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Spirito

Caro Gesù, stanno tutti correndo al macello come bestie senza ragione… e non c’è modo di fermarli

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Renovatio 21 riprende questo articolo da La Scure di Elia.

 

 

No, non è possibile, caro Gesù: stanno tutti correndo al macello come bestie senza ragione… e non c’è modo di fermarli.

 

Questo è ciò che succede quando, anziché pregare di più, si rende culto agli idoli, prestando a realtà create quella fiducia assoluta che si deve a Dio solo: alla televisione, ai politici, alla scienza, all’uomo che fa il papa…

 

Questo succede: ci si ammazza; il culto degli idoli uccide. Persone che credono di pensare e decidere in modo autonomo, senza sottomettersi alla legge divina, si fanno in realtà manipolare a piacimento da chi persegue la loro rovina. Sì, questo è il giusto castigo della loro stolta e pervicace insubordinazione al Tuo volere, lo riconosco; ma tale pensiero attenua solo in parte il traboccante dolore di dover assistere a un suicidio collettivo senza poter fare praticamente nulla, se non intercedere.

Questo succede: ci si ammazza; il culto degli idoli uccide. Persone che credono di pensare e decidere in modo autonomo, senza sottomettersi alla legge divina, si fanno in realtà manipolare a piacimento da chi persegue la loro rovina

 

Dall’alto della croce, sulla quale soffri per la salvezza di chi colpevolmente ignora il Tuo amore, Tu posi su di loro il Tuo sguardo mite, paziente, compassionevole e dolente, ma essi non lo incrociano, giacché han gli occhi fissi sullo schermo per godersi una partita di calcio o uno spettacolo immorale, in attesa che arrivi il turno per sprofondare nell’abisso senza ritorno…

 

Ciò avviene forse soltanto con i più lontani dalla fede e dalla Chiesa? No, ahimè, ma pure con i Tuoi fedeli, con i Tuoi ministri, con i Tuoi consacrati… quelli che dovrebbero stare notte e giorno gettati ai Tuoi piedi e invece Ti lasciano quasi sempre solo, senza curarsi dei torrenti di amore e di misericordia che fluiscono dai Tuoi tabernacoli. Evidentemente hanno cose più importanti di cui occuparsi, magari nel Tuo nome, ma senza di Te.

 

Ma chi sei tu per contraddire tutti questi esperti, medici, scienziati, veterinari e zanzarologi diventati famosi con la pandemia?

Se, anziché dar retta alle ingannevoli voci del mondo, accostassero l’orecchio al silenzioso sussurro del Cuore che tanto li ama, udrebbero ben altri accenti, quelli della verità che libera e salva; ma, presaghi di dover radicalmente cambiare, interiormente ed esteriormente, si guardano bene dal farlo, rendendosi così sordi e ciechi, indurendo il proprio cuore fino a renderlo come una pietra. No, costoro non possono essere realmente Tuoi, benché lo appaiano al di fuori; forse non lo sono mai stati, oppure, se lo furono un giorno lontano, hanno smesso da tempo immemorabile. Se Ti appartenessero davvero, non si lascerebbero incantare dal sibilo della menzogna.

 

Si direbbe che tante persone fossero proprio ipnotizzate, con la coscienza assopita e programmata in modo che esegua degli ordini a un dato segnale. C’è chi ipotizza addirittura che i televisori di ultima generazione emanino impulsi capaci di condizionare la mente, ma per far perdere l’indipendenza di giudizio è sufficiente l’esposizione di qualche ora al giorno al perenne lavaggio del cervello effettuato, da un anno e mezzo, da tutti i canali e in tutto il palinsesto.

 

Oltre ai martellanti comandi espliciti, è possibile che passino anche messaggi subliminali; altrimenti non si spiega come mai tanta gente sia diventata incapace di ragionare, rifiutandosi rabbiosamente persino di toccare l’argomento.

Chi sarebbero quei sedicenti virologi ed epidemiologi dissidenti che non vengono intervistati da nessuno e che tu citi invece come autorità indiscusse, quei dannati guastafeste che vorrebbero toglierci il divertimento di far suonare i metal detector dell’aeroporto?

 

Ma chi sei tu per contraddire tutti questi esperti, medici, scienziati, veterinari e zanzarologi diventati famosi con la pandemia?

