Economia
Titoli del Tesoro USA, gli hedge fund si impadroniscono dell mercato da 25 trilioni di dollari

La finanza iperspeculativa degli hedge fund si dirige verso il mercato dei BOT statunitensi.
Il mercato da 25.000 miliardi di dollari dei titoli del Tesoro statunitense è oggi il più grande mercato di qualsiasi tipo al mondo, ed è il punto di riferimento per tutti gli strumenti finanziari in tutto il sistema finanziario transatlantico.
Un articolo del Financial Times del 26 settembre intitolato «La Federal Reserve ha suggerito che l’accumulo di scommesse nel mercato dei titoli del Tesoro potrebbe comportare un rischio per la stabilità», lancia l’allarme sul fatto che gli hedge fund sarebbero in procinto di impadronirsi di quel mercato, trasformandolo in un mercato speculativo pericolosamente volatile e aperto a tutti.
FT riporta che sia la Fed (la Banca Centrale USA) che la Banca dei Regolamenti Internazionali hanno lanciato nell’ultimo mese avvertimenti sul «rapido accumulo di scommesse sugli hedge fund nel mercato dei titoli del Tesoro».
Nel 2008, il mercato dei titoli del Tesoro ammontava a circa 5 mila miliardi di dollari; oggi ammonta a 25 mila miliardi di dollari – cioè 25 trilioni.
Inoltre, i cosiddetti operatori primari, le 24 banche che effettuano transazioni direttamente con il Dipartimento del Tesoro e facilitano le negoziazioni per gli investitori, sono stati storicamente i «market maker» nei titoli del Tesoro (lavorando con il Tesoro per fissare i tassi, mantenere il mercato stabile etc.).
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Tuttavia ora gli hedge fund sono sempre più i market maker, e si concentrano su un arbitraggio speculativo ad alta leva finanziaria, chiamato «basis trade», che intrinsecamente provocherà da oscillazioni selvagge del mercato e ne e trarrà profitto.
«Il cosiddetto basis trade implica mettere in competizione due prezzi del debito molto simili – vendendo futures e acquistando obbligazioni – e ricavando guadagni dal piccolo divario tra i due utilizzando denaro preso in prestito» spiega FT. Il risultato è «la collisione tra un forte indebitamento e movimenti di mercato improvvisi e inaspettati, e la velocità con cui ciò può causare problemi potenzialmente seri».
«La Fed ha affermato che la strategia pone una “vulnerabilità per la stabilità finanziaria” mentre la BRI [Banca dei Regolamenti Internazionali] ha affermato aveva il potenziale per “dislocare” il commercio» continua la testata economica.
Vari banchieri intervistati dal FT hanno raccontato come vanno le cose: «la mia più grande preoccupazione è che se riuscissimo a ottenere una grande riduzione di questo trade a leva, ciò potrebbe davvero causare il prosciugamento della liquidità nel mercato dei titoli del Tesoro», ha affermato Matthew Scott, responsabile del trading di tassi presso AllianceBernstein.
Un anonimo dirigente senior di uno dei più grandi hedge fund del mondo ha dichiarato che «se gli hedge fund smettessero di acquistare titoli del Tesoro, non so chi li comprerebbe».
Come scrive EIRN, il Financial Times non si pone un’ulteriore importante implicazione di questo sviluppo: quale Paese sano di mente al mondo vorrà continuare a detenere titoli del Tesoro denominati in dollari, quando quel mercato verrà conquistato da hedge fund che traggono profitto da selvagge fluttuazioni speculative che essi stessi inducono?
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Immagine Michale Aston via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons CC BY-NC 2.0 DEED
Economia
l dollaro USA tocca il minimo degli ultimi 30 anni nelle riserve estere globali

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Economia
Musk diventa il primo con un patrimonio di 500 miliardi e dichiara di voler vivere e morire su Marte («territorio americano»)

