Traffico di organi
Dall’India all’Iran per il traffico di organi: un arresto svela una rete di sfruttatori
Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di AsiaNews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
Persone in difficoltà economiche venivano portate in una clinica di Teheran per vendere un rene per poche migliaia di euro. Si sospetta che alcune di loro sarebbero morte durante gli interventi, che portavano proventi fino a dieci volte più altri ai procacciatori. L’Iran è uno dei crocevia di questi affari criminali per l’alta incidenza delle patologie renali.
L’arresto di un uomo il 19 maggio a Kochi ha portato alla luce un racket internazionale del traffico di esseri umani con legami con il Kerala, che avrebbe trafficato indiani in Iran per il prelievo dei loro organi impiegati in un ospedale di Teheran.
Il trentenne Sabith Nasar, originario di Valapad, nella regione di Thrissur, in Kerala, è stato fermato all’aeroporto internazionale di Kochi poco dopo essere atterrato dall’Iran.
Dalle indagini sta emergendo che diversi giovani di Hyderabad e Bangalore in situazioni economiche precarie sarebbero stati portati a Teheran per fornire reni da utilizzare nei trapianti. I giovani venivano ricoverati in una clinica privata di Teheran dove «donavano» i loro organi. Venivano poi curati per tre giorni e una volta dimessi ospitati per altri 20 giorni in un appartamento, prima di essere imbarcati per un volo di ritorno in India. Alcune di loro però da questo viaggio non sarebbero più tornati, perdendo la vita nell’intervento.
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Sabith Nasar ha confessato che la mafia del traffico di organi ha sede a Hyderabad e lui è il principale collegamento con il Kerala. Si sospetta inoltre che molte delle vittime stiano ancora languendo in Iran o in altri Paesi di transito come il Kuwait.
Le indagini hanno rivelato che alle vittime venivano date meno di 600mila rupie (circa 6.600 euro ndr), mentre la mafia degli organi riceveva una cifra fino a dieci volte superiori per ogni intervento. L’uomo arrestato avrebbe trafficato almeno 20 persone negli ultimi cinque anni.
Secondo fonti giornalistiche, l’Iran è un crocevia del traffico internazionale di organi con pazienti che giungono anche da altri Paesi per effettuare trapianti fuori dai canali legali. Inoltre, alcuni rapporti sanitari rivelano che in Iran c’è un’alta prevalenza di malattie renali croniche tra le persone di età pari o superiore ai 20 anni. Di qui la domanda locale di donatori.
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Traffico di organi
Arrestato in Russia israelo-ucraino presunto capo di una rete di traffico degli organi
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Droga
Arrestata «la Diabla», matriarca del narcocartello accusata di aver ucciso donne incinte e trafficato organi e bambini
Un’operazione congiunta tra polizia statunitense e messicana ha portato alla cattura di un leader di un cartello accusato di omicidio e traffico di minori. Lo riporta l’emittente TV statunitense CBS.
Martha Alicia Mendez Aguilar, conosciuta come «La Diabla», è stata arrestata il 2 settembre nel nord del Messico. Le autorità riferiscono che Aguilar, a capo del cartello Jalisco Nueva Generación (CJNG), attirava donne incinte in condizioni di povertà o vulnerabilità in aree isolate. I membri del CJNG eseguivano poi cesarei illegali, uccidendo le madri e prelevandone gli organi, per poi vendere i neonati a coppie negli Stati Uniti per circa 250.000 pesos (11.100 dollari).
Il National Counterterrorism Center (NCTC) degli Stati Uniti, sotto la guida dell’Ufficio del Direttore dell’Intelligence Nazionale, ha fornito informazioni cruciali alle autorità messicane, portando all’arresto. Il direttore dell’NCTC, Joe Kent, ha descritto il piano del cartello come un «esempio di come i cartelli terroristici diversifichino le loro fonti di reddito per finanziare le operazioni».
Thanks to @POTUS, cartels are finally being treated as terrorists. @ODNIgov‘s NCTC recently provided intel to Mexican law enforcement partners that led to the arrest of Martha Alicia Mendez Aguilar, known as ‘La Diabla’ — a CJNG cartel-affiliated baby trafficker, in Juarez,… pic.twitter.com/CRNgJWVHkV
— NCTC Director Joe Kent (@NCTCKent) September 24, 2025
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L’operazione ha visto la collaborazione dell’FBI di El Paso, dello US Marshals Service, del Diplomatic Security Service e della US Customs and Border Protection, insieme alla Procura Speciale per le Donne messicana.
Secondo fonti dell’intelligence, la Diabla rimane in custodia in Messico mentre le indagini sulla rete di trafficanti proseguono.
Il caso sottolinea l’impegno dell’amministrazione Trump nella lotta contro i cartelli messicani e le organizzazioni criminali transnazionali. A gennaio, come promesso in campagna elettorale, il presidente Trump ha firmato un ordine esecutivo che ha incaricato il Dipartimento di Stato di classificare i cartelli e le bande transnazionali come organizzazioni terroristiche straniere (FTO). Otto gruppi, incluso il CJNG, sono stati successivamente designati come FTO.
La cattura dell’Aguilar evidenzia un cambio di strategia nella politica antiterrorismo degli Stati Uniti, che ora si concentra non solo sul narcotraffico, ma anche sul traffico di esseri umani e sui gruppi violenti come il CJNG, noti per la loro brutalità e il controllo su alcune aree del Messico.
L’NCTC riporta che, dopo il cambio di politica avvenuto con Trump, oltre 21.000 membri e affiliati di cartelli sono stati aggiunti al database classificato sui terroristi. Ad agosto, l’NCTC ha dichiarato che a 6.525 terroristi è stato negato l’ingresso al confine statunitense dall’inizio del secondo mandato di Trump.
Come riportato da Renovatio 21, quattro mesi fa gli USA hanno accusato i vertici dei cartelli di «narcoterrorismo», mentre si sono moltiplicate le voci di operazioni cinetiche di esercito e forze speciali americane contro i narcos messicani. La situazione ha creato un pandemonio pure al Senato messicano, dove deputati a favore e contrari all’intervento di Washington sono venuti alle mani.
In passato i narcos messicani non hanno esitato a sparare sulle pattuglie di frontiera USA, talvolta usando droni armati.
Come riportato da Renovatio 21, mentre precipitano i rapporti con Caracas e il presidente venezuelano Maduro – a sua volta accusato di traffico di droga – Trump ha mostrato al mondo gli attacchi condotti su imbarcazioni del narcotraffico.
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Immagine da Twitter
Traffico di organi
Arrestata in Polonia una trafficante di organi ucraina
L’accusa era stata ribadita pubblicamente dal portavoce degli Esteri del Cremlino Maria Zakharova, che aveva citato cronache tratte dai media in cui si suggeriva che gli organi dei soldati uccisi sarebbero apparsi su alcuni dei più grandi mercati della dark web, con prezzi a partire da 5.000 euro.Guy claims to be a Ukrainian field surgeon and says that he’s cutting out organs out of Russian soldiers without anesthesia, to get pleasure. -> Somebody knows if this “Vladimir Vasilievich” was identified? … I hope it’s just a sicko trolling online. pic.twitter.com/qFolIkpCwa
— Lord Bebo (@MyLordBebo) April 13, 2023
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