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Sindaco pornografo suicida dopo la scoperta pubblica che si travestiva da donna

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Il sindaco della città americana di Smiths Station, Alabama, Fred L. «Bubba» Copeland si è sparato davanti alla polizia, due giorni dopo che un notiziario locale aveva rivelato la sua vita segreta di «formosa ragazza transgender» con un presunto debole per la pornografia.

 

Secondo quanto riferito, il Copeland, che era anche un pastore battista, si è sparato venerdì pomeriggio dopo che il suo veicolo era stato fermato dagli agenti dello sceriffo della contea di Lee, che erano stati inviati per condurre un controllo. Secondo quanto riferito dai media locali, il sindaco è sceso dall’auto prima di estrarre una pistola e togliersi la vita. È stata aperta un’indagine sulla sua morte.

 

Il politico era sotto accusa da mercoledì, quando il sito di notizie dell’Alabama 1819 News ha rivelato la sua vita segreta online come «Brittini Blaire Summerlin», una «formosa ragazza transgender» in cerca di compagnia. Le affermazioni della testata locale sono state supportate da numerose foto di Copeland in abbigliamento e biancheria intima femminile tratte dai suoi profili di social media.

 

È stato riportato che «Brittini» pubblicava regolarmente post nelle comunità transgender su Reddit e Instagram, condividendo materiale pornografico e incoraggiando gli altri utenti alla transizione con la terapia di sostituzione ormonale (HRT). In uno screenshot pubblicato dal sito dell’Alabama, è possibile vedere, tra immagini di siringe e protesi di silicone, la scritta: «Transizione, ne vale la pena! Fai le iniezioni, fatti gli impianti… diventa la puttana».

 

Secondo quanto riportato, profilo Instagram includeva la pubblicazione regolare di Copeland in vari abiti, alcuni più audaci di altri. Ha anche pubblicato foto di se stesso in biancheria intima da donna. Copeland pubblicava regolarmente su Reddit ma gestiva anche un account Instagram privato sul quale incoraggiava i contatti. Nei post sui social media, Copeland può essere visto indossare diversi capi di abbigliamento di sua moglie, come mostrato dai suoi social media.

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Secondo 1819, «Copeland ha anche pubblicato materiale pornografico transgender, spesso fornendo didascalie vivide che descrivono l’essere una “puttana” e il farsi “scopare”».

 

Intervistato prima della pubblicazione dell’articolo, il sindaco ha inoltre rifiutato di offrire qualsiasi spiegazione ai cittadini di Smiths Station o ai parrocchiani della sua chiesa riguardo al suo cosiddetto hobby, asserendo che credeva che la sua attività «non fosse rilevante» e fosse relegata solo alla privacy della sua casa e definendo la sua attività simile al «cosplay».

 

«È solo un hobby che ho a casa mia e che non ha viaggiato fuori casa», aveva detto Copeland. «Non ho fatto nulla al di fuori di casa mia oltre a postare o pubblicare nulla su Internet, e ciò non influisce su nulla che rientri nella mia giurisdizione».

 

L’uomo aveva quindi dato spiegazioni riguardo la coesistenza di tale attività con il suo ruolo di pastore protestante: «ciò che faccio nella vita privata non ha nulla a che fare con ciò che faccio nella mia vita santa. Ha qualche effetto sul fatto che io sia sindaco, il fatto che a volte mi metto un vestito o a volte mi trucco? Questo ha qualcosa a che fare con il fatto che io sia sindaco o pastore?»

 

Oltre a pubblicare foto spesso esplicite di se stesso, Copeland avrebbe caricato foto di gente del posto senza il loro consenso, con didascalie definite «esplicite». Una donna, di cui usò la foto a sua insaputa, si è lamentata con 1819 del fatto che la sua immagine era ora su numerosi siti porno.

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Secondo 1819 il Copeland avrebbe anche pubblicato romanzi erotici online, scrivendo una storia sull’uccisione di una donna d’affari locale da cui era ossessionato per «rubarle la vita», e un’altra sul guardare le donne attraverso le telecamere di sicurezza del minimarket che gestiva nella vita reale e salvare i video per la sua «collezione privata». Una conoscente di Copeland ha detto di riconoscere i nomi di donne locali nelle presunte storie di Copeland, definendo gli scritti «inquietanti».

