Big Pharma
Una nuova ricerca evidenzia il legame tra il vaccino AstraZeneca e i coaguli di sangue
Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense.
Ricercatori in Norvegia e Germania sostengono di aver identificato anticorpi che causano reazioni immunitarie che generano i coaguli di sangue cerebrali sperimentati da alcune persone che hanno ricevuto il vaccino COVID di AstraZeneca.
I ricercatori dell’ospedale universitario di Greifswald, nel nord della Germania, hanno dichiarato di aver scoperto come il vaccino COVID di AstraZeneca potrebbe causare coaguli di sangue che potrebbero portare a rare trombosi nel cervello, come ha riferito l’emittente pubblica Norddeutscher Rundfunk .
I ricercatori dell’ospedale universitario di Greifswald hanno dichiarato di aver scoperto come il vaccino COVID di AstraZeneca potrebbe causare coaguli di sangue che potrebbero portare a rare trombosi nel cervello
Il team tedesco, guidato dal professor Andreas Greinacher, ha affermato in un comunicato che il vaccino di AstraZeneca può, in alcuni casi, indurre l’iperattivazione delle piastrine nel sangue, fatto che può portare a coaguli potenzialmente letali. Come riportato da NPR, Greinacher ha spiegato che è simile a ciò che accade con una condizione chiamata trombocitopenia indotta dall’eparina.
Greinacher e il suo team hanno analizzato 13 casi di coaguli di sangue cerebrali segnalati in Germania entro 4-16 giorni dalla somministrazione del vaccino AstraZeneca. Dodici su tredici erano donne e quasi tutte avevano meno di 55 anni. In quattro dei 12 pazienti, il team è stato in grado di isolare e identificare gli anticorpi specifici che hanno provocato la reazione immunitaria genera i coaguli di sangue cerebrali.
I ricercatori hanno scoperto che il vaccino di AstraZeneca attiva le piastrine del sangue, o trombociti, che nel corpo di solito si attivano solo quando una ferita sta guarendo – quando il sangue si coagula mentre la ferita si chiude. In alcuni pazienti, la vaccinazione ha attivato un meccanismo che ha portato alla formazione di coaguli di sangue nel cervello, secondo Deutsche Welle.
Greinacher ha spiegato che è simile a ciò che accade con una condizione chiamata trombocitopenia indotta dall’eparina
Gli esperti sperano che la scoperta possa condurre a un trattamento mirato per coloro che soffrono di tale coagulazione. Ma i ricercatori hanno sottolineato che il trattamento sarebbe utile solo dopo la comparsa del coagulo di sangue, non ne impedirebbe la formazione.
Il team di ricerca tedesco non ha fornito dati precisi, ma presenterà i risultati a The Lancet, stando a quanto scrive il New York Times.
Mentre i ricercatori studiavano casi in Germania, un team guidato da Pål Andre Holme, direttore medico presso l’Ospedale universitario di Oslo, stava indagando su tre casi di coaguli di sangue post-vaccinazione in Norvegia che si sono verificati in operatori sanitari di età inferiore ai 50 anni.
«La nostra teoria è che questa sia una forte risposta immunitaria che molto probabilmente avviene dopo il vaccino», ha detto il dottor Holme. «Soltanto il vaccino può spiegare questa risposta immunitaria»
Holme ha detto al quotidiano norvegese VG di essere fiducioso di aver identificato gli anticorpi innescati dal vaccino che hanno causato una reazione eccessiva del sistema immunitario che genera coaguli di sangue.
«La nostra teoria è che questa sia una forte risposta immunitaria che molto probabilmente avviene dopo il vaccino», ha detto Holme. «Soltanto il vaccino può spiegare questa risposta immunitaria», ha detto Holme. È la stessa teoria avanzata da Greinacher e colleghi in Germania.
Holme ha aggiunto che «non c’è altro in questi pazienti che possa dare una risposta immunitaria così forte. Sono abbastanza sicuro che siano questi anticorpi la causa, e non vedo altro motivo se non il fatto che sono innescati dal vaccino».
«Non c’è altro in questi pazienti che possa dare una risposta immunitaria così forte. Sono abbastanza sicuro che siano questi anticorpi la causa, e non vedo altro motivo se non il fatto che sono innescati dal vaccino»
Come riportato da The Defender la scorsa settimana, più di 20 paesi hanno sospeso le vaccinazioni Oxford-AstraZeneca per le segnalazioni di coaguli di sangue – alcuni con conseguente morte – in persone sane che hanno ricevuto il vaccino.
