Autismo
Autismo e obesità: stessa origine?

Renovatio 21 traduce questo articolo su gentile concessione del Children’s Health Defense Team.
A quasi due decenni trascorsi nel ventunesimo secolo, lo stato di salute dei bambini negli Stati Uniti non potrebbe essere più angosciante. Con molte tendenze di salute apparentemente diverse che convergono, oltre la metà di tutti i bambini hanno almeno una condizione cronica.
L’obesità e l’autismo sono due delle condizioni che hanno visto gli aumenti più drammatici. La prevalenza dell’obesità nella prima infanzia e nell’infanzia è più che triplicata dalla fine degli anni ’70 e un’importante indagine nazionale ha stimato la prevalenza nel 2016 dei disturbi dello spettro autistico diagnosticati (ASD) nei bambini dai 3 ai 17 anni a uno su 36, rispetto a circa uno su 10.000 negli anni ’80.
L’obesità e l’autismo sono due delle condizioni che hanno visto gli aumenti più drammatici.
Per la maggior parte delle persone, obesità e ASD sembrano avere poco o nulla a che fare l’uno con l’altro, ma la ricerca indica un interessante nesso tra i due. In particolare, i bambini con ASD hanno maggiori probabilità di essere obesi rispetto ai bambini senza autismo e i bambini obesi hanno una probabilità sproporzionatamente elevata di avere un disturbo dello sviluppo del sistema nervoso, come l’autismo o il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD). Questo modello, mostrato costantemente in un numero crescente di studi, solleva la questione se le due epidemie infantili condividono i fattori di rischio e i meccanismi di disfunzione sottostanti.
La risposta biologicamente plausibile è sì e le esposizioni durante la fase dello sviluppo alle sostanze chimiche e alle tossine ambientali possono avere gran parte della colpa.
I bambini con ASD hanno maggiori probabilità di essere obesi rispetto ai bambini senza autismo e i bambini obesi hanno una probabilità sproporzionatamente elevata di avere un disturbo dello sviluppo del sistema nervoso, come l’autismo o il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).
Autismo e obesità: i numeri
I medici analizzano lo stato del peso di bambini e adolescenti valutando l’indice di massa corporea (IMC), che divide il peso di un giovane (in chilogrammi) per la sua altezza al quadrato (in metri), tenendo conto dell’età e del sesso. Un bambino o adolescente con un IMC pari o superiore all’85° percentile ma inferiore al 95° percentile (rispetto ai coetanei della stessa età e sesso) è in sovrappeso, mentre un IMC pari o superiore al 95° percentile definisce l’obesità.
Lo studio più recente finalizzato ad analizzare la prevalenza dell’obesità tra i giovani americani con ASD, pubblicato nell’agosto 2018 sulla rivista Autism, ha utilizzato i dati nazionali relativi a giovani dai 10 ai 17 anni provenienti da un’indagine del 2016. L’analisi dei ricercatori dei dati dell’indagine ha mostrato che, anche se in genere i giovani in via di sviluppo non sono certamente esenti da problemi di peso, i giovani con ASD avevano probabilità significativamente più alte sia di sovrappeso che di obesità, con le due categorie di peso combinate che interessano oltre due quinti (42,4%) dei giovani con ASD contro meno di un terzo dei giovani in via di sviluppo normale (30,8%). Inoltre, i bambini con autismo grave avevano una probabilità più che triplicata di essere obesi rispetto a quelli con ASD «lieve».
Il CDC ha notato che gli adolescenti che erano o obesi o con disabilità evolutive erano più malati in altri modi – con «maggiore prevalenza di comuni disturbi/sintomi respiratori, gastrointestinali, dermatologici e neurologici» – rispetto agli adolescenti non obesi o ai giovani senza disabilità evolutive.
Ricercatori del CDC hanno riportato risultati simili nel 2014 utilizzando i dati di un’indagine nazionale condotta nel 2010. Guardando agli adolescenti statunitensi con una serie di disabilità evolutive (sia di apprendimento che comportamentali), tra cui ASD, hanno riferito che gli adolescenti con disabilità evolutive avevano il 60% di probabilità in più di essere obesi rispetto agli adolescenti senza tali disabilità. Hanno anche notato che gli adolescenti che erano o obesi o con disabilità evolutive erano più malati in altri modi – con «maggiore prevalenza di comuni disturbi/sintomi respiratori, gastrointestinali, dermatologici e neurologici» – rispetto agli adolescenti non obesi o ai giovani senza disabilità evolutive.
