Connettiti con Renovato 21

Spirito

La pace di Cristo fondata sull’ordine. Omelia di mons. Viganò per il Corpus Domini

Pubblicato

il

Renovatio 21 pubblica l’omelia di monsignor Carlo Maria Viganò per la festa del Corpus Domini 2024.

 

 

Et verbum caro factum est,
et habitavit in nobis.

Gio 1, 14

 

Tantum ergo Sacramentum veneremur cernui. Veneriamo prostrati un sì grande Sacramento: sono le celebri parole dell’Inno del Corpus Domini, composto come altri testi liturgici di questa festa da San Tommaso d’Aquino.

 

Le ripetiamo ogniqualvolta il Santissimo è esposto all’adorazione dei fedeli, sottolineando con l’inchino del corpo la nostra disposizione interiore, nello stesso atteggiamento di Mosè dinanzi al roveto ardente.

 

Anche i sacerdoti della Nuova Alleanza si coprono le mani con il velo omerale, in segno di rispetto, quando devono impartire la benedizione eucaristica. Ed è così – cernui, prostrati – che dobbiamo presentarci al cospetto del Re dei re.

Sostieni Renovatio 21

La mentalità moderna odia ogni gerarchia terrena e proclama l’uguaglianza degli individui non perché vuole la pace e la fratellanza tra i popoli, ma perché sa benissimo che l’unica società terrena in cui possa regnare la pace e la fratellanza è quella in cui l’autorità civile e l’autorità religiosa sono espressione vicaria dell’unica, suprema potestà di Nostro Signore Gesù Cristo, Re e Pontefice.

 

Perché è attorno alla realtà ontologica della universale Signoria di Cristo che ruota l’intera Creazione: omnia per ipsum facta sunt, et sine ipso factum est nihil, quod factum est (Gv 1, 3). Intorno a Cristo, Sole invitto, ruota la storia della Redenzione; e la Croce sulla vetta del Golgota è divenuta il centro dell’universo: Stat Crux, dum volvitur orbis.

 

La stessa Croce è piantata sui nostri altari, dove il sacerdote agisce nella persona di Cristo, e dove Cristo è offerto sotto le specie del pane e del vino. Ed è in Cristo che si ricapitolano tutte le cose, è in Lui che ogni aspetto della nostra vita prende senso, è a Lui che dobbiamo rendere conto della nostra anima e di quelle di chi la Provvidenza ci ha affidato.

 

Il mondo non vuole pace perché essa sussiste solo dove c’è Cristo, e perché regni Satana deve regnarvi anche il caos, la distruzione, la guerra. La pace di Cristo è fondata sulla stabilità dell’ordine, e quest’ordine terreno deve necessariamente essere specchio dell’ordine divino: sicut in cœlo et in terra.

 

È di grande sofferenza vedere che in una società nemica di Cristo e interamente votata al male, la Gerarchia cattolica si è di fatto separata dal corpo ecclesiale, dà scandalo ai fedeli e si sta alienando anche Sacerdoti e Religiosi. Proprio nel momento in cui infuria la battaglia, i generali e gli ufficiali aprono le porte della Cittadella e lasciano massacrare i soldati e i civili. Bella premunt hostilia, cantiamo nell’inno Verbum supernum prodiens delle Lodi del Corpus Domini: terribili guerre incombono, e sono guerre spirituali per le quali occorre essere preparati: da robur, fer auxilium.

 

Ma queste battaglie che quotidianamente affrontiamo come individui e come corpo ecclesiale sono parte di una guerra epocale che è già vinta, una volta per tutte, dal nostro Re e Signore, che si è fatto nostro alleato rendendoSi alimento dell’anima, offrendoSi in riscatto con la propria Passione e dando Se stesso trionfante come premio: Se nascens dedit socium, convescens in edulium, se moriens in prætium, se regnans dat in præmium. Nascendo si fece nostro compagno, nel suo convito si diè come alimento, morendo si fece nostro prezzo, nel suo regno ci si dà in premio.

