Geopolitica
«Celebrano i nazisti tra le mura della Casa Bianca»: Biden premia una donna del Battaglione Azov, accusa l’ambasciatore russo
La decisione della Casa Bianca di conferire un Premio internazionale Donne di coraggio a un membro di un famigerato battaglione nazionalista integralista ucraino è «vergognosa», ha detto giovedì l’ambasciatore di Mosca negli Stati Uniti, Anatolij Antonov, che ha affermato che la mossa sarebbe un’ulteriore prova che Washington è pronta a sostenere i nazisti nella lotta contro la Russia.
In un incontro con i giornalisti, ad Antonov è stato chiesto di commentare il premio ricevuto alla Casa Bianca da Yulia Paevskaja, soprannominata «Taira», riporta il sito governativo russo (proibito ora in Occidente) RT.
L’ambasciatore ha detto che Mosca ha notato gli onori conferiti di un membro del battaglione Azov, un’unità ucraina strettamente associata all’ideologia neonazista, in occasione della Giornata internazionale della donna.
On March 8, at the WH,neo-Nazi "Tyra" received the international IWOC award as "The Bravest Woman in the World" in Washington
Yulia Paevskaya "Tyra",who fought in Mariupol as part of the nationalist Azov Regiment, received an award from US First Lady Jill Biden & SoS Blinken. pic.twitter.com/1VE3ISr9gr— John Carter (@JohnEdgarCarter) March 9, 2023
«Questa è una vergogna. È incomprensibile che si possano celebrare i nazisti tra le mura della Casa Bianca».
Antonov ha descritto la Paevskaya come una «terrorista tagliagole le cui mani sono coperte dal sangue di anziani, donne e bambini». L’ambasciatore ha quindi affermato che nel marzo 2022, mentre infuriavano i combattimenti nella città assediata di Mariupol’, la Paevskaja «ha finto di essere madre di due bambini i cui genitori aveva lei stesso uccisi» per poi cercare di scappare travestita abbigliamento civile.
«I minori rapiti hanno poi confessato che Paevskaja li aveva minacciati di violenza», ha accusato il diplomatico di Mosca.
They also awarded Yulia Paevskaya (aka Taira) member of the Azov battalion, whom in 2022 "as the fighting raged in the besieged city of Mariupol pretended to be a mother of two children whose parents she had killed herself and then tried to escape disguised in civilian clothing" pic.twitter.com/HLLAmenYRW
— ARISTOCLES (@El_trascendente) March 9, 2023
La Paevskaja è stata catturata dalle forze russe a Mariupol nel marzo dello scorso anno. A giugno, il presidente ucraino Vladimir Zelens’kyj ha annunciato che Kiev era riuscita a liberarla dalla prigionia.
La donna avrebbe anche preso parte al colpo di stato sostenuto dall’Occidente a Kiev nel 2014, avrebbe addestrato neonazisti nella regione del Donbass e commesso «crimini contro i civili», ha continuato ad accusare l’ambasciatore Antonov.
Il diplomatico ha sottolineato come il battaglione Azov porti il simbolo di una divisione delle SS tedesche, riferendosi al Wolfsangel, un’insegna usata dalla 2a divisione SS Panzer Das Reich durante la seconda guerra mondiale.
Antonov ha affermato che Washington è ben consapevole di queste informazioni, ma «per ferire la Russia, gli Stati Uniti sono disposti a glorificare il nazismo». L’ambasciatore ha aggiunto che le autorità statunitensi dovrebbero «vergognarsi» di se stesse per aver disonorato i veterani americani e sovietici che hanno combattuto contro il fascismo durante la seconda guerra mondiale.
Sulla pagina di Wikipedia, e in diversi servizi televisivi internazionali l’affiliazione della Paevskaja con l’Azov è negata.
Si può trovare vagamente imbarazzante che la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, durante la cerimonia, ripeta la storia secondo a Mariuopol’ cui la Paevskaja avrebbe «contrabbandato» una scheda con immagini video all’interno di un assorbente. Con la stessa nonchalance, tra la gente che non sa se applaudire, la Jean-Pierre annuncia che l’ucraina sarebbe quindi stata torturata dai russi.