 

La storia descrive in dettaglio il narratore che installa malware di tracciamento per spiare la signora e tracciare i suoi acquisti, movimenti e manierismi. Il narratore inizia anche un regime di trattamento ormonale, acquistando vestiti simili e formandosi nella professione della donna per assumerne l’identità.

 

Il narratore quindi spiega anche come ha iniziato con cautela a inserirsi nei panni della donna non identificata nel gruppo di amici di lei e spiega dettagliatamente come seduce suo marito, un’impresa che definisce «superare la prova finale».

 

«Questa vita è tutto ciò che ho sempre desiderato e, alla fine, è stata tutta mia!» scrive l’autore. Alla fine, la storia approfondisce l’elaborato piano del narratore su come uccidere la donna e prendere permanentemente il suo posto nella società.

 

In un altro racconto, il Copeland, proprietario di un negozio di alimentari locale, scrive di aver osservato le donne dalle telecamere di sicurezza del negozio e di aver salvato i video per la sua «collezione privata», riporta il quotidiano britannico Daily Mail.

 

1819 afferma inoltre che Copeland avrebbe pubblicato foto di minorenni su Reddit come parte di meme sulla transizione. In una foto, le immagini di due ragazzini fratello e sorella della comunità sono state utilizzate per far sembrare che il ragazzo avesse intrapreso la «transizione».

 

Sebbene il Copeland inizialmente abbia finto di ignorare gli account sui social media del suo alter ego, ha subito ammesso di gestirli quando la testata 1819 lo ha messo dinanzi le prove, dice l’emittente. Il sindaco ha quindi affermato di essersi travestito da donna fin dall’infanzia per alleviare l’ansia, insistendo sul fatto che in realtà non stava effettuando una transizione medica o che non stava incontrando nessuno dei suoi «amici» di Internet per fare sesso nella vita reale e che Brittini era «solo un po’ un personaggio che sto interpretando».

 

Spiegando che solo sua moglie era a conoscenza del suo «hobby», il sindaco ha esortato i giornalisti a non renderlo pubblico a causa della sua posizione nella comunità, sottolineandolo di non aver mai reso pubblico il personaggio, rendendolo «non rilevante» per la sua vita professionale e politica.

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Quando 1819 ha comunque pubblicato l’articolo, Copeland ha descritto le foto come un «tentativo di umorismo», adducendo di essere «oggetto di un attacco Internet» durante la sua regolare funzione religiosa del mercoledì sera. Pur chiedendo scusa alla sua congregazione per «qualsiasi imbarazzo causato dalla mia vita privata e personale», ha insistito di non avere «nulla di cui vergognarsi» e ha giurato che le rivelazioni non avrebbero cambiato la sua vita.

 

 

Il suicidio di Copeland ha ricevuto attenzione nazionale in USA. Il presidente del Partito Democratico della contea di Lee Jamie Lowe ha definito Copeland «la spina dorsale della Smiths Station» e ha condannato «l’uso di una retorica discriminatoria e piena di odio per prendere di mira la vita personale degli individui».

 

Doug Jones, ex senatore dell’Alabama, ha descritto il trattamento ricevuto da Copeland dal 1819 News come «triste e disgustoso».

Copeland era una colonna portante della comunità che è stato elogiato dal presidente Trump per aver gestito l’emergenza durante un tornado nel 2019.

 

Come riportato da Renovatio 21, un caso di doppia vita da travestito è emerso anche per un membro del Parlamento britannico. Jamie Wallis, ora divenuto probabilmente il primo membro transessuale del Parlamento del Regno Unito, quando ancora nulla si sapeva del suo «alter ego» dopo un incidente stradale era stato trovato vestito da donna. In un’intervista con i comici russi Vovan e Lexus (quelli che hanno gabbato la Meloni) che fingevano di essere lo scacchista Gary Kasparov, il Walls ha dichiarato di aver parlato con soldati gay che prestano servizio nell’esercito ucraino, i quali avrebbero chiesto donazioni occidentali in sex-toys.

