Droga
Gigantesco narco-sottomarino sequestrato in Colombia
La Marina colombiana ha intercettato il più grande sottomarino di cocaina fabbricato dal cartello nella storia e ha sequestrato 102 pacchi ivi caricativi. Il battello subacqueo aveva una lunghezza pari a quella di alcuni sottomarini militari.
L’operazione è stata annunciata venerdì dalla marina di Bogotà. In una dichiarazione, la marina ha affermato che le sue navi hanno rilevato il sottomarino sul radar nell’Oceano Pacifico e hanno chiamato gli aerei dell’aeronautica colombiana per seguirne la rotta.
Nonostante il tempo inclemente, un’unità di marinai è riuscita a bloccare la nave e ad arrestare tre persone a bordo. Gli arresti hanno salvato la vita dell’equipaggio, ha detto la marina, poiché il sottomarino aveva iniziato ad affondare a causa di una perdita nella zona del motore.
I marò colombiani hanno recuperato 102 pacchi di cocaina del peso di poco più di tre tonnellate. Dopo diversi tentativi di rimettere a galla il sottomarino che affondava, è stato affondato per evitare di interrompere la navigazione nell’area.
Il sottomarino stesso era lungo 30 metri e largo tre, il che lo rende il più grande narco-sottomarino sequestrato da quando il primo dispositivo del genere è stato scoperto nel 1993. Progettate e costruite dai cartelli della droga, queste navi sono tecnicamente semi-sommergibili, poiché viaggiano appena sotto la superficie dell’acqua per evitare il rilevamento.
Le dimensioni del sottomarino sono paragonabili a quelle di un sottomarino d’attacco iraniano di classe Ghadir.
Negli ultimi tre decenni, la marina colombiana ha intercettato un totale di 228 narco-sottomarini negli oceani Pacifico e Atlantico. Quattro sono stati sequestrati finora quest’anno.
Il carico di tre tonnellate del sottomarino è ben lungi dall’essere il più grande arresto di cocaina da parte delle autorità colombiane.
Come riporta RT, gli agenti di polizia che hanno fatto irruzione in una fattoria vicino alla città di Medellin nel 2017 hanno sequestrato 13,4 tonnellate di narcotico, un bottino che non è stato eguagliato nei sei anni successivi.
Il più grande sequestro nella storia degli Stati Uniti è avvenuto nel 2019, quando quasi 20 tonnellate di cocaina – per un valore di oltre un miliardo di dollari – sono state trovate a bordo di una nave mercantile nei pressi di Delaware Bay.
Un altro sottomarino con a aborto 2,643 chili di cocaina era stato intercettato sulla costa pacifica colombiana poche settimane fa. All’interno vi erano anche due cadaveri e due persone in pessime condizioni di salute, poi morte una volta portati in ospedale. Il valore di quel carico di droga si aggirava intorno agli 87 milioni di dollari.
Last month: The Colombian Navy and others intercepted a drug-smuggling submarine ship off the Pacific coast of Colombia with two bodies and approximately 2,643 kilograms (5826 pounds) of cocaine on board.
Cocaine valued at over $87 million. The destination of the shipment was… pic.twitter.com/bYFwbTsMnA
— ꧁༺????????????????????????????????????????༺꧂ (@8102ops) April 8, 2023
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Droga
La «guerra alla droga» di Trump potrebbe inondare l’UE di stupefacenti: parla un funzionario tedesco
L’Unione Europea potrebbe registrare un aumento del traffico di stupefacenti a causa della «guerra alla droga» del presidente statunitense Donald Trump, mirata a colpire i presunti trafficanti nei Caraibi e nel Pacifico, secondo l’avvertimento di un funzionario tedesco. Lo riporta il tabloide Bild.
Il commissario tedesco per le droghe Hendrik Streeck ha dichiarato giovedì alla Bild che un’azione più severa degli Stati Uniti contro i cartelli in Colombia e Venezuela potrebbe aggravare il problema degli stupefacenti in Europa.
Lo Streeck ha messo in guardia sul rischio che i trafficanti modifichino le rotte marittime e terrestri, espandendosi anche online. «La criminalità organizzata è già molto dinamica, soprattutto nel digitale», ha affermato, segnalando una «crisi imminente» in Germania, citando il calo dei prezzi della cocaina, l’abbassamento dell’età dei consumatori e l’aumento dei decessi legati alla droga tra gli under 30.