 

Questo tradimento del Sinedrio romano non è diverso dal tradimento dei Sommi Sacerdoti ai tempi di Nostro Signore. Il loro asservimento al potere è il medesimo, ed entrambi considerano sprezzantemente Cristo come usurpatore di un’autorità che in realtà essi hanno usurpato a Lui. Ma come tra la folla di allora vi furono quanti accolsero trionfalmente il Re di Israele e quanti Lo fecero crocifiggere, così anche oggi vi è chi Lo ama e Lo adora e chi Lo profana e Lo abbandona al sacrilegio.

 

Proprio come durante la Passione, il Signore accetta di lasciarSi offendere e percuotere anche nelle Sue carni eucaristiche, ed altri apostoli Lo abbandonano, Lo rinnegano, Lo consegnano ai Suoi nemici. I Giuda di oggi non sono meno colpevoli dell’Iscariota, che non a caso costoro ammirano; e mentre negano il suo tradimento cercano di nascondere il proprio.

 

Ma questa Presenza – senza la quale il mondo finirebbe – raccoglie ai piedi del tabernacolo tante anime buone, tante persone semplici, tanti peccatori pentiti, che proprio nel mettersi in ginocchio e nell’adorare il loro Dio, Signore e Re, trovano la forza e la Grazia di attraversare il deserto del mondo, le tenebre di questa società ribelle e ostile. Manna absconditum: celeste nutrimento, viatico per affrontare il cammino terreno verso l’eternità. Panis supersubstantialis, Pane degli Angeli che si fa Pane degli uomini. O res mirabilis: manducat Dominum pauper, servus et humilis. Il povero il servo, l’umile si nutre del Signore!

 

Il mondo non comprende il dono inestimabile che il Signore ci ha fatto, rendendoSi realmente presente nel Santissimo Sacramento dell’altare. Non comprende questo dono perché ogni anima che si nutre degnamente della Santissima Eucaristia riceve con essa la formidabile protezione della Grazia, cresce nelle virtù, progredisce nella santità. Essa prende confidenza qui in terra, per così dire, della divina Presenza di Dio che la rende beata nell’eternità.

Aiuta Renovatio 21

La Santa Comunione è il farmaco contro la peste del mondo, perché ripristina nell’anima il primato di Nostro Signore sulle creature, spronandola a combattere sotto il gonfalone della Croce. Fateci caso: la solitudine a cui Satana spinge le sue vittime è anzitutto lontananza dal Signore, abbandono o profanazione della Santa Comunione, disprezzo per il Santissimo Sacramento.

 

E quando è stato creato questo enorme vuoto dell’assenza di Dio in un’anima che è stata creata per essere da Lui abitata, il surrogato, la superstizione, l’ideologia svelano la loro frode e mostrano i tratti deformi del Nemico, invidioso del privilegio concesso a noi miseri mortali e negato agli stessi Angeli.

 

Ecco perché è importante che la nostra anima diventi un sempre più degno tabernacolo per il Signore; che essa splenda di semplicità e decoro, per lasciarsi riverberare dello splendore divino dell’Agnello senza macchia.

 

Non dimenticate, cari fratelli, di visitare frequentemente il Santissimo Sacramento. Non mancate di mandare al divino Prigioniero del tabernacolo il vostro Angelo Custode, perché Gli renda a vostro nome l’adorazione dovuta. Non trascurate l’azione di grazie dopo la Comunione, perché in quei momenti benedetti la vostra voce sale più gradita al Cielo.

 

Se poi questa voce è quella dei bambini, essa muove il Cuore Sacratissimo di Nostro Signore: insegnate loro a chiedere a Gesù Sacramentato di farli santi, e di confondere i piani dei nostri nemici.

 

In questa festa solenne, nella quale la Santa Chiesa onora il Suo Signore proclamando l’immutata Fede nella Presenza Reale del Santissimo Sacramento, torniamo ai piedi dell’altare, a Colui che è e deve essere il centro di tutto.

