Geopolitica
Durov doveva andare a cena con Macron la sera del suo arresto?

Il settimanale satirico Le Canard Enchainé ha sparato una notizia bomba sul caso su cui si sta interrogando il mondo intero, quello dell’arresto del CEO di Telegram Pavel Durov, fermato appena sceso dall’aereo a Parigi.
All’inizio in molti, magari all’oscuro del fatto che l’imprenditore russo aveva ottenuto anche cittadinanza francese tre anni fa, si sono chiesti perché Durov avesse messo piede in Francia. Una delle voci più diffuse era quella secondo cui voleva magari solo andare a cena nella Ville lumière con la ragazza che si stava portando dietro, la bellissima gamer e sedicente esperta di criptovalute Yulia Vavilova, ora al centro di bollori e speculazioni dei commentatori in rete.
Ora la testata satirica parigina offre un’altra incredibile versione dei fatti.
«Pavel Durov, il capo di Telegram, ha detto ai poliziotti che lo hanno prelevato quando è sceso dall’aereo che avrebbe dovuto cenare con Macron» scrive Le Canard su X. «L’Eliseo ha formalmente smentito. “Quella sera, il presidente era a Le Touquet”, precisa al “Canard” un consigliere del castello».
Pavel Dourov, le patron de Telegram, a affirmé aux flics qui l’ont cueilli à sa descente d’avion qu’il était attendu pour dîner avec Macron. L’Elysée a formellement démenti. “Ce soir-là, le Président était au Touquet”, précise un conseiller du Château auprès du “Canard”.
➡️ Les…
— Le Canard enchaîné (@canardenchaine) August 27, 2024
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Insomma: la notizia-bomba è in realtà già smentita. Nessuna trappola presidenziale per l’uomo a capo dell’unica piattaforma di messaggistica social rimasta davvero libera.
Tuttavia, in assenza di dichiarazioni di Durov – la cui custodia è stata prolungata dai giudici sino al massimo di estensione consentito dalla legge – il pensiero prende a circolare. Del resto, lo stesso Macron, che aveva definito il fermo del russo come «decisione non politica», è stato spernacchiato a tal punto in rete che la sua reputazione, se si apprendesse che fosse vero, non potrebbe nemmeno scendere più in basso.
Le Canard Enchainé, non è un giornale da prendere sottogamba, in quanto nei suoi decenni di storia ha dimostrato di essere in grado di mettere in crisi o far cascare governi: fu la testata che portò alla luce, ad esempio, lo scandalo dei diamanti regalati dal presidente Valéry Giscard d’Estaing dal dittatore centrafricano accusato di cannibalismo Jean-Bedel Bokassa.
Alcuni osservatori francesi notano la logica dietro all’arresto: Durov sarebbe divenuto cittadino francese grazie ad un programma che premia gli stranieri emineti, «l’étranger émérite», scrive Radio France. Pur non avendo vissuto cinque anni in Francia, né essendo proveniente da un Paese francofono, né avendo prestato servizio militare per la Francia in tempo di guerra, la naturalizzazione del Pavel non corre secondo gli schemi classici previsti dall’ordinamento di Parigi.
La procedura di cittadinanza dello «straniero meritevole» richiede, secondo il sito servicepublic.fr, due condizioni cumulative: essere francofono da un lato, e aver contribuito con la propria azione all’influenza della Francia e alla prosperità delle sue relazioni economiche internazionali. Una procedura eccezionale che si svolge su decisione del Ministero degli Affari Esteri su iniziativa dell’interessato.
Non è chiaro in che modo Durov abbia contribuito all’influenza della Francia, tuttavia ci sembra chiaro che, essendo Telegram la sua principale fonte di merito, egli sia stato arrestato per lo stesso motivo per il quale è stato premiato con la cittadinanza francese.
Niente, nella Francia macroniana, ha davvero un senso che non sia arbitrio osceno di un potere verticale, come visto alle Olimpiadi con tutti quegli episodi rivoltanti, e non solo.
Nel frattempo, circola in rete un cartoon dove Macron accusa Durov di facilitare la predazione di minorenni da parte degli adulti, mentre la moglie Brigitte, imbarazzata, si va nascondere…
🇫🇷 ALERTE ! Pavel Durov, le fondateur et PDG de Telegram vient d’être arrêté. Pour la première fois, Macron s’explique 🔻#Telegram #PavelDurov #emmanuel #macron #brigitte #Juli #Vavilova pic.twitter.com/upumCSuzdw
— Alexis (@Alexis_Jaimeca) August 26, 2024
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Geopolitica
Mosca critica Israele per l’attacco al Qatar

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Geopolitica
«Li prenderemo la prossima volta» Israele non esclude un altro attacco al Qatar

