Geopolitica
Il generale Mini ritiene che Trump abbia liquidato la NATO

Secondo il generale italiano in pensione Fabio Mini, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha liquidato la NATO.
«Trump ha praticamente liquidato la NATO. L’ha liquidata» ha detto il generale. «Ha detto, “Voi siete un’agenzia per la vendita delle mie armi, acquisto e rivendita delle armi, siete un grossista, capito? E fine e mi pagate pure».
«Sì. Invece di pagare io a voi la commissione, no, siete voi che mi pagate a me. Anzi, non mi pagate la commissione, mi pagate tutte le armi, me le pagate per intero e me le pagate al costo che dico io, non al costo che si fa per regalarle alla gente. E le armi che vi do sono quelle che dico io, non quelle, quelle che ho nei parchi, veicoli inefficienti, no? Che stanno lì a far ruggine, no?» continua il Mini spiegando il pensiero di Trump.
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Il generale ha quindi constato che «l’Europa non è in grado di fare la guerra alla Russia. Se si dovesse dimostrare che effettivamente la Russia sta minacciando l’Europa e i paesi dell’Unione Europea, allora si potrebbe cominciare a vedere e come l’Europa potrebbe rispondere. Ma questo non è il caso e questo la NATO lo sa benissimo».
Mini spiega anche riguardo ai «famosi sconfinamenti», ipotizzando che ne succedono «15 al giorno»: «sono tutte cose che fanno parte dell’amministrazione della gestione delle operazioni al confine».
« Ora, che questa cosa possa essere presa come una provocazione o come un test per verificare la capacità di reazione, è una cosa che dicono gli ucraini, ma non dobbiamo cadere sempre continuamente nel trabocchetto. Gli ucraini hanno voglia di dire questo perché a loro fa comodo. Hanno voglia di dire questo per far vedere che se l’Europa, se la NATO non interviene come dicono loro, come vorrebbero loro, vuol dire che è fasulla»
«Cioè quello che dice Zelens’kyj in continuazione è un insulto a tutta l’Europa» ha dichiarato il generale Mini.
«Trump è in crisi» ha continuato, dicendo che il presidente USA si sarebbe «giocato la credibilità». «Quando gli americani si accorgeranno di quello che sta facendo Trump saranno guai. Quando gli ebrei fuori nel mondo, fuori di Israele, si renderanno conto di che cosa ha fatto Trump aiutando quei mezzi nazisti che stanno in Israele».
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Geopolitica
Deputata statunitense plaude al discorso di Putin a Valdai

Nel suo intervento al forum di Valdai, Putin ha più volte ribadito la sua apertura a ristabilire relazioni con Washington, a patto che gli Stati Uniti dimostrino reciprocità e rispettino gli interessi nazionali russi. «Notiamo che l’attuale amministrazione statunitense agisce prioritariamente in base agli interessi del proprio Paese, dal suo punto di vista. Ritengo sia un approccio ragionevole. Tuttavia, anche la Russia rivendica il diritto di perseguire i propri interessi nazionali», ha dichiarato il presidente russo. Il leader russo ha anche parlato del rapporto con il presidente statunitense Donald Trump. Nonostante la sua immagine e la propensione a «sorprendere» l’opinione pubblica, Trump si è rivelato un interlocutore «a proprio agio», in grado di «ascoltare e comprendere», ha osservato Putin.This needs to happen. There is no reason why we can’t be great trade partners with Russia. https://t.co/VQK6rDvejB
— Rep. Anna Paulina Luna (@RepLuna) October 2, 2025
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Geopolitica
L’albanese sorosiano Edi Rama prende in giro Trump per aver confuso l’Albania con l’Armenia

Il primo ministro albanese Edi Rama ha attaccato duramente il presidente degli Stati Uniti Donald Trump dopo che quest’ultimo ha affermato di aver risolto il conflitto tra Albania e Azerbaigian, confondendo il paese balcanico con l’Armenia nel Caucaso meridionale.
Un filmato condiviso sui social media mostra Rama mentre si avvicina al presidente francese Emmanuel Macron e al presidente azero Ilham Aliyev con un commento ironico durante un vertice in Danimarca giovedì.
«Dovresti scusarti con noi perché non ti sei congratulato con noi per l’accordo di pace che il presidente Trump ha stipulato tra Albania e Azerbaigian», si sente il Rama dire al Macron.
PM of Albania having a good laugh with President of Azerbaijan and Macron about Trump repeatedly claiming that he ended the war between their two countries which were not at war with each other. pic.twitter.com/5lP6XTps2J
— Ron Filipkowski (@RonFilipkowski) October 2, 2025
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«Mi dispiace», si sente rispondere Macron, mentre tutti e tre i leader ridono.
La battuta si riferiva alla visita di Stato di Trump in Gran Bretagna due settimane prima, dove aveva citato la «soluzione di Aber-baijan (sic) e Albania» come esempio del suo impegno nel mantenimento della pace, pronunciando male la parola «Azerbaijan» e confondendo l’Albania con l’Armenia.
Trump: We settled Aber-baijan and Albania…
He’s referring to Azerbaijan and Armenia.
Can we 25th him already? pic.twitter.com/mkT28a06zt— Ron Smith (@Ronxyz00) September 18, 2025
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L’ultimo passo falso di Trump si aggiunge a una lunga serie di errori geografici. Ha definito il Belgio una «città bellissima», ha inventato il nome «Nambia» a un pranzo all’ONU, ha confuso i Paesi Baltici con i Balcani e una volta ha acclamato il Prince of Wales (Principe del Galles) come Price of Whales «il Principe delle Balene».
Anche altri presidenti statunitensi hanno commesso errori: George W. Bush ha notoriamente elogiato il leader australiano per aver visitato le «truppe austriache» in Iraq, mentre Joe Biden ha confuso la Siria con la Libia e la Colombia con il Venezuela.
Come riportato da Renovatio 21, il Rama è di fatto un uomo di Soros, con cui ha collaborato molto direttamente negli anni passati.
Di fatto, Rama – le cui scene di amicizia privata con il premier italiano Giorgia Meloni sono state fatte pubbliche qualche estate fa – è stato nel direttivo della celebre Open Society Foundations, l’ente «filantrocapitalista» del discusso finanziere speculatore internazionale George Soros. Il premier albanese era anche uno degli invitati all’esclusivissima festa per il terzo matrimonio di Soros nel 2013, la cui lista degli invitati era praticamente una mappa dei personaggi mondialisti ficcati nella politica di ogni Paese possibile – più Bono Vox, ovviamente.
I rapporti con il mondo del Partito Democratico USA nemico di Trump sono stati in passato rosei: nel maggio 2021, il segretario di Stato americano Antony Blinken (nella foto proprio col Rama, nel febbraio 2024) aveva annunciato una serie di sanzioni nei confronti del grande rivale di Rama, Sali Berisha, per «atti corrotti» che «hanno minato la democrazia in Albania». Il linguaggio qui è assai riconoscibile.
Rama è noto per il videomessaggio in italiano impeccabile con cui annunziava al nostro popolo che avrebbe mandato nell’Italia dei primi mesi di COVID nel 2020 un gruppo di medici albanesi. Come ricordano le cronache, non finì bene: i dottori inviati generosamente da Tirana furono trovati ubriachi a fare festa in hotel dalle forze dell’ordine, un piccolo incidente nel percorso della guarigione del Paese dal morbo cinese.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr.
Geopolitica
Hamas si dice pronta a liberare tutti gli ostaggi israeliani

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