 

Riconosciamo nel monito di San Paolo, instaurare omnia in Christo (Ef 1, 9), un richiamo a ricapitolare nel Re Eucaristico ogni aspetto della nostra vita, quia te contemplans totum deficit, perché solo contemplando Cristo ci accorgiamo che senza di Lui tutto il resto non ha alcun valore.

 

E così sia.

 

+ Carlo Maria Viganò

Arcivescovo

 

2 Giugno 2024
Dominica infra Octavam Corporis Christi

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine da Exsurge Domine

Continua a leggere

Spirito

La sinodalità come sovversione. Mons. Viganò con i Figli del Santissimo Redentore

Pubblicato

il

Da

Renovatio 21 pubblica questa dichiarazione dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò. La lettera di ripudio della chiesa sinodale da parte della comunità dei Figli del Santissimo Rendentore è stata pubblicata pochi giorni fa.  

«Tolle Missam, tolle Ecclesiam»

Dichiarazione dell’Arcivescovo Carlo Maria Viganò a proposito della Comunità religiosa dei Figli del Santissimo Redentore

   

Verrà il giorno, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa di nuovo, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità.

2 Tim 4, 3

 

Pochi giorni or sono, dopo diciassette anni di tensioni con il Vaticano e con il vescovo di Christchurch in Nuova Zelanda, culminate con un ordine di espulsione dalla Diocesi confermato con un decreto dalla Santa Sede, la Comunità dei Redentoristi Transalpini ha diramato una Lettera Aperta nella quale denuncia i principali errori della chiesa conciliare-sinodale, la sua aperta ostilità nei riguardi della Messa Apostolica e le malversazioni di cui i Figli del Santissimo Redentore sono stati oggetto. Nella Lettera Aperta i padri Redentoristi affermano che «si è spezzata la catena di comando» all’interno della Gerarchia: «Quando un superiore si allontana dalla propria obbedienza a Cristo Re, il suo comando non è più il braccio di Cristo, ma il gesto di un uomo. (IIa IIæ, q. 104, a. 5)».

 

La crisi dell’Autorità nella Chiesa Cattolica è ormai palese. Nel piano degli eversori, essa deve condurre alla dissoluzione del corpo ecclesiale, per sostituire la Chiesa Cattolica Apostolica Romana con un surrogato di origine umana e di ispirazione massonica. Strumento principale di questo sovvertimento è la sinodalità, ossia l’applicazione dei principi rivoluzionari della democrazia e della rappresentatività popolare ad una istituzione di origine divina che il suo Fondatore Gesù Cristo ha voluto monarchica e gerarchica. In questo modo, spezzato il vincolo di obbedienza a Dio, l’Autorità diventa assoluta e tirannica, non dovendo rispondere delle proprie decisioni né a Nostro Signore Gesù Cristo né al popolo cristiano.

 

Iscriviti al canale Telegram

Questa rivoluzione permette di manipolare i fedeli e far loro credere che le innovazioni e le eresie introdotte dalla Gerarchia siano richieste dalla base, mentre in realtà sono imposte da una lobby di deviati nella Fede e nella Morale.

 

Non posso che lodare il coraggio di questi Redentoristi, la cui denuncia si aggiunge alle altre che con sempre maggiore frequenza mostrano lo scandalo e il grande malessere del Clero e del popolo di Dio nei riguardi di una Gerarchia ribelle e apostata. Non siamo più all’ecumenismo conciliare verso le sette acattoliche (pur condannato dai Pontefici fino a Pio XII), ma all’accettazione e alla legittimazione di tutte le false religioni e idolatrie, e dei punti programmatici dell’Agenda globalista (pansessualismo LGBTQ+, immigrazionismo, ecologismo), ai quali la «chiesa sinodale» è totalmente allineata.