Elon Musk, amministratore delegato di Tesla e SpaceX, è diventato il primo individuo al mondo a raggiungere un patrimonio netto di 500 miliardi di dollari. Lo riporta la rivista Forbes.
La ricchezza dell’uomo di origini sudafricane è cresciuta grazie al recente aumento delle azioni Tesla e alle valutazioni in rialzo delle sue società private.
Mercoledì, le azioni Tesla sono salite di quasi il 4%, incrementando il patrimonio di Musk di 9,3 miliardi di dollari, portandolo a 500,1 miliardi di dollari, come riportato dalla Forbes Billionaires List. La partecipazione del 12% di Musk in Tesla è valutata 191 miliardi di dollari.
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Gli analisti attribuiscono l’aumento della sua ricchezza alla rinnovata concentrazione di Musk sulle sue attività imprenditoriali. Da aprile, quando ha annunciato durante una chiamata sui risultati finanziari che avrebbe lasciato il ruolo di capo del Dipartimento per l’Efficienza Governativa (DOGE) sotto il presidente Donald Trump per dedicarsi maggiormente a Tesla e ad altri progetti, le azioni Tesla sono quasi raddoppiate. La decisione di lasciare l’agenzia è seguita a un disaccordo con il presidente su una legge chiave riguardante tasse e spese.
Robyn Denholm, presidente del consiglio di amministrazione di Tesla, ha dichiarato il mese scorso che Musk è tornato «in prima linea» dopo mesi di distrazioni. Poco dopo, Musk ha acquistato azioni Tesla per quasi 1 miliardo di dollari, dimostrando fiducia nell’espansione dell’azienda nei settori dell’intelligenza artificiale e della robotica.
Oltre a Tesla, SpaceX, l’azienda aerospaziale di Musk, è stata valutata 400 miliardi di dollari in un’offerta pubblica di acquisto ad agosto, rispetto ai 350 miliardi di dicembre. La sua quota del 42% vale 168 miliardi di dollari. Musk detiene inoltre il 53% di xAI Holdings, nata dalla fusione della sua startup di Intelligenza Artificiale con X, valutata attualmente 113 miliardi di dollari, con indiscrezioni che suggeriscono un possibile raggiungimento di 200 miliardi.
Musk ha stabilito più volte record di patrimonio netto: è salito in cima alla classifica di Forbes nel gennaio 2021 con 190 miliardi di dollari, ha raggiunto i 300 miliardi a novembre e ha superato i 400 miliardi a dicembre 2024. Attualmente, supera di 150 miliardi il fondatore di Oracle, Larry Ellison, secondo nella classifica.
Come riportato da Renovatio 21, Ellison, miliardario ebreo sostenitore dell’esercito israeliano, ha di recente acquistato Tiktok, per la gioia pubblica del premier israeliano Beniamino Netanyahu, che in un suo discorso agli influencer sionisti ha parlato anche dell’importanza della propaganda israeliana su X, dicendo che «Elon Musk non è un nemico, è un amico».
Il Bloomberg Billionaires Index, che adotta un diverso metodo di calcolo, stima il patrimonio di Musk a 470 miliardi di dollari, comunque il più alto tra i primi 500 al mondo.
In questi giorni il Musk ha riaffermato il suo ambizioso obiettivo di vivere e morire su Marte, dopo aver integrato il pianeta rosso negli Stati Uniti.
Musk ha spesso descritto la colonizzazione di Marte come parte di una visione più ampia per garantire la sopravvivenza dell’umanità in caso di un «evento di livello estinzione», con SpaceX che lavora attivamente allo sviluppo di veicoli spaziali per realizzare questo scopo.
«Ho un unico passaporto, ora e per sempre: quello americano. Vivrò e morirò qui. O su Marte (parte dell’America)», ha scritto Musk mercoledì in un post su X.
All’inizio di quest’anno, l’imprenditore ha dichiarato che la prima missione Starship su Marte potrebbe essere lanciata già a fine 2026.
Oltre al sistema di lancio Starship, progettato per missioni con equipaggio verso la Luna e Marte, Musk guida diverse iniziative spaziali attraverso SpaceX, che sviluppa e lancia razzi, veicoli spaziali e sistemi satellitari.
I razzi riutilizzabili Falcon 9 e Falcon Heavy di SpaceX sono impiegati per missioni commerciali e governative, inclusi contratti con la NASA. La navicella Crew Dragon trasporta regolarmente astronauti alla Stazione Spaziale Internazionale. Tramite Starlink, SpaceX gestisce una rete in espansione di migliaia di satelliti in orbita terrestre bassa per fornire connettività internet globale.
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La NASA ha propri obiettivi a lungo termine per Marte, concentrandosi attualmente sul programma Artemis, che mira a riportare l’uomo sulla Luna prima di puntare al pianeta rosso. Una missione con equipaggio su Marte è prevista provvisoriamente per la fine degli anni 2030 o l’inizio degli anni 2040, in base ai progressi tecnologici e ai finanziamenti.
A marzo, il Wall Street Journal ha riferito, citando fonti, che Musk intende riorientare le priorità della NASA verso missioni umane su Marte entro la fine del mandato del presidente Donald Trump, proponendo di riallocare risorse e nominare alleati all’interno dell’agenzia per accelerare i progressi.
Il fondatore di SpaceX ha anche rivelato che un futuro volo Starship su Marte porterà con sé Optimus, il robot umanoide di Tesla, suggerendo che questa missione potrebbe spianare la strada a sbarchi umani, possibili, secondo lui, già nel 2029.
«Quest’anno, speriamo di riuscire a produrre circa 5.000 robot Optimus », aveva detto Musk agli investitori Tesla lo scorso aprile. «Tecnicamente puntiamo ad avere abbastanza componenti per produrne 10.000, forse 12.000, ma dato che si tratta di un prodotto completamente nuovo, con un design completamente nuovo, direi che ci riusciremo se riusciremo a raggiungere la metà dei 10.000 pezzi».
«Ma anche 5.000 robot, sono le dimensioni di una legione romana, per vostra informazione, il che è un pensiero un po’ spaventoso» ha continuato significativamente Elon. «Come un’intera legione di robot, direi “wow”. Ma penso che costruiremo letteralmente una legione, almeno una legione di robot quest’anno, e poi probabilmente 10 legioni l’anno prossimo. Penso che sia un’unità piuttosto interessante, sapete? Unità di legione. Quindi probabilmente 50.000 circa l’anno prossimo».
Come segnalato da Renovatio 21, il riferimento al concetto di legione e alla storia di Roma (passione nota dell’uomo più ricco del mondo) fa venire in mente altre considerazioni espresse dal Musk negli anni scorsi, peraltro proprio riguardo al presidente russo Vladimiro Putin.
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Quando tre anni fa ancora il suo networth era di circa 240 miliardi (ora è quasi il doppio) fu intervistato per un documentario della testata germanica Welt, dove corresse il giornalista che lo descriveva come l’uomo più ricco della Terra. «Io penso che Putin sia significativamente più ricco di me», alluse Elon. «Sì lo penso davvero. Io non posso andare ad invadere altri Paesi. Credo ci sia una vecchia citazione… forse da Crasso… non sei davvero ricco sino a che non puoi permetterti una legione».
Elon Musk, che si è forse riconciliato con Trump al Charlie Kirk Memorial dopo lo strappo di mesi fa a seguito del varo del Big Beautiful Bill, gode della sempre più aperta stima dello stesso Putin.
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Economia
Gli Stati Uniti «pronti a sostituire» tutto il gas e il petrolio russo nell’UE

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