Geopolitica
L’assassino del professore decapitato aveva legami con jihadisti in Siria
Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di Asianews.
Si tratta probabilmente di un ceceno combattente ad Idlib. Finora la polizia ha fermato sette persone, fra cui due studenti, il padre di una studentessa e un imam radicale, tre amici dell’assassino. Oggi, nelle moschee si leggerà un messaggio del Consiglio francese per la fede musulmana.
Il giovane ceceno di 18 anni che ha decapitato il prof. Samuel Paty per aver mostrato una vignetta satirica su Maometto durante una lezione, era in contatto con un jihadista di lingua russa che sta in Siria
Abdullakh Anzorov, il giovane ceceno di 18 anni che ha decapitato il prof. Samuel Paty per aver mostrato una vignetta satirica su Maometto durante una lezione, era in contatto con un jihadista di lingua russa che sta in Siria.
L’identità del jihadista non è nota. Il giornale Le Parisien afferma che egli è stato localizzato attraverso l’indirizzo IP legato a Idlib, la città nel nordovest della Siria in mano agli oppositori di Assad e divenuta un rifugio per molti gruppi jihadisti.
L’Osservatorio siriano per i diritti umani conferma che migliaia di stranieri, da Francia, Gran Bretagna e dalla Cecenia sono in Siria per combattere la guerra santa contro Bashar Assad, e che un gruppo di ceceni risiede a Idlib.
Subito dopo l’assassinio, Anzorov aveva lanciato sui social un messaggio audio in russo in cui diceva di aver «vendicato il profeta» che l’insegnante aveva mostrato «in un modo insultante».
Subito dopo l’assassinio, Anzorov aveva lanciato sui social un messaggio audio in russo in cui diceva di aver «vendicato il profeta» che l’insegnante aveva mostrato «in un modo insultante».
Il messaggio riportava anche un video, insieme a due tweet: in uno si mostrava la testa tagliata di Samuel Paty; nell’altro Anzorov rivendicava l’assassinio.
Per complicità nell’uccisione di Paty, fino ad ora la polizia ha accusato sette persone. Vi sono anzitutto due studenti che hanno aiutato Anzorov a riconoscere la vittima; poi vi è il padre di una studentessa di Paty, Brahim Chnina, che ha lanciato su internet una campagna contro di lui; un imam radicale, Abdelhakim Sefrioui, che ha fomentato odio contro il professore; tre amici dell’assassino che lo hanno aiutato a comprare un’arma e lo hanno accompagnato in auto fino al luogo dell’uccisione.
Il messaggio riportava anche un video, insieme a due tweet: in uno si mostrava la testa tagliata di Samuel Paty; nell’altro Anzorov rivendicava l’assassinio.
Due giorni fa, nel cortile della Sorbona, si è tenuto un omaggio nazionale a Paty, a cui ha partecipato il presidente Emmanuel Macron.
Quest’oggi nelle moschee francesi si dovrebbe leggere un messaggio diffuso dal Consiglio francese per la fede musulmana, da inserire nelle prediche di oggi. In esso si afferma che i musulmani in Francia «non siamo perseguitati», anche se «talvolta siamo oggetto di atti islamofobi». Davanti a queste provocazioni, l’organizzazione invita i fedeli islamici a «rimanere dignitosi, calmi e lucidi».
Il mondo islamico in Francia è diviso fra musulmani che vogliono integrarsi nella cultura francese e altri che in nome di un islam radicale, vogliono distruggere la convivenza e i valori repubblicani.
Nelle moschee francesi si dovrebbe leggere un messaggio diffuso dal Consiglio francese per la fede musulmana, da inserire nelle prediche
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Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
Immagine screenshot da YouTube
Geopolitica
Israele colpisce ancora in Siria
Le forze di difesa israeliane (IDF) hanno colpito un edificio utilizzato dalle forze di sicurezza siriane fuori Damasco, ha riferito Reuters giovedì sera, citando una fonte della sicurezza allineata con il governo siriano.