Venerdì, presentando il rapporto annuale sulla criminalità legata agli stupefacenti, lo Streeck ha descritto un incremento «allarmante» nel consumo di droghe pesanti. Il ministro degli Interni Alexander Dobrindt ha sottolineato che la Germania sta affrontando un «grave problema di droga».
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La disponibilità di cocaina continua a crescere nell’UE: nel 2023, gli Stati membri hanno registrato sequestri record per il settimo anno consecutivo, secondo i dati dell’Agenzia per le droghe dell’Unione.
Washington ha intensificato le operazioni contro il traffico di droga, presentandole come parte di una strategia per bloccare le rotte di contrabbando e le reti di produzione legate alla crisi degli oppioidi negli Stati Uniti. Le forze americane hanno colpito presunte imbarcazioni dedite al traffico nei Caraibi e nel Pacifico, alcune delle quali, secondo Washington, legate al Venezuela, causando decine di morti. Caracas smentisce ogni coinvolgimento e accusa gli Stati Uniti di perseguire un «cambio di regime».
Le tensioni sono aumentate dopo che Trump ha dichiarato di aver autorizzato operazioni segrete della CIA in Venezuela, suggerendo che le azioni militari potrebbero estendersi dalle operazioni marittime a quelle terrestri. Il presidente Nicolas Maduro ha definito la dichiarazione «senza precedenti» e «disperata», mettendo in allerta le forze armate.
Martedì, le forze statunitensi hanno attaccato una presunta nave di contrabbando al largo della costa occidentale della Colombia, uccidendo due persone. Bogotà ha condannato gli attacchi, avvertendo che potrebbero alimentare tensioni e compromettere la cooperazione regionale. Altri attacchi avrebbero esteso il teatro dell’operazione USA anche al Pacifico.
Il presidente Gustavo Petro ha descritto la campagna come «un’aggressione contro l’intera America Latina e i Caraibi», accusando Washington di voler controllare le riserve petrolifere della regione e di aver ucciso un innocente pescatore. Trump, che ha diciarato che gli attacchi alle barche della droga costituiscono «un atto di gentilezza», ha risposto che «Petro è uno spacciatore».
Come riportato da Renovatio 21, nelle ultime ore è emerso che Trump starebbe puntando ad un attacco alle «strutture della cocaina» in Venezuela.
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Trump punta ad attaccare le «strutture della cocaina» in Venezuela
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Droga
Altri sei morti in un attacco USA su una barca della droga nei Caraibi
Sei persone sono morte in un raid statunitense su un’imbarcazione nel Mar dei Caraibi, descritto dal Segretario alla Difesa Pete Hegseth come un’operazione antidroga.
L’attacco è l’ultimo di una serie di interventi militari americani nei Caraibi e nel Pacifico, parte di quella che il presidente Donald Trump presenta come una campagna per debellare il traffico di stupefacenti proveniente da Venezuela e Colombia. Entrambi i Paesi hanno categoricamente smentito le accuse.
Il Dipartimento della Difesa ha condotto un «attacco cinetico letale» contro una nave legata al Tren de Aragua (TdA), un’organizzazione criminale transnazionale venezuelana, in acque internazionali nella notte di giovedì, ha annunciato Hegseth su X venerdì.
Overnight, at the direction of President Trump, the Department of War carried out a lethal kinetic strike on a vessel operated by Tren de Aragua (TdA), a Designated Terrorist Organization (DTO), trafficking narcotics in the Caribbean Sea.
The vessel was known by our… pic.twitter.com/lVlw0FLBv4
— Secretary of War Pete Hegseth (@SecWar) October 24, 2025
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«Se sei un narcoterrorista che traffica droga nel nostro emisfero, ti tratteremo come trattiamo Al-Qaeda», ha dichiarato, promettendo di continuare a «dare la caccia» e «neutralizzare» altri presunti trafficanti.
Solo il giorno prima, Trump aveva elogiato quello che ha definito un grande successo delle forze armate statunitensi contro le presunte «imbarcazioni della droga» venezuelane, sostenendo che il flusso di narcotici via mare si è ridotto a «circa il 5% rispetto a un anno fa». Aveva poi aggiunto che «la terra sarà il prossimo obiettivo», senza specificare ulteriori dettagli su tempi e luoghi di eventuali attacchi americani.
Sia Caracas che Bogotà hanno sostenuto che le operazioni degli Stati Uniti nella regione rappresentino l’inizio di un tentativo di appropriazione delle risorse, piuttosto che una lotta al traffico di droga.
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