 

Questa crisi ha è di natura teologica e non canonica. Essa riguarda lo smantellamento sistematico della perenne Tradizione della Chiesa Cattolica Apostolica Romana e la dissoluzione del Depositum Fidei: è dunque con argomenti teologici che può essere affrontata. Giudicare i singoli casi individualmente alla luce del Diritto Canonico, senza correlarli tra loro nel contesto più vasto di un’azione eversiva pianificata da decenni e attuata con la cooperazione attiva e consapevole di gran parte dell’Episcopato, non fa che dare riconoscimento ufficiale ad un’Autorità deviata e deviante, a usurpatori che si avvalgono del potere di cui si sono impadroniti contro la volontà di Nostro Signore Gesù Cristo, Capo del Corpo Mistico, ai danni dei Fedeli, per scopi opposti a quelli che Nostro Signore ha stabilito per la Sua Chiesa.

 

Esorto i Figli del Santissimo Redentore e i loro fedeli con le parole di San Pietro: Resistete forti nella fede, sapendo che le medesime sofferenze affliggono i vostri fratelli sparsi nel mondo (Pt 5, 9). La Fondazione Exsurge Domine – con la quale i Redentoristi Transalpini hanno già relazioni di fraterna amicizia – io stesso come arcivescovo e successore degli Apostoli; insieme ai Chierici della Fraternità della Familia Christi, anch’essi perseguitati e «cancellati» dalla «chiesa bergogliana»; insieme ai tanti Sacerdoti e Religiosi sparsi nel mondo che seguo stabilmente, assicuriamo loro il nostro pieno sostegno, nella latitanza e nel silenzio complice dei Pastori pavidi e codardi.

 

Poiché sta scritto: Se questi taceranno, grideranno le pietre (Lc 19, 40).

 

+ Carlo Maria Viganò

Arcivescovo

 

17 Ottobre MMXXV S.ctæ Margaritæ Mariæ Virg.

  NOTE 1) Togliete la Messa, distruggete la Chiesa. È una citazione di Martin Lutero tratta dal suo libello De abroganda missa privata Martini Lutheri sententia del 1522.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
Immagine da Twitter Immagine da Twitter
Continua a leggere

Spirito

Papa Leone XIII sarebbe pronto a sciogliere l’Opus Dei

Pubblicato

il

Da

Papa Leone XIV sarebbe in procinto di dividere l’Opus Dei in parti indipendenti. Lo riporta InfoVaticana, un organo di stampa spagnolo legato alla prelatura personale.

 

Sono state completate le riforme che «comporterebbero la rottura definitiva della struttura originaria», hanno dichiarato due fonti indipendenti. Le fonti affermano che la rottura sarà avviata dal papa entro poche settimane.

 

Secondo quanto riferito, i nuovi statuti dividerebbero l’Opus Dei in tre parti distinte: una Prelatura Clericale, composta solo da sacerdoti incardinati dell’Opus Dei, ora «significativamente ridotta»; la Società Sacerdotale della Santa Croce, composta da sacerdoti diocesani che desiderano partecipare al carisma dell’Opus Dei, ora non è più affiliata alla prelatura; un’Associazione di fedeli laici, un’associazione ora completamente indipendente per tutti i membri laici, compresi numerari, associati, soprannumerari e cooperatori, che in precedenza erano inclusi nella prelatura.

 

Pertanto, l’Opus Dei «cesserà di esistere come entità giuridica e spirituale».

 

Bergoglio aveva già avviato una riforma strutturale dell’Opus Dei, emanando un motu proprio nel 2022, in cui stabiliva che non sarebbe più stata guidata da un vescovo, affermando che «è necessaria una forma di governo basata più sul carisma che sull’autorità gerarchica».