 

Chi sarebbero quei sedicenti virologi ed epidemiologi dissidenti che non vengono intervistati da nessuno e che tu citi invece come autorità indiscusse, quei dannati guastafeste che vorrebbero toglierci il divertimento di far suonare i metal detector dell’aeroporto?

 

Il reale è ciò che è detto e mostrato dai mass media, non ciò che si vede coi propri occhi, si sente con le proprie orecchie e si evince dalla propria riflessione. Se il cielo è quasi sempre schermato da griglie di scie persistenti che influiscono sul tempo, nessuno ci fa caso, perché la televisione e i giornali non ne parlano; la cosa, di conseguenza, non esiste.

 

Bisognerebbe rinchiudere questa gente in manicomio, così che possiamo lasciarci sterminare in pace dai signori che vogliono a tutti i costi dimezzarci, mettendo i sopravvissuti sotto stretto controllo; l’importante è poter partire

Se poi uno, anche in vacanza, si sente continuamente spossato e con un cerchio alla testa, sarà perché non s’è vaccinato, lo stupido complottista sostenente che le corsie di pronto soccorso rigurgitano di pazienti, anche giovanissimi, colpiti, dopo la benefica iniezione, da inspiegabili trombosi, ictus, embolie, miocarditi e quant’altro… che i medici hanno l’ordine di nascondere.

 

Il medesimo folle, del resto, già l’anno scorso azzardava che l’epidemia fosse stata causata dal vaccino antinfluenzale e che nei reparti di terapia intensiva i malati venissero finiti, anziché curati.

 

Bisognerebbe rinchiudere questa gente in manicomio, così che possiamo lasciarci sterminare in pace dai signori che vogliono a tutti i costi dimezzarci, mettendo i sopravvissuti sotto stretto controllo; l’importante è poter partire.

 

Come dubitare della veridicità di quanto affermano sulle nuove varianti del virus, dopo un anno e mezzo di inganno globale?

E poi, perché sospettare delle indicazioni inappellabili di governanti non eletti, ma appositamente scelti dai magnati dell’alta finanza, che ci persuadono a lasciarci distruggere, ben contenti di esserlo?

 

Come dubitare della veridicità di quanto affermano sulle nuove varianti del virus, dopo un anno e mezzo di inganno globale?

 

Perché mai contestare, nella pluridecennale truffa del debito pubblico, l’idea di un ulteriore indebitamento dello Stato, ma stavolta buono, cioè tale da strangolarci in modo irreversibile?

 

Perché mai contestare, nella pluridecennale truffa del debito pubblico, l’idea di un ulteriore indebitamento dello Stato, ma stavolta buono, cioè tale da strangolarci in modo irreversibile?

Per qual motivo perdere fiducia in un’istituzione nata da un colossale broglio elettorale e sempre manovrata da potenze straniere contro gli interessi della Nazione? La salvifica repubblica, anzi, va ad ogni costo difesa nella sua laicità atea e blasfema, quand’anche ciò comportasse l’approvazione di leggi liberticide e autorizzasse qualunque forma di pubblica oscenità, con gravissimo vilipendio della religione e disprezzo dei sentimenti più sacri di un popolo… il quale è talmente assuefatto che non reagisce più ad alcuno stimolo, se non a quelli di chi tenta di metterlo in guardia.

 

Di fronte allo strazio di tale desolante spettacolo, di questa decadenza spirituale che precipita altresì gli uomini nella rovina materiale, è indispensabile elevarsi, sia per rimanerne immuni, sia per sostenere una sofferenza altrimenti insopportabile.

 

Occorre innalzarsi ad altitudini irraggiungibili dagli assalti del nemico, a quote superiori ad ogni tempesta, a regioni sconosciute agli affanni di quaggiù.

