Ormoni
WADA versus USADA: è guerra tra l’antidoping mondiale e quello statunitense

L’agenzia internazionale antidoping e la sua controparte nazionale negli Stati Uniti si sono accusate a vicenda di proteggere gli atleti che imbrogliano dalle punizioni.
L’escalation di questa settimana è stata innescata da un’inchiesta pubblicata mercoledì dall’agenzia di stampa Reuters. Si è concentrata sulle affermazioni della World Anti-Doping Agency (WADA) secondo cui l’US Anti-Doping Agency (USADA) avrebbe scoperto diversi atleti in violazioni di farmaci per migliorare le prestazioni, ma non avrebbe fatto rispettare le regole, trasformandoli invece in informatori.
Le due agenzie sono attualmente in disaccordo sulle affermazioni americane secondo cui la WADA non avrebbe punito 23 nuotatori cinesi per aver presumibilmente assunto uno steroide vietato durante le competizioni nazionali. L’organismo internazionale ha accusato la USADA di aver oltrepassato il suo mandato e di aver fatto affermazioni che il presidente della WADA Witold Banka ha descritto come «politicamente motivate».
Quando l’agenzia di stampa gli ha chiesto delle accuse a suo carico, il direttore generale dell’USADA Travis Tygart ha definito la trasformazione dei trasgressori in informatori «un modo efficace per arrivare a questi problemi sistemici più grandi».
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«Se ci sono agenti o altri che sfruttano gli atleti e trafficano, penso che sia del tutto appropriato», ha affermato il funzionario statunitense.
Le norme internazionali consentono agli imbroglioni di ottenere una riduzione della sospensione se collaborano alle indagini su altri sospettati di doping, ma non dicono nulla riguardo alla possibilità di risparmiarli da un’azione penale e di consentire loro di competere, si legge nel rapporto.
La WADA ha dichiarato alla Reuters di aver ordinato alla USADA di sospendere la pratica, quando ne è stata informata nel 2011, rifiutando di identificare le tre persone utilizzate come informatori dall’agenzia statunitense. I loro risultati non sono mai stati screditati, anche se uno dei trasgressori aveva un profilo relativamente alto nello sport, ha aggiunto. La WADA ha scelto di non perseguirli per preoccupazione per la loro sicurezza, ha affermato.
In una dichiarazione rilasciata dopo la pubblicazione del rapporto, l’agenzia internazionale ha accusato l’USADA di una «chiara violazione» e ha aggiunto ulteriori informazioni sull’informatore di alto profilo, affermando che era «un atleta di livello d’élite, che ha gareggiato in qualificazioni olimpiche ed eventi internazionali negli Stati Uniti».
«Come devono sentirsi gli altri atleti sapendo di aver gareggiato in buona fede contro coloro che, secondo l’USADA, avevano imbrogliato?», si chiedeva, accusando l’organismo americano di ipocrisia nel criticare la WADA per il caso cinese.
La WADA ha concordato con le spiegazioni dell’agenzia antidoping cinese, secondo cui i test positivi erano dovuti alla contaminazione della cucina, e ha rifiutato di punire gli atleti.
L’USADA ha risposto affermando che il suo critico internazionale stava mettendo in atto «tentativi disperati e pericolosi di diffamare altri, compresi gli informatori, invece di rispondere a domande fondamentali» sui cinesi.
La guerra del doping ha evidenti radici geopolitiche, divenute con le Olimpiadi di Sochi nel 2014, trionfo della Russia putiniana punita con da una parte il colpo di Stato di Maidan a Kiev e dall’altro da una gragnuola di accuse di dopingo contro gli atleti di Mosca, come testimonia il film distribuito da Netflix Icarus, che fa parlare una gola profonda della medicina sportiva russa esfiltrato in USA.
A seguire un clamoroso caso di dopingo, quello a carico del nuotatore Sun Yang, era stato il defunto Franco Frattini, che però fu attaccato dai cinesi nel suo ruolo di presidente al Tribunale di Arbitrato Sportivo Internazionale (TAS) di Losanna per aver insultato il popolo del Regno di Mezzo in un post sui social media dove egli sfogava tutto il suo animalismo.