Esposizioni evolutive e conseguenze
I ricercatori sull’obesità hanno sottolineato che sarebbe altamente «improbabile» spiegare la tendenza sorprendente di bambini sempre più obesi dicendo che i più piccoli «consumano più cibo o fanno meno esercizio fisico» rispetto alle generazioni precedenti di bambini. Invece, l’allarmante aumento dell’obesità nella fascia di età più giovane (sotto i due anni) fornisce un indizio significativo che «un ambiente uterino o postnatale alterato» può essere predisponente per i bambini a diventare obesi.
Infatti, i ricercatori hanno coniato il termine «obesogeno» [sostanze chimiche che possono interferire con la capacità naturale del corpo di immagazzinare il grasso, NdR] una dozzina di anni fa pensando alle esposizioni evolutive. Le varie sostanze che sono state presentate come obesogene – composti dietetici, farmaceutici e industriali (vedi tabella) – esercitano effetti potenti e forse irreversibili sullo sviluppo fetale e infantile, alterando il modo in cui le cellule adipose si sviluppano e immagazzinano energia e interferendo con il sistema che controlla l’appetito e le sensazioni di pienezza – portando potenzialmente ad una «battaglia permanente della pancia».
Molti composti obesogeni sono fastidiosamente invasivi – uno studio ha documentato la presenza di molteplici organostannici (composti a base di stagno con molti usi industriali) in tutti i campioni di polvere domestica analizzati.
Uno studio ha descritto gli effetti legati all’obesità «attraverso almeno tre generazioni» a seguito di «esposizione dei progenitori a sostanze chimiche obesogene».
Obesogeni selezionati | Usi e/o esposizioni |
Atrazina (e altri pesticidi, erbicidi e fungicidi) | Erbicida largamente usato, contaminante dell’acqua potabile |
Avandia | Farmaco per il diabete |
Bisfenolo A (BPA) | Alimenti in scatola, ricevute del registratore di cassa |
Ritardanti di fiamma | Arredamento, elettronica, isolamento, isolamento, prodotti per il trasporto |
Genisteina (un isoflavone di soia) | Formula di soia [sostituto del latte materno], latte di soia |
Mercurio | Frutti di mare, otturazioni in amalgama, vaccini contenenti thimerosal, prodotti di consumo |
Glutammato monosodico (MSG) | Additivo in molti alimenti |
Acido perfluoroottanoico (PFOA) | Pentole antiaderenti, abbigliamento in Gore-Tex, antimacchia. |
Ftalati | Deodoranti per l’aria, prodotti per la lavanderia, prodotti per la cura della persona |
Tributilstagno (TBT) (un organostannico) | Fungicida, preservante del legno, stabilizzante in tubazioni di cloruro di polivinile, inquinante dell’acqua, contaminante dei frutti di mare. |
L’alterazione del sistema endocrino può avere conseguenze «di ampia portata» che includono «effetti avversi di tipo neurologico, riproduttivo, cardiovascolare, metabolico e immune».
Uno dei principali modi in cui questi composti pongono le basi per l’obesità è quello di alterare il fondamentale sistema endocrino. In condizioni normali, il sistema endocrino regola il metabolismo, così come una serie di altre funzioni biologiche chiave. L’alterazione del sistema endocrino, quindi, può avere conseguenze «di ampia portata» che includono «effetti avversi di tipo neurologico, riproduttivo, cardiovascolare, metabolico e immune». Sembra, inoltre, che gli effetti obesogeni «possano passare alle generazioni future attraverso cambiamenti epigenetici» (cambiamenti che influenzano «quando e come i geni sono espressi, senza alterare il codice genetico originale»).
Uno studio ha descritto gli effetti legati all’obesità «attraverso almeno tre generazioni» a seguito di «esposizione dei progenitori a sostanze chimiche obesogene».
Alla luce del ruolo del sistema endocrino nello sviluppo del sistema nervoso, non sorprende che i ricercatori abbiano collegato molte di queste stesse sostanze chimiche che alterano il sistema endocrino (EDCs-endocrine disrupting chemicals) all’autismo.
Un’analisi di un gruppo di esperti dell’Unione europea ha concordato su una «probabile» relazione causale tra gli interferenti endocrini e ASD, ADHD e «la perdita di QI e disabilità intellettiva associata» – oltre a un ruolo causale sia nell’obesità infantile che in quella adulta.
