Spazio
Razzo SpaceX esplode in una pioggia di detriti spaziali

Il razzo Starship di SpaceX è esploso durante un volo di prova, con conseguente perdita del veicolo spaziale, hanno confermato i rappresentanti dell’azienda. I video catturati dagli osservatori mostrano pezzi del veicolo spaziale che si frantumano e bruciano durante la caduta, creando una scena spettacolare che ricorda una pioggia di meteoriti.
Il volo di prova, condotto giovedì pomeriggio presso la base Starbase di SpaceX a Boca Chica, in Texas, aveva lo scopo di mettere in mostra le capacità del razzo, tra cui il trasporto in orbita di dieci satelliti fittizi.
Mentre il booster Super Heavy è tornato con successo alla rampa di lancio ed è stato agganciato dai bracci meccanici della torre di lancio (un’impresa riuscita solo una volta in precedenza), la navicella spaziale Starship ha riscontrato degli spegnimenti dei motori durante la salita.
Just saw the most insane #spacedebris #meteorshower right now in Turks and Caicos @elonmusk what is it?? pic.twitter.com/a7f4MbEB8Q
— Dean Olson (@deankolson87) January 16, 2025
STARSHIP DEBRIS OVER THE CARRIBEAN… pic.twitter.com/JlgDV8FujQ
— TOMMYTGME (@RAZORTOMMYCUTS) January 17, 2025
La comunicazione è andata persa dopo circa otto minuti e mezzo di volo, culminando in quello che la compagnia descrive come uno «smontaggio rapido e non programmato» del veicolo spaziale.
«È stato fantastico vedere un booster atterrare, ma siamo ovviamente delusi per la nave», ha detto il portavoce di SpaceX Dan Huot in merito all’incidente. «È un test di volo. È un veicolo sperimentale».
Il CEO di SpaceX, Elon Musk, ha condiviso uno dei video sui social media, ma non ha ancora confermato se dietro l’immagine esposta ci sia il suo razzo né ha commentato l’incidente.
La battuta d’arresto avviene durante un periodo competitivo nell’industria spaziale privata. Lo stesso giorno, Blue Origin, fondata da Jeff Bezos, ha lanciato il suo razzo New Glenn da Cape Canaveral, Florida. Sebbene lo stadio superiore del razzo abbia raggiunto con successo l’orbita, il suo booster del primo stadio non è riuscito ad atterrare su una nave di recupero, con conseguente sua distruzione.
Con i suoi 123 metri, lo Starship di SpaceX è il razzo più grande e potente del mondo. L’azienda prevede di utilizzare lo Starship per dispiegare i satelliti Starlink e, in ultima analisi, trasportare gli equipaggi sulla Luna e su Marte.
Quello dei detriti spaziali è un problema fondamentale per il presente e il futuro dell’umanità.
Come riportato da Renovatio 21, sette mesi fa un video che mostrava apparentemente i detriti di un veicolo spaziale che colpisce il suolo in un’area popolata era stato caricato sulla piattaforma di social media cinese Weibo.
🙀 Behind the scenes of SVOM launch https://t.co/Fcc0OAY3ac pic.twitter.com/5fiM4oz2GY
— China ‘N Asia Spaceflight 🚀𝕏 🛰️ (@CNSpaceflight) June 22, 2024
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Come riportato da Renovatio 21, non si tratta della prima volta che la Repubblica Popolare Cinese ha avuto problemi con detriti spaziali precipitati sulla Terra. Anche l’India, Paese che spinge per divenire potenza spaziale (sfruttando anche il settore privato), ha incontrato inconvenienti simili.
Tuttavia, la vera questione rimane quella dei detriti spaziali orbitanti, il cui affastellarsi potrebbe provocare quella che chiamano la sindrome di Kessler, una condizione di pericolo costante a causa di spazzatura cosmica che renderebbe impossibile per l’umanità di uscire dall’atmosfera per secoli o perfino per millenni.
Una guerra spaziale, va ricordato, potrebbe impedire all’umanità l’accesso allo spazio per secoli o millenni, a causa dei detriti e della conseguente sindrome di Kessler. Tuttavia, pare che gli eserciti si stiano davvero preparando alla guerra orbitale.
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Immagine screenshot da Twitter
Spazio
Aereo passeggeri colpito da presunti detriti spaziali

🚨United Boeing 737 MAX 8 (N17327) flight UA1093 from Denver to Los Angeles diverted to Salt Lake City after reportedly hitting “metal space debris” at 36,000 ft. 😳
The crew noticed a crack in one layer of the windshield and landed safely. A replacement aircraft later continued… pic.twitter.com/OIDl5rq942 — Turbine Traveller (@Turbinetraveler) October 18, 2025
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Spazio
L’UE prepara uno scudo spaziale contro la Russia

