Geopolitica
Eurodeputati irlandesi denunciano le iniziative di guerra dell’UE
L’eurodeputato irlandese Mick Wallace (del partito Independents 4 Change) ha condannato il continuo sostegno militare dell’UE a Kiev, sostenendo che Bruxelles non sta prendendo sul serio l’opzione dei colloqui di pace e che l’Ucraina viene «sacrificata» per le «ossessioni» geopolitiche degli USA.
Durante un discorso al Parlamento europeo, parte del quale Wallace ha pubblicato su Twitter, ha insistito sul fatto che l’UE, guidata da Washington, si rifiutava di «prendere sul serio l’opzione della pace» nel conflitto in corso con la Russia.
Invece, ha dichiarato il deputato Wallace, l’UE è rimasta a guardare mentre «il massacro e la devastazione» continuano.
L’eurodeputato dell’Eire ha inoltre invitato a «non sottovalutare il rischio di guerra nucleare».
Why won't #EU take the option of Peace seriously? Why must we watch this slaughter + devastation continue? The Global South is not on board with helping this #NATO Proxy War persist – Ukraine is being sacrificed for the obsessions of #US Establishment, Arms Industry + Friends…. pic.twitter.com/ngK49zB2v0
— Mick Wallace (@wallacemick) March 7, 2023
La scorsa settimana, Wallace ha anche definito l’attacco dinamitardo del settembre 2022 agli oleodotti russo-tedeschi Nord Stream «un attacco terroristico premeditato contro infrastrutture europee critiche, che è inoltre terrorismo ambientale».
The attack on #Nordstream was a premeditated terrorist attack on critical European infrastructure and the #EU still doesn't want to know who did it. Are we now so subservient to #US Empire that we can't even ask them if they did it..? What in God's name has happened to Europe…? pic.twitter.com/PaCtzP33Y9
— Mick Wallace (@wallacemick) March 2, 2023
L’eurodeputata irlandese Clare Daly dello stesso partito ha affermato che è «sbalorditivo» che l’UE non stia indagando sui potenziali collegamenti statunitensi e norvegesi all’attacco dopo che un reportage del giornalista del Premio Pulitzer Seymour Hersh ha dettagliato l’attacco ordinato da Joe Biden a Washington.
Come riportato da Renovatio 21, nel frattempo, il presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen continua la sua operazione di sequestro dei 300 miliardi della Federazione Russa presenti in territorio europeo.
L’anno scorso la Von der Leyen aveva domandato al suo Paese di origine, la Germania dove aveva ricoperto (in modo, anche lì, controverso) il ruolo di ministro della Difesa, di dare a Kiev tutte le armi necessarie.
A livello europeo, in questi mesi spiccano altresì opere e discorsi piuttosto inclini alla guerra del rappresentante della politica estera dell’Unione europea Josep Borrell, già ospite di Zelens’kyj a Kiev.
Immagine di Treehill via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0)
Geopolitica
La Cina snobba il ministro degli Esteri tedesco
Il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul ha dovuto cancellare un viaggio previsto in Cina dopo che Pechino si sarebbe rifiutata di organizzare incontri di alto livello con lui, secondo quanto riportato venerdì da diversi organi di stampa.
Il Wadephul sarebbe dovuto partire per Pechino domenica per discutere delle restrizioni cinesi sull’esportazione di terre rare e semiconduttori, oltre che del conflitto in Ucraina.
«Il viaggio non può essere effettuato al momento e sarà posticipato a data da destinarsi», ha dichiarato un portavoce del Ministero degli Esteri tedesco, citato da Politico. Il Wadephullo avrebbe dovuto incontrare il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, ma l’agenda prevedeva troppo pochi incontri di rilievo.
Secondo il tabloide germanico Bild, i due diplomatici terranno presto una conversazione telefonica.
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Questo intoppo diplomatico si inserisce in un contesto di crescenti tensioni commerciali tra Cina e Unione Europea. Nell’ultimo anno, Bruxelles e Pechino si sono scontrate sulla presunta sovrapproduzione industriale cinese, mentre la Cina accusa l’UE di protezionismo.