Un’analisi di un gruppo di esperti dell’Unione europea ha concordato su una «probabile» relazione causale tra gli interferenti endocrini e ASD, ADHD e «la perdita di QI e disabilità intellettiva associata» – oltre a un ruolo causale sia nell’obesità infantile che in quella adulta. (Il gruppo di esperti ha anche riportato una «sostanziale probabilità di costi di malattia molto elevati per tutta la durata della vita associata all’esposizione ai EDC», pari a «centinaia di miliardi di euro all’anno»).
Complicando il quadro degli EDC, gli studi dimostrano che meccanismi diversi operano per i diversi interferenti endocrini, con alcuni EDC che provocano effetti avversi a dosi molto basse («1.000 volte al di sotto della dose che le agenzie regolatorie presumono non provochino effetti sull’uomo») e altri che provocano una risposta tossica a dosi «intermedie». Ciò significa che soglie di sicurezza arbitrarie hanno probabilmente un’utilità minima per la prevenzione dell’autismo e dell’obesità.
Ridurre o eliminare l’esposizione alle tossine ambientali durante le «finestre di sviluppo sensibili» potrebbe avere “un effetto enorme” sulla prevenzione sia dell’obesità che dell’autismo…
Altri paralleli
Anche se la maggior parte degli investigatori rimane bloccata in una specifica area di ricerca, numerosi paralleli (sia correlati e non correlati agli EDC) sono evidenti tra autismo e obesità per coloro che vogliono fare il salto logico. Questi includono:
– L’associazione dei metalli pesanti sia con l’autismo che con l’obesità
– La presenza di marcatori di infiammazione cronica in individui autistici e obesi
– Anomalie nella flora intestinale di individui obesi contro individui di peso normale e di autistici contro individui neurotipici, con alcuni ricercatori che considerano il microbioma intestinale come un «“organo endocrino”microbico».
I ricercatori riconoscono anche che la vaccinazione, in combinazione con un aumentato uso di antibiotici, può portare a «cambiamenti nell’interazione tra esseri umani e microbi», alterando la composizione della flora intestinale e creando «uno stato di squilibrio tra batteri protettivi e patogeni»
Anche la vaccinazione deve essere considerata come un fattore che contribuisce ad entrambe le condizioni croniche, in particolare alla luce della presenza nei vaccini di metalli pesanti che alterano il sistema endocrino come l’alluminio e il mercurio e dei numerosi studi che riportano l’infiammazione indotta dal vaccino (spesso aggravata dai adiuvanti di alluminio dei vaccini). I ricercatori riconoscono anche che la vaccinazione, in combinazione con un aumentato uso di antibiotici, può portare a «cambiamenti nell’interazione tra esseri umani e microbi», alterando la composizione della flora intestinale e creando «uno stato di squilibrio tra batteri protettivi e patogeni».
È interessante notare che alcuni ricercatori hanno proposto gli adiuvanti di alluminio e le componenti virali e batteriche dei vaccini come fattori di rischio per la sindrome dell’intestino irritabile (IBD) a causa della «risposta infiammatoria incontrollata» indotta dalla vaccinazione.
Ridurre l’esposizione
I ricercatori che descrivono l’allarmante epidemia di obesità nei bambini statunitensi suggeriscono che queste tendenze «fanno presagire una continua accelerazione del carico di malattie croniche, peggioramenti della qualità della vita e potenziali diminuzioni dell’aspettativa di vita».
Lo stesso è stato notato per quanto riguarda l’ASD. Ridurre o eliminare l’esposizione alle tossine ambientali durante le «finestre di sviluppo sensibili» potrebbe avere «un effetto enorme» sulla prevenzione sia dell’obesità che dell’autismo come pure delle numerose altre malattie croniche, neurodegenerative e infiammatorie che colpiscono l’attuale generazione di bambini.
Un’attenzione più concertata per affrontare l’impatto di queste sostanze tossiche sullo sviluppo è vitale se vogliamo aiutare i bambini a raggiungere il loro pieno, sano potenziale.
© 2 Ottobre 2019, Children’s Health Defense, Inc. Questo lavoro è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.
Autismo
Trump condivide un video sulla correlazione tra vaccini e autismo

Lunedì il presidente Donald Trump ha pubblicato un video sul suo account social in cui promuove la teoria secondo cui i vaccini causano l’autismo.
