Vaccini
Sicurezza, efficacia e natura dei cosiddetti vaccini anti-COVID: parere del CIEB

Renovatio 21 pubblica il comunicato del Comitato Internazionale per l’Etica della Biomedicina (CIEB).
Parere n. 19 sulla capziosità del dibattito scientifico relativo alla sicurezza, all’efficacia e alla natura dei cosiddetti vaccini anti-COVID
Poiché è ormai evidente che l’emergenza sanitaria ha costituito il pretesto per introdurre strumenti digitali di controllo sociale fondati sull’obbligo vaccinale, dovrebbe essere altrettanto evidente che il tentativo di polarizzare l’attenzione di una parte della società civile sul dibattito medico-scientifico relativo alla sicurezza, all’efficacia e alla natura dei cosiddetti vaccini anti-COVID non è altro che un modo per celare la verità gettando polvere negli occhi del pubblico.
Un tale dibattito, oltre a essere in sé sterile, è evidentemente capzioso, atteso che gli snodi critici poc’anzi individuati (sicurezza, efficacia, natura) sono tutti risolti in modo univoco dalla disciplina europea che ha autorizzato l’immissione in commercio dei medicinali su cui si è fondata la cosiddetta campagna vaccinale e che vengono impropriamente definiti «vaccini anti-COVID».
Proprio le evidenze normative formalizzate dalla disciplina giuridica richiamata, infatti, permettono di confutare agevolmente la strategia semantica e comunicativa utilizzata da più di due anni da quanti hanno concepito, attuato o avallato la sperimentazione di massa di medicinali fondati sulla tecnica dell’mRNA, i cui effetti sono al momento sconosciuti, ma che sembrano comunque in grado di interagire con il DNA dei soggetti riceventi.
Nella prospettiva indicata viene anzitutto in rilievo la definizione del campo di applicazione del regolamento della Commissione europea n. 507/2006 che ha autorizzato, in via condizionata e provvisoria, l’immissione in commercio dei cosiddetti vaccini: campo di applicazione che, come è reso palese dal titolo del regolamento medesimo, si limita ai «medicinali per uso umano». Questa evidenza, da sola, elimina ogni dubbio in ordine alla natura e alla definizione dei prodotti in questione, che pertanto devono essere considerati medicinali e non «vaccini». (1)
In secondo luogo viene in rilievo l’art. 4, n. 1, del regolamento in questione, secondo cui i medicinali in questione possono essere immessi in commercio «malgrado non siano stati forniti dati clinici completi in merito alla (loro) sicurezza e all’efficacia», ciò che da solo elimina ogni dubbio non solo in ordine alla loro pretesa affidabilità, ma anche alla finalità sperimentale della loro somministrazione.
A conferma di quanto affermato basti rilevare che, se «dati clinici completi in merito alla sicurezza e all’efficacia» fossero stati disponibili ab origine, non ci sarebbe stato bisogno di ricorrere alla procedura di autorizzazione condizionata per l’immissione in commercio dei cosiddetti vaccini, che pertanto devono essere considerati veri e propri medicinali sperimentali.