L’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha esaminato le segnalazioni di danni e decessi correlati ai coaguli di sangue e ha concluso che il vaccino di AstraZeneca non era associato a un rischio complessivo di coaguli nei soggetti vaccinati. Ma non ha escluso un’associazione con rari casi di coaguli nei vasi che drenano il sangue dal cervello noti come trombosi del seno venoso cerebrale, riporta Reuters.
I ricercatori dell’EMA hanno comunicato che indagheranno se i rari coaguli di sangue siano collegati al vaccino o si siano verificati per caso, osservando che la trombosi del seno venoso cerebrale è rara ma principalmente associata alla gravidanza e ai contraccettivi orali, ha affermato Sabine Straus, presidente del comitato di sicurezza dell’EMA.
La trombosi del seno venoso cerebrale è rara ma principalmente associata alla gravidanza e ai contraccettivi orali, ha affermato Sabine Straus, presidente del comitato di sicurezza dell’EMA
Nonostante il possibile rischio di coaguli di sangue, il capo dell’EMA, Emer Cooke, ha affermato che i benefici del vaccino superano i rischi di potenziali effetti collaterali e il vaccino di AstraZeneca è sicuro ed efficace.
La Danimarca ha riferito sabato che altre due persone hanno avuto emorragie cerebrali dopo aver ricevuto il vaccino COVID di AstraZeneca e che una di loro era morta, scrive il New York Times. Un portavoce della Regione della Capitale danese ha confermato il decesso.
Secondo il New York Times, l’agenzia di stampa danese Ritzau ha riportato che l’altra persona era una donna sulla trentina ed era gravemente malata.
La Danimarca ha riferito sabato che altre due persone hanno avuto emorragie cerebrali dopo aver ricevuto il vaccino COVID di AstraZeneca e che una di loro era morta
L’Agenzia danese per i medicinali ha comunicato che stava valutando se la condizione fosse un potenziale effetto collaterale.
«In questo momento stiamo esaminando se questa è la stessa identica immagine della malattia con più coaguli di sangue, un basso numero di piastrine ed emorragie», ha affermato Tanja Erichsen, direttrice dell’Agenzia Danese per i Medicinali, in un’intervista radiofonica con l’emittente nazionale danese DR.
Il dottor James Bussel, esperto di disturbi piastrinici e professore emerito presso la Weill Cornell Medicine, ha affermato che il verificarsi di coagulazione anomala e carenza di piastrine nelle persone sotto i 50 anni è raro. Ha osservato che gli anticorpi identificati dai ricercatori in Europa potrebbero, in una risposta molto insolita al vaccino, aver attivato le piastrine e avviato una serie di coagulazione e sanguinamento anormali, secondo il Times.
Il vaccino di AstraZeneca è stato approvato per l’uso di emergenza in 70 paesi ma non ha ricevuto tale autorizzazione negli Stati Uniti
La Danimarca ha sospeso l’uso del vaccino di AstraZeneca fino a giovedì, nonostante le rassicurazioni dell’EMA sul fatto che il vaccino è sicuro.
Altri paesi scandinavi e la Finlandia hanno preso decisioni simili a causa dei risultati preliminari di esperti medici in Norvegia e Germania che hanno suggerito un possibile collegamento tra il vaccino e rare malattie ematiche.
Il vaccino di AstraZeneca è stato approvato per l’uso di emergenza in 70 paesi ma non ha ricevuto tale autorizzazione negli Stati Uniti. Alcuni esperti di vaccini statunitensi rimangono cauti sulla teoria degli anticorpi e ritengono che l’elevata notorietà degli eventi potrebbe indurre più medici del normale a segnalare la condizione, facendola apparire correlata al vaccino, scrive Reuters.
Alcuni esperti statunitensi si domandano anche perché gli eventi si stiano verificando a tassi più elevati con AstraZeneca rispetto ai vaccini Pfizer, Moderna, Johnson & Johnson e Sputnik V della Russia, tutti progettati per produrre anticorpi mirati alla proteina spike che il COVID utilizza per entrare nelle cellule.
Alcuni esperti statunitensi si domandano anche perché gli eventi si stiano verificando a tassi più elevati con AstraZeneca rispetto ai vaccini Pfizer, Moderna, Johnson & Johnson e Sputnik V della Russia, tutti progettati per produrre anticorpi mirati alla proteina spike che il COVID utilizza per entrare nelle cellule
Sebbene Johnson & Johnson utilizzi anche un adenovirus non replicante per rilasciare proteine spike nelle cellule, è stato approvato solo di recente negli Stati Uniti, nel febbraio 2021.
