Geopolitica
Pechino, le imprese private devono accettare la «direzione» del Partito Comunista

Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di Asianews.
La «richiesta» è contenuta in una direttiva pubblicata dall’Ufficio generale del Partico Comunista Cinese. Affidato al Fronte unito il compito di portare i privati sotto il controllo del Partito. Strada aperta al ritorno all’economia pianificata. Nel mirino anche imprenditori di Stato dissidenti come Ren Zhiqiang. Il regime continua a consolidare la sua presa sulla società.
Il PCC dovrà esercitare la sua leadership sia per orientare il business dei privati sia per decidere assunzioni e licenziamenti nelle loro aziende
Il Partito Comunista Cinese (PCC) ha impartito una direttiva con la quale chiede alle imprese private di accettare la sua «direzione». Secondo il documento, pubblicato il 15 settembre dall’Ufficio generale, il PCC dovrà esercitare la sua leadership sia per orientare il business dei privati sia per decidere assunzioni e licenziamenti nelle loro aziende.
I dirigenti del Partito giustificano la mossa con la necessità di controllare un settore che continua a espandersi. Il compito di legare in modo sempre più stretto le aziende private al PCC è affidato al Fronte unito, che conduce operazioni d’influenza e propaganda in Cina e all’estero.
La direttiva si rivolge a tutte le compagnie private cinesi, comprese quelle di proprietà di cittadini di Hong Kong e Macao.
La direttiva apre la strada al ritorno a un’economia pianificata controllata dal PCC
Citato da Radio Free Asia, lo storico indipendente Feng Zhi sostiene che la direttiva apre la strada al ritorno a un’economia pianificata controllata dal PCC . Per Li Xiangyang, un accademico dello Shanxi, il Partito vuole rafforzare la posizione del Fronte unito nel settore privato, e l’educazione «patriottica» e «socialista» del personale impiegato.
Nell’ultimo periodo, sotto la guida del segretario generale Xi Jinping, il Partito sta tentando anche di consolidare la sua presa sulle imprese pubbliche.
I membri del Partito non possono in alcun modo criticare i suoi leader, e gli «imprenditori di Stato» devono sempre allinearsi alle decisioni del regime
Secondo diversi osservatori, ad esempio, il miliardario dissidente Ren Zhiqiang è finito nel mirino delle autorità perché i membri del Partito non possono in alcun modo criticare i suoi leader, e gli «imprenditori di Stato» devono sempre allinearsi alle decisioni del regime.
Il controllo del Partito sulla società cinese, esercitato sempre più attraverso il Fronte unito, colpisce anche i singoli.
In Cina non si può essere impiegati statali se sei cattolico; e non puoi arruolarti nell’esercito se sei cristiano
Come riportato da AsiaNews, in Cina non si può essere impiegati statali se sei cattolico; e non puoi arruolarti nell’esercito se sei cristiano. E sono solo alcuni aspetti della persecuzione che avviene nel Paese.
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Geopolitica
Charlie Kirk una volta si era chiesto se se l’Ucraina avrebbe cercato di ucciderlo