 

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Immagine di Rivers Langley via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International

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Gender

Il Parlamento austriaco vieta il linguaggio «inclusivo di genere» nelle sue comunicazioni ufficiali

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Il presidente del Parlamento austriaco ha vietato l’uso del cosiddetto linguaggio «inclusivo di genere» nelle comunicazioni ufficiali dell’organo legislativo.   Walter Rosenkranz, presidente del Nationalrat (Consiglio nazionale, la Camera bassa del Parlamento austriaco), ha recentemente annunciato che il Parlamento tornerà a utilizzare la forma maschile generica delle parole o, in alternativa, la forma maschile e femminile insieme, come nell’espressione «Gentili signore e signori» («Sehr geehrte Damen und Herren»).   In precedenza, il Parlamento di Vienna aveva adottato una variante ideologica che prevedeva l’inserimento di lettere maiuscole interne, due punti, asterischi o barre all’interno di sostantivi per includere persone di generi diversi, compresi coloro che si identificano come «transgender».   Questo adattamento linguistico, promosso da attivisti di sinistra in molte istituzioni austriache e tedesche, è estraneo alla lingua tedesca scritta. L’Associazione per la Lingua Tedesca ha più volte criticato questo linguaggio «inclusivo di genere», definendolo una «lingua ideologica» che «viola le regole ortografiche vigenti» e cerca di «rieducare» i cittadini. I sondaggi indicano che l’80-90% dei tedeschi rifiuta questo linguaggio ideologico.

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«Come istituzione governativa, dobbiamo rispettare le regole stabilite dal Consiglio per l’ortografia tedesca, l’unica istituzione riconosciuta dal governo», ha dichiarato Rosenkranz al quotidiano austriaco Krone. «Nel 2021, il Parlamento ha anche stabilito una base giuridica nel Piano di promozione delle donne. Voglio che le persone si attengano a questo e non inventino una propria lingua. Perché la vera uguaglianza si ottiene attraverso l’istruzione, le pari opportunità e il rispetto, non con i segni di punteggiatura».   «Il Parlamento è un luogo di democrazia, non di esperimenti linguistici», ha aggiunto. «Torniamo a una lingua che rispecchia lo spirito della Costituzione austriaca: universalmente comprensibile, oggettiva e inclusiva nel senso più autentico».   «Non a caso, il Bundestag tedesco e il Consiglio nazionale svizzero, così come quasi tutti i media stampati, non utilizzano un linguaggio neutro rispetto al genere», ha sottolineato il Presidente del Parlamento.   Le linee guida non si applicano ai discorsi tenuti nel Consiglio nazionale né ai testi presentati dai parlamentari, che, in virtù del loro mandato, sono liberi di redigere i propri documenti come preferiscono.   Rosenkranz, primo Presidente del Consiglio Nazionale austriaco nominato dal Partito della Libertà (FPÖ) è stato eletto dopo che l’FPÖ è diventato il partito più votato alle elezioni nazionali del 2024. Tuttavia, pur avendo ottenuto il maggior numero di voti, l’FPÖ non fa parte della coalizione di governo, poiché non dispone della maggioranza assoluta necessaria e gli altri partiti hanno rifiutato di allearsi con esso.

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Immagine di Gryffindor via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported
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Il transgenderismo è in declino tra i giovani americani: «una moda in declino»

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Un recente rapporto indica un calo nell’identificazione transgender tra i giovani americani, dopo il picco registrato durante l’amministrazione Biden.

 

Il rapporto, intitolato «The Decline of Trans and Queer Identity among Young Americans», redatto dal professor Eric Kaufmann, analizza i dati di studenti universitari negli Stati Uniti attraverso sette fonti.

 

I risultati mostrano che l’identificazione transgender è scesa a circa la metà rispetto al massimo raggiunto nel 2023, passando dal 7% al 4%.

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Tra il 2024 e il 2025, meno studenti universitari del primo anno si sono identificati come «trans o queer» rispetto agli studenti dell’ultimo anno, invertendo la tendenza osservata nel 2022-2023.

 

Anche l’identificazione come «non binario» (né uomo né donna) è diminuita della metà in tre delle cinque fonti di dati dello studio. L’identificazione eterosessuale è in aumento, pur rimanendo inferiore rispetto al 2020, mentre quella gay e lesbica è rimasta stabile.

 

«Questo suggerisce che la non conformità di genere/sessuale continuerà a diminuire», ha scritto Kaufmann su X, commentando i risultati, definendo l’identità transgender e queer una «moda» ormai in declino.