L’International Women of Courage Award è un premio distribuito annualmente dalla Casa Bianca. Quest’anno, oltre a Paevskaja, è stato conferito ad altre 10 «donne straordinarie… che stanno lavorando per costruire un futuro migliore per tutti». Tra di esse, spiccava Alba Rueda, un transessuale argentino nato uomo.
Biological male receives an award during The International Women of Courage Award Ceremony. pic.twitter.com/ZWeO06GgdH
— The Post Millennial (@TPostMillennial) March 8, 2023
Come riportato da Renovatio 21, in USA si è già avuto un altro caso simile, forse ancora più grottesco, quando un veterano dell’Azov, tatuaggi e simboli runici in bella vista, è stato premiato a Disneyworld dal comico Jon Stewart all’interno di una cerimonia delle paralimpiadi militari.
Immagine screenshot da YouTube
Geopolitica
Medvedev: l’Occidente complotta per assassinare Zelens’kyj
Le accuse secondo cui un polacco stava complottando con Mosca per assassinare il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj sono un segno che i sostenitori occidentali di Kiev vogliono «liquidare» il leader ucraino, ha affermato l’ex presidente russo Dmitrij Medvedev. Lo riporta il sito governativo russo RT.
Giovedì le autorità polacche hanno riferito dell’arresto di un uomo accusato di aver tentato di fornire informazioni sensibili ai servizi segreti russi. Le informazioni potrebbero essere state utilizzate nel tentativo di uccidere Zelens’kyj, hanno affermato Varsavia e Kiev.
«Un attentato alla vita del capo banderita in Polonia? Questo è veramente grave», ha scritto venerdì sui social media Medvedev, vice capo del Consiglio di sicurezza russo, in risposta alle affermazioni. «Potrebbe essere la prima prova che le persone in Occidente hanno deciso di liquidarlo. Abbi paura, pagliaccio!» esclama l’ex presidente della Federazione Russa.
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Il termine «banderita», o «banderista», si riferisce al movimento nazionalista ucraino di Stepan Bandera, responsabile della pulizia etnica dei polacchi durante la seconda guerra mondiale. Il collaboratore nazista è considerato un eroe nazionale nella moderna Ucraina.
Il cittadino polacco, identificato come Pawel K. dalla Procura nazionale di Varsavia, rischia fino a otto anni di carcere se condannato con l’accusa di aver tentato di collaborare con una potenza straniera contro gli interessi nazionali.
Nello specifico, Pawel K. è accusato di aver tentato di condividere con Mosca informazioni sull’aeroporto di Rzeszow-Jasionka, nel Sud-Est della Polonia. La struttura viene utilizzata per spedire armi e munizioni che i membri della NATO donano all’Ucraina per combattere la Russia.
Funzionari polacchi, tuttavia, hanno affermato che i suoi suggerimenti avrebbero potuto »tra le altre cose» aiutare Mosca a pianificare un attacco a Zelens’kyj durante una visita in Polonia. Il successore di Kiev al KGB, la SBU, ha ribadito le accuse in una propria dichiarazione, scrive RT.
Varsavia ha affermato che Pawel K. era in contatto con cittadini russi «direttamente coinvolti» nel conflitto in Ucraina. Le autorità polacche sono state informate della presunta minaccia da parte dei servizi di sicurezza ucraini.
Zelens’kyj ha detto ai media occidentali che la Russia ha cercato di ucciderlo per anni, con molteplici tentativi sventati dalle sue forze di sicurezza.
Tuttavia, l’ex primo ministro israeliano Naftali Bennett ha affermato che il presidente russo Vladimir Putin gli aveva personalmente assicurato nel marzo 2022 che Mosca non avrebbe ucciso lo Zelens’kyj.