L’attivista conservatore Charlie Kirk, ucciso in un attentato, aveva dichiarato di essere minacciato di morte ogni giorno per le sue posizioni critiche, in particolare contro il sostegno finanziario degli Stati Uniti al conflitto ucraino. Si dice che almeno una minaccia di omicidio, attribuita a un portavoce ucraino, potrebbe essere stata diretta personalmente a lui.
Nel 2023, il Centro per il contrasto alla disinformazione di Kiev ha accusato Kirk di promuovere la «propaganda russa». Nel 2024, un sito ucraino aveva incluso Kirk e la sua organizzazione, Turning Point USA, in una lista nera comprendente 386 individui e 76 gruppi americani contrari al finanziamento dell’Ucraina.
Il transessuale americano Sarah Ashton-Cirillo, già responsabile della comunicazione in lingua inglese per le Forze di Difesa Territoriali ucraine, aveva dichiarato di voler «dare la caccia» a quelli che aveva definito «propagandisti del Cremlino», annunciando un imminente attacco contro una figura vicina al presidente russo Vladimir Putin.
Aveva in seguito minacciato anche giornalisti americani, e dichiarato che «i russi non sono esseri umani».
.@charliekirk11 on Volodymyr Zelenskyy: “The gangster is coming back to extort more American politicians to try to get us further into a no-win war.” pic.twitter.com/AF53AP67rB
— Human Events (@HumanEvents) September 15, 2023
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«Proveranno a uccidere Steve Bannon, Tucker Carlson o forse me?» si era chiesto Kirk, citando altre note figure conservatrici dei media americani.
«Noi non siamo burattini di Putin né propagandisti russi, eppure il New York Times ci etichetta così, Twitter ci etichetta così», aveva affermato Kirk nel suo programma. «E quella persona, finanziata dal Tesoro degli Stati Uniti, dichiara: vi troveremo e vi uccideremo».
La questione se il governo degli Stati Uniti stesse finanziando Ashton-Cirillo è diventata oggetto di dibattito pubblico dopo che la sua dichiarazione è diventata virale, interessando anche l’allora senatore dell’Ohio JD Vance, oggi vicepresidente USA. Il transessuale statunitense fu quindi prontamente rimosso dalle forze armate ucraine.
Kirk è stato un critico costante dello Zelens’kyj, descrivendolo come «un bambino ingrato e capriccioso», un «go-go dancer» che non merita nemmeno un dollaro delle tasse americane e «un burattino della CIA che ha guidato il suo popolo verso un massacro inutile».
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Immagine di Gage Skidmore via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Geopolitica
Mosca critica Israele per l’attacco al Qatar

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Geopolitica
«Li prenderemo la prossima volta» Israele non esclude un altro attacco al Qatar

Israele è determinato a uccidere i leader di Hamas ovunque risiedano e continuerà i suoi sforzi finché non saranno tutti morti, ha dichiarato martedì a Fox News l’ambasciatore israeliano negli Stati Uniti Yechiel Leiter.
In precedenza, attacchi aerei israeliani hanno colpito un edificio residenziale a Doha, in Qatar, prendendo di mira alti esponenti dell’ala politica di Hamas. Il gruppo ha affermato che i suoi funzionari sono sopravvissuti, mentre l’attacco è stato criticato dalla Casa Bianca e condannato dal Qatar.
«Se non li abbiamo presi questa volta, li prenderemo la prossima volta», ha detto il Leiter.
L’ambasciatore ha descritto Hamas come «nemico della civiltà occidentale» e ha sostenuto che le azioni di Israele stavano rimodellando il Medio Oriente in modi che gli Stati «moderati» comprendevano e apprezzavano. «In questo momento, potremmo essere oggetto di qualche critica. Se ne faranno una ragione», ha detto riferendosi ai Paesi arabi.
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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che, sebbene smantellare Hamas sia un obiettivo legittimo, colpire un alleato degli Stati Uniti mina gli interessi sia americani che israeliani.
Leiter ha osservato che Israele «non ha mai avuto un amico migliore alla Casa Bianca» e che Washington e lo Stato Ebraico sono rimaste unite nel perseguire la distruzione del gruppo militante.
Il Qatar, che ospita funzionari di Hamas nell’ambito del suo ruolo di mediatore, ha dichiarato che tra le sei persone uccise nell’attacco israeliano c’era anche un agente di sicurezza del Qatar.
L’emiro del Qatar, lo sceicco Tamim bin Hamad al-Thani, ha denunciato l’attacco come un «crimine atroce» e un «atto di aggressione», mentre il ministero degli Esteri di Doha ha accusato Israele di «terrorismo di Stato».
Israele ha promesso di dare la caccia ai leader di Hamas, ritenuti responsabili del mortale attacco dell’ottobre 2023, lanciato da Gaza verso il sud di Israele. L’ambasciatore ha giurato che i responsabili «non sopravviveranno», ovunque si trovino.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
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