Gender
Chi si sottopone alla chirurgia di «riassegnazione di genere» ha un rischio di suicidio 12 volte maggiore
Le persone che si sottopongono a un intervento chirurgico di riassegnazione di genere hanno un rischio 12 volte maggiore di tentare il suicidio, oltre a soffrire di altri problemi di salute mentale come disturbo da stress post-traumatico e autolesionismo. Lo sostiene un nuovo studio uscito sulla rivista medica Cureus.
La ricerca condotta da scienziati dell’Università del Texas mostra che sottoporsi al cosiddetto «cambio di genere» – operazioni in cui i genitali del paziente vengono riorganizzati chirurgicamente unito ad un regime di terapia ormonale – comporta rischi significativi, potenzialmente mortali.
«È in corso una controversia sui benefici della chirurgia per l’affermazione di genere sulla salute mentale» scrivono i ricercatori.
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Lo scopo dello studio era quello di esplorare il rischio di «esiti avversi» – suicidio, morte, autolesionismo e disturbo da stress post-traumatico – nei cinque anni successivi alla riassegnazione di genere, confrontando i tassi tra diverse popolazioni.
I ricercatori hanno utilizzato il database di informazioni sanitarie TriNetX e hanno identificato una popolazione totale di 15.609.864 pazienti adulti da includere nel loro studio.
I risultati hanno mostrato aumenti significativi del rischio di tutti gli «esiti avversi» per gli adulti sottoposti a riassegnazione di genere nei cinque anni successivi all’intervento.
«I pazienti che avevano una storia di interventi chirurgici per l’affermazione di genere avevano un rischio 12,12 volte maggiore di tentativi di suicidio (…) rispetto ai pazienti che non avevano una storia di interventi chirurgici per l’affermazione di genere» scrivono gli autori dello studio.
«Nei pazienti con una storia di interventi chirurgici per l’affermazione di genere, c’era un rischio 3,35 volte maggiore di essere deceduto (…) I pazienti con una storia di interventi chirurgici per l’affermazione di genere avevano un rischio 9,88 volte maggiore di autolesionismo o suicidio» continua il paper.
«Infine, i pazienti che avevano un una storia di interventi chirurgici per l’affermazione di genere aveva un rischio 7,76 volte più elevato di disturbo da stress post-traumatico» dichiarano gli scienziati, i quali, va notato, nonostante i risultati scioccanti, continuano raccomandare l’uso della chirurgia di riassegnazione di genere, suggeriscono una migliore fornitura di servizi sanitari, in particolare trattamenti di salute mentale, per le persone che si sottopongono a tali procedure, per garantire che la loro sofferenza sia ridotta al minimo.
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Come riportato da Renovatio 21, malgrado all’apparente, timido ritorno alla ragione da parte di alcuni Paesi, l’isteria intorno alla chirurgia transgender continua, al punto che in Gran Bretagna l’autrice di un rapporto sanitario sulla medicina transessualista ora riceva la protezione della polizia. Nelle stesse settimane, l’associazione medica britannica Chartered Society of Physiotherapy (CSP) ha rilasciato dichiarazioni in cui giura di voler «eradicare» la transfobia.
Sotto anche la spinta delle celebrità cinetelevisive, che paiono avere per qualche ragione un grandissimo tasso di prole transessuale, negli USA la chirurgia gender è in drammatico aumento, così come le terapie ormonali, nonostante le leggi che vari Stati stanno varando per mettere al riparo da essa almeno i minori.
In Nordamerica si è avuto il caso di un cittadino trans canadese che aveva chiesto al suo governo di pagargli un’operazione, condotta negli USA, piuttosto estrema, anche se non inedita: una vaginoplastica che conservasse però il pene, di modo che l’uomo disponga di ambo gli organi sessuali, o di una qualche versione di essi.
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Religioso canadese arrestato per essersi rifiutato di scrivere delle scuse al bibliotecario della «Drag Queen Story Hour»
Un pastore protestante canadese è stato arrestato per essersi rifiutato di scusarsi con una bibliotecaria che aveva organizzato un’ora di racconti drag queen per bambini. Lo riporta LifeSite.