«Dovremo vedere quando (scienziati tedeschi e norvegesi) presenteranno una pubblicazione sottoposta a revisione paritaria e la comunità scientifica potrà esaminarla», ha affermato il dott. Peter Hotez, ricercatore di vaccini presso il Baylor College of Medicine di Houston. «Non c’è motivo per cui il vaccino AstraZeneca lo farebbe mentre gli altri, inclusi i vaccini COVID-19 basati sull’adenovirus, no».
Megan Redshaw
Traduzione di Alessandra Boni
© 22 marzo 2021, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.
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AstraZeneca ammette che il vaccino può provocare trombosi mortali: documenti giudiziari
AstraZeneca ha ammesso per la prima volta in documenti giudiziari che il suo vaccino anti-COVID può causare un raro effetto collaterale potenzialmente mortale, in un’apparente dietrofront che potrebbe aprire la strada a un pagamento legale multimilionario. Lo riporta il Telegraph.
Il colosso farmaceutico è stato citato in giudizio in un’azione collettiva per aver affermato che il suo vaccino, sviluppato con l’Università di Oxford, avrebbe causato morte e lesioni gravi in dozzine di casi.
Gli avvocati dei ricorrenti sostengono che il vaccino abbia prodotto un effetto collaterale che ha avuto un effetto devastante su un piccolo numero di famiglie.
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Il primo caso è stato presentato l’anno scorso da Jamie Scott, padre di due figli, che è rimasto con una lesione cerebrale permanente dopo aver sviluppato un coagulo di sangue e un’emorragia al cervello che gli ha impedito di lavorare dopo aver fatto il vaccino nell’aprile 2021. L’ospedale aveva chiamato la moglie tre volte per dirle che suo marito stava per morire.
AstraZeneca contesta le affermazioni ma ha accettato, in un documento legale presentato all’Alta Corte a febbraio, che il suo vaccino anti-COVID «può, in casi molto rari, causare TTS», cioè la trombosi con sindrome trombocitopenica.
La TTS è una condizione rara, in cui una persona sviluppa coaguli di sangue che possono ridurre il flusso sanguigno se combinati con un basso numero di piastrine, causando difficoltà nell’arrestare il sanguinamento. I sintomi della TTS comprendono forti mal di testa e dolori addominali.
Cinquantuno casi sono stati depositati presso l’Alta Corte, con vittime e parenti in lutto che chiedono danni per un valore stimato fino a 100 milioni di sterline.
«L’ammissione di AstraZeneca – fatta in difesa legale contro la richiesta del signor Scott all’Alta Corte – fa seguito ad un intenso dibattito legale» scrive il Telegraph. «Potrebbe portare a dei pagamenti se l’azienda farmaceutica accettasse che il vaccino è stato la causa di malattie gravi e morte in casi legali specifici».
Si apprende inoltre che «il governo si è impegnato a sottoscrivere le spese legali di AstraZeneca». Il governo britannico ha manlevato AstraZeneca da ogni azione legale ma finora si è rifiutato di intervenire.
In una lettera di risposta inviata nel maggio 2023, AstraZeneca ha detto agli avvocati di Scott che «non accettiamo che la TTS sia causata dal vaccino a livello generico».
Tuttavia, nel documento legale presentato all’Alta Corte a febbraio, AstraZeneca avrebbe affermato: «È ammesso che il vaccino AZ possa, in casi molto rari, causare TTS. Il meccanismo causale non è noto».
«Inoltre, la TTS può verificarsi anche in assenza del vaccino AZ (o di qualsiasi vaccino). Il nesso di causalità in ogni singolo caso sarà oggetto di prova da parte di esperti».
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Gli avvocati sostengono che il vaccino AstraZeneca-Oxford è «difettoso» e che la sua efficacia è stata «ampiamente sopravvalutata», affermazioni che AstraZeneca nega fermamente.
Gli scienziati avevano identificato per la prima volta un collegamento tra il vaccino e una nuova malattia chiamata trombocitopenia e trombosi immunitaria indotta da vaccino (VITT) già nel marzo 2021, poco dopo l’inizio del lancio del vaccino COVID-19. Gli avvocati dei ricorrenti sostengono che VITT è un sottoinsieme di TTS, sebbene AstraZeneca non sembri riconoscere il termine.