La Commissione europea ha annunciato che l’UE pianifica di sviluppare uno «scudo spaziale» per proteggere i propri satelliti dalla Russia.
La bozza della Defense Readiness Roadmap, presentata giovedì, descrive il progetto come una risposta al «panorama delle minacce in evoluzione» rappresentato da una «Russia militarizzata» e da altri «stati autoritari», mentre gli Stati Uniti riducono l’attenzione sull’Europa.
Secondo il documento, lo scudo spaziale sarà integrato con i sistemi satellitari di navigazione e comunicazione dell’UE, concentrandosi sulla consapevolezza del dominio spaziale, sulla lotta contro interferenze e spoofing, e su operazioni come il rifornimento in orbita, settori in cui «l’Europa mostra evidenti lacune e dipendenze».
Bruxelles non ha ancora reso noto il budget dell’iniziativa né specificato gli Stati membri o i partner industriali coinvolti.
Il piano segue le accuse di Regno Unito, Germania e Francia, secondo cui la Russia avrebbe spiato o tentato di interferire con i loro satelliti militari. Mosca non ha commentato direttamente, ma ha sempre ribadito la sua opposizione all’armamento dello spazio, sottolineando che le sue operazioni rispettano il diritto internazionale.
La tabella di marcia si inserisce nel pacchetto ReArm Europe, che punta a mobilitare fino a 800 miliardi di euro per rafforzare le forze armate dell’UE, con il pretesto di contrastare la presunta «minaccia russa».
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Oltre allo scudo spaziale, il piano prevede il rafforzamento del confine orientale dell’UE, la creazione di un sistema di difesa missilistica a livello europeo e l’istituzione di un «muro di droni», in risposta ad avvistamenti in diversi Stati membri, attribuiti senza prove alla Russia.
Il documento identifica l’Ucraina come la «prima linea di difesa» dell’UE, promettendo un «sostegno continuo», nonostante gli avvertimenti di Mosca, secondo cui gli aiuti militari stranieri prolungano il conflitto.
Il piano sarà discusso al vertice dei leader dell’UE la prossima settimana, con l’obiettivo di approvare la tabella di marcia entro la fine del 2025.
Come riportato da Renovatio 21, a inizio 2022, a poche settimane dallo scoppio della guerra ucraina, la NATO aveva pubblicato un documento ufficiale – NATO’s overarching Space Policy («Politica spaziale globale NATO») che introduce la dottrina spaziale del Patto Atlantico: le minacce spaziali devono essere incluse nell’articolo 5, la celeberrima clausola di mutua difesa della NATO che impegna a dare una risposta collettiva nel caso un singolo Paese venga attaccato. In precedenza, la NATO aveva già avviato un centro spaziale, parte del comando aereo di Ramstein, in Germania.
La Russia aveva risposto duramente definendo il documento «unilaterale ed incendiario». «Possiamo vedere dove si sta effettivamente dirigendo il mondo spaziale occidentale. Si sta dirigendo verso la guerra», aveva detto al canale televisivo Rossiya 24 in un’intervista l’allora direttore dell’agenzia russa spaziale Roskosmos Dmitrij Rogozin la scorsa estate.
La militarizzazione dello spazio è oramai una realtà globale con cui fare i conti.
Come riportato da Renovatio 21, un anno fa le forze armate cinesi avevano dichiarato che gli USA rappresentano la «massima minaccia alla sicurezza nello spazio». I vertici dei programmi spaziali americani negli anni hanno invece accusato che la Cina, che effettivamente vi ha piantato bandiera, potrebbe reclamare parti della Luna. Pochi mesi fa l’Esercito di Liberazione del Popolo era tornato ad attaccare come «militarizzazione dello spazio» il progetto Golden Dome di Trump.
Una guerra spaziale, va ricordato, potrebbe impedire all’umanità l’accesso allo spazio per secoli o millenni, a causa dei detriti e della conseguente sindrome di Kessler. Tuttavia, pare che gli eserciti si stiano davvero preparando alla guerra orbitale.
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Intelligenza Artificiale
Bezos vede data center nello spazio e prevede che la «bolla» dell’AI darà i suoi frutti come le dot-com

Jeff Bezos called AI an “industrial bubble” at Italian Tech Week:
“Investors don’t usually give a team of six people a couple billion dollars with no product, and that’s happening today.” He added that while bubbles fund both good and bad ideas, society benefits when the… pic.twitter.com/7QTSgT0gh3 — Wall St Engine (@wallstengine) October 3, 2025
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