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Robert Kennedy, il totalitarismo pandemico e il colpo di Stato globale progettato dalla CIA

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Se qualcuno avesse avuto ancora dei dubbi sul fatto che viviamo in un tempo di infodemia, una epidemia dell’informazione, con una narrazione della realtà totalmente alterata, non avrebbe dovuto che seguire nei giorni scorsa la tappa italiana del provvidenziale viaggio di Robert Kennedy Junior, esponente di una delle più celebri famiglie del mondo.

 

Figlio di Robert F. Kennedy, già ministro della Giustizia nell’amministrazione di John Kennedy, uno dei più celebri presidenti americani della storia, il cui assassinio resta ancora oggi uno dei più insolubili misteri della storia americana così come quello dello stesso Robert, ucciso mentre correva per le elezioni presidenziali del 1968.

 

Robert Junior non è invece un politico, ma un avvocato, e il Presidente di una associazione chiamata Children’s Health Defense: Difesa della salute dei bambini.

 

Eppure i media italiani lo hanno presentato come una sorta di guru dei no vax, un negazionista, un complottista, alla guida di gruppi di estrema destra.

 

I media italiani lo hanno presentato come una sorta di guru dei no vax, un negazionista, un complottista, alla guida di gruppi di estrema destra

Difficile immaginare un Kennedy, una dinastia di democratici, in cui spiccò proprio Robert Senior che, in quanto ministro della Giustizia, riuscì non senza difficoltà ad abolire il sistema segregazionista che ancora agli inizi degli Anni ’60 vedeva in alcuni Stati degli USA il divieto ai neri di sedersi sugli autobus in posti che non fossero quelli destinati a loro e di non poter frequentare le università dei bianchi.

 

Eppure Robert Kennedy, sfogliando la stampa degli scorsi giorni, veniva descritto come uno di quelli che credono che coi vaccini vengano inoculati dei microchip, e si è pure insinuato che sia antisemita. Insomma: una vera valanga di fango.

 

Eppure sarebbe bastato leggere o ascoltare quello che ha detto nel suo intervento all’Arco della Pace di Milano sabato 13 novembre per rendersi conto che quello che il presidente di Children’s Health Defense aveva da dire sulla Pandemia era di estremo interesse. Una narrazione controcorrente i cui contenuti sono verificabili.

 

Kennedy ha affermato che in soli venti mesi, in America e in tutto il mondo, è stato realizzato un colpo di Stato globale, che ha tolto alle persone tutti i diritti, dalla proprietà privata al diritto di lavorare

Kennedy ha affermato che in soli venti mesi, in America e in tutto il mondo, è stato realizzato un colpo di Stato globale, che ha tolto alle persone tutti i diritti, dalla proprietà privata al diritto di lavorare: non un solo diritto e non solo in America. Un colpo di Stato globale e tutto questo in soli venti mesi. Sono stati tolti diritti che non saranno più ridati, se noi non li pretenderemo.

 

Kennedy ha spiegato che lo strumento chiave per imporre il colpo di Stato è il lasciapassare di regime. A cosa serve realmente il Green Pass?. È il mezzo utilizzato per togliere i diritti. Non è una misura sanitaria, è un mezzo di controllo totalitario dei movimenti, delle transazioni finanziarie, è uno strumento di sorveglianza. È la stessa idea che fu utilizzata in Germania nel 1937 per controllare le persone e in seguito in Sud Africa ai tempi dell’Apartheid per controllare la popolazione nera.

 

Se il Green Pass è uno strumento sanitario, perché non viene emesso dal ministero della Sanità? Viene infatti emesso dal ministero delle Finanze. Questo è il modo per controllare le vite delle persone.

 

«Quando avete questo Green Pass ogni aspetto della vostra vita è controllato… E così usano questo Green Pass e dicono che serve per assicurarsi che tutti si facciano il vaccino. Dicono che ferma il contagio, ma così non è, dicono che ferma la pandemia, ma così non è. A cosa serve quindi vaccinarci tutti, se non funziona?»

«Quando avete questo Green Pass ogni aspetto della vostra vita è controllato… E così usano questo Green Pass e dicono che serve per assicurarsi che tutti si facciano il vaccino. Dicono che ferma il contagio, ma così non è, dicono che ferma la pandemia, ma così non è. A cosa serve quindi vaccinarci tutti, se non funziona?».