Per qual motivo perdere fiducia in un’istituzione nata da un colossale broglio elettorale e sempre manovrata da potenze straniere contro gli interessi della Nazione? La salvifica repubblica, anzi, va ad ogni costo difesa nella sua laicità atea e blasfema, quand’anche ciò comportasse l’approvazione di leggi liberticide e autorizzasse qualunque forma di pubblica oscenità, con gravissimo vilipendio della religione e disprezzo dei sentimenti più sacri di un popolo…

 

Bisogna che il cuore si trasferisca in Paradiso, o, viceversa, che l’anima diventi un cielo per ospitare la serena, immutabile, indivisibile Trinità santissima. Essa inabita già ogni battezzato che sia in stato di grazia, ma per godere della Sua ineffabile compagnia è necessario ritrovarla spesso nell’intimo dell’essere, al fine di familiarizzarsi con essa. Se a qualcuno ciò paresse un vaneggiamento di malsano misticismo, ascoltiamo la voce degli amici di Dio che la Chiesa ci addita come maestri e modelli.

 

Desidero che ognuno di voi mediti a fondo la straordinaria preghiera sotto riportata, composta dalla giovanissima Elisabetta della Trinità. Vi sarà di enorme aiuto a collocarvi nel punto di osservazione adeguato alle sfide che la Provvidenza vi ha posto, così da poter conservare una lucida comprensione della realtà presente e da trovare la giusta via da seguire secondo la volontà di Dio.

 

 

O mio Dio, Trinità che adoro, aiutatemi a dimenticarmi interamente per stabilirmi in voi, immobile e quieta come se la mia anima fosse già nell’eternità. Che nulla possa turbare la mia pace né farmi uscire da voi, mio immutabile Bene, ma che ogni istante mi porti più addentro nella profondità del vostro mistero. Pacificate la mia anima, fatene il vostro cielo, la vostra dimora amata e il luogo del vostro riposo. Che io non vi lasci mai solo, ma sia là tutta quanta, tutta desta nella mia fede, tutta in adorazione, tutta abbandonata alla vostra azione creatrice.

 

Occorre innalzarsi ad altitudini irraggiungibili dagli assalti del nemico, a quote superiori ad ogni tempesta, a regioni sconosciute agli affanni di quaggiù

O mio amato Cristo, crocifisso per amore, vorrei essere una sposa per il vostro Cuore, vorrei coprirvi di gloria, vorrei amarvi… fino a morirne! Ma sento la mia impotenza e vi chiedo di rivestirmi di voi stesso, di immedesimare la mia anima con tutti i movimenti della vostra anima, di sommergermi, d’invadermi, di sostituirvi a me, affinché la mia vita non sia che un’irradiazione della vostra vita. Venite in me come Adoratore, come Riparatore e come Salvatore.

 

O Verbo Eterno, Parola del mio Dio, voglio passare la mia vita ad ascoltarvi, voglio farmi tutta docibile per imparare tutto da voi. Poi, attraverso tutte le notti, tutti i vuoti, tutte le impotenze, voglio fissare sempre voi e restare sotto la vostra grande luce. O mio Astro amato, incantatemi, perché io non possa più uscire dalla vostra irradiazione.

 

O Fuoco consumatore, Spirito d’amore, scendete sopra di me, affinché si faccia nella mia anima come un’incarnazione del Verbo: che io sia per Lui come un’umanità in aggiunta nella quale Egli rinnovi tutto il suo mistero.

 

E voi, o Padre, chinatevi sulla vostra povera, piccola creatura, copritela della vostra ombra, non vedete in essa se non il Diletto, nel quale avete riposto tutte le vostre compiacenze.

 

O miei Tre, mio Tutto, mia Beatitudine, Solitudine infinita, Immensità in cui mi perdo, mi consegno a voi come una preda. Seppellitevi in me perché io mi seppellisca in voi, in attesa di venire a contemplare nella vostra luce l’abisso delle vostre grandezze.

 

 

 

 

 

 

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Gender

Papa Leone XIV nomina un arcivescovo pro-LGBT a ruoli chiave in Vaticano

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Papa Leone XIV ha promosso un vescovo che ha sostenuto le liturgie a tema LGBT a una posizione di consulenza all’interno della Commissione per i rapporti religiosi con l’ebraismo, parte del Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani, diretto dal cardinale Kurt Koch.

 

L’arcivescovo Bernard Longley di Birmingham, in Inghilterra, ha ricevuto tre nomine dal Vaticano da giugno, nonostante la sua lunga storia di sostegno a iniziative della Chiesa che sono in contraddizione con l’insegnamento morale cattolico.