Frattini aveva scritto su Twitter «inferno perenne per i sadici bastardi cinesi che uccidono brutalmente cani e gatti nello Yulin, con la complicità delle autorità cinesi». In altri post sulla questione dei cani in Cina avrebbe usato uno insulto pesante: «musi gialli».
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Nella vera guerra occulta della geopolitica del doping, un hackeraggio ai danni della stessa WADA aveva mostrato le sospette «esenzioni» farmaceutiche (il cosiddetto «uso terapeutico» che scuda l’uso di certune sostanze) degli atleti americani, rivelando che il prodigio della ginnastica Simone Biles, in una disciplina dove la concentrazione è tutto, avrebbe fatto uso di anfetamine e psicofarmaci.
«Simone Biles potrebbe passare alla storia dello sport come la prima atleta narcolettica a vincere quattro medaglie d’oro in una sola olimpiade», scherzarono all’epoca alcuni dei massimi esperti di antidoping italiani.
La Biles si ritirò precipitosamente da alcune gare delle Olimpiadi di Tokyo, accusando a destra e a manca. Alcuni hanno sospettato che potrebbe essere un problema psicofarmaceutico: pasticche perfettamente legali in USA sono completamente illegali in Giappone.
Ad ogni modo, pochi giorni fa, alle controverse Olimpiadi di Parigi, alla trave, la Biles è stata battuta alla trave dalla ginnasta italiana Alice D’Amato, che ha preso l’oro, mentre la statunitense è finita senza medaglia, penalizzata anche per non aver salutato la giuria. Il bronzo è andato ad un’altra italiana, Manila Esposito.
Mentre avanzano progetti vagamente transumanisti di Olimpiadi per soli dopati, la battaglia geopolitica delle droghe sportive continua.
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Contraccezione
Elon Musk: le pillole anticoncezionali stanno distorcendo le emozioni delle donne e cambiando il comportamento

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🚨 ELON MUSK ON HORMONAL BIRTH CONTROL:
“A lot of women may be unaware that hormonal birth control can cause significant risk of depression, increased risk of suicide, and can make you go out with people you don’t actually like. It actually says this on the box.” “My message to… pic.twitter.com/lF00nesJ1D — Autism Capital 🧩 (@AutismCapital) October 8, 2024
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Hormonal birth control makes you fat, doubles risk of depression & triples risk of suicide.
This is the clear scientific consensus, but very few people seem to know it. — Elon Musk (@elonmusk) February 16, 2024
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«Il controllo delle nascite ormonale e la mancanza di figli di cui prendersi cura renderebbero triste qualsiasi mammifero» aveva ulteriormente chiosato il magnate di origine sudafricana, spiegando ancora che «usare la contraccezione ormonale, che amplifica notevolmente la depressione, e non avere figli renderebbe triste qualsiasi mammifero, e noi siamo mammiferi. In mancanza di figli, si cerca un altro sfogo per la loro compassione, ma purtroppo a volte questo è una causa distruttiva per la civiltà».It is important that women know the effects of hormonal birth control, as it is a significant cause of depression and increases suicide risk.
This is not a value statement, just a public service announcement. Other forms of birth control do not have these effects. https://t.co/7pVnongbQI — Elon Musk (@elonmusk) March 17, 2024
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Games
Il contatto pelle a pelle di una trans con un bambino di 3 anni ha rilasciato ormoni che hanno «trasformato» il piccolo

La Società Europea di Endocrinologia Pediatrica ha pubblicato quello che potrebbe essere uno dei casi di studio transgender più terrificanti che abbia mai visto. Intitolato «Pubertà precoce periferica dovuta a estradiolo esogeno in una bambina di 3 anni: un caso clinico», lo studio descrive come il padre transgender della bambina abbia causato effetti fisici devastanti nella figlia esponendola ai suoi «trattamenti» transgender.
Dopo che il padre ha deciso di essere una donna, ha iniziato ad assumere l’estradiolo in gel, definito nello studio «terapia ormonale di affermazione di genere» (o GAHT). Gli autori dello studio osservano che «l’uso di estrogeni transdermici nelle ragazze con ipogonadismo è ben noto per l’induzione della pubertà» e che «lo sviluppo sessuale dovuto all’esposizione esogena agli steroidi sessuali presenti in alimenti, ambiente o farmaci è noto, ma scarsamente segnalato».
