Economia
Dazi, pronunciamento degli hedge fund contro l’amministrazione Trump, che dieci anni fa aveva detto: «voglio salvare la classe media»

Il Financial Times ha riportato che Stephen Miran, presidente del Consiglio dei Consulenti Economici del Presidente Trump, ha incontrato venerdì scorso, 25 aprile, i principali hedge fund e gestori patrimoniali per cercare di calmarli in merito ai dazi di Trump.
L’incontro, convocato a quanto pare da Citigroup, si è tenuto nel contesto della riunione annuale di primavera del Fondo Monetario Internazionale a Washington, e tra i circa 15 partecipanti figuravano «rappresentanti degli hedge fund Balyasny, Tudor e Citadel, nonché dei gestori patrimoniali PGIM e BlackRock».
«Alcuni partecipanti hanno trovato l’incontro di venerdì controproducente, con due persone che hanno descritto i commenti di Miran su dazi e mercati come “incoerenti” o incompleti, e una di loro che ha affermato che Miran era “fuori dalla sua portata”» scrive FT. Il Miran «”ha ricevuto domande ed è stato allora che è crollato tutto”, ha affermato una persona a conoscenza dell’incontro. “Quando ci si trova di fronte a un pubblico che sa molto, i punti di discussione vengono smontati molto rapidamente”».
Si tratta con evidenza di un primo pronunciamento della casta finanziaria degli hedge fund contro Trump, la cui introduzione dei dazi ha messo sottosopra l’establishment economico non solo americano.
L’avversione contro i dazi lanciati da Trump ha trovato eco anche in un suo sostenitore aperto come il finanziere CEO del fondo hedge Pershing Square Bill Ackman, che fa parte della quantità di miliardari conquistati dalla campagna presidenziale Trump.
Ackman, entusiasta perla vittoria di The Donald, si era detto molto contrariato dalla politica dei dazi, cercando di fornire poi motivazioni economiche.
Some have misunderstood my post below, likely due to its length. So let me explain my thoughts in a few words.
With the China tariffs in place, time is not our friend as the high tariffs put pressure on American companies — particularly the small ones — and our economy.
If the… https://t.co/7etWSgU1np
— Bill Ackman (@BillAckman) May 1, 2025
«Con i dazi cinesi in vigore, il tempo non è nostro amico, poiché gli elevati dazi esercitano pressione sulle aziende americane, in particolare quelle piccole, e sulla nostra economia. Se i dazi venissero sospesi, la pressione sull’economia statunitense verrebbe in gran parte eliminata e il tempo diventerebbe nostro amico e nemico della Cina nei negoziati» scrive il manager dell’Hedge Fund.
«Ogni azienda statunitense sta già trasferendo la propria catena di approvvigionamento e la propria produzione fuori dalla Cina. E più tempo passa, peggio andrà per la Cina. L’unica cosa che ferma questa ondata di dazi è che la Cina elimini i suoi dazi, le barriere non tariffarie, le restrizioni di accesso al mercato, i sussidi alle imprese statali e il furto di proprietà intellettuale, ecc. che rendono la Cina un posto sfavorevole per fare affari».
Lo Ackman infine si rivolge al presidente: «quindi @realDonaldTrump , sospenderemo i dazi cinesi e alleggeriremo la pressione sulle aziende americane, e avrete tutto il tempo e la leva finanziaria del mondo per negoziare un ottimo accordo con la Cina».
Durante gli ultimi mesi di campagna elettorale prima della prima elezione a presidente, emerse che tra i suoi donatori non figuravano gli hedge fund, con l’eccezione di Robert Mercier e di sua figlia Rebecca.
In un’intervista con TIME magazine del 2015 Trump aveva detto che gli hedge funder se la stavano «cavando impunemente», in originale «getting away with murder», cioè non essere condannati dopo un omicidio.
Trump disse di volere «invertire la tassazione» perché «conosco gente che lavora per gli hedge fund e che sta facendo un sacco di soldi senza pagare nulla», confermando durante il programma Face the Nation della CBS, che avrebbe cambiato il sistema fiscale per costringere chi lavora per gli hedge fund a pagare di più.
«Non pagano nulla ed è ridicolo. Voglio salvare la classe media», ha detto Trump. «Non sono stati gli hedge fund a costruire questo paese. Sono gente che sposta documenti e ha fortuna».
I gestori di hedge fund spesso pagano l’aliquota fiscale sulle plusvalenze anziché l’imposta sul reddito. L’aliquota massima sulle plusvalenze è del 20%, significativamente inferiore alla fascia massima di imposta sul reddito ordinario, che è del 39,6%.
Trump ha dichiarato che avrebbe attuato questo piano indipendentemente dal suo rapporto con i gestori di hedge fund. «Alcuni di loro sono miei amici, altri non mi interessano affatto. È la cosa sbagliata», ha detto, aggiungendo che vuole abbassare le tariffe per la classe media.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di Financial Times via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Economia
Ritrovato morto a Kiev un trafficante di criptovalute

