Geopolitica
Accusano la Russia degli attacchi alle infrastrutture francesi prima delle Olimpiadi. Mosca risponde

Il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha respinto le notizie sul presunto coinvolgimento russo nei recenti attacchi alle infrastrutture francesi durante i Giochi olimpici definendole «accuse infondate» e «false».
La rete ferroviaria ad alta velocità francese sarebbe stata presa di mira venerdì mattina da diversi attacchi incendiari «coordinati», secondo il ministro dei Trasporti del paese. Il sabotaggio ha paralizzato i viaggi ferroviari ad alta velocità prima della cerimonia di apertura delle Olimpiadi.
Secondo l’ufficio del procuratore di Parigi, un uomo russo di 40 anni è stato preso in custodia tre giorni prima dell’apertura dei Giochi. L’incidente ha sollevato timori sulla sua presunta «intenzione di organizzare eventi che potrebbero causare destabilizzazione durante i Giochi Olimpici», ha detto l’ufficio al partner di trasmissione olimpica statunitense NBC news.
«I media di bassa qualità, e anche quelli rispettati, non si sono fermati davanti a nulla per incolpare letteralmente la Russia per tutto ciò che sta accadendo», ha detto lunedì Peskov, respingendo le accuse rivolte a Mosca come «falsi infondati».
Il portavoce ha aggiunto che i resoconti privi di prove non contribuiscono in alcun modo alla reputazione dei media come presunte «fonti affidabili di informazione».
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La scorsa settimana, il ministro degli Interni francese uscente, Gerald Darmanin, ha dichiarato che le autorità avevano sventato quattro attacchi pianificati e credibili alle Olimpiadi, tra cui uno presumibilmente legato a un cittadino russo.
I profili dei presunti responsabili dell’attacco ferroviario «ricordavano la procedura operativa dell’estrema sinistra», ma «la domanda è se queste persone siano state manipolate da altri o abbiano agito per conto proprio», ha aggiunto il ministro.
Come riportato da Renovatio 21, Darmanin aveva dichiarato di aver sventato un attacco terroristico anche due mesi fa.
Lunedì le autorità francesi hanno inoltre segnalato che diverse reti in fibra ottica sono state sabotate in tutto il Paese.
Nel frattempo, i canali televisivi e i servizi di streaming russi non stanno trasmettendo i Giochi di quest’anno a causa della sentenza del Comitato Olimpico Internazionale sulla partecipazione di atleti russi e bielorussi.
Mentre inizialmente ne aveva vietato la partecipazione, l’organismo internazionale ha poi stabilito che un numero limitato di individui dei due paesi avrebbe potuto prendere parte alle Olimpiadi sotto una bandiera neutrale. Si pensa che siano stati approvati solo 36 atleti russi, ma da allora 20 si sono rifiutati di prendervi parte, citando come motivazioni le condizioni umilianti cui si sarebbero dovuti sottoporre, scrive RT.
Le Olimpiadi estive di Parigi sono il primo evento in 40 anni a essere boicottato dalla Russia. In precedenza l’URSS aveva snobbato le Olimpiadi estive del 1984 a Los Angeles, citando «preoccupazioni per la sicurezza e sentimenti sciovinisti e un’isteria antisovietica fomentata negli Stati Uniti».
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Immagine di Cheng-en Cheng via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic
Geopolitica
Trump annulla l’incontro a Budapest con Putin

Economia
Il governo olandese sequestra il produttore di chip cinese Nexperia, la Cina risponde con un divieto di esportazione

Il governo dei Paesi Bassi ha preso il controllo di Nexperia, un’azienda di semiconduttori di proprietà cinese con sede in Olanda, in risposta alle pressioni degli Stati Uniti, segnando un’importante escalation nella competizione occidentale con Pechino per il controllo delle catene di approvvigionamento tecnologiche avanzate.
Nexperia, specializzata nella produzione di semiconduttori di vecchia generazione per automobili ed elettronica di consumo, dà lavoro a migliaia di persone in Europa, Stati Uniti e Asia ed è stata acquisita da Wingtech nel 2013. Il 30 settembre, le autorità olandesi hanno comunicato che le decisioni su Nexperia sarebbero passate sotto l’autorità del ministro dell’Economia Vincent Karremans.
Questa mossa è seguita all’inasprimento delle restrizioni commerciali da parte di Washington contro Wingtech, la casa madre di Nexperia, già inclusa nella lista nera commerciale statunitense. Documenti giudiziari hanno rivelato che a giugno funzionari americani avevano ammonito il governo olandese sul rischio di ulteriori sanzioni se Nexperia non avesse sostituito il suo amministratore delegato cinese, Zhang Xuezheng.
In risposta, il ministero del Commercio cinese ha vietato l’esportazione di alcuni prodotti dalle filiali cinesi di Nexperia. Pechino ha condannato l’intervento olandese, attribuendolo alle pressioni USA. Un editoriale del quotidiano il lingua inglese del Partito Comunista Cinese Global Times ha dichiarato: «Questo non è l’agire di una nazione che rispetta lo stato di diritto, ma di un governo che usa la legge come uno strumento da applicare o scartare in base a convenienze politiche».
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«La Cina non chiede ai Paesi Bassi di prendere parte a una competizione geopolitica, ma di rispettare i valori che dichiarano di sostenere: stato di diritto, concorrenza equa e protezione della proprietà legalmente acquisita» ha aggiunto l’house organ anglofono del PCC.
L’anno scorso era emerso che le fabbriche di semiconduttori con tecnologia avanzata olandese presenti a Taiwan potrebbero essere spente da remoto nel caso di invasione dell’isola da parte di Pechino. In particolare si tratterebbe delle fabbriche del colosso Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC), che impiega tecnologie ultraviolette di estrema precisione (chiamate in gergo EUV) fornite da un’azienda olandese, la ASML. Tali macchine, grandi come un autobus e dal costo di circa 217 milioni di dollari cadauna. utilizzano onde luminose ad alta frequenza per stampare i chip più avanzati al mondo.
Secondo quando riportato da Bloomberg, in caso di invasione da parte della Repubblica Popolare Cinese, gli EUV di ASML nelle fabbriche TSMC potrebbero essere resi inutilizzabili.
Come riportato da Renovatio 21, un anno fa l’Intelligence olandese accusa la Cina di cyber spionaggio dopo che fu segnalata la compromissione di 20.000 sistemi di sicurezza informatica Fortinet Fortigate in tutto il mondo.
Immagine di Raimond Spekking via Wikimedia pubblicata su licenza CC BY-SA 4.0
Geopolitica
Banca francese dichiarata complice di genocidio

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