In terzo luogo vengono in rilievo gli artt. 5, n. 1, e 6 del regolamento in questione, secondo cui grava sul titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio, che in quanto provvisoria ha validità annuale, «l’obbligo specifico di completare gli studi in corso o di condurre nuovi studi» prima di chiedere il rinnovo dell’autorizzazione medesima, nonché l’obbligo di accompagnare la domanda di rinnovo, da presentarsi sei mesi prima della scadenza, «unitamente a una relazione provvisoria sul rispetto degli obblighi specifici cui è subordinato»: studi che – alla luce del fatto che a più di due anni dall’avvio della campagna vaccinale il dibattito circa la bontà dei “vaccini” aumenta d’intensità, anziché diminuire – è ragionevole ritenere non siano mai stati condotti, come del resto ha pubblicamente ammesso nell’ottobre 2022 una delle aziende titolari dell’autorizzazione condizionata. (2)
Ma non basta, perché la mancanza di studi atti a dimostrare la sicurezza dei «vaccini» si desume anche dagli allegati alle decisioni dell’ottobre 2022 con cui la Commissione – pur in assenza di un’esplicita richiesta da parte delle aziende produttrici e comunque in anticipo rispetto ai termini stabiliti dalle autorizzazioni condizionate di cui sopra, anche se con un singolare tempismo rispetto alle pubbliche ammissioni richiamate al paragrafo precedente – ne ha autorizzato in via definitiva l’immissione in commercio: confermando così, una volta di più, l’opacità dell’intera vicenda. (3)
La conoscenza responsabile e consapevole delle evidenze normative poc’anzi richiamate permette di apprezzare nelle loro molteplici correlazioni i rischi collegati e conseguenti, da una parte, all’enfasi politico-mediatica posta su dibattiti scientifici autoreferenziali e non scevri da conflitti di interesse e, dall’altra, alla medicalizzazione dell’esistenza umana fondata su pretesi approcci preventivi, ma in realtà affidata alla sperimentazione di medicinali (come nel caso dei «vaccini» a mRNA) capaci di provocare – in modo non imprevedibile e forse non del tutto imprevisto – effetti sconosciuti nel breve, nel medio e nel lungo periodo, a loro volta in grado di giustificare nuovi trattamenti sanitari obbligatori, nuovi divieti e nuove misure restrittive di varia portata e intensità.
Soprattutto, ad avviso del CIEB, la conoscenza responsabile e consapevole delle evidenze normative richiamate dovrebbe permettere di cogliere la primazia dell’etica e del diritto sulla scienza e sulla medicina, primazia che discende direttamente dal principio del primato dell’essere umano sugli interessi della società, quale codificato da numerose convenzioni internazionali e dalla stessa Costituzione italiana.
Tutto ciò premesso, il CIEB:
- mette in guardia contro chi, assumendo posizioni di esaltazione fideistica della scienza, distrae l’attenzione del pubblico da principi intangibili e inalienabili che si collocano al di sopra e al di fuori di qualsivoglia dibattito scientifico;
- esorta a valutare attentamente i messaggi veicolati da certi media in merito all’efficacia delle terapie geniche che – all’indomani della diffusione dei «vaccini» a mRNA – sembrano promettere nuove soluzioni a patologie fino a poco tempo fa caratterizzate da percorsi diagnostici e terapeutici complessi e dall’esito non scontato;
- denuncia il fatto che la direzione degli organismi istituzionalmente preposti a promuovere il dibattito bioetico, biogiuridico e biopolitico, e quindi a sollecitare l’esame critico della compatibilità tra il progresso della biomedicina e la salvaguardia dei diritti e delle libertà fondamentali, è paradossalmente affidata a rappresentanti del mondo medico-scientifico;
- invita a criticare apertamente l’operato di quanti, contribuendo ad alimentare il dogmatismo scientista generato dalla vicenda Covid, attentano apertamente alla libertà d’opinione, come nel caso dello spot avallato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che definisce «a killing force» le convinzioni dei soggetti che hanno scelto di non vaccinarsi, equiparandole al «global terrorism» o al «far extremism on the far right»; (4)
- invita ancora una volta a non abbassare la guardia e a diffidare di ogni ipotesi di pacificazione nazionale post-emergenziale, tenuto anche conto della possibilità che nuove situazioni di crisi siano pianificate o utilizzate per giustificare l’introduzione di ulteriori misure restrittive dei diritti e delle libertà fondamentali.
CIEB
29 dicembre 2022
NOTE
1) Cfr. il regolamento della Commissione europea n. 507/2006 relativo all’immissione in commercio condizionata dei medicinali per uso umano che rientrano nel campo di applicazione del regolamento n. 726/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, in Guue n. L92 del 30 marzo 2006, pag. 6.
