Essere genitori
«Cure» transgender e minori, in migliaia alla manifestazione contro la «mutilazione infantile»
La popolazione comincia a manifestare contro la politica sanitaria transessualista implementata sui minori.
Almeno 2000 persone avrebbero partecipato ieri alla «Marcia per far finire la mutilazione infantile» a Nashville, in Tennesse, negli USA. Il fine della manidestazione, ribadito da una serie di oratori saliti sul campo, era quello di rendere illegale la transizione di genere per i bambini.
La marcia ha subito l’attacco di alcuni contestatori. Un gruppo di manifestanti a favore dei supposti «diritti» transgender dei bambini, spesso con capelli dal colore sintetico, ha cercato di mettere a tacere gli oratori cantando, urlando parolacce e usando sirene.
La manifestazione era stata organizzata da Matt Walsh, blogger molto noto in rete, autore di un recente film documentario chiamato What is a Woman? – «Cosa è una donna» – dove va in giro per il mondo a chiedere ad attivisti, medici e figure del transessualismo organizzato di rispondere alla semplice domanda, non riuscendo mai ad ottenere risposta (spoiler: alla fine del documentario è sua moglie a spiegare che una donna è «un essere umano adulto di sesso femminile», passandogli un barattolo di sottaceti per farselo aprire dal marito).
Dal palco di Nashville, Walsh chiamato codardi il gruppo di contestatori perché non volevano che nessuno ascoltasse la verità sul «culto dell’ideologia di genere».
Matt Walsh enters to speak at his “The Rally to End Child Mutilation” in Nashville, Tennessee. This is what he faced. pic.twitter.com/1F6FQzZwcE
— D. Scott @eclipsethis2003 (@eclipsethis2003) October 21, 2022
NASHVILLE: Far-Left child mutilation lovers screeching uncontrollably. @MattWalshBlog | @TPUSA #therallytoendchildmutilation pic.twitter.com/ZXmkRA3Tjz
— Kalen D’Almeida (@fromkalen) October 21, 2022
“F— you, you f—king white cracker. F— you, you ugly piece of sh—!”
A male far-left militant screams a racist slur over a bullhorn in the face of a woman. Far-left radicals have descended on the state capitol in Nashville to try & shut down @MattWalshBlog. pic.twitter.com/dwVDqb6MYz
— Andy Ngô 🏳️🌈 (@MrAndyNgo) October 21, 2022
BREAKING: Counter protesters with severe cotton mouth have appeared to protest @MattWalshBlog’s event “The Rally to End Child Mutilation” here in Nashville TN at the state Capitol | @TPUSA pic.twitter.com/RdUICbCVGA
— Drew Hernandez (@DrewHLive) October 21, 2022
NASHVILLE: Unhealthy and sickly looking man attempts to convince an elderly woman that hormone blockers are completely harmless. @MattWalshBlog #therallytoendchildmutilation | @TPUSA pic.twitter.com/eoWaWQNas3
— Kalen D’Almeida (@fromkalen) October 21, 2022
Simpatica la presenza di antifa filotransessuali appassionati di armi – con la poco sibillina patch che mostra la bandiera trans con sovrimpressa la silhouette di un fucile d’assalto.
HAPPENING NOW: Antifa has made an appearance here to protest @MattWalshBlog’s event “The Rally to End Child Mutilation” here in Nashville TN at the state Capitol | @TPUSA pic.twitter.com/KL3Gms3mSl
— Drew Hernandez (@DrewHLive) October 21, 2022
«Siamo ancora qui. Stiamo combattendo per la verità» ha detto Walsh, dichiarando che se i genitori non prenderanno posizione, i bambini americani saranno soggetti a ormoni e mutilazioni genitali.
«Non ci riposeremo finché ogni bambino non sarà protetto da questa follia», ha aggiunto, dicendo che si tratta di una battaglia del «bene contro il male».
Nelle scorse settimane lo Walsh aveva attirato l’attenzione su un centro medico della Vanderbilt University di Nashville che sosteneva la redditività delle procedure transgender per i minori con disforia di genere. Lo scoop aveva generato non poche reazioni nel mondo conservatore, e cancellazione di alcune pagine web.
Il 7 ottobre, l’Università Vanderbilt ha annunciato che avrebbe sospeso temporaneamente gli interventi chirurgici di genere su pazienti di età inferiore ai 18 anni dopo che il governatore repubblicano del Tennesee Bill Lee aveva chiesto un’indagine sulla clinica.
