di quel che fa. L’anticristo, dice la Scrittura, ingannerà tutti, e sarà servito da coloro «il cui nome non è scritto nel libro della vita fin dalla fondazione del mondo» (Ap, 17,8)…
Che il segno della Bestia di cui parla il libro della Rivelazione sia il chip cerebrale di interfaccia uomo-macchina?
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di Gage Skidmore via Flickr pubblicata su licenza CC BY-SA 2.0
Cervello
Paziente Neuralink usa il chip cerebrale per imparare nuove lingue

Today is seven months since I had my surgery. Here’s a quick update.
Currently I’m in session with the great staff at Neuralink Monday through Friday for roughly four hours each day. I’m working on using different body parts and movements for left, right, and middle click. I’m… — Noland Arbaugh (@ModdedQuad) August 29, 2024
Sostieni Renovatio 21
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Cervello
Chip cerebrali, concorrente di Neuralink ripristina la vista nei pazienti ciechi con impianto oculare

Science Corporation, una startup biotecnologica lanciata da uno dei fondatori di Neuralink, sostiene di aver raggiunto una svolta nella tecnologia dell’interfaccia cervello-computer che può aiutare i pazienti affetti da grave perdita della vista.
Nelle sperimentazioni cliniche preliminari, i pazienti ciechi che avevano perso la visione centrale hanno ricevuto impianti retinici dell’azienda, i quali hanno ripristinato loro la vista e gli hanno persino consentito loro di leggere libri e riconoscere i volti.
«A mia conoscenza, questa è la prima volta che il ripristino della capacità di leggere fluentemente è stato definitivamente dimostrato in pazienti ciechi», ha affermato in una nota il CEO Max Hodak, che è stato presidente di Neuralink prima di fondare Science Corp.
Il dispositivo, chiamato Prima, è un piccolo chip fotovoltaico impiantato chirurgicamente sotto la retina. Si combina con uno speciale paio di occhiali con una telecamera incorporata che proietta dati visivi nel chip oculare usando una luce invisibile, vicina all’infrarosso.
Quando i raggi del vicino infrarosso colpiscono i pannelli fotovoltaici del chip, non solo alimentano il dispositivo, ma convertono i dati trasmessi in segnali elettrici che stimolano i neuroni retinici ancora rimasti. Questi vengono inviati al cervello, così da avere una vista rudimentale.
Aiuta Renovatio 21
Science Corp ha acquistato la tecnologia che alimenta Prima da un’altra startup, Pixium Vision, l’anno passato.
Nel settembre scorso, Neuralink ha ricevuto la designazione di «dispositivo rivoluzionario» dalla Food and Drug Administration per il suo impianto cerebrale «Blindsight», che Elon Musk sostiene «permetterà anche a coloro che hanno perso entrambi gli occhi e il nervo ottico di vedere». È molto probabile che per il raggiungimento di obiettivi validi e soddisfacenti, ci vogliano ancora diversi anni.
L’ultimo studio clinico di Science Corp, i cui risultati devono ancora essere pubblicati come studio, ha coinvolto 38 pazienti affetti da atrofia geografica, una forma di perdita della vista centrale causata dalla degenerazione maculare legata all’età, o AMD, la principale causa di deficit visivo negli anziani.
A tutti è stato impiantato l’impianto Prima. I risultati sono stati differenti, ma promettenti. Alcuni partecipanti hanno acquisito la capacità di leggere stringhe di lettere. Altri hanno potuto leggere lunghe porzioni di testo da un libro e persino compilare un cruciverba. mentre cinque non hanno avuto miglioramenti.
Mentre Prima offre un vantaggio sui concorrenti ripristinando la «form vision» che consente ai pazienti di distinguere le forme, Hodak ha detto a Wired che non fornisce immagini a colori. Science Corp. non ha inoltre specificato la frequenza con cui i pazienti hanno dovuto usare la funzione zoom per rendere il testo leggibile.
Come riportato da Renovatio 21, un anno fa Elon Musk disse che il primo paziente Neuralink era giunto a controllare il mouse del computer con i pensieri.
Come riportato da Renovatio 21, negli anni scorsi, in concomitanza con la partenza degli esperimenti sugli esseri umani approvati dall’ente regolatorio americano FDA, era emerso che alle scimmie su cui era stato sperimentato l’impianto erano successe «cose terribili», cosa che Musk ha poi negato.
Neuralink, che aveva iniziato con impianti di microchip cerebrali sui suini, non è la prima azienda ad avviare sperimentazioni umane con un’interfaccia cervello-computer. Nel 2022, la società tecnologica con sede a New York Synchron, finanziata dai miliardari Bill Gates e Jeff Bezos, ha già impiantato il suo primo dispositivo per la lettura della mente in un paziente statunitense in una sperimentazione clinica.
Vi sono altri casi simili di impianti cerebrali che tentano di aiutare pazienti in condizioni estremamente critiche come quello portato avanti dagli scienziati della Stanford University, che consente ad un uomo con le mani paralizzate di poter «digitare» fino a 90 caratteri al minuto, semplicemente pensando alle parole.
Anche un colosso digitale come Facebook era interessato alla tecnologia del pensiero degli individui.
Chip cerebrali sono stati utilizzati per comandare piante carnivore. Pochi mesi fa è emerso che gli scienziati sono riusciti a far giocare sempre a Pong anche delle cellule cerebrali in vitro.
La trasformazione cibernetica della vita umana è uno dei punto focali del transumanismo, predicato sia da entusiasti della Silicon Valley più o meno innocui che da vertici planetari come il Klaus Schwab, patron del World Economic Forum di Davos, che immagina un mondo dove in aeroporto saranno fatte «scansioni cerebrali» per evitare che il passeggero nutra idee pericolose. «Una fusione della nostra identità fisica, digitale e biologica» dice Klaus Schwab.
Elon Musk si conferma figura davvero significativa, e potenzialmente apocalittica, del nostro tempo.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine screenshot da YouTube
-
Cancro2 settimane fa
Impronta genetica del vaccino COVID nel DNA di un paziente oncologico: l’mRNA può integrarsi con il genoma umano
-
Misteri2 settimane fa
Storie, misteri ed orrori dal Mostro di Firenze ad Amanda Knox. Renovatio 21 intervista il giudice Mignini
-
Vaccini2 settimane fa
Documentario rivela lo studio bomba sul collegamento tra vaccino ed epidemia di malattie croniche
-
Senza categoria2 settimane fa
Papa Leone contro la Chiesa e i dogmi per LGBT e donne-prete: «Dobbiamo cambiare atteggiamento prima di cambiare dottrina»
-
Autismo1 settimana fa
Vaccini, paracetamolo: Trump e Kennedy delineano il piano contro l’autismo. Momento storico
-
Morte cerebrale6 giorni fa
La «morte cerebrale» è stata inventata per prelevare più organi
-
Animali2 settimane fa
Le orche di Gibilterra affondano una barca a vela. È ora di dire basta
-
Salute2 settimane fa
I malori della 38ª settimana 2025