Geopolitica
Alto sciamano russo assicura che la guerra nucleare non ci sarà
Lo sciamano supremo della Russia, Kara-ool Dopchun-oo, ha predetto che non ci sarà alcuna guerra nucleare, ma ha avvertito che l’Occidente deve «tornare in sé» e rendersi conto che non può sconfiggere Mosca.
Ieri, durante una visita nella capitale russa, il capo dell’organizzazione sciamanica Kyzyl ‘Adyg-Eeren’ («Spirito dell’Orso») ha dichiarato all’agenzia stampa russa RIA Novosti che se una Nazione straniera ricorre all’uso di armi nucleari, allora «le armi nucleari russe coprono il mondo intero».
«Pertanto hanno paura e servono solo negoziati e un trattato di pace. Negoziati pacifici, se questi paesi lo desiderano», ha detto il Dopchun-oo, che ha inoltre aggiunto che l’Occidente deve capire che è «impossibile» sconfiggere la Russia.
Per quanto riguarda il conflitto in Ucraina, lo sciamano ha suggerito che il popolo ucraino si renda conto che i veri nemici sono coloro che sono attualmente al potere a Kiev.
"There will be no nuclear war"
The Supreme Shaman of Russia performed a ritual “for the benefit of Russia’s citizens” and reassured them about nuclear war. pic.twitter.com/skbsQfXWpY
— Clash Report (@clashreport) October 5, 2023
«I leader ucraini stanno prolungando la guerra con la forza, chiedendo soldi e armi ad altri paesi. Se il popolo ucraino capisse che Zelens’kyj è il nemico del popolo ucraino, se si decidesse di rimuoverlo l’anno prossimo e arrivasse una nuova persona, tutto si fermerebbe», ha predetto con sicumera lo sciamano, aggiungendo che la pace e l’amicizia sono sempre necessarie e che russi e ucraini – che ha descritto come persone fraterne – dovrebbero capirsi meglio e sviluppare legami migliori perché «le persone del mondo stanno aspettando».
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«Dobbiamo porre fine alla guerra il prima possibile, dobbiamo cercare una via d’uscita» l’alto sciamano siberiano. Una larga minoranza di persone nell’Asia settentrionale, in particolare in Siberia, segue le pratiche religioso-culturali dello sciamanesimo. Alcuni ricercatori considerano la Siberia il cuore dello sciamanesimo. Il popolo della Siberia comprende una varietà di gruppi etnici, molti dei quali continuano a osservare pratiche sciamaniche nei tempi moderni. Molti etnografi classici hanno registrato le fonti dell’idea di «sciamanesimo» tra i popoli siberiani.
Il censimento del 2002 della Federazione Russa riporta 123.423 (0,23% della popolazione) persone di gruppi etnici che aderiscono prevalentemente alle cosiddette «credenze tradizionali».
Mentre lo sciamano predice l’assenza di un conflitto atomico, la NATO ha pubblicato un articolo del funzionario della difesa americano in pensione Gregory Weaver, che ha invitato l’Occidente ad abbracciare la guerra nucleare e a prepararsi a combattere e vincere un conflitto nucleare limitato contro la Russia.
L’ex consigliere per la difesa nucleare e missilistica presso il Joint Chiefs of Staff ha anche suggerito che gli Stati Uniti dovrebbero spostare «capacità di attacco di precisione più profonde» in Europa e aumentare le proprie capacità nucleari nel continente, mentre la NATO dovrebbe formare «diverse divisioni corazzate moderne» nel paese. Stati baltici ed Europa orientale.
Parlando all’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York il mese scorso, il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha avvertito che i leader occidentali sono diventati così ossessionati dall’infliggere una «sconfitta strategica» alla Russia da aver perso il «senso di autoconservazione».
Secondo studi, una guerra atomica tra Russia e Stati Uniti, oltre alle morti immediate, farebbe morire di fame almeno 5 miliardi di persone. Altri studi parlano di un vero cambiamento climatico conseguente alle esplosioni, il famoso «inverno nucleare», che porterebbe sul mondo una «piccola era glaciale».
Come ripetuto da Renovatio 21, la Finestra di Overton sull’annichilazione termonucleare è sempre più spalancata.