Israele è determinato a uccidere i leader di Hamas ovunque risiedano e continuerà i suoi sforzi finché non saranno tutti morti, ha dichiarato martedì a Fox News l’ambasciatore israeliano negli Stati Uniti Yechiel Leiter.
In precedenza, attacchi aerei israeliani hanno colpito un edificio residenziale a Doha, in Qatar, prendendo di mira alti esponenti dell’ala politica di Hamas. Il gruppo ha affermato che i suoi funzionari sono sopravvissuti, mentre l’attacco è stato criticato dalla Casa Bianca e condannato dal Qatar.
«Se non li abbiamo presi questa volta, li prenderemo la prossima volta», ha detto il Leiter.
L’ambasciatore ha descritto Hamas come «nemico della civiltà occidentale» e ha sostenuto che le azioni di Israele stavano rimodellando il Medio Oriente in modi che gli Stati «moderati» comprendevano e apprezzavano. «In questo momento, potremmo essere oggetto di qualche critica. Se ne faranno una ragione», ha detto riferendosi ai Paesi arabi.
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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che, sebbene smantellare Hamas sia un obiettivo legittimo, colpire un alleato degli Stati Uniti mina gli interessi sia americani che israeliani.
Leiter ha osservato che Israele «non ha mai avuto un amico migliore alla Casa Bianca» e che Washington e lo Stato Ebraico sono rimaste unite nel perseguire la distruzione del gruppo militante.
Il Qatar, che ospita funzionari di Hamas nell’ambito del suo ruolo di mediatore, ha dichiarato che tra le sei persone uccise nell’attacco israeliano c’era anche un agente di sicurezza del Qatar.
L’emiro del Qatar, lo sceicco Tamim bin Hamad al-Thani, ha denunciato l’attacco come un «crimine atroce» e un «atto di aggressione», mentre il ministero degli Esteri di Doha ha accusato Israele di «terrorismo di Stato».
Israele ha promesso di dare la caccia ai leader di Hamas, ritenuti responsabili del mortale attacco dell’ottobre 2023, lanciato da Gaza verso il sud di Israele. L’ambasciatore ha giurato che i responsabili «non sopravviveranno», ovunque si trovino.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Geopolitica
Attacco israeliano in Qatar. La condanna di Trump

#Qatar / #Palestine / #Israel 🇶🇦🇵🇸🇮🇱: Israeli Air Forces carried out air strikes to assassinate Senior officials of #HAMAS in the city of #Doha.
Reportedly HAMAS negotiation team was targeted with Air-To-Surface Missiles while discussing the ceasefire in the capital of Qatar. pic.twitter.com/WdWuqY6rXq — War Noir (@war_noir) September 9, 2025
🚨🇮🇱🇶🇦🇵🇸 BREAKING: ISRAEL just AIRSTRIKED Hamas’s negotiation team in DOHA, QATAR pic.twitter.com/cTdA5fT4gP
— Jackson Hinkle 🇺🇸 (@jacksonhinklle) September 9, 2025
BREAKING:
Israeli fighter jets struck Qatar’s capital, Doha. An Israeli airstrike in Doha killed Hamas leader in Gaza, Khalil al-Hayya, and three senior members of the group’s leadership, Al Arabiya reports, citing sources. Al Hadath states those in the targeted building… pic.twitter.com/03rwdUbvZ5 — Visegrád 24 (@visegrad24) September 9, 2025
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NEW: Qatar reserves the right to retaliate for the Israeli attack against Doha, Qatari PM says
“We’ve reached a decisive moment; There should be retaliation from the whole region” pic.twitter.com/dKHnqEHNqN — Ragıp Soylu (@ragipsoylu) September 9, 2025
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Nel suo post Trump ha affermato che il bombardamento israeliano all’interno di «una nazione sovrana e stretto alleato degli Stati Uniti» non ha «favorito gli obiettivi di Israele o dell’America». «Considero il Qatar un forte alleato e amico degli Stati Uniti e mi dispiace molto per il luogo dell’attacco», ha scritto, sottolineando che l’attacco è stato «una decisione presa dal primo ministro Netanyahu, non una decisione presa da me». Trump ha affermato che, non appena informato dell’operazione, ha incaricato l’inviato speciale statunitense Steve Witkoff di avvertire i funzionari del Qatar, ma ha osservato che l’allerta è arrivata «troppo tardi per fermare l’attacco». Il presidente ha affermato che eliminare Hamas era un «obiettivo degno», ma ha espresso la speranza che «questo sfortunato incidente possa servire come un’opportunità per la PACE». Da allora Trump ha parlato con Netanyahu, che gli ha detto di voler fare la pace, e con i leader del Qatar, che ha ringraziato per il loro sostegno e ha assicurato che «una cosa del genere non accadrà più sul loro territorio». La Casa Bianca ha definito l’attacco un incidente «sfortunato». Trump ha dichiarato di aver incaricato il Segretario di Stato Marco Rubio di finalizzare un accordo di cooperazione per la difesa con il Qatar, designato come «importante alleato non NATO».( @realDonaldTrump – Truth Social Post ) ( Donald J. Trump – Sep 09, 2025, 4:20 PM ET )
This morning, the Trump Administration was notified by the United States Military that Israel was attacking Hamas which, very unfortunately, was located in a section of Doha, the Capital of… pic.twitter.com/axQSlL46gW — Fan Donald J. Trump 🇺🇸 TRUTH POSTS (@TruthTrumpPosts) September 9, 2025
“The president views Qatar as a strong ally and friend of the United States and feels very badly about the location of this attack.”
White House press sec. Karoline Leavitt read a statement after Israel’s strike on Hamas leadership in Doha. https://t.co/X3EkiIHoZ7 pic.twitter.com/OdDyR4QcgF — ABC News (@ABC) September 9, 2025
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