 

«Il calo delle persone trans e queer sembra simile allo svanire di una tendenza», ha affermato, sottolineando che tale cambiamento è avvenuto indipendentemente dalle variazioni nelle convinzioni politiche o nell’uso dei social media, ma con un ruolo significativo del miglioramento della salute mentale.

 

«Gli studenti meno ansiosi e, soprattutto, meno depressi [sono] associati a una minore percentuale di identificazioni trans, queer o bisessuali», ha aggiunto.

 

Come riportato da Renovatio 21, gennaio, il presidente Trump – che prima di rientrare alla Casa Bianca aveva promesso di fermare la «follia transgender» dal primo giorno della sua presidenza –ha firmato un ordine esecutivo per vietare al governo federale di finanziare o promuovere la transizione di genere nei minori. «Questa pericolosa tendenza sarà una macchia nella storia della nostra nazione e deve finire», ha dichiarato.

 

Sono seguiti interventi dell’amministrazione Trump contro il reclutamento di trans nell’esercito (nonché la cacciata dei già recluati) e la partecipazione di transessuali maschi alle gare sportive delle donne. «la guerra allo sport femminile è finita» ha dichiarato il presidente americano.

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Secondo il Williams Institute, il 76% delle persone transgender (circa 2,8 milioni) ha meno di 35 anni, di cui il 25% (724.000) è tra i 13 e i 17 anni. Il rapporto evidenzia che la composizione razziale delle persone transgender riflette quella degli Stati Uniti. Circa un terzo si identifica come donna, un terzo come uomo e un terzo come non binario.

 

Dal 2022, il Williams Institute stima che il numero di persone transgender sia cresciuto da 1,6 milioni a 2,8 milioni, un aumento del 75% in tre anni.

 

Come riportato da Renovatio 21, due anni fa uno studio dell’ente americano Public Religion Research Institute (PRRI) aveva rivelato che più di un americano su quattro (28%) di età compresa tra 18 e 25 anni, nota come Generazione Z, si è identificato come LGBT.

 

La «moda» ora può essere finita. Tuttavia, ci chiediamo: quale ne è stato il prezzo?

 

Quanti ragazzi castrati per sempre? Quante ragazze mutilate dei seni? Quanti adolescenti intossicati di steroidi sintetici? Quante famiglie lacerate e distrutte?

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Nuova serie gay sui militari americani: il Pentagono contro Netflix

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Il Pentagono ha accusato Netflix di produrre «spazzatura woke» per una sua nuova serie incentrata su un marine gay. La serie ha debuttato durante la campagna del presidente Donald Trump e del Segretario alla Guerra Pete Hegseth per eliminare la «cultura woke» dall’esercito.   Kingsley Wilson, portavoce del dipartimento della Guerra, ha dichiarato a Entertainment Weekly che il Pentagono non appoggia «l’agenda ideologica» di Netflix. L’esercito americano «non scenderà a compromessi sui nostri standard, a differenza di Netflix, la cui leadership produce e fornisce costantemente spazzatura woke al proprio pubblico e ai bambini», ha detto Kingsley, sottolineando che il Pentagono si concentra sul «ripristino dell’etica del guerriero».   «I nostri standard generali sono elitari, uniformi e neutrali rispetto al sesso, perché al peso di uno zaino o di un essere umano non importa se sei un uomo, una donna, gay o eterosessuale», ha aggiunto la portavoce.   Lo Hegseth ha introdotto nuovi requisiti fisici «di livello maschile» per affrontare situazioni di «vita o morte» in battaglia, affermando: «Gli standard devono essere uniformi, neutri rispetto al genere ed elevati. Altrimenti, non sono standard» criticando approcci alternativi che «fanno uccidere i nostri figli e le nostre figlie». A febbraio, il Segretario alla Guerra ha definito il motto «la diversità è la nostra forza» come il «più stupido» nella storia militare.   Il Pentagono lotta da anni con carenze di reclutamento, registrando nel 2023 un deficit di 15.000 unità, il peggiore dalla fine della leva obbligatoria nel 1973. I repubblicani attribuiscono il problema all’eccessiva enfasi sulla diversità a scapito della preparazione militare, come evidenziato da un rapporto del 2021 che criticava la Marina per aver prioritizzato la «consapevolezza» rispetto alla vittoria in guerra.  

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