 

Kennedy ha poi rivelato alcuni scenari impressionanti: «Quanti di voi conoscono l’Evento 201?» ha chiesto alla folla milanese.

 

«Se non ne avete mai sentito parlare dovete vederlo su YouTube». Si tratta di una simulazione di una pandemia da Coronavirus tenuta a New York nel 2019, poco prima che da Wuhan iniziasse la pandemia. Gli organizzatori dell’evento furono tre personaggi molto famosi: Bill Gates, George Gao, e Avril Haines, ex Deputy director della CIA.

 

Sentire pronunciare la parola CIA da un Kennedy fa decisamente un certo effetto. Ma perché la CIA è stata la protagonista di un evento di sanità pubblica? Quello che è certo è che Avril Haines è diventata un anno dopo, con Biden, la dirigente della National Security Agency. Kennedy ha dunque ricordato che la CIA non è un’agenzia che si occupa di sanità pubblica: «la CIA si occupa di colpi di Stato. Dal 1947 al 2000 la CIA è stata coinvolta in 73 colpi di stato in diversi Paesi in tutto il mondo. In tutti questi colpi di Stato non si è mai parlato di salute pubblica, misure preventive riguardo alle malattie, e di come potesse essere evitata tramite alimenti e uno stile di vita sano».

 

La verità, ha detto Kennedy, è che si è voluto utilizzare la pandemia come pretesto per esercitare un totalitarismo e ridurre drasticamente i diritti democratici: «nell’ ottobre 2019 nel corso dell’Evento 201 si sperimentarono i lockdown, e le strategie per togliere i diritti alle persone»

La verità, ha detto Kennedy, è che si è voluto utilizzare la pandemia come pretesto per esercitare un totalitarismo e ridurre drasticamente i diritti democratici: «nell’ ottobre 2019 nel corso dell’Evento 201 si sperimentarono i lockdown, e le strategie per togliere i diritti alle persone».

 

Kennedy ha detto di aver studiato accuratamente 201, scoprendo che non era un singolo evento, ma che ve ne furono molti altri. I registi erano Anthony Fauci, Bill Gates e alti dirigenti della CIA. La CIA scriveva il copione e loro lo mettevano in atto. In molti paesi come il Canada, l’Italia e gli Stati Uniti, hanno messo in atto questi eventi in cui impiegavano centinaia di lavoratori, sanitari, poliziotti e il fine ultimo non era la preoccupazione per la salute, ma era qualcos’altro. Hanno sperimentato più volte come usare la pandemia per imporre controlli totalitari che cancellassero principi democratici in tutto il pianeta.

 

E non basta: per Kennedy tutto ciò era cominciato molti anni prima, addirittura nel 1967 – un anno prima che assassinassero suo padre – quando venne svolto un esperimento sociale in cui emerse che se un’autorità sanitaria diceva di fare qualcosa che violasse il volere di un individuo, il 67% delle persone si sarebbero rese disponibili ad andare oltre e accettare quello che gli veniva detto di fare. Il 67% delle persone impaurito va come sotto ipnosi e obbedisce a ciò che l’autorità gli impone, mentre il 33% si oppone.

 

I registi erano Anthony Fauci, Bill Gates e alti dirigenti della CIA. La CIA scriveva il copione e loro lo mettevano in atto

La nostra missione oggi, secondo Kennedy, è di cercare di andare da quel 67% e dire loro che combatteremo anche per la loro libertà, finché anche loro non saranno in grado di combattere da sé.

 

Dir loro che devono imparare ad amare la loro libertà più della loro paura dei germi. «La missione di tutti noi è quella di Resistere, Resistere, Resistere e Resistere. Di riconquistare i nostri diritti persi, la nostra libertà, la nostra democrazia, per i nostri figli e le generazioni future». Un compito immane.

 

È molto probabile che i modelli teorici sviluppati dagli esperimenti descritti da Kennedy verranno ulteriormente tradotti a livello internazionale in strategie di azione sanitaria ma anche in politiche economiche

 

Ciò avrà come conseguenza uno stato di guerra permanente, uno sconvolgimento della vita di milioni di persone, costrette a vivere con sempre minori libertà, in un clima di terrore e insicurezza che deve continuare, in uno scenario di dispotismo purtroppo sempre più condiviso.

 

Sarà compito e responsabilità di coloro che avranno il coraggio e la lucidità di uscire dallo stato di ipnosi collettiva cercare di fermare questa terrificante deriva.