Nel pomeriggio del 3 dicembre, la polizia di Calgary ha arrestato il pastore cristiano Derek Reimer per essersi rifiutato di ottemperare a un’ordinanza del tribunale che gli imponeva di scrivere delle scuse formali al direttore della biblioteca pubblica di Calgary, da lui criticato per aver promosso un’ora di racconti drag queen per bambini nel 2023.
«Sapete perché lo state arrestando? Non si pentirà delle sue convinzioni», ha chiesto alla polizia un giornalista canadese indipendente con lo pseudonimo di Dacey Media durante l’arresto.
Canadian Pastor, Derek Reimer was arrested yesterday after refusing a court ordered apology for protesting a kid friendly drag queen story hour. He was hauled off in handcuffs while his son screamed. Free speech is not under attack anymore, it is being dragged away. pic.twitter.com/6jMtoqNMPH
— Chad Prather (@WatchChad) December 4, 2025
Canada: Pastor Derek Reimer was arrested in Calgary for refusing to apologize to a Leftist librarian.
The librarian had arranged a drag queen story hour for children.
Pastor Reimer protested the evil event.
Pray for him and his family. pic.twitter.com/hQgQ151LYX
— Christian Emergency Alliance (@ChristianEmerg1) December 4, 2025
An entire video leading to Pastor Derek Reimer’s arrest! December 3, 2025!
Street Church Calgary!
We meet on the streets three times a week and inside the building, every Saturday 9:30 AM. On the streets, in front of Calgary City Hall: Wednesday 11:30 AM, Friday 5:00 PM, Sunday… pic.twitter.com/wyfj97fHqz
— Artur Pawlowski (@ArturPawlowski1) December 4, 2025
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All’arresto erano presenti il pastore Artur Pawlowski – già noto per le sue azioni di disobbedienza in pandemia – e il figlio di Reimer. I video dell’arresto sono rapidamente circolati sui social media, con molti attivisti canadesi che lo hanno condannato, in quanto considerato un attacco ai valori cristiani e pro-famiglia.
Al momento dell’arresto, Reimer stava scontando un anno di arresti domiciliari, contro i quali aveva già presentato ricorso e si è presentato in tribunale per discutere le condizioni della sua condanna. Nel 2023, l’avvocato di Reimer, Andrew MacKenzie, della Mission 7 Ministries, ha presentato ricorso contro la condanna a un anno di arresti domiciliari e due anni di libertà vigilata inflitta al pastore prima di Natale per aver protestato contro un evento «drag queen story hour» rivolto ai bambini presso la Saddletown Library di Calgary nella primavera del 2023. Gli avvocati del governo avevano cercato di condannare Reimer al carcere per la sua protesta contro il piano di indottrinamento omotransessualista.
Reimer aveva chiesto a Shannon Slater, la direttrice della biblioteca, perché la biblioteca stesse organizzando un evento del genere. Non avendo ricevuto risposta, Slater disse a Reimer di andarsene.
Calgary Pastor Derek Reimer found not guilty of mischief! Charges stem from an incident occuring during a drag queen story hour.
Reimer was forcibly ejected from the event after calling attendees perverts.
Drag queen story time has now been discontinued @calgarylibrary . https://t.co/W5uAJa4j58 pic.twitter.com/cDDw7GCs37
— Without Papers Pizza (@wopizza4) September 25, 2024
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Tuttavia, Reimer aveva pubblicato la sua interazione con Slater sui social media. Gli era stato ordinato di scrivere una lettera di scuse a Slater, che doveva essere consegnata entro la fine della settimana scorsa. Reimer ha dichiarato ai media locali che non avrebbe consegnato la lettera, poiché per «dispiacere» bisogna «ammettere la colpa», ovvero «aver sbagliato», sottolineando come questo equivalga ad ammettere di aver commesso un «errore» e che questo è ciò che significa «chiedere scusa».
Reimer ha anche sottolineato di aver detto alla corte di aver «fatto leva sulla mia libertà di coscienza, su uno studio approfondito e sulla mia comprensione di essa, unita alla libertà di espressione e di religione», e che «ciò ha spiegato e stabilito che devi esprimere alla corte le tue profonde opinioni religiose sul perché questa è una violazione della tua coscienza e perché non puoi farlo».
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Immagine screenshot da Twitter
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