Il video, vecchio di decenni, mostra in parte David Geier, che il Segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr. ha incaricato questa primavera di indagare sui legami tra vaccini e autismo, insieme a suo padre, il dottor Mark Geier, un dottore la cui licenza medica è stata sospesa in seguito alle accuse di mettere in pericolo i bambini autistici. David Geier è stato accusato nel 2012 di aver esercitato la professione medica senza abilitazione insieme al padre nel Maryland. È stato nominato nel governo federale da Robert F. Kennedy Jr., il ministro della Salute, per lavorare a uno studio sulle cause dell’autismo, la cui pubblicazione è prevista per questo mese.
Il video si concentra sul timerosal, un conservante a base di mercurio che è stato eliminato da quasi tutti i vaccini infantili all’inizio degli anni 2000. Il filmato viene da un vecchio documentario sui vaccini, circolante su YouTube con il titolo A Shot in the Dark, che parlava estensivamente dell’uso del mercurio nei vaccini.
Il filmato, sgranato, probabilmente «rubati» da qualche altro utente che lo aveva editato dal film, reca le scritte sopra e sotto le immagini: «Sono TUTTI veleno. Ognuno di essi».
Oh. My. God.
President Trump calls out the VACCINE TERRORISTS…pic.twitter.com/dJLDTn9xbX
— Liz Churchill (@liz_churchill10) September 8, 2025
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Il post di Trump arriva pochi giorni dopo che Kennedy è stato messo sotto torchio dai senatori, tra cui diversi repubblicani, sulla sua posizione sui vaccini.
La notizia arriva anche prima di una riunione del Comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione prevista per la fine del mese, durante la quale si prevede che il comitato voterà per aggiornare le raccomandazioni sui vaccini contro il COVID-19, nonché su altre vaccinazioni.
Kennedy ha promesso di pubblicare un rapporto sulle cause dell’autismo entro la fine del mese, dichiarando a Trump, durante una riunione del gabinetto di agosto, che i suoi sforzi erano sulla buona strada.
Come noto, poco ore prima Trump aveva ricevuto alla Casa Bianca, assieme ad altri CEO di grandi aziende tecnologiche, Bill Gates, che, con a fianco un’occhiuta Melania, ha ribadito pubblicamente il suo impegno per i vaccini. Nel 2016 alcuni avevano speculato che Barron Trump, l’ultimogenito del presidente nato da Melania, fosse vittima di un danno da vaccino.
Poor Melania, they made her sit right next to disgusting Bill Gates as he talks about vaccines and gene editing…
Melania did not look pleased.. pic.twitter.com/J87raKn242
— Ray Bogan (@RayyBogan) September 5, 2025
Melania Trump is being accused of being rude and disrespectful to Bill Gates
People are upset by the look she gave him pic.twitter.com/5FCndtH5a6
— Terrence K. Williams (@w_terrence) September 5, 2025
L’apertura all’idea che i vaccini causino l’autismo era stata vista in Trump persino nei dibattiti delle primarie repubblicane 2015.
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Come riportato da Renovatio 21, in settimana è emerso che sarebbe pronto un rapporto del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) commissionato da Robert F. Kennedy Jr. che indica che l’uso dei vaccini e del Tylenol – farmaco americano contenente paracetamolo – durante la gravidanza è uno dei fattori che contribuiscono all’epidemia di autismo negli Stati Uniti.
In precedenza Kennedy era stato attaccato duramente per aver affermato la scorsa primavera che «i geni non provocano l’autismo». Più tardi avrebbe detto che la scoperta delle cause profonde dell’autismo sarebbe imminente.
Come riportato da Renovatio 21, pubbliche dichiarazioni convinte del presidente Trump lo mostrano allineato con la missione di trovare il potenziale collegamento tra autismo e vaccini.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
Autismo
La sanità di Kennedy alza il tiro: autismo collegato al vaccino MPR e all’uso di paracetamolo durante la gravidanza

🚨 JUST IN: Robert F. Kennedy Jr. says the Trump administration is about to reveal the true causes of AUTISM and take REGULATORY ACTION on them. FINALLY.
“This is a crisis, there is not a single cause, there are many, aggregation of causes. We are now developing sufficient… pic.twitter.com/C5EOgjCEey — Eric Daugherty (@EricLDaugh) August 28, 2025
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Autismo
Il Canada non esclude l’eutanasia per i bambini autistici

I documenti mostrano che la Sanità canadese ha finanziato un progetto di ricerca universitario riguardante le «opinioni dei giovani» sull’eutanasia, che includeva una breve discussione sulla possibilità che i bambini affetti da autismo grave possano mai essere ammessi alla morte nell’ambito del programma nazionale di «Assistenza medica al suicidio», detto MAiD.