Dopo che il padre iniziò ad assumere trattamenti ormonali, la figlia fu esposta al GAHT attraverso il contatto pelle a pelle. Ciò provocò «un caso di pubertà precoce periferica» nella bambina di 3 anni, con conseguenze fisiche catastrofiche.
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«Una bambina di 3 anni è stata indirizzata al nostro ambulatorio pediatrico per lo sviluppo del seno… nell’arco di 6 mesi», afferma lo studio. «Il trattamento GAHT del padre transgender prevedeva uno spray di estradiolo da 6,12 mg applicato quotidianamente su entrambi gli avambracci. Dopo 6 mesi, la terapia è stata sostituita da un gel di estradiolo da 3,75 mg al giorno per 7 mesi. Il gel è stato applicato manualmente su torace, addome, spalle e cosce. Il padre ha riferito un contatto pelle a pelle quotidiano».
«Un esame fisico della ragazza ha rivelato uno stadio di Tanner III per il seno e uno stadio di Tanner I per lo sviluppo di altri organi riproduttivi», prosegue lo studio. «L’altezza era di 108,1 cm (+3,2 DS), il peso di 19,7 kg (+0,54 DS) e l’età ossea era avanzata a 6,9 anni (Greulich e Pyle). L’ecografia pelvica ha dimostrato un aumento delle dimensioni dell’utero e dell’endometrio in rapporto all’età, corrispondente allo stadio di Tanner III-IV. L’estradiolo era di 0,04 nmol/l e il test di stimolazione con GnRH ha rivelato un picco di LH di 2,0 UI/l con un rapporto LH/FSH di 0,77».
Questi cambiamenti, ha concluso lo studio, erano il risultato diretto dell’esposizione ai trattamenti transgender del padre: «questi risultati clinici, radiologici e di laboratorio erano compatibili con una diagnosi di pubertà precoce periferica dovuta all’estradiolo esogeno. La terapia ormonale del padre è stata modificata da un gel a un cerotto transdermico e la ragazza ha sperimentato una regressione dello sviluppo del seno, una normalizzazione della velocità di crescita, un’ecografia pelvica e un test di stimolazione con GnRH».
Di conseguenza, avvertono gli autori dello studio, coloro che si sottopongono a «trattamenti» transgender devono essere consapevoli che «l’esposizione all’estradiolo esogeno può portare a pubertà precoce nelle ragazze prepuberi» e che «le persone transgender devono essere accuratamente informate del rischio di trasmissione di ormoni transdermici e consigliate di lavarsi le mani, usare i guanti ed evitare il contatto con la pelle subito dopo l’applicazione degli ormoni. Le pazienti con figli devono essere avvertite del rischio e le cliniche di genere dovrebbero valutare la possibilità di prescrivere vie di somministrazione alternative, come compresse o cerotti, nelle pazienti ad alto rischio».
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Non solo questo padre stava costringendo la sua famiglia a sopportare il trauma di dichiarare – e, presumibilmente, di aspettarsi che accettassero – di non essere più un uomo, nota LifeSite, ma anche di non essere più un padre, ma la sua decisione di modificare fisicamente il suo corpo ha avuto conseguenze sia fisiche che psicologiche, soprattutto per la figlia piccola. La bambina era ovviamente troppo piccola per capire cosa stesse succedendo. Poi ha iniziato a succedere anche a lei.
Come scritto da Renovatio 21, le istituzioni moderne hanno una moralità tutta loro per quanto riguarda l’endocrinologia e il cambio di sesso, quello cha abbiamo qui chiamato «lo Stato etico ormonale»: l’uomo che con gli ormoni steroidei vuole sembrare più maschio (ad esempio, il culturista) può finire in galera; alla femmina che invece vuole invertire il suo sesso gli stessi ormoni arrivano per prescrizione della medicina statale. Viceversa, pure: ecco che all’uomo sono offerti ormoni sintetici femminili, con, come vediamo nel caso di questa bambina e in tantissimi altri di cui non si parla, ramificazioni terrificanti di salute pubblica.
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Epidemie
Estrogeni, le donne avrebbero un rischio più elevato di Long COVID

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