2) Cfr. https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2022/10/12/pfizer-ammette-nessun-test-sui-vaccini-per-stop-a-contagi/6835853/.
3) Le autorizzazioni definitive sono state rilasciate ai sensi degli artt. 10, n. 2, e 14bis, n. 8, del regolamento n. 726/2004, citato alla nota 1, e sul presupposto della rispondenza dei “vaccini” in questione ai requisiti stabiliti dalla direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio n. 2001/83 del 6 novembre 2001, recante un codice comunitario relativo ai medicinali per uso umano (in Guce n. L311 del 28 novembre 2001, pag. 67). Una sintesi delle decisioni in parola è pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea n. C457 del 30 novembre 2022, pag. 1 e ss.
4) Cfr. https://twitter.com/PeterHotez/status/1602999549974695936.
Il testo originale del presente Parere è pubblicato sul sito: www.ecsel.org/cieb
Autismo
Trump condivide un video sulla correlazione tra vaccini e autismo

Lunedì il presidente Donald Trump ha pubblicato un video sul suo account social in cui promuove la teoria secondo cui i vaccini causano l’autismo.
Il video, vecchio di decenni, mostra in parte David Geier, che il Segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr. ha incaricato questa primavera di indagare sui legami tra vaccini e autismo, insieme a suo padre, il dottor Mark Geier, un dottore la cui licenza medica è stata sospesa in seguito alle accuse di mettere in pericolo i bambini autistici. David Geier è stato accusato nel 2012 di aver esercitato la professione medica senza abilitazione insieme al padre nel Maryland. È stato nominato nel governo federale da Robert F. Kennedy Jr., il ministro della Salute, per lavorare a uno studio sulle cause dell’autismo, la cui pubblicazione è prevista per questo mese.
Il video si concentra sul timerosal, un conservante a base di mercurio che è stato eliminato da quasi tutti i vaccini infantili all’inizio degli anni 2000. Il filmato viene da un vecchio documentario sui vaccini, circolante su YouTube con il titolo A Shot in the Dark, che parlava estensivamente dell’uso del mercurio nei vaccini.
Il filmato, sgranato, probabilmente «rubati» da qualche altro utente che lo aveva editato dal film, reca le scritte sopra e sotto le immagini: «Sono TUTTI veleno. Ognuno di essi».
Oh. My. God.
President Trump calls out the VACCINE TERRORISTS…pic.twitter.com/dJLDTn9xbX
— Liz Churchill (@liz_churchill10) September 8, 2025
Sostieni Renovatio 21
Il post di Trump arriva pochi giorni dopo che Kennedy è stato messo sotto torchio dai senatori, tra cui diversi repubblicani, sulla sua posizione sui vaccini.
La notizia arriva anche prima di una riunione del Comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione prevista per la fine del mese, durante la quale si prevede che il comitato voterà per aggiornare le raccomandazioni sui vaccini contro il COVID-19, nonché su altre vaccinazioni.
Kennedy ha promesso di pubblicare un rapporto sulle cause dell’autismo entro la fine del mese, dichiarando a Trump, durante una riunione del gabinetto di agosto, che i suoi sforzi erano sulla buona strada.
Come noto, poco ore prima Trump aveva ricevuto alla Casa Bianca, assieme ad altri CEO di grandi aziende tecnologiche, Bill Gates, che, con a fianco un’occhiuta Melania, ha ribadito pubblicamente il suo impegno per i vaccini. Nel 2016 alcuni avevano speculato che Barron Trump, l’ultimogenito del presidente nato da Melania, fosse vittima di un danno da vaccino.