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


 

Immagine di Edgar Beltrán via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International 

 

Continua a leggere

Spirito

Lettera aperta di un Congregazione tradizionalista: «ripudiare la Chiesa sinodale»

Pubblicato

il

Da

I Figli del Santissimo Redentore, una congregazione cattolica tradizionalista con sede a Papa Stronsay in Scozia, hanno pubblicato una lettera aperta «ai vescovi cattolici, ai sacerdoti, ai religiosi e ai fedeli» in seguito al loro Capitolo generale. Lo riporta LifeSite.   La comunità, spesso chiamata «Redentoristi Transalpini», è stata fondata da padre Michael Mary Sim nel 1987 sotto gli auspici dell’arcivescovo Marcel Lefebvre e della Fraternità San Pio X, su incoraggiamento del Cardinale Édouard Gagnon. Si è riconciliata con il Vaticano nel 2012 e opera negli Stati Uniti e in Nuova Zelanda.   Nel luglio 2024, il vescovo Michael Gielen ha ordinato ai Redentoristi di lasciare la diocesi di Christchurch entro 24 ore. La comunità ha negato le accuse di Gielen e intraprese azioni canoniche contro l’avviso di sfratto.   La lettera aperta non indica se intendono ora riprendere a collaborare con la Fraternità Sacerdotale San Pio X o intraprendere un’altra strada. La dichiarazione e la sua introduzione sono riportate di seguito.

Sostieni Renovatio 21

 

Lettera aperta ai vescovi cattolici, ai sacerdoti, ai religiosi e ai fedeli

Cara anima cattolica,   Abbiamo appena concluso il nostro Capitolo Generale, in cui abbiamo preso in esame la nostra Congregazione e la sua vocazione nella Chiesa e nella Diocesi di Christchurch, Nuova Zelanda, dove il Vescovo ne aveva decretato l’espulsione.   La lettera allegata esprime le convinzioni della nostra Congregazione.   Questo non è un compito che accettiamo alla leggera. Abbiamo considerato la gamma di possibili punizioni che la gerarchia potrebbe usare contro di noi – tutte mentalmente terrificanti, in realtà, ma rafforzate dalla consapevolezza che la gerarchia ha infranto la catena di comando, rendendola umana e spiritualmente nulla. Ma quando è in gioco l’onore di Nostro Signore, il silenzio diventa una forma di tradimento.   Intraprendiamo quindi quest’opera con cuore tremante ma con ferma convinzione, desiderando solo difendere il Santo Nome di Gesù Cristo e la purezza della Sua Sposa, la Chiesa.  

Aiuta Renovatio 21

 

CONGREGAZIONE DEI FIGLI DEL SANTISSIMO REDENTORE REDENTORISTI TRANSALPINI

Lettera aperta ai vescovi cattolici, ai sacerdoti, ai religiosi e ai fedeli del Capitolo generale della Congregazione dei Figli del Santissimo Redentore che si tiene a Papa Stronsay, Scozia, Santa Teresa di Gesù Bambino, 3 ottobre – San Gerardo Maiella 16 ottobre 2025