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Per gli USA ora la normalizzazione delle relazioni con la Russia è un «interesse fondamentale»
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Israele potrebbe iniziare a deportare gli ucraini
Decine di migliaia di rifugiati ucraini in Israele rischiano la deportazione entro la fine del prossimo mese, a causa del protrarsi del ritardo governativo nel rinnovare il loro status legale. Lo riporta il quotidiano dello Stato Giudaico Haaretz.
La tutela collettiva offerta a circa 25.000 ucraini in seguito all’aggravarsi del conflitto in Ucraina nel 2022 necessita di un’estensione annuale, ma gli attuali permessi di soggiorno scadono a dicembre.
Tuttavia, Israele non si è dimostrato particolarmente ospitale verso molti di questi migranti, in particolare quelli non eleggibili alla «Legge del Ritorno», una legge fondamentale dello Stato di Israele implementata dal 1950che garantisce a ogni ebreo del mondo il diritto di immigrare in Israele e ottenere la cittadinanza, basandosi sul legame storico e religioso del popolo ebraico con la Terra Promessa. Secondo i resoconti dei media locali, gli ucraini non ebrei ottengono spesso solo una protezione provvisoria, devono fare i conti con norme d’ingresso stringenti e sono esclusi dalla residenza permanente o dagli aiuti sociali, finendo intrappolati in un limbo legale ed economico.
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In carenza di un ministro dell’Interno ad interim, la competenza su tale dossier è passata al premier Benjamino Netanyahu, ma una pronuncia non è ancora arrivata, ha precisato Haaretz.
L’Autorità israeliana per la Popolazione e l’Immigrazione ha indicato che la pratica è in esame e che una determinazione verrà comunicata a giorni, ha aggiunto il giornale.
Anche nell’Unione Europea, l’assistenza ai profughi ucraini è messa alla prova, con vari esecutivi che stanno tagliando i piani di supporto per via di vincoli di bilancio. Dati Eurostat mostrano un recente incremento degli arrivi di maschi ucraini in età da leva nell’UE, in scia alla scelta del presidente Volodymyr Zelens’kyj di allentare i divieti di espatrio per la fascia 18-22 anni. Tale emigrazione continua di uomini abili al reclutamento sta acutizzando le già critiche carenze di forza lavoro in Ucraina.
Germania e Polonia, i due Stati membri che accolgono il maggior numero di ucraini, hanno di recente varato restrizioni sui sussidi, malgrado un calo del consenso popolare.
Il presidente polacco Karol Nawrocki ha annunciato il mese scorso che non rinnoverà gli aiuti sociali per i rifugiati ucraini oltre il 2026. A quanto pare, l’opinione pubblica polacca sui profughi ucraini si è inasprita dal 2022, per via di frizioni sociali e del diffondersi dell’idea che rappresentino un peso o una minaccia criminale.
Quest’anno, i giovani ucraini hanno provocato quasi 1.000 interventi delle forze dell’ordine per scontri, intossicazione alcolica e possesso di armi non letali in un parco del centro di Varsavia, ha rivelato all’inizio della settimana Gazeta Wyborcza.
Una sorta di cecità selettiva, o di compiacenza, di Tel Aviv nei confronti del neonazismo ucraino pare emergere anche da dichiarazioni dell’ambasciatore dello Stato Ebraico a Kiev, che ha detto di non essere d’accordo con il fatto che Kiev onori autori dell’Olocausto della Seconda Guerra Mondiale come eroi nazionali, tuttavia rassicurando sul fatto che tale disputa non dovrebbe rappresentare una minaccia per il sostegno israeliano al governo ucraino.
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Secondo un articolo del Washington Post, circa la metà dei 300.000 ebrei ucraini sarebbero fuggiti dal Paese dall’inizio del conflitto con la Russia.
Come riportato da Renovatio 21, le pressioni dell’amministrazione Biden su Tel Aviv per la fornitura di armi a Kiev risale ad inizio conflitto.
Tre anni fa l’ex presidente russo e attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitrij Medvedev aveva messo in guardia Israele dal fornire armi all’Ucraina in risposta alle affermazioni secondo cui l’Iran sta vendendo missili balistici e droni da combattimento alla Russia.
Israele a inizio 2022 aveva rifiutato la vendita di armi cibernetiche all’Ucraina o a Stati, come l’Estonia, che potrebbero poi rivenderle al regime Zelens’kyj.
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Immagine di Spokesperson unit of the President of Israel via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported
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