Sostieni Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Cina
Trump: gli USA imporranno dazi del 100% alla Cina

Il presidente Donald Trump ha dichiarato che, a partire dal 1° novembre 2025, gli Stati Uniti applicheranno dazi del 100% sui prodotti cinesi, in reazione a quelle che ha definito restrizioni commerciali «straordinariamente aggressive» introdotte da Pechino.
Giovedì, la Cina ha reso noti nuovi controlli sulle esportazioni di minerali strategici con applicazioni militari, giustificando la misura come necessaria per tutelare la sicurezza nazionale e adempiere agli obblighi internazionali, inclusi quelli legati alla non proliferazione.
In un messaggio pubblicato venerdì su Truth Social, Trump ha accusato la Cina di aver assunto «una posizione estremamente ostile in materia di commercio», annunciando l’intenzione di imporre «controlli su larga scala sulle esportazioni di quasi tutti i prodotti che producono, inclusi alcuni non realizzati da loro», secondo una comunicazione inviata a livello globale. Tali misure, ha sottolineato il presidente, avrebbero impatto su tutti i paesi «senza eccezioni».
Aiuta Renovatio 21
«In risposta a questa posizione senza precedenti della Cina, gli Stati Uniti imporranno un dazio del 100% sui prodotti cinesi, in aggiunta a qualsiasi tariffa attualmente in vigore», ha scritto Trump, specificando che, dalla stessa data, saranno introdotti controlli sulle esportazioni di «qualsiasi software critico».
Ad agosto, Stati Uniti e Cina avevano concordato una tregua tariffaria di 90 giorni, che ha ridotto i dazi americani sui prodotti cinesi dal 145% al 30% e quelli cinesi sui prodotti americani dal 125% al 10%. Questa tregua scadrà a novembre. Trump ha definito la mossa di Pechino «assolutamente inaudita nel commercio internazionale» e «una vergogna morale nei rapporti con altre nazioni», precisando di parlare esclusivamente a nome degli Stati Uniti, non di altre nazioni similmente minacciate.
L’annuncio ha provocato un forte impatto sui mercati globali, con un crollo delle borse statunitensi nella giornata di venerdì. Come visibile nella finance card sopra, l’indice S&P 500 ha registrato un calo del 2,7%, segnando la peggiore perdita giornaliera da aprile, mentre il Dow Jones Industrial Average è sceso di circa 900 punti, pari all’1,9%.
Il NASDAQ, fortemente legato al settore tecnologico, ha subito un ribasso del 3,6%, con gli investitori che hanno venduto titoli ad alta crescita, particolarmente vulnerabili alle interruzioni nelle catene di approvvigionamento cinesi.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Economia
L’AI potrebbe spazzare via 100 milioni di posti di lavoro nei soli USA

Sostieni Renovatio 21
Iscriviti al canale Telegram
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-
Persecuzioni2 settimane fa
Il ministro israeliano Katz: suore e clero cristiano saranno considerati terroristi se non lasceranno Gaza
-
Immigrazione2 settimane fa
Mons. Viganò: storia delle migrazioni di massa come ingegneria sociale
-
Spirito2 settimane fa
Viganò: «Leone ambisce al ruolo di Presidente del Pantheon ecumenico della Nuova Religione Globale di matrice massonica»
-
Civiltà2 settimane fa
La lingua russa, l’amicizia fra i popoli, la civiltà
-
Ambiente2 settimane fa
Cringe vaticano ai limiti: papa benedice un pezzo di ghiaccio tra Schwarzenegger e hawaiani a caso
-
Cancro1 settimana fa
Tutti i vaccini contro il COVID aumentano il rischio di cancro, conclude un nuovo studio
-
Civiltà1 settimana fa
«Pragmatismo e realismo, rifiuto della filosofia dei blocchi». Il discorso di Putin a Valdai 2025: «la Russia non mostrerà mai debolezza o indecisione»
-
Salute1 settimana fa
I malori della 40ª settimana 2025