Tra gli oratori, spicca la presenza della candidata presidenziale Tulsi Gabbard, che ora ha lasciato il Partito Democratico a causa dell’evidente follia riguardo a temi etici e soprattutto di sicurezza atomica.
Tulsi Gabbard speaking at Matt Walsh’s rally to end child mutilation today in Nashville, TN:
“I grew up a tomboy … I moved on and I grew up. I cannot imagine the kinds of pressures happening to our kids today with our young girls who are tomboys” pic.twitter.com/jljdpVp50w
— Timcast News (@TimcastNews) October 21, 2022
Sul palco della manifestazione sono salite anche alcune persone che sono passate per una de-stransizione, cioè persone che sono arrivate a pentirsi di aver intrapreso il percorso irreversibile di alterare chimicamente e chirurgicamente i loro corpi. Le tremende storie di alcuni di essere sono visibili nel documentario What is a woman?
Scott Newgent, una donna che è «diventata» un uomo, ha detto alla folla che la chirurgia di genere per i bambini non ha nulla a che fare con i diritti umani ma ha tutto a che fare con i soldi, dichiarando poi che la chirurgia non può cambiare le persone da un sesso all’altro. «La verità è che sono una donna e non sarò mai un uomo», ha detto la Newgent.
La Newgent ha poi detto che l’establishment medico starebbe mettendo i bambini in blocco della pubertà e «macellandoli» per soldi. Una volta che iniziano la transizione, diventano pazienti per tutta la vita, ha spiegato, affermando che l’industria transgender dovrebbe raggiungere i 5 miliardi di dollari entro la fine del decennio.
La «detransitioned» californiana Chloe Cole è stata un’altra speaker con potente racconto ammonitore. Cole ha detto che amava essere una ragazza fino a quando non è cresciuta e ha iniziato a frequentare di più i ragazzi. All’età di 11 anni, è stata bombardata da contenuti transgender su Internet e ha iniziato la transizione a 13 anni, ha detto. Ha ricordato che i suoi genitori l’hanno portata da un terapista per chiedere aiuto. Invece, la terapeuta ha detto ai suoi genitori che se non avessero assecondato il suo desiderio di diventare un ragazzo, sarebbe stata in pericolo di suicidio, mettendo effettivamente a tacere le persone a cui teneva di più.
«Questi medici e terapisti erano solo macellai e bugiardi», ha detto.
Il quotidiano Epoch Times riporta anche un’altra storia tremenda. Amy Dickinson Campbell di Bruceton, Tennessee, è una persona che può vedere le cose da entrambi i lati. È contraria alla transizione dei bambini e dice agli adolescenti di aspettare e vedere come si sentono quando diventano adulti. D’altra parte, sua figlia di 21 anni è «non binaria» e vuole essere chiamata con i pronomi they/them, un noto modo di significare la propria transessualità o sessualita «non binaria» (nel magico mondo del gender, ognuno si sceglie i suoi pronomi.
La signora Campbell ha detto al giornale che potrebbero succedere cose peggiori e ama sua figlia a prescindere. Tuttavia, il suo commento finale è amaro quanto illuminante riguardo all’ora presente.
«Ho 51 anni. Non potrei immaginare di essere una ragazzina nella società di oggi».
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«Influencer» per genitori condannata per abusi su minori
Una madre americana di sei figli, i cui consigli online sui genitori hanno attirato più di due milioni di abbonati su YouTube, è stata condannata il mese scorso ad almeno quattro anni di carcere con l’accusa di aggravamento di abusi su minori.
Ruby Franke, 42 anni, che gestiva il canale YouTube «8 Passengers», ora cancellata, è stata arrestata lo scorso agosto nello stato americano dello Utah quando suo figlio dodicenne malnutrito è scappato dalla casa di un’altra donna, Jodi Hildebrandt, 54 anni, per chiedere cibo e acqua a un vicino.
Il bambino era stato legato con nastro adesivo e aveva ferite aperte visibili a causa dell’essere stato legato con una corda, secondo i documenti della polizia. Hildebrandt, con il quale Franke collaborava in un’impresa commerciale separata, è stata condannata alla stessa pena detentiva di quattro pene da uno a 15 anni ciascuna.
Entrambe si erano dichiarate colpevoli a dicembre delle accuse di abuso aggravato di secondo grado su minori.
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Scusandosi con i suoi figli dopo la sua condanna, Franke ha detto di aver «creduto che l’oscurità fosse luce e che il giusto fosse sbagliato. Farei qualsiasi cosa al mondo per voi. Ho preso da voi tutto ciò che era tenero, sicuro e buono». Nella sua stessa dichiarazione, la Hildebrandt ha detto che spera che i bambini possano «guarire fisicamente ed emotivamente».