All’inizio di questo mese, Pechino ha rafforzato le restrizioni sull’esportazione di minerali strategici con applicazioni militari, una mossa che potrebbe aggravare le difficoltà del settore automobilistico europeo.
La Germania è stata particolarmente colpita dal deterioramento del clima commerciale.
Come riportato da Renovatio 21, la Volkswagen sospenderà la produzione in alcuni stabilimenti chiave la prossima settimana a causa della carenza di semiconduttori, dovuta al sequestro da parte dei Paesi Bassi del produttore cinese di chip Nexperia, motivato da rischi per la sicurezza tecnologica dell’UE. In risposta, Pechino ha bloccato le esportazioni di chip Nexperia dalla Cina, causando una riduzione delle scorte che potrebbe portare a ulteriori chiusure temporanee di stabilimenti Volkswagen e colpire altre case automobilistiche, secondo il quotidiano.
Venerdì, il ministro dell’economia Katherina Reiche ha annunciato che Berlino presenterà una protesta diplomatica contro Pechino per il blocco delle spedizioni di semiconduttori, sottolineando la forte dipendenza della Germania dai componenti cinesi.
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Immagine di UK Government via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Geopolitica
Vance in Israele critica la «stupida trovata politica»: il voto di sovranità sulla Cisgiordania è stato un «insulto» da parte della Knesset
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Geopolitica
Trump minaccia di togliere i fondi a Israele se annette la Cisgiordania
Israele «perderebbe tutto il sostegno degli Stati Uniti» in caso di annessione della Giudea e della Samaria, nome con cui lo Stato Ebraico chiama la Cisgiordania, ha detto il presidente USA Donald Trump.
Trump ha replicato a un disegno di legge controverso presentato da esponenti dell’opposizione di destra alla Knesset, il parlamento israeliano, che prevede l’annessione del territorio conteso come reazione al terrorismo palestinese.
Il primo ministro Benjamin Netanyahu, sostenitore degli insediamenti ebraici in quell’area, si oppone al provvedimento, poiché rischierebbe di allontanare gli Stati arabi e musulmani aderenti agli Accordi di Abramo e al cessate il fuoco di Gaza.
Netanyahu ha criticato aspramente il disegno di legge, accusando i promotori di opposizione di una «provocazione» deliberata in concomitanza con la visita del vicepresidente statunitense J.D. Vance. (Lo stesso Vance ha qualificato il disegno di legge come un «insulto» personale)
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«I commenti pubblicati giovedì dalla rivista TIME sono stati espressi da Trump durante un’intervista del 15 ottobre, prima dell’approvazione preliminare alla Knesset di mercoledì – contro il volere del primo ministro – di un disegno di legge che estenderebbe la sovranità israeliana a tutti gli insediamenti della Cisgiordania» ha scritto il quotidiano israeliano Times of Israel.
Evidenziando l’impazienza dell’amministrazione verso tali iniziative, il vicepresidente di Trump, J.D. Vance, ha dichiarato giovedì, lasciando Israele, che il voto del giorno precedente lo aveva «offeso» ed era stato «molto stupido».
«Non accadrà. Non accadrà», ha affermato Trump a TIME, in riferimento all’annessione. «Non accadrà perché ho dato la mia parola ai Paesi arabi. E non potete farlo ora. Abbiamo avuto un grande sostegno arabo. Non accadrà perché ho dato la mia parola ai paesi arabi. Non accadrà. Israele perderebbe tutto il sostegno degli Stati Uniti se ciò accadesse».
Vance ha precisato che gli era stato descritto come una «trovata politica» e «puramente simbolica», ma ha aggiunto: «Si tratta di una trovata politica molto stupida, e personalmente la considero un insulto».
Gli Emirati Arabi Uniti, che hanno guidato i Paesi arabi e musulmani negli Accordi di Abramo, si oppongono da tempo all’annessione della Cisgiordania, sostenendo che renderebbe vani i futuri negoziati di pace nella regione.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
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