I documenti, resi pubblici da Rebel News, mostrano che il ministero della Salute canadese ha donato circa 549.068 dollari a un progetto di ricerca quadriennale con la Dalhousie University in Canada per studiare «le opinioni dei giovani sulle cure di fine vita, le cure palliative e la MAiD».
I documenti interni risalgono al 2024 e riguardano catene di posta elettronica, consultabili qui, in merito al dibattito sulla possibilità di consentire il MAID ai minorenni.
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In uno scambio di email si vede una funzionaria di Health Canada, che faceva parte del team per le cure di fine vita per gli indigeni, chiedere a due burocrati di alto livello dell’unità MAiD «come dovrebbe rispondere il dipartimento alla corrispondenza pubblica in merito al fatto che l’autismo grave soddisfi i criteri di ammissibilità per il MAuD?»
Una bozza di risposta includeva la seguente risposta: «la vostra posizione sarà attentamente valutata man mano che il governo procede con la legislazione MAD».
Vale la pena notare che questa bozza di risposta è stata poi estratta da una versione successiva delle note interne.
Sebbene la bozza di risposta non approvi la pratica del MAiD per i bambini autistici, gli attivisti chiedono da tempo l’espansione del programma nazionale di eutanasia, sostenendo specificamente che la pratica consenta l’uccisione dei cosiddetti «minori maturi» e di coloro che soffrono esclusivamente di disturbi mentali. Di fatto, l’estensione dell’eutanasia per i malati mentali dovrebbe diventare legge nel 2027, in seguito all’approvazione del disegno di legge C-7 nel 2021.
I dati più recenti mostrano che l’iniezione letale MAiD è la sesta causa di morte in Canada: nel 2022, Health Canada ha segnalato che 13.241 canadesi sono morti a causa dell’iniezione letale MAiD. Questa cifra rappresenta il 4,1% di tutti i decessi nel Paese quell’anno e rappresenta un aumento del 31,2% rispetto al 2021, il primo anno in cui l’eutanasia è stata disponibile per coloro che non erano malati terminali.
Vale la pena notare che il Partito Conservatore canadese ha tentato per qualche tempo di opporsi all’espansione del MAiD, ma i recenti tentativi legislativi di fermarla del tutto, invece di limitarsi a ritardarla, come attraverso il disegno di legge C-314, sono falliti.
Come riportato da Renovatio 21, la finestra di Overton sull’eutanasia dei bambini autistici (e sui danneggiati da vaccino) è aperta da diverso tempo. Da notare che uno studio di due anni fa dimostrava che di fatto l’eutanasia delle persone autistiche in Olanda era già iniziata.
Renovatio 21 lo aveva preconizzato apertis verbiis già nel lontano settembre 2017, in quella che fu forse la prima (o al massimo la seconda) conferenza pubblica . Era un incontro pubblico organizzato da Renovatio 21 a Reggio Emilia sul tema caldo di cui giorni: l’obbligo vaccinale per i nostri figli – la famosa «legge Lorenzin», che ha impedito a tanti bambini non vaccinati di frequentare le scuole materne, praticamente un test per quanto sarebbe successo tre anni dopo con sieri mRNA e green pass.
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«Abbiamo visto che eliminano completamente i down, perché la loro è una vita indegna di essere vissuta» dicevo indicando il caso dell’Islanda down-free. «E una vita indegna di essere vissuta, va eliminata… voi pensate che sia impossibile? Il re cattolico del Belgio nel 2014 ha firmato una legge per cui si può fare l’eutanasia del bambino, basta che il bambino sia “consenziente”… l’eutanasia infantile è arrivata… qualcuno lo chiama aborto post-natale».
«Quindi io mi chiedo, e sono conscio della forza di questa mia domanda: quanti anni ci vorranno prima che i bambini autistici finiranno in questo calderone?»
Il video è sparito da YouTube per «violazione delle linee guida». Su X invece è ancora visibile.
Autismo ed eutanasia infantile. Intervento di Roberto Dal Bosco dal convegno di Renovatio 21 «Vaccini fra obbligo e libertà di scelta», Reggio Emilia, 9 settembre 2017 pic.twitter.com/5aYBo27Gb8
— Renovatio 21 (@21_renovatio) April 17, 2024
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