    Cari fedeli,   Viva Gesù nostro amore e Maria nostra speranza!   È con il cuore pesante e con grande tristezza che vi scriviamo. Ciò che ci unisce è il nostro grande amore per la nostra Santa Madre, la Chiesa Cattolica e Sposa di Gesù Cristo, per la quale i martiri hanno versato il loro sangue e i santi hanno dato la loro vita. È questo amore che ci spinge a esprimere una verità difficile, seppur essenziale. (Lc 12, 4-9)   Proprio come voi, anche noi abbiamo nutrito una grande speranza per molti anni. Credevamo che fosse possibile vivere come figli fedeli della Tradizione all’interno delle strutture della Chiesa moderna. Credevamo che le antiche e meravigliose tradizioni della nostra fede, in particolare la Messa latina di sempre, ci sarebbero state legittimamente restituite. Questo ci ha dato speranza, soprattutto durante il periodo di Benedetto XVI. Ci aspettavamo con fiducia di poter praticare liberamente la fede dei nostri Padri nella Chiesa. Non sapevamo quanto ci sbagliassimo!   Dopo anni di prove ed esperienze siamo giunti alla triste conclusione che la fede cattolica tradizionale, la fede di tutti i tempi e dei santi, è incompatibile con la nuova Chiesa moderna, frutto del Concilio Vaticano II. Semplicemente non possono coesistere in un unico corpo.   Poiché nutriamo e onoriamo profondamente la Messa latina tradizionale e non possiamo rinunciare alla Santa Messa dei secoli e dei santi, questa nuova Chiesa non ci vuole. A causa della nostra fedeltà, siamo stati considerati ostinati, difficili e ribelli; siamo stati incastrati e calunniati in un’acrimonia senza fine.   Questa lettera si rivolge a tutti coloro che avvertono che qualcosa non va nella Chiesa o che pensano che la nuova Chiesa e la Fede immutabile possano coesistere pacificamente. Ahimè! Permetteteci di affermare la triste verità: la nostra esperienza dimostra chiaramente che ciò è impossibile. Sicuramente questa nuova Chiesa sconvolgerebbe tutti i santi Papi che hanno ripetutamente dichiarato che l’indifferentismo religioso è un male gravissimo, assolutamente incompatibile con la fede cattolica.   Vi diciamo che non saremo complici del silenzio in questa continua distruzione della Chiesa. Dobbiamo parlare prima o poi, e quale momento migliore di questo? Dopo 17 anni come comunità all’interno delle strutture della Chiesa, siamo stati continuamente isolati e vessati. Soprattutto in questi ultimi anni il Vescovo di Christchurch ci ha ridotto a spazzatura o feccia della terra.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

Con i suoi numerosi Decreti e il ricorso a Roma ha cercato di espellere i nostri monaci dalla diocesi. Vuole che quindici vocazioni locali siano esiliate per sempre dalle loro famiglie e dalla loro patria. Vi diciamo ora che un dovere superiore lo proibisce. Finché ci sarà una sola anima che ci chiede il Santo Sacrificio della Messa, i Sacramenti o l’aiuto spirituale, con la grazia di Dio non la abbandoneremo. Il Buon Pastore ci esorta a dare la vita per le Sue pecore e a tenere a bada il lupo affamato. È nostro dovere nella carità, nella teologia e nel Diritto Canonico.   Perché? Perché la catena di comando è stata spezzata. L’autorità nella Chiesa è ministeriale (servire Nostro Signore), non assoluta (fare ciò che vuole): ci vincola perché è essa stessa vincolata a Cristo, al deposito della Fede, al Magistero costante. Quando un superiore si allontana dalla propria obbedienza a Cristo Re, il suo comando non è più il braccio di Cristo, ma il gesto di un uomo. (ST, IIa IIæ, q. 104, a. 5)   Questi ecclesiastici disobbediscono a Dio. E poi, avendo spezzato la catena del comando di Dio, tentano di invocare l’obbedienza religiosa per questioni che impoveriscono la Chiesa, e aboliscono la Santa Messa. Tolle Missam, Tolle Ecclesiam – Togliete la Messa, distruggete la Chiesa (Lutero). No! Dobbiamo obbedire a Dio prima che all’Uomo.   E perciò, aderendo con tutte le nostre forze alla nostra profonda comunione con la nostra Santa Madre Chiesa, il nostro dovere davanti al Signore Gesù Cristo e verso le anime esige che:  
  • Ripudiamo Amoris Laetitia che permette la Santa Comunione alle coppie che vivono nel peccato.
  • Ripudiamo la persecuzione della Messa e dei cattolici da parte di Traditionis Custodes
  • Ripudiamo Fiducia Supplicans che permette la benedizione delle coppie dello stesso sesso
  • Ripudiamo «Il Documento sulla Fratellanza Umana» che afferma che Dio vuole tutte le religioni
  • Ripudiamo la falsa teologia delle «Chiese sorelle» e della «comunione parziale»
  • Ripudiamo i falsi pastori che hanno trionfalmente portato in processione l’idolo della Pachamama in San Pietro.
  • Ripudiamo Francesco che si è scusato per l’eroico cattolico che ha gettato quell’idolo nel Tevere.
  • Ripudiamo il flagello dell’indifferenza religiosa in Nuova Zelanda e in tutta la Chiesa.
  • Ripudiamo gli atti dei vescovi neozelandesi di chiusura delle chiese e di negazione dei sacramenti in una codarda sottomissione all’oppressione del COVID-19.
  • Ripudiamo il vescovo di Christchurch che ha ricevuto le sue ceneri il Mercoledì delle Ceneri dal vescovo anglicano di Christchurch.
  • Ripudiamo la corruzione dei bambini e lo scandalo dato agli innocenti attraverso programmi catechetici malvagi.
  • Ripudiamo l’insegnamento di Francesco secondo cui tutte le religioni sono lingue diverse e la domanda: «il mio Dio è più importante del tuo?».
  • Ripudiamo il silenzio di quei vescovi che non si sono pronunciati contro quel tradimento della Fede.
  • Ripudiamo la Chiesa sinodale come distinta dalla Chiesa cattolica divinamente costituita.
  • Ripudiamo la continua distruzione e umiliazione della nostra Santa Madre Chiesa.
  • Ripudiamo coloro che attaccano o minano la Chiesa nei suoi dogmi, nella sua morale, nei suoi sacramenti o nella sua disciplina con un nuovo culto dell’uomo.