 

L’ annuncio del Vaticano di giovedì segue la nomina di Longley al Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani a giugno e al Dicastero per il dialogo interreligioso a luglio.

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Longley, 70 anni, è arcivescovo dell’arcidiocesi di Birmingham, in Inghilterra. È stato ordinato nel 1981 e nominato vescovo ausiliare di Westminster da Papa Giovanni Paolo II nel 2003.

 

Come ausiliare, Pink News ha celebrato il suo ruolo nella supervisione del «Soho Masses Pastoral Council», un gruppo che organizza liturgie per omosessuali attivi. Gli fu affidato questo incarico dal cardinale Cormac Murphy-O’Connor, allora arcivescovo di Westminster.

 

Nel 2010, ha difeso le «Messe LGBT» su The Tablet, rifiutando qualsiasi «verifica dei mezzi morali» prima di distribuire la Santa Comunione e accusando i critici di fare supposizioni sull’attività sessuale dei partecipanti.

 

I suoi commenti hanno suscitato forti critiche da parte degli attivisti, tra cui la defunta Daphne McLeod di Pro Ecclesia et Pontifice, uno dei gruppi che regolarmente tenevano una veglia di preghiera al di fuori della «Messa LGBT». Nonostante la sua opposizione, McLeod ha mantenuto un rapporto rispettoso con i partecipanti alla «Messa LGBT». Nella sua risposta a Longley, McLeod ha affermato che erano «perfettamente onesti riguardo al loro stile di vita omosessuale» e «sottolineavano di avere relazioni sessuali».

 

«Nessuno, a parte l’arcivescovo, cerca di fingere di vivere o di impegnarsi a vivere una vita casta», ha aggiunto.

 

Nominato arcivescovo di Birmingham nel 2009, Longley ha mantenuto uno stretto contatto con i gruppi LGBT. Nel maggio 2023, ha ringraziato la «comunità LGBTQ+» per il suo feedback al Sinodo sulla sinodalità.

 

Nella sua risposta diocesana al sinodo del 2023 si faceva riferimento alle «relazioni amorose» di «divorziati risposati, genitori single, persone che vivono in matrimoni poligami, persone LGBTQ».

 

Successivamente, l’arcidiocesi di Longley ha ospitato un evento per i cattolici LGBT, per quello che il prelato ha definito «un dialogo continuo per ascoltare ulteriormente».

 

Secondo il sito web dell’arcidiocesi, Longley ha richiesto la creazione di un gruppo LGBT diocesano, che «è emerso dal processo sinodale». Il gruppo LGBT di Longley ha organizzato una «Messa di benvenuto LGBTQ+» a maggio di quest’anno. Longley stesso ha commentato: «è così importante che tutti si sentano benvenuti nella famiglia della Chiesa», e ha espresso la speranza che tali eventi offrano «un accompagnamento e un incoraggiamento adeguati».

 

La nomina di Longley avviene in un momento di maggiore attenzione nei confronti della «diffusione» LGBT di Roma. All’inizio di settembre, Papa Leone XIV ha ricevuto in udienza privata il gesuita attivista pro-LGBT padre James Martin, SJ, dopo la quale Martin ha affermato che Leone «continuerà con la stessa apertura che Francesco ha mostrato verso i cattolici LGBTQ».

 

Il giorno dopo la sua elezione, Martin aveva espresso un caloroso sostegno a Leone e, prima delle elezioni, si diceva che avesse appoggiato l’allora cardinale Robert Prevost. Sebbene alcuni sostenessero che Martin non dovesse essere considerato un testimone attendibile, gli eventi hanno confermato la sua interpretazione.

 

Prima di quell’incontro, Leone ha ricevuto in un’udienza segreta e non annunciata la suora eretica pro-LGBT Suor Lucia Caram.

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Meno di una settimana dopo, il gruppo pro-LGBT «Tenda di Gionata» è sceso in Vaticano con migliaia di partecipanti, celebrando una messa nella chiesa del Gesù dei Gesuiti e attraversando in processione la Porta Santa della Basilica di San Pietro. L’evento è stato pubblicizzato sul sito web del Vaticano dedicato all’Anno Giubilare.