Poor Melania, they made her sit right next to disgusting Bill Gates as he talks about vaccines and gene editing…
Melania did not look pleased.. pic.twitter.com/J87raKn242
— Ray Bogan (@RayyBogan) September 5, 2025
Melania Trump is being accused of being rude and disrespectful to Bill Gates
People are upset by the look she gave him pic.twitter.com/5FCndtH5a6
— Terrence K. Williams (@w_terrence) September 5, 2025
L’apertura all’idea che i vaccini causino l’autismo era stata vista in Trump persino nei dibattiti delle primarie repubblicane 2015.
Aiuta Renovatio 21
Come riportato da Renovatio 21, in settimana è emerso che sarebbe pronto un rapporto del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) commissionato da Robert F. Kennedy Jr. che indica che l’uso dei vaccini e del Tylenol – farmaco americano contenente paracetamolo – durante la gravidanza è uno dei fattori che contribuiscono all’epidemia di autismo negli Stati Uniti.
In precedenza Kennedy era stato attaccato duramente per aver affermato la scorsa primavera che «i geni non provocano l’autismo». Più tardi avrebbe detto che la scoperta delle cause profonde dell’autismo sarebbe imminente.
Come riportato da Renovatio 21, pubbliche dichiarazioni convinte del presidente Trump lo mostrano allineato con la missione di trovare il potenziale collegamento tra autismo e vaccini.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
Vaccini
La Florida verso l’eliminazione di tutti gli obblighi vaccinali pediatrici

Sostieni Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Autismo
La sanità di Kennedy alza il tiro: autismo collegato al vaccino MPR e all’uso di paracetamolo durante la gravidanza

Un rapporto del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) commissionato da Robert F. Kennedy Jr. indica che l’uso del Tylenol – farmaco americano contenente paracetamolo – durante la gravidanza è uno dei fattori che contribuiscono all’epidemia di autismo negli Stati Uniti, secondo quanto riportato dai media.
Fonti vicine alla questione hanno affermato al Wall Street Journal che bassi livelli di folato e l’uso del farmaco a base di paracetamolo saranno menzionati nel prossimo rapporto sull’autismo dell’HHS tra i potenziali fattori causali dell’autismo.
Kennedy, segretario dell’HHS (la Sanità pubblica USA), ha dichiarato la scorsa settimana alla trasmissione TV Fox and Friends che la sua agenzia stava per rivelare le cause dell’autismo e formulare di conseguenza raccomandazioni normative governative. Le sue osservazioni suggeriscono che l’uso del Tylenol da parte delle madri e la carenza di folati saranno tra i molteplici fattori citati nel rapporto dell’HHS.
«Non esiste una causa unica, ce ne sono molte, molte: c’è un insieme di cause», ha affermato Kennedy. «Stiamo ora raccogliendo prove sufficienti per richiedere un intervento normativo su alcune di queste, o raccomandazioni».
🚨 JUST IN: Robert F. Kennedy Jr. says the Trump administration is about to reveal the true causes of AUTISM and take REGULATORY ACTION on them. FINALLY.
“This is a crisis, there is not a single cause, there are many, aggregation of causes. We are now developing sufficient… pic.twitter.com/C5EOgjCEey
— Eric Daugherty (@EricLDaugh) August 28, 2025
Sostieni Renovatio 21
RFK jr. ha sottolineato l’impennata documentata dei tassi di autismo, passati da meno di uno su 10.000 nel 1970 a un caso ogni 31 americani, secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Anche se l’autismo è sovradiagnosticato, una parte significativa di questi bambini presenta gravi disabilità, il che indica un reale e notevole aumento del disturbo.
«La maggior parte dei casi ora è grave», ha affermato Kennedy ad aprile, discutendo i risultati di un sondaggio sull’autismo condotto dal CDC e spiegando che «il 25% dei bambini a cui viene diagnosticato l’autismo non è verbale, non ha familiarità con il bagno» e presenta altri comportamenti disfunzionali tipici dell’autismo grave, come il sbattere le mani.
Durante un’audizione al Senato tenutasi giovedì, Kennedy ha anche sottolineato il legame tra il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia (MMR) e l’autismo.