L’agenzia di stampa statale siriana SANA ha citato una propria fonte di sicurezza che ha affermato che otto soldati sono stati uccisi. Ha segnalato “danni materiali” a terra, senza specificare l’obiettivo. Secondo SANA, i missili sono stati lanciati dalle alture di Golan occupate da Israele.
Le autorità israeliane non si sono ancora pronunciate sulla questione. Gerusalemme Ovest raramente ha riconosciuto gli attacchi al di fuori del suo territorio.
Israeli warplanes targeting the Nadzha region in the south of the Syrian capital Damascus for the first time after the Iran-Israel tension. pic.twitter.com/ODrjCzGFBa
— Mintel World (@mintelworld) May 2, 2024
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L’attacco segnalato ha avuto luogo nel contesto delle continue tensioni tra Israele e Iran, nonché della guerra di Israele con Hamas a Gaza, che entrerà nel suo settimo mese la prossima settimana. Israele ha accusato l’Iran di armare e guidare Hamas e le milizie filo-palestinesi con sede in Siria, Iraq e Libano. Teheran, tuttavia, sostiene che Hamas e i gruppi allineati agiscono in modo indipendente.
Il 1° aprile, Israele aveva bombardato un complesso diplomatico iraniano a Damasco, uccidendo diversi ufficiali militari, tra cui due generali del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica.
Poco più di una settimana dopo, l’Iran ha risposto con una raffica di droni e missili lanciati contro Israele. Secondo l’IDF, la maggior parte dei proiettili sono stati intercettati e l’attacco non ha causato vittime.
Come riportato da Renovatio 21, negli ultimi due anni oltre a Damasco (bombardata anche in raid diurni) gli aeroporti della capitale e di Aleppo sono ripetutamente colpiti. Nel 2022, la Russia, che ha truppe presenti sul territorio siriano, dopo l’ennesimo raid emise una rara, molto inusuale condanna pubblica degli attacchi israeliani all’aviosuperficie della capitale.
È emerso negli scorsi giorni che le forze armate israeliane utilizzerebbero l’Intelligenza Artificiale negli attacchi aerei.
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Immagine di Clemens Vasters via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Geopolitica
Ancora botte dentro e fuori il Parlamento della Georgia. Ma la legge sugli «agenti stranieri» passa
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❗️Discussion of the “foreign agents law” disrupted by a mass brawl involving up to 40 deputies. Today, the second reading of the bill is taking place in parliament.#Tbilissi #Georgia pic.twitter.com/LOmG97e4zH
— Dr. Khaled Alfaiomi (@Alfaiomi) May 1, 2024
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people put up barricades and hung 🇬🇪 🇪🇺 🇺🇦 flags on top #tbilisi #georgia pic.twitter.com/gIUkGXRZFh
— Tornike Mandaria (@Tokmando) May 1, 2024
Free Georgia 🇬🇪 🇺🇦🇪🇺 We see you 🇬🇪 We are with you 🇬🇪 pic.twitter.com/Mrd7aRSXvL
— AnnaT 🇬🇧 🫶 🇺🇦 (@1AnnaT) May 1, 2024
🇬🇪 A massive turnout at #NoToRussianLaw protest after the brutal dispersal of peaceful protest. I couldn’t fully record how many people are here. #Georgia pic.twitter.com/CxEYLa2Wbf
— Medea Ivaniadze (@medeaivan) May 1, 2024
Tensions rise in Georgia.
Darkest days are ahead. Pray for us. Help us expose the Russian government for what they are internally. Sanction these fuckers!!!! pic.twitter.com/ySZc3ypkRu — General George Fella 🇬🇪🇺🇦 (@jezko_fella) April 30, 2024
Water cannons, rubber bullets (which Ministry of Internal Affairs denied was used), tear gas, pepper spray, protesters shook the side gate of the parliament building.