 

Lo stesso Leone ha affermato che l’insegnamento della Chiesa sulla morale sessuale potrebbe cambiare, se prima cambiassero gli atteggiamenti. In recenti dichiarazioni, ha fortemente insinuato che il cambiamento della prassi pastorale e dell’opinione pubblica debba precedere qualsiasi cambiamento dottrinale formale. Martin ha elogiato questa iniziativa e ha invitato i cattolici a pregare «per un cambiamento di atteggiamento» a tal fine.

 

Tra le altre recenti nomine di Leo c’è quella del vescovo Michael Pham nella diocesi di San Diego. A luglio, l’ausiliare di Pham, il vescovo Ramón Bejarano, ha celebrato una «Messa dell’orgoglio LGBT» nella diocesi con il suo appoggio . A luglio, ha anche nominato vescovo di Baker, Oregon, padre Thomas Hennen, che era stato coinvolto nella stesura di linee guida pastorali per le persone con attrazione per lo stesso sesso, che non facevano alcun riferimento alla necessità della castità.

 

In qualità di vicepresidente eletto di recente della Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles nel 2025, Longley si posiziona come uno dei prelati più anziani del Paese, mentre Leone rimodella gli organi chiave del Vaticano.

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Immagine di Catholic Church of England and Wales via Flickr pubblicata su licenza CC BY-NC-ND 2.0

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Spirito

Ci siamo: ecco l’arcivescova di Canterbury. Pro-aborto e pro-LGBT

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Sarah Mullally è stata scelta come nuovo arcivescovo anglicano di Canterbury, segnando la prima volta che una donna viene nominata alla più alta carica ecclesiastica nella Chiesa anglicana.   La sede dell’arcivescovo di Canterbury era vacante dal 7 gennaio 2025, quando l’arcivescovo Giustino Welby si dimise a causa delle accuse di cattiva gestione di un caso di abuso.   Abbiamo quindi la prima «arcivescova» canterburiana. Immaginiamo che a questo punto si debba dire anche «monsignora».   La Mullally diventa ora la prima donna a ricoprire questo prestigioso incarico. Mentre il monarca regnante, in questo caso Re Carlo III, è ufficialmente il capo della Chiesa d’Inghilterra, l’arcivescovo di Canterbury è il vescovo più anziano e il capo spirituale della comunità anglicana mondiale.   La Chiesa anglicana ha iniziato a «ordinare» le donne nel 1994 e la prima «vescova» donna è stata nominata nel 2014.

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La Mullally è stata vescovo di Londra nel 2018, considerata la terza più alta carica della Chiesa d’Inghilterra. In precedenza ha lavorato come infermiera del Servizio Sanitario Nazionale (NHS) ed è diventata la più giovane responsabile infermieristica di sempre per l’Inghilterra nel 1999. La donna deciso di entrare nel clero anglicano all’inizio degli anni 2000. Mullally è sposata e ha due figli.   L’ex infermiera è nota per le sue idee teologiche e politiche progressisti. Si è definita femminista ed è una sostenitrice dell’aborto e dell’agenda LGBT. Nel 2022, come vescovo di Londra, ha promosso la celebrazione del «Mese della storia LGBT+» e l’istituzione di un gruppo consultivo per la diocesi incentrato sulla «cura pastorale e l’inclusione delle persone LGBT+ nella vita delle nostre comunità ecclesiali».   La monsignora ha espresso le sue opinioni pro-aborto in un post su un blog del 2012: «sospetto che descriverei il mio approccio a questo problema come pro-scelta piuttosto che pro-vita [sic], anche se fosse un continuum mi troverei da qualche parte lungo questo percorso, muovendomi verso la vita quando si riferisce alla mia scelta e poi consentendo la scelta quando si riferisce agli altri, se ha senso» ha scritto oscuramente.   Il processo di elezione dell’arcivescovo di Canterbury coinvolge la Commissione per le Nomine della Corona (CNC), che comprende un presidente nominato dal Primo Ministro britannico e rappresentanti della Chiesa d’Inghilterra. La CNC nomina un candidato al primo ministro, che poi lo consiglia formalmente al monarca, che a sua volta nomina (o respinge) formalmente il candidato.   Come riportato da Renovatio 21, la comunione anglicana ha già visto a causa dell’elezione di una donna ad arcivescovo del Galles una rottura nelle sue pendici africane. In una conferenza a Kigali di due mesi fa, a seguito della nomina della «vescova» Cherry Wann ad arcivescovo del Galles, è stato concluso che «Poiché il Signore non benedice le unioni tra persone dello stesso sesso, è pastoralmente fuorviante e blasfemo formulare preghiere che invocano la benedizione nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo».   «La decisione della Chiesa in Galles di eleggere la Reverenda Cherry Vann come Arcivescovo e Primate è un altro doloroso chiodo nella bara dell’ortodossia anglicana. Celebrando questa elezione e la sua immorale relazione omosessuale, la Comunione di Canterbury ha ceduto ancora una volta alle pressioni mondane che sovvertono la buona parola di Dio» aveva commentato Laurent Mbanda, Presidente del Consiglio dei Primati della Global Anglican Future Conference (GAFCON).