Iscriviti al canale Telegram

A tutti coloro che leggono questo: per quanto tempo durerà tutta questa assurdità? Qualunque cosa ci costi, con l’Apostolo dobbiamo dire: Anatema!   «Ma anche se noi stessi o un angelo del Cielo venisse ad annunziarvi [un Vangelo] diverso da quello che vi abbiamo annunziato noi, sia egli anàtema». (Gal 1, 8-9)   Non tacete! Difendete la fede dei nostri Padri!   «Anche se tutte le genti obbedissero al re Antioco, e tutti s’allontanassero dalla legge de’ padri loro per fare secondo il comando di lui; io ed i miei figli ed i miei fratelli obbediremo alla legge dei padri nostri». (1 Maccabei 2, 19-20)   «Al contrario, è scritto (At 5, 29): Dobbiamo obbedire a Dio piuttosto che agli uomini. Ora, talvolta le cose comandate da un superiore sono contro Dio. Pertanto, non si deve obbedire ai superiori in ogni cosa». — San Tommaso d’Aquino (ST, IIa IIæ, q. 104, a. 5)   Expecta Dominum, Viriliter Age et Confortetur cor tuum. Spera nel Signore: mostrati uomo e si conforti il tuo cuore, e confida nel Signore! (Sal, 26,14)   Gaude, Maria Virgo… Rallegrati, o Vergine Maria; tu sola hai schiacciato tutte le eresie nel mondo intero.   Firme: Padre Michael Mary. F.SS.R. Padre Anthony Mary, F.SS.R. Fratel Nicodemo Maria, F.SS.R. Fratel Paul Mary, F.SS.R. Fratel Dominic Mary, F.SS.R. Padre Magdala Maria, F.SS.R. Padre Martin Mary, F.SS.R. Fratel Xavier Maria, F.SS.R. Fr. Alfonso Maria, F.SS.R. Padre Seelos Maria, F.SS.R. Padre Celestino Maria, F.SS.R. Fratel Raffaele Maria, F.SS.R. Fratel Maksymilian Maria, F.SS.R. Fratel Charles-Marie, F.SS.R. Fratel Damaso Maria, F.SS.R. Fratel Bogumił Maria, F.SS.R. Fratel Francisco Maria, F.SS.R. Fratel Ernest Maria, F.SS.R. Fratel Giacinto Maria, F.SS.R. Fratel Gabriel Maria, F.SS.R. Fratello Dysmas Fratel George Marie Fra Ignazio Maria Fratel Aloysius Maria Fratel Zaccheo Maria Fratel Gerardo Fratello William

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
Immagine di Warpflyght via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.5 Generic 
Continua a leggere

Più popolari