Kate Scott, la moglie del signor Scott, ha detto al Telegraph che «il mondo della medicina ha riconosciuto da molto tempo che la VITT è stata causata dal vaccino. Solo AstraZeneca si è chiesta se le condizioni di Jamie siano state causate dal vaccino».
«Ci sono voluti tre anni perché arrivasse questa ammissione. È un progresso, ma vorremmo vedere di più da loro e dal governo. È tempo che le cose si muovano più rapidamente. Spero che la loro ammissione significhi che saremo in grado di risolvere la questione il prima possibile. Abbiamo bisogno di scuse e di un giusto risarcimento per la nostra famiglia e per le altre famiglie che sono state colpite. Abbiamo la verità dalla nostra parte e non ci arrenderemo».
Sarah Moore, partner dello studio legale Leigh Day, che sta portando avanti le azioni legali, ha dichiarato che «AstraZeneca ha impiegato un anno per ammettere formalmente che il loro vaccino può causare devastanti coaguli di sangue, quando questo fatto è stato ampiamente accettato dal mondo clinico dalla fine del 2021».
«In questo contesto, purtroppo sembra che AZ, il governo e i suoi avvocati siano più propensi a fare giochi strategici e ad accumulare spese legali piuttosto che impegnarsi seriamente con l’impatto devastante che il loro vaccino AZ ha avuto sulla vita dei nostri clienti».
In un comunicato AstraZeneca ha dichiarato: «La nostra solidarietà va a chiunque abbia perso i propri cari o abbia riportato problemi di salute. La sicurezza dei pazienti è la nostra massima priorità e le autorità di regolamentazione dispongono di standard chiari e rigorosi per garantire l’uso sicuro di tutti i medicinali, compresi i vaccini».
«Dall’insieme delle prove contenute negli studi clinici e nei dati del mondo reale, è stato continuamente dimostrato che il vaccino AstraZeneca-Oxford ha un profilo di sicurezza accettabile e le autorità di regolamentazione di tutto il mondo affermano costantemente che i benefici della vaccinazione superano i rischi di effetti collaterali potenzialmente estremamente rari».
L’azienda sottolinea che le informazioni sul prodotto relative al vaccino sono state aggiornate nell’aprile 2021, con l’approvazione dell’autorità di regolamentazione del Regno Unito, per includere “la possibilità che il vaccino AstraZeneca-Oxford sia in grado, in casi molto rari, di essere un fattore scatenante» per la TTS.
L’azienda non riconosce le affermazioni di aver compiuto un dietrofront nel riconoscere che il vaccino può causare TTS nei documenti giudiziari, scrive il Telegraph.
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Il vaccino – annunciato al momento del suo lancio da Boris Johnson come un «trionfo per la scienza britannica» – non è più utilizzato nel Regno Unito.
Nei mesi successivi al lancio, gli scienziati hanno identificato l’effetto collaterale potenzialmente grave del vaccino. È stato quindi raccomandato di offrire un vaccino alternativo ai minori di 40 anni perché il rischio del vaccino AstraZeneca superava il danno rappresentato da Covid.
I dati ufficiali dell’Agenzia di regolamentazione dei medicinali e dei prodotti sanitari (MHRA) mostrano che si sospetta che almeno 81 decessi nel Regno Unito siano stati collegati alla reazione avversa che ha causato la coagulazione in persone che avevano anche un basso numero di piastrine.
In totale, secondo i dati dell’MHRA, quasi una persona su cinque che soffriva di questa condizione è morta.
Il governo britannico gestisce il proprio programma di compensazione per il vaccino, ma le presunte vittime sostengono che il pagamento una tantum di 120.000 sterline sia inadeguato.
I dati ottenuti nell’ambito di una richiesta relativa alla libertà di informazione mostrano che dei 163 pagamenti effettuati dal governo entro febbraio di quest’anno, almeno 158 sono andati a destinatari del vaccino AstraZeneca.
AstraZeneca è la seconda più grande società quotata in borsa nel Regno Unito, con una capitalizzazione di mercato di oltre 170 miliardi di sterline. Il suo amministratore delegato, Sir Pascal Soriot, è il capo più pagato tra le società FTSE 100, con guadagni vicini a 19 milioni di sterline.
Come riportato da Renovatio 21, le cause in Gran Bretagna che sostengono che il siero abbia causato morti e lesioni gravi sono molteplici. Autopsie su cittadini morti erano giunti a conclusioni sulla coagulazione del sangue dei vaccinati ancora due anni fa. Ricerche supponevano una correlazione tra coaguli e vaccino ancora nel 2021.