«Nel 2002, il CDC ha condotto uno studio interno sui bambini della contea di Fulton, in Georgia, e ha esaminato i bambini che avevano ricevuto il vaccino MPR in tempo, confrontandoli con quelli che lo avevano ricevuto più tardi. I dati di quello studio hanno mostrato che i ragazzi di colore che avevano ricevuto il vaccino in tempo avevano una probabilità del 260% maggiore di ricevere una diagnosi di autismo rispetto ai bambini che avevano aspettato», ha spiegato Kennedy.
«Il capo scienziato, il dottor William Thompson, scienziato senior per la sicurezza dei vaccini presso il CDC, ha ricevuto l’ordine dal suo capo, Frank DeStefano, che è a capo della divisione per la sicurezza delle vaccinazioni, di entrare in una stanza con altri quattro coautori per distruggere quei dati», ha affermato Kennedy.
Questa storia è stata divulgata dal Thompson, divenuto «gola profonda» del CDC e uno dei coautori che hanno intenzionalmente omesso i dati dello studio del 2004 che mostravano il collegamento tra vaccino MPR e autismo nei bambini neri.
Sebbene una definizione di autismo in continua evoluzione e ampliamento possa contribuire ad aumentare le diagnosi, Kennedy ritiene che le «tossine ambientali» abbiano contribuito a una vera e propria epidemia di autismo.
«Esamineremo i vaccini, ma esamineremo tutto. Tutto è in gioco: il nostro sistema alimentare, la nostra acqua, la nostra aria, i diversi modi di essere genitori, tutti i tipi di cambiamenti che potrebbero aver scatenato questa epidemia», aveva precedentemente dichiarato il capo dell’HHS a Fox News.
«È un’epidemia», ha insistito Kennedy. «Le epidemie non sono causate dai geni. I geni possono fornire vulnerabilità, ma è necessaria una tossina ambientale».
«Sappiamo che è una tossina ambientale a causare questo cataclisma», ha detto Kennedy, «e la identificheremo».
Aiuta Renovatio 21
In precedenza Kennedy era stato attaccato duramente per aver affermato la scorsa primavera che «i geni non provocano l’autismo». Più tardi avrebbe detto che la scoperta delle cause profonde dell’autismo sarebbe imminente.
Come riportato da Renovatio 21, pubbliche dichiarazioni convinte del presidente Trump lo mostrano allineato con la missione di trovare il potenziale collegamento tra autismo e vaccini.
A novembre dell’anno scorso, dopo la vittoria elettorale di Trump e l’annuncio della nomina di Kennedy alla Sanità USA, le azioni dei produttori di vaccini erano crollate.
Renovatio 21 ancora nel 2019 pubblicava la serie di articoli di Kennedy su vaccini, autismo e altre malattie croniche.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
-
Spirito2 settimane fa
Vescovo messicano «concelebra» la messa con una «sacerdotessa» lesbica anglicana «sposata» che ha ricevuto l’Eucaristia
-
Armi biologiche1 settimana fa
I vaccini COVID «sono armi biologiche» che «hanno provocato danni profondi»: nuovo studio
-
Spirito1 settimana fa
Leone punisca l’omoeresia: mons. Viganò sull’udienza papale concessa a padre Martin
-
Vaccini7 giorni fa
Vaccino COVID, mentre Reuters faceva «fact-cheking sulla «disinformazione» il suo CEO faceva anche parte del CdA di Pfizer
-
Spirito2 settimane fa
Don Giussani, errori ed misteri di Comunione e Liberazione. Una vecchia intervista con Don Ennio Innocenti
-
Gender2 settimane fa
Transessuale fa strage in chiesa in una scuola cattolica: nichilismo, psicofarmaci o possessione demoniaca?
-
Salute2 settimane fa
I malori della 35ª settimana 2025
-
Geopolitica2 settimane fa
Mosca conferma attacchi missilistici ipersonici contro l’Ucraina