Durante il processo dell’anno scorso, il pubblico ministero Eric Clarke ha detto alla corte che due dei figli di Franke erano stati costretti a vivere in un «ambiente simile a un campo di concentramento» e gli erano stati «regolarmente negati cibo, acqua, letti in cui dormire e praticamente ogni forma di divertimento».
La Franke aveva creato il suo canale YouTube «8 Passengers» nel 2015 e l’estate scorsa aveva accumulato 2,3 milioni di abbonati, molti dei quali attratti dai video della vita familiare suburbana di Franke.
Tuttavia, alcuni spettatori si sono preoccupati nel 2020 quando uno dei suoi figli ha detto in un video che aveva dormito su un pouf per sette mesi. Altri video descrivevano Franke che tratteneva il cibo dai suoi figli e «annullava» il Natale come punizione.
Il canale YouTube «8 Passengers» è stato cancellato nel 2022, lo stesso anno in cui la Franke si era separata dal marito Kevin.
Nell’ambito di un patteggiamento, Hildebrandt – che ha collaborato con Franke in una serie di video di «life coaching» – ha ammesso di essere a conoscenza degli abusi sui minori e di aver costretto uno dei figli di Franke a «saltare più volte in un cactus».
Ha aggiunto che Franke aveva detto ai suoi figli che erano «malvagi e posseduti» e dovevano «pentirsi».
In una dichiarazione rilasciata dal suo avvocato prima del processo l’anno scorso, Kevin Franke ha chiesto che fosse inflitta la pena massima al suo ex partner per l’abuso «orribile e disumano» dei suoi figli.
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Lucifero vittima ed eroe: i cartoni animati riscrivono il Bene e il Male
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Bambini travestiti da donne in lingerie bourlesque fatti sfilare per una città spagnola
È emerso online un video di bambini piccoli che prendono parte a una parata in Spagna indossando lingerie in stile burlesque, copricapezzoli e parrucche, con bandiere arcobaleno LGBT attaccate sulla schiena.
Il filmato, girato durante un carnevale annuale a Torrevieja, una città nel sud della Spagna ritenuta «gay-friendly», mostra un gruppo di minori che marcia con diversi che sembrano avere circa 9 o 10 anni o meno.
People in Spain are outraged as footage has emerged of children aged 9 and younger being paraded around the streets wearing burlesque style lingerie, nipple shields, and wigs, with rainbow ‘Pride’ flags attached to their backs. Report here: https://t.co/VhBY5P7TKH pic.twitter.com/b1nzjkUSwE
— m o d e r n i t y (@ModernityNews) February 14, 2024
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Oltre ai reggicalze e alle calze erotiche e succinte, ai bambini è stata posizionata una «X» di nastro nero sui capezzoli e è stato applicato un trucco completo sui loro volti.
Il video mostra i bambini che vengono istruiti a imitare gli adulti eseguendo gesti provocatori per le strade della città di Alicante davanti a spettatori adulti e ad altri bambini.
In un video, si vede una donna che mette qualcosa, presumibilmente dolci, nella bocca dei bambini mentre si muovono.
Alcuni di coloro che hanno pubblicato il filmato hanno notato che il titolo della «performance» era «Prometer hasta meter» che indica qualcuno che promette qualsiasi cosa e poi se ne dimentica una volta ottenuto ciò che voleva.
Altri video mostravano adulti che indossavano gli stessi abiti ed eseguivano gli stessi movimenti.
This parade in Spain of adult women in erotic lingerie with only a piece of tape covering their nipples also involved CHILDREN aged 9 and younger wearing the same costumes. Report here: https://t.co/VhBY5P7TKH pic.twitter.com/g4QSG18Cyv
— m o d e r n i t y (@ModernityNews) February 14, 2024
Abhorrent scenes from the annual carnival parade in Torrevieja, southern Spain on Sunday, small children in lingerie with “pride” flags attached to them as adults watch on!
Everyone involved should be arrested, wtf man?! pic.twitter.com/ja5c0rOI7I
— BravoZulu17 (@BravoZulu__17) February 14, 2024
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Secondo l’account Twitter Right Angle News Network gli organizzatori del numero sarebbero noti per il loro «simbolismo antagonista che prende di mira principalmente il cristianesimo».
Organizers of the Osadía troupe, of Torrevieja, Spain, paraded children in adult-themed attire like garter belts and nipple shields, accompanied by LGBT flags.