Durante un’intervista di inizio 2022 il professor Sir Andrew Pollard, direttore dell’Oxford Vaccine Group e presidente del Comitato Congiunto Britannico per la Vaccinazione e l’Immunizzazione (JCVI), aveva affermato che il lancio del vaccino contro il COVID dovrebbe essere frenato per «concentrarsi sui vulnerabili» piuttosto che iniettare infiniti booster all’intera popolazione.
«Non possiamo vaccinare il pianeta ogni quattro o sei mesi. Non è sostenibile o conveniente» aveva detto lo scienziato.
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Come riportato da Renovatio 21, ancora tre anni fa per i periti della Procura, la morte della giovane Camilla per trombosi – una vicenda che sconvolse l’Italia allora in piena campagna di vaccinazione genica universale – «è ragionevolmente da riferirsi a un effetto avverso da somministrazione del vaccino anti COVID». La 18enne ligure si era vaccinata con un siero AstraZeneca.
«Non avevo mai visto un cervello ridotto in quelle condizioni da una trombosi così estesa e grave» dichiarò a La Stampa il direttore della clinica neurotraumatologica che aveva seguito il caso genovese.
I genitori di Camilla avevano ripetuto che la ragazza, morta dopo la prima dose, non aveva patologie pregresse, né assumeva farmaci di qualsiasi tipo. La famiglia aveva poi assentito all’espianto degli organi della ragazza.
Il padre di Camilla è morto per un malore improvviso nel marzo 2022, a neanche un anno dalla tragica scomparsa della figlia. Il nonno paterno di Camilla era morto a poche settimane di distanza dalla nipote ancora nell’estate 2021.
In Italia, ad ogni modo, sui giornali sono molti i casi finiti sui giornali, casi che riguardano anziani, adulti e pure i giovani. Effetti avversi gravi e mortali sono stati discussi anche in Canada, in Austria e in tantissimi altri Paesi.
Tre anni fa la somministrazione del vaccino AZ alle donne incinte fu sospesa in Brasile, mentre la Corea del Sud ha rifiutato il siero AZ per gli over 65. Degna di nota la mossa degli USA che nel 2021 inviarono dosi extra di AstraZeneca in Messico e in Canada.
AstraZeneca, la grande farmaceutica a cui l’allora ministro della saluta Speranza aveva detto nel 2020 di aver ordinato 400 milioni di dosi, era già nota anche in Italia per vicende controverse riprese anche in Parlamento. Nel 2013, il presidente della commissione antitrust italiana Giovanni Pitruzzella, nella relazione annuale presentata al Parlamento, stigmatizzò il comportamento dominante di alcune multinazionali farmaceutiche tra cui l’AstraZeneca.
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Immagine di UKinUSA via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic
Big Pharma
Affermazioni fuorvianti sul vaccino Pfizer «hanno portato discredito» a Big Pharma: parla un autorità di autoregolamentazione britannica
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Grave censura per aver portato «discredito su» Big Pharma
La denuncia si concentrava su un tweet che Phillips di Pfizer ha condiviso su Twitter, ora X, originariamente realizzato da un dipendente Pfizer con sede negli Stati Uniti. Il tweet affermava: «Il nostro vaccino candidato è efficace al 95% nella prevenzione del COVID-19 e al 94% nelle persone di età superiore ai 65 anni. Archivieremo tutti i nostri dati presso le autorità sanitarie entro pochi giorni. Grazie a tutti i volontari della nostra sperimentazione e a tutti coloro che combattono instancabilmente questa pandemia». Il comitato investigativo della PMCPA ha scoperto che quattro dipendenti di Pfizer UK avevano ritwittato il post e altri lo avevano messo «mi piace». Hanno detto che probabilmente il pubblico e gli operatori sanitari avrebbero visto il tweet.Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Altri cinque rimproveri legati alla promozione del vaccino anti-COVID
Pfizer è stata rimproverata sei volte dall’autorità di regolamentazione per la sua promozione non etica del vaccino COVID-19. Il 4 marzo, pochi giorni dopo che la PMCPA aveva annunciato la sua sentenza sui tweet del 2020 che promuovevano il vaccino, l’agenzia ha anche annunciato una seconda sentenza , rilevando che Pfizer aveva violato un’altra clausola del codice di condotta in un tweet del 2022 di Pfizer UK che «non è riuscita a mantenere standard professionali». Tale sentenza, emessa anche in risposta a una denuncia presentata da UsForThem, riguardava una serie di tre tweet pubblicati sul feed Twitter di Pfizer UK che includevano un collegamento a un articolo di Pulse Today.Aiuta Renovatio 21
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Alimentazione
Pfizer sospende la nuova pillola dimagrante dopo che i pazienti hanno riscontrato gravi effetti collaterali
La nuova pillola sperimentale per la perdita di peso della Pfizer ha funzionato nel raggiungere il suo obiettivo dichiarato, ma con alla perdita di peso si sono aggiunti effetti collaterali così gravi che la ricerca è stata interrotta.