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Immagine di Roger Harris via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 3.0 Unported
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Viganò: «Leone ambisce al ruolo di Presidente del Pantheon ecumenico della Nuova Religione Globale di matrice massonica»

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L’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha scritto su X un breve testo in cui accusa papa Leone XIV di voler divenire leader di una religione globalista uscita dalle logge massoniche.

 

«È evidente che Leone ambisce al ruolo di Presidente del Pantheon ecumenico della Nuova Religione Globale di matrice massonica» scrive sua eccellenza. «Prevost non si discosta minimamente dal “nuovo corso” sinodale inaugurato da Bergoglio, nel tradimento del Mandato petrino e nell’abdicazione al ruolo di Vicario di Cristo».

 

Il prelato lombardo commenta così un videomessaggio con intenzione di preghiera di papa Prevost diffuso con immagini di eventi «ecumenici» dei passati pontificati come Assisi (1986) con Giovanni Paolo II , la visita in Sinagoga di Benedetto XVI in sinagoga e il famoso incontro con l’islam di papa Francesco ad Abu Dhabi.

 

«Preghiamo perché noi credenti di diverse tradizioni religiose lavoriamo insieme per difendere e promuovere la pace, la giustizia e la fratellanza umana» dice il testo del messaggio.

 

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Monsignor Viganò da anni parla del disegno soggiacente alla sovversione degli Stati e della Chiesa. Al cambio del paradigma politico corrisponde un cambio di paradigma teologico.

 

«Il Great Reset prevede l’instaurazione di una Religione Universale, ecumenica, ecologica e malthusiana, che vede in Bergoglio il suo naturale leader, come riconosciuto recentemente dalla Massoneria» aveva scritto in un intervento del marzo 2021 monsignore. «L’adorazione della pachamama in Vaticano, l’accordo di Abu Dhabi, l’Enciclica Fratelli tutti e il prossimo sabba di Astana vanno tutti in questa direzione, compiendo quell’inesorabile processo dissolutorio della Chiesa iniziato con il Concilio Vaticano II» .

 

In un’intervista di mesi fa, ricordando la figura del pontefice precedente, Viganò dichiarava che come «papa della chiesa sinodale», Bergoglio «si sentiva autorizzato a predicare il verbo globalista, l’ideologia woke, l’omosessualismo arcobaleno, la frode climatica e pandemica, l’immigrazionismo sfrenato, la morale situazionale e via dicendo».

 

Ciò, elaborava Viganò, corrispondeva ad un disegno di ingegneria spirituale precisa, architettata dagli incappucciati: «considerandosi un monarca assoluto, sciolto cioè da ogni vincolo con l’autorità di Cristo, Bergoglio ha svolto il compito assegnatogli dai suoi padroni: dare corpo a una chiesa dell’umanità – auspicata dalla massoneria – totalmente desacralizzata ed orizzontale, globalista, ecumenica e sincretista, green, gender fluid e gay friendly».

 

«Se Bergoglio è riuscito ad ottenere tanta ammirazione da chi detesta la Chiesa Cattolica e il papato è perché l’élite lo considera «uno di loro», altrettanto rivoluzionario, altrettanto imbevuto di filantropismo massonico, altrettanto ecumenico, sincretista, inclusivo, green woke» aveva dichiarato ancora l’arcivescovo in un’intervista dello scorso maggio con Steve Bannon.

 

Come riportato da Renovatio 21, Viganò considera «Prevost in evidente e inquietante continuità con Bergoglio».

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