Terrorismo
Imboscata dei ribelli islamisti nelle Filippine: si complica il voto nel Bangsamoro

Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di AsiaNews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
Un gruppo di uomini non identificati vicini al Fronte islamico di liberazione Moro (MILF), formalmente sciolto, ha attaccato un convoglio militare che stava scortando funzionari dell’Onu provocando due morti e 12 feriti. Il difficile cammino verso l’elezione del parlamento della Regione autonoma a Mindanao, previsto a maggio, ma che potrebbe slittare ad agosto.
Un gruppo di ribelli musulmani ha teso un’imboscata a un convoglio su cui viaggiavano funzionari delle Nazioni unite, provocando la morte di almeno due militari e il ferimento di una dozzina di altri.
L’incidente, attribuito a uomini del Fronte Islamico di Liberazione Moro (MILF), un gruppo formalmente sciolto, si è verificato ieri nella cittadina di Sumisip, sull’isola di Basilan. I militari stavano scortando una delegazione del Programma ONU per lo sviluppo (UN Development Program, UNDP), ma, per la parte musulmana, la delegazione non avrebbe avvertito del proprio passaggio i responsabili locali della sicurezza.
L’esercito ha affermato che i soldati sono stati «attaccati da personalità armate non identificate» e la visita da parte delle Nazioni unite è stata sospesa.
Oggi il premier ad interim della Bangsamoro Transitional Authority (BTA), Ahod «Al Haj Ebrahim», ha invitato alla calma, esortando le parti a evitare iniziative o dichiarazioni che possano alimentare ulteriormente le tensioni. La BTA è l’autorità provvisoria che guida la fase di transizione verso la piena autonomia, gestita da un’assemblea e da organi di governo locali, dopo la firma della pace tra governo e guerriglia islamista.
L’attacco complica il cammino verso l’elezione del parlamento della Regione autonoma Bangsamoro di Mindanao musulmana (Bangsamoro Autonomous Region in Muslim Mindanao, Barmm), prevista per il 12 maggio prossimo. Queste elezioni sono cruciali per consolidare la vera autonomia della regione, ponendo fine alle tensioni ereditate da decenni di conflitto armato e avviando un reale sviluppo per questa area abitata in prevalenza da filippini di fede islamica.
Nel 2014 il governo filippino e il MILF, principale movimento di guerriglia nel sud delle Filippine, avevano firmato il Comprehensive Agreement on Bangsamoro, dopo 17 anni di difficili negoziati con l’obiettivo di creare una regione autonoma, poi costituita ufficialmente nel 2019.
La fase transitoria prevedeva il disarmo del MILF, l’integrazione dei suoi combattenti nelle forze di polizia e difesa locali e la trasformazione delle aree sotto il loro controllo in zone di sviluppo economico.
Tuttavia, il processo è ancora in corso ed è complicato anche dalla possibilità di un rinvio delle votazioni, come stabilito nel disegno di legge approvato mesi fa dalla Camera dei rappresentanti e attualmente al vaglio del Senato per l’approvazione definitiva.
Se approvata, la proposta sposterebbe la data delle elezioni dal maggio all’11 agosto, una variazione ritenuta incomprensibile da molti osservatori. La decisione finale potrebbe dipendere dal presidente Ferdinand Marcos Jr., il cui orientamento influenzerà anche la permanenza e le attribuzioni della Bangsamoro Transitional Authority.
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Immagine da AsiaNews.
Terrorismo
Hamas giustizia sette uomini a Gaza

I’m sorry for Mr. FAFO missed the chance to report that Hamas terrorists executed several people in Gaza on Monday evening, accusing them of collaborating with Israel or being involved in ongoing internal fighting between the terror group, local clans and militias. pic.twitter.com/qRO0GZIL7z
— Jeab (@Jeab1030599) October 14, 2025
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Droni
La polizia sventa un complotto jihadista con droni contro il primo ministro belga

Le autorità belghe hanno neutralizzato un presunto piano per assassinare il primo ministro Bart De Wever e altri politici con un drone carico di esplosivi, secondo quanto riportato giovedì da diverse testate giornalistiche.
La polizia ha arrestato tre individui nella zona di Anversa, accusati di aver progettato un «attacco terroristico di ispirazione jihadista», ha dichiarato il procuratore federale Ann Fransen in una conferenza stampa. «Alcuni indizi suggeriscono che i sospettati pianificassero un attacco di natura jihadista contro figure politiche», ha precisato, senza rivelare i nomi dei bersagli.
Gli investigatori ritengono che i sospettati stessero lavorando alla costruzione di un drone kamikaze progettato per trasportare esplosivi.
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Secondo il quotidiano De Standaard, durante le perquisizioni sono stati rinvenuti componenti di droni, una stampante 3D e sfere metalliche destinate a essere usate come schegge, una delle quali trovata a poche centinaia di metri dall’abitazione privata di De Wever.
I sospettati, descritti come «radicalizzati», sono nati nel 2001, 2002 e 2007. Uno di loro, secondo quanto riferito, è stato rilasciato.
Il vice primo ministro Maxime Prevot ha definito le notizie sul complotto «profondamente sconvolgenti». De Wever ha reagito pubblicando su Instagram una foto con il suo gatto, accompagnata da un fumetto in cui chiede: «Maximus, riesci a catturare un drone?». Il gatto risponde: «Catturare un sogno? Nessuno lo fa meglio di me».
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La notizia giunge dopo che diversi paesi dell’UE hanno segnalato avvistamenti di droni non identificati vicino a aeroporti, basi militari e altre infrastrutture critiche nell’ultimo mese.
A inizio ottobre, le autorità belghe hanno riportato circa 15 droni non identificati nei cieli sopra la base militare di Elsenborn, avviando un’indagine su possibili minacce ibride.
Avvistamenti simili sono stati registrati in Danimarca, Francia e Germania, mentre la Polonia ha segnalato un’incursione di 19 droni a settembre, che ha provocato l’intervento della NATO e un allarme diplomatico. Funzionari occidentali hanno attribuito i droni alla Russia.
Mosca ha smentito ogni coinvolgimento, definendo le accuse occidentali come tentativi allarmistici per alimentare l’isteria anti-russa, giustificare maggiori spese militari e inasprire le tensioni.
Il Servizio di Intelligence estero russo (SVR) ha avvertito che Kiev potrebbe orchestrare operazioni sotto falsa bandiera con droni per screditare Mosca e coinvolgere ulteriormente la NATO nel conflitto ucraino.
Come riportato da Renovatio 21, nelle scorse ore il ministro della Difesa belga Theo Francken ha annunciato che potrebbe dispiegare truppe a Bruxelles entro la fine dell’anno per pattugliare la città, in risposta alle crescenti pressioni sul governo per contrastare la criminalità violenta e ristabilire l’ordine nella capitale, oramai totalmente sconvolta dall’immigrazione che ne ha cambiato i connotati.
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Immagine di © European Union, 1998 – 2025 via Wikimedia pubblicata secondo indicazioni.
Terrorismo
L’Ungheria accusa il premier polacco di «difendere i terroristi»

According to @donaldtusk, blowing up a gas pipeline is acceptable. That’s shocking as it makes you wonder what else could be blown up and still be considered forgivable or even praiseworthy. One thing is clear: we don’t want a Europe where prime ministers defend terrorists. https://t.co/39wYJkRgfL
— Péter Szijjártó (@FM_Szijjarto) October 8, 2025
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