In un comunicato stampa, il colosso farmaceutico ha affermato che avrebbe interrotto gli studi clinici sul danuglipron, la sua pillola dimagrante da prendere due volte al giorno. Questo farmaco utilizza un meccanismo simile a semaglutide, perché un’ampia percentuale delle persone che l’hanno assunto nelle prime due fasi sperimentali ha avuto disturbi gastrointestinali ed effetti indesiderati come nausea e diarrea.
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«Mentre gli eventi avversi più comuni erano lievi e di natura gastrointestinale coerenti con il meccanismo, sono stati osservati tassi elevati (fino al 73% di nausea; fino al 47% di vomito; fino al 25% di diarrea)», si legge nel comunicato stampa. «Tassi di interruzione elevati, superiori al 50%, sono stati osservati con tutte le dosi rispetto a circa il 40% con il placebo».
«Al momento, la formulazione di danuglipron due volte al giorno non avanzerà negli studi di Fase 3» scrive il comunicato.
Come il semaglutide, il principio attivo dei famosissimi iniettabili Ozempic e Wegovy, il danuglipron è un agonista del recettore del peptide-1 (GLP-1) simile al glucagone, il meccanismo esatto è oggetto di dibattito ma che a livello generale si ritiene imiti la sensazione di pienezza nell’intestino. Sebbene le iniezioni di semaglutide – che solo negli ultimi anni sono state approvate in USA per la perdita di peso – siano sempre più in voga, anch’esse possono avere alcuni importanti effetti collaterali gastrointestinali.
Con la popolarità degli iniettabili di semaglutide è arrivata una crescente spinta a trovare un modo per ottenere gli effetti del farmaco sotto forma di pillola. Fino a quando Pfizer non ha deciso di interrompere i suoi studi, il danuglipron sembrava destinato a diventare il prossimo grande passo nel trattamento della perdita di peso, soprattutto considerando che i risultati di studi precedenti suggerivano che fosse efficace quanto Ozempic.
L’azienda a fronte degli investimenti fatti e dei possibili grandi guadagni, ha sostenuto nella sua dichiarazione che, sebbene stia interrompendo i test sul danuglipron, sta ancora cercando di immettere sul mercato una pillola dimagrante.
«I risultati degli studi in corso e futuri sulla formulazione a rilascio modificato di danuglipron una volta al giorno forniranno informazioni su un potenziale percorso da seguire con l’obiettivo di migliorare il profilo di tollerabilità e ottimizzare sia la progettazione che l’esecuzione dello studio», ha affermato il dottor Mikael Dolsten, direttore scientifico e presidente di Pfizer.
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«Lo sviluppo futuro di danuglipron si concentrerà su una formulazione una volta al giorno, con dati farmacocinetici attesi nella prima metà del 2024» annuncia il comunicato Pfizer.
Come riportato da Renovatio 21, il semaglutide – commercializzato come Ozempic – sta rivoluzionando il settore farmaceutico e si annuncia, secondo alcuni analisti, come quello che potrebbe divenire il farmaco più venduto della storia. Il fenomeno potrebbe avere consegue trasformative per la società e l’economia: la banca d’affari Morgan Stanley ha pubblicato un rapporto sull’impatto dei farmaci contro l’obesità sui produttori di cibo spazzatura.
Il problema degli effetti collaterali tuttavia è già stato posto.
Come riportato da Renovatio 21, oltre al pericolo per le donne incinte, vi sarebbe un’inchiesta in corso per stabilire se esiste una possibile correlazione tra l’assunzione del semaglutide e l’ideazione di pensieri suicidi.
Una recente intervista di Tucker Carlson ad un ex dirigente di enti di regolazione del farmaco ha aperto numerosi dubbi riguardo gli effetti avversi del farmaco e riguardo alla bontà dell’intera filiera industrial-sanitario-statale che si prepara a sostenerne la massima diffusione.
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