Russian law that ruling party pushes is unconstitutional and drifts Georgia to Russia; Georgians won’t allow. pic.twitter.com/ZM919fX8hc — Katie Shoshiashvili (@KShoshiashvili) May 1, 2024
police are still inside the parliament as angry crowd gets angrier #tbilisi #georgia pic.twitter.com/91V7En2Ii2
— Tornike Mandaria (@Tokmando) May 1, 2024
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Geopolitica
I palestinesi cacciano via l’ambasciatore tedesco
L’ambasciatore tedesco presso l’Autorità Palestinese è stato braccato da una folla inferocita e costretto a fuggire durante una visita all’Università di Birzeit in Cisgiordania. Lo riporta RT.
I media riferiscono che gli studenti hanno preso di mira il diplomatico a causa del sostegno del suo paese a Israele nella guerra contro Hamas.
Un video dell’incidente pubblicato sui social media mostra l’ambasciatore Oliver Owcza che cammina velocemente verso il suo veicolo mentre i manifestanti lo seguono e lo disturbano martedì. Un’altra clip mostra una folla che circonda e prende a calci l’auto di Owcza, strappa uno specchietto laterale e lancia oggetti mentre si allontana.
Owcza faceva parte di un gruppo di inviati europei che sono stati «attaccati» mentre partecipavano a un incontro al Museo Nazionale Palestinese, situato nel campus dell’Università Birzeit a nord di Ramallah, secondo il Jerusalem Post. Diversi veicoli del corteo degli ambasciatori sono rimasti danneggiati, compreso almeno uno con il finestrino posteriore rotto.
🚨𝗕𝗥𝗘𝗔𝗞𝗜𝗡𝗚:
German diplomatic envoy forced to FLEE West Bank after mob of Palestinians attempted to lynch him.
German Representative to Palestine Oliver Owcza fled to his armored vehicle which was then surrounded and attacked by a violent mob.
🎥 @NoyHilda pic.twitter.com/UGt164QyFq
— Oli London (@OliLondonTV) April 30, 2024
The German ambassador to the Palestinian Authority, Oliver Owcza, was chased, and his vehicle was attacked by students at Birzeit University in Ramallah earlier today. pic.twitter.com/slm7qI0I5B
— Joe Truzman (@JoeTruzman) April 30, 2024
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Un diplomatico ha detto a Reuters che una folla è apparsa fuori dall’incontro, chiedendo che gli inviati se ne andassero, e che i tentativi di parlare con i manifestanti non hanno avuto successo e che i visitatori sono dovuti fuggire. Nessuno è rimasto ferito o minacciato gravemente, ha aggiunto.
La Germania ha storicamente sostenuto Israele politicamente e militarmente. L’esercito israeliano acquista gran parte dei suoi armamenti da Berlino, scrive RT. Tuttavia, i leader tedeschi sono stati critici nei confronti delle politiche israeliane e hanno donato oltre 1 miliardo di euro (1,07 miliardi di dollari) in aiuti all’Autorità Palestinese, sostenendo i diritti dei palestinesi e hanno spinto per un accordo di pace a due Stati.
Amr Kayed, uno studente dell’Università di Birzeit, avrebbe affermato che i diplomatici dell’UE sono stati costretti ad andarsene perché «chiunque sia complice del genocidio e dell’offensiva su Gaza» non è il benvenuto a scuola.
L’ambasciatore Owcza ha minimizzato l’incidente, affermando in un post su X (ex Twitter) che Jla protesta pacifica e il dialogo hanno sempre il loro posto» e aggiungendo che «ci rammarichiamo che l’incontro di oggi dei capi missione dell’UE presso il Museo Nazionale di Birzeit sia stato indebitamente interrotto dai manifestanti. Ciononostante, rimaniamo impegnati a lavorare in modo costruttivo con i nostri partner palestinesi».
Come riportato da Renovatio 21, ad inizio mese il Nicaragua ha portato la Germania davanti alla Corte Internazionale per complicità nel genocidio di Gaza.
La complicità europea è stata sottolineata dall’eurodeputata irlandese Clare Daly che ha apostrofato la presidente della Commissione Europea, la tedesca Ursula Von der Leyen, come «frau genocidio».
La complicità europea è stata sottolineata dall’eurodeputata irlandese Clare Daly che ha apostrofato la presidente della Commissione Europea, la tedesca Ursula Von der Leyen, come «frau genocidio».
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