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Immagine del 2013 di Utenriksdepartementet UD via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic
Geopolitica
La Casa Bianca si oppone allo Stato palestinese: documenti trapelati
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Geopolitica
Israele attacca l’Iran
Israele ha effettuato attacchi in Iran nelle prime ore di venerdì, hanno riferito diversi organi di stampa, citando alti funzionari statunitensi. La notizia arriva meno di una settimana dopo che la Repubblica Islamica ha lanciato una raffica di droni e missili contro Israele.
L’agenzia di stampa iraniana Mehr ha riferito che diverse esplosioni sono state udite intorno alle 4 del mattino, ora locale, nei cieli sopra la città centrale di Isfahan.
L’emittente IRNA ha affermato che le difese aeree sono state attivate in alcune parti dell’Iran. Ha aggiunto che Israele ha colpito obiettivi anche in Siria e Iraq, colpendo aeroporti militari e un sito radar.
Hossein Dalirian, portavoce del programma spaziale civile iraniano, ha scritto su X che diversi droni sono stati abbattuti. Ha aggiunto che non vi è alcuna conferma di un attacco missilistico su Isfahan.
Secondo Al Jazeera, l’Iran ha sospeso i voli in diversi aeroporti, compresi quelli che servono Teheran e Isfahan.
La CNN ha citato un anonimo funzionario americano che ha affermato che i siti nucleari non sono stati presi di mira.
Altre fonti in rete parlano di sette città colpite, comprese fabbriche di armamenti.
Video non verificati caricati su internet dai pasdaran mostrerebbero la contraerea iraniana intercettare i missili israeliani.
BREAKING: 🚨🇮🇷🇮🇱 The IRANIAN Revolutionary Guard Corps uploaded this video intercepting ISRAELI missiles above Iran. pic.twitter.com/wrQA3NGmWd
— Vladimir Putin (parody) (@Brics_Dollar) April 19, 2024
Un altro video circolante in rete mostrerebbe una base militare a Isfahan in situazione di calma e normalità.
BREAKING: Footage near military base in Isfahan, Iran, suggests that the purported Israeli air strikes may be a “wag the dog” scenario. pic.twitter.com/aJqaa70EDq
— The General (@GeneralMCNews) April 19, 2024
L’esercito israeliano ha detto all’AFP che «non abbiamo commenti in questo momento» quando gli è stato chiesto delle notizie di esplosioni e attacchi in Iran e Siria. L’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu ha rifiutato di confermare al Times of Israel che Israele è responsabile delle esplosioni udite a Isfahan.
L’attacco è avvenuto, coincidenza, nel giorno dell’85° compleanno dell’ayatollah Khamenei.
Secondo il Jerusalem Post, vi sarebbero stati attacchi anche in Siria – dove sarebbero stati colpiti siti dell’esercito siriano nei governatorati di Suwayda e Daraa – ed in Iraq, dove sarebbero state colpite le aree di Baghdad ed il governatorato di Babil.
Il 1° aprile, Israele ha colpito un edificio del consolato iraniano a Damasco, in Siria, uccidendo sette alti ufficiali della Forza Quds del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC). L’Iran ha risposto lanciando droni e missili kamikaze contro Israele il 13 aprile. Le forze di difesa israeliane (IDF) hanno affermato che la maggior parte dei colpi è stata intercettata con successo e ha riportato solo lievi danni a terra. Il costo della difesa per Israele ammonterebbe a circa un miliardo di dollari.
Come riportato da Renovatio 21, è emerso che alcuni droni iraniani sono stati intercettati dalla contraerea saudita.
Gli attacchi all’Iran, che mirano con evidenza ad un’escalation – visto che Teheran aveva specificato in varie sedi che dopo la sua rappresaglia considerava il caso chiuso – potrebbero avere per il gruppo al comando in Israele anche un preciso fine di politica interna.
Secondo il politologo John Mearsheimer «gli israeliani vorrebbero portarci in una guerra con l’Iran… con Hezbollah… Penso che il punto di vista israeliano, nel profondo, sia che quanto più grande è la guerra, tanto maggiore è la possibilità di una pulizia etnica».
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Immagine di Clemens Vasters via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
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