 

 

Paolo Gulisano

 

 

Articolo previamente apparso su Ricognizioni

 

 

 

Immagine screenshot da YouTube

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Il vertice del KGB bielorusso parla dei colloqui con gli USA

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Il conflitto in Ucraina è un tema centrale nel dialogo in corso tra Washington e Minsk, ha dichiarato ai giornalisti Ivan Tertel, capo del servizio di sicurezza bielorusso (KGB). Lo riporta la stampa russa.

 

Le due nazioni stanno affrontando anche questioni di sicurezza regionale più ampie, ha aggiunto, sottolineando che il dialogo ha già contribuito a stabilizzare la zona.

 

Gli Stati Uniti riconoscono l’esperienza regionale di Minsk, che potrebbe essere utile sia per risolvere il conflitto in Ucraina sia per ridurre le tensioni nell’area, ha affermato Tertel dopo una riunione di governo presieduta dal presidente bielorusso Alexander Lukashenko martedì. Entrambe le parti, ha aggiunto, sono interessate a porre fine alle ostilità.

 

«Possiamo offrire il nostro contributo», ha dichiarato Tertel, sottolineando che Minsk «comprende sia la prospettiva russa che quella ucraina». Grazie alla sua alleanza con la Russia, ai rapporti stretti con l’Ucraina e al dialogo attivo con gli Stati Uniti, la Bielorussia «potrebbe trovare un consenso in questa situazione estremamente complessa», ha detto.

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Le due nazioni stanno cercando «soluzioni reciprocamente accettabili» in vari ambiti, ha proseguito Tertel, evidenziando che sono già stati raggiunti accordi su diversi temi. Sia Minsk che Washington adottano un «approccio pragmatico e razionale» basato sugli interessi nazionali, secondo il capo della sicurezza.

 

Tertel ha inoltre rivelato che sia Lukashenko sia il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sono «profondamente coinvolti» nel dialogo. «Abbiamo tutte le opportunità per una svolta nelle relazioni con gli Stati Uniti», ha dichiarato, aggiungendo che Minsk è «aperta» al dialogo anche con altre nazioni occidentali.

 

Martedì, Lukashenko ha ribadito che Minsk è pronta per un «grande accordo» con Washington, a patto che i suoi interessi siano rispettati.

 

Questi sviluppi si inseriscono in un contesto di miglioramento delle relazioni tra Stati Uniti e Bielorussia, dopo un periodo di forti tensioni durante la presidenza di Joe Biden, predecessore di Trump.

 

A settembre, Washington ha concesso un’esenzione dalle sanzioni alla compagnia aerea bielorussa Belavia, nell’ambito di un accordo che ha visto Minsk rilasciare oltre 50 prigionieri, inclusi quelli accusati di aver incitato disordini. Inoltre, ufficiali militari statunitensi hanno partecipato alle esercitazioni russo-bielorusse Zapad-2025 nello stesso mese.

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Immagine di Bestalex via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International

 

 

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La Danimarca vuole vietare i social agli adolescenti

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Il governo danese ha annunciato l’intenzione di vietare l’uso di diverse piattaforme di social media ai minori di 15 anni, come dichiarato dal primo ministro Mette Frederiksen.   Nel suo discorso al parlamento di martedì, Frederiksen ha espresso preoccupazione per l’impatto dei social media sui giovani. «I telefoni cellulari… stanno rubando l’infanzia dei nostri figli», ha affermato, aggiungendo che «abbiamo scatenato un mostro», notando che quasi tutti gli studenti danesi di seconda media, generalmente tra i 13 e i 14 anni, possiedono già un cellulare.   Tuttavia, il primo ministro non ha fornito dettagli specifici sul divieto proposto, né su come sarà implementato o quali piattaforme saranno coinvolte.

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La decisione arriva in concomitanza con un rapporto sul benessere commissionato dal governo, che ha rivelato che il 94% dei giovani danesi aveva un profilo sui social media prima dei 13 anni, nonostante le restrizioni sull’età minima di molte piattaforme. Il rapporto ha anche evidenziato che i bambini tra i 9 e i 14 anni trascorrono in media circa tre ore al giorno su TikTok e YouTube.   Un rapporto del 2025 dell’Autorità danese per la concorrenza e i consumatori ha mostrato che il 10% dei giovani utenti spesso si pente del tempo trascorso online, il 21% ha difficoltà a disconnettersi e il 29% supera il tempo che intendeva dedicare alle piattaforme preferite.   Secondo Statista, nel