The performance, titled "Prometer hasta meter" (promise until you commit), has sparked massive outrage globally.… pic.twitter.com/Bp5OeGsXdO
— Right Angle News Network (@Rightanglenews) February 13, 2024
Va notato come Torrevieja sia governata in solitario dal Partido Popular (PP), la versione spagnuola della Democrazia Cristiana, sempre pronta a compromessi o a vere e proprie aperture alla dissoluzione del mondo moderno. La scorsa estate il sindaco della città presenziò, tra drappi omotransessualisti, alla lettura di un manifesto gay nel corso delle celebrazioni del Pride, riporta il quotidiano catalano La Vanguardia.
Nel manifesto letto alla presenza del primo cittadino del partito conservatore vi erano una presa di posizione sui «divorzi duri che alcuni usano per legittimare la violenza sessista», i quali «hanno bisogno di opposizione» da parte degli omosessualisti. Il machismo come «la violenza di genere esiste e necessita di opposizione. Perché il genere non è un’ideologia e il collettivo LGTBIQ+ non è una lobby. Perché il concetto di famiglia non è impermeabile, non è un uomo e una donna che hanno figli».
Pochi mesi dopo, ecco che, con la scusa del carnevale, anche l’immagine dei figli diviene, come dire, «non impermeabile». Alcuni sostengono che si tratti in realtà di bambine, ma la sostanza non sembra cambiare molto.
¡Confirmado! El vídeo es del carnaval de Torrevieja, según lo publica el Diario de la Vega.
Pero… ¡nadie se ha dado cuenta de que son niñas! pic.twitter.com/7RtWJ47CI0— Esteban Navarro Soriano (@EstebanNavarroS) February 13, 2024
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È piuttosto inutile nascondersi dietro al fatto che si tratta di carnevale: non si tratta nemmeno di adolescenti, si tratta di bambini piccoli, e l’effetto che un simile video fa sull’animo di un genitore è scioccante.
Del resto lo avevano detto: «convertiremo i vostri figli». La canzone dei gay organizzati uscita qualche anno fa, poi subito sparita quando si scoprirono i possibili trascorsi di alcuni cantori coinvolti, di fatto si limitava a riprendere un programma noto.
Nel febbraio 1987, comparve sulla testata americana Gay Community News un testo (che non sarebbe sbagliato etichettare come un vero hate speech eterofobo, ma per quello la legge non c’è e non ci sarà mai) intitolato Gay Manifesto. Lo firmava un certo Michael Swift, che alcuni credono fosse solo uno pseudonimo. L’incipit di tale «Manifesto omosessuale» recitava:
«Sodomizzeremo i vostri figli, emblema della vostra debole mascolinità, dei vostri sogni superficiali e delle bugie volgari. Li sedurremo nelle vostre scuole, nei vostri dormitori, nelle vostre palestre, nei vostri spogliatoi, nei vostri palazzetti dello sport, nei vostri seminari, nei vostri gruppi giovanili, nei bagni dei vostri cinema, nei vostri dormitori dell’esercito, nelle vostre fermate dei camion, nei vostri club per soli machi, nelle vostre Camere dei Deputati, ovunque gli uomini stiano assieme agli uomini. I vostri figli diventeranno i nostri servi e obbediranno ai nostri ordini. Saranno riplasmati a nostra immagine. Verranno a desiderarci e ad adorarci».
Fu detto che in realtà si trattava di satira, di uno scherzo. Insomma, una carnevalata, anche qui. Tuttavia il ritornello si ripete nei decenni.
Come riportato da Renovatio 21, la marcia delle Drag Queen durante il Pride di Nuova York della scorsa estate ha scandito una coretto in piena lucidità: «We’re here, we’re queer, we’re coming for your children», cioè «Siamo qui, siamo finocchi, stiamo venendo a prendere i vostri figli». Com’era? «Prometer hasta meter»…
NYC Drag Marchers chant “we’re here, we’re queer, we’re coming for your children” https://t.co/ucK1qM4fv5 pic.twitter.com/OhBguhWwZY
— Timcast News (@TimcastNews) June 24, 2023
Il carnevale non può essere la scusa per tale abisso di degrado – soprattutto perché bisogna realizzare che il carnevale non è solo uno strumento, è il fine di tutto questo, un mondo che, come nel momento di festa estrema, inverte qualsiasi legge naturale e sociale.
Preparatevi ad una difesa ad oltranza della vostra prole e della sua innocenza.
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