Economia
Maersk dirotta le navi intorno all’Africa

Il gruppo armatoriale danese Maersk ha annunciato martedì che le sue navi in transito nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden verranno dirottate intorno all’Africa attraverso il Capo di Buona Speranza a causa del rischio di attacchi da parte dei militanti Houthi dallo Yemen.
Maersk, insieme ad altre importanti compagnie di trasporto merci, aveva precedentemente sospeso i viaggi attraverso l’ingresso meridionale del Mar Rosso – lo stretto di Bab el-Mandeb – a causa di problemi di sicurezza.
Lo stretto di Bab el-Mandeb collega il Mar Rosso al Golfo di Aden, quindi all’Oceano Indiano da un lato e al Mar Mediterraneo attraverso il Canale di Suez dall’altro. La via navigabile è una via chiave che collega l’Asia e l’Europa e facilita circa il 12% del commercio globale, compreso il 30% di tutte le spedizioni globali di container.
Le sospensioni dei viaggi fanno seguito alla notizia che lunedì almeno due navi sarebbero state colpite da proiettili. I leader Houthi hanno affermato che stavano inseguendo Israele e tutte le navi dirette in Israele a causa delle ostilità a Gaza.
«Gli attacchi a cui abbiamo assistito contro le navi commerciali nell’area sono allarmanti e rappresentano una minaccia significativa per la sicurezza e l’incolumità dei marittimi», ha affermato Maersk in una nota, citata dalla CNBC.
La compagnia ha aggiunto che sta monitorando la situazione e ha deciso che tutte le navi attualmente in attesa e precedentemente programmate per viaggiare attraverso il Mar Rosso prenderanno la rotta molto più lunga del Capo di Buona Speranza. Secondo gli analisti di UBS, questa rotta riduce la capacità effettiva di un viaggio Asia-Europa del 25%.
Maersk ha affermato che le sue navi continueranno sulle rotte deviate «non appena operativamente fattibile», aggiungendo che le decisioni sui viaggi futuri verranno prese caso per caso.
Nel frattempo, gli esperti del settore hanno espresso preoccupazione sul fatto che la situazione potrebbe interrompere ulteriormente le catene di approvvigionamento, facendo salire i prezzi del greggio in Europa e nel Mediterraneo.
Come riportato da Renovatio 21, l’Artico, dove può passare una rotta alternativa dall’Asia all’Europa, è stato di recente al centro di un incontro NATO che ha coinvolto misteriosamente anche l’Ucraina.
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Immagine di Federal Waterways Engineering and Research Institute via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Economia
Stablecoin e derivati cripto minacciano l’equilibrio economico e funzionario

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Economia
Importatori indiani pagano petrolio russo in yuan

Le compagnie indiane importatrici di petrolio hanno iniziato a utilizzare lo yuan per pagare direttamente le forniture di greggio russo. Lo riporta The Cradle.
Secondo quanto riportato anche dall’agenzia Reuters, vi sono stati recenti pagamenti in yuan da parte dell’Indian Oil Corporation per «due o tre carichi di petrolio russo». In precedenza, i commercianti dovevano convertire i pagamenti in dirham (Emirati Arabi Uniti) o dollari in yuan, poiché questi ultimi possono essere convertiti direttamente in rubli per pagare i produttori russi.
Ora, secondo «fonti informate» citate da Reuters, si cerca di eliminare questo passaggio costoso. I pagamenti in yuan aumenteranno la disponibilità di petrolio russo per le raffinerie statali indiane, poiché alcuni commercianti russi rifiutavano altre valute.
I commercianti russi e la banca centrale russa si erano opposti all’accumulo di grandi saldi in rupie indiane, derivanti dagli elevati acquisti di petrolio, dato che le esportazioni indiane verso la Russia, pur in crescita in settori come ingegneria e farmaceutica, non bilanciavano le importazioni di greggio.
Questo passaggio ai pagamenti in yuan, di cui non è chiaro il periodo di attuazione, risulta vantaggioso sia per l’India che per la Russia, che necessita di yuan per il commercio con la Cina.
Dato il notevole deficit commerciale dell’India con Russia e Cina, è probabile che la sua Banca Centrale ottenga yuan attraverso una linea di swap con la Banca Popolare Cinese.
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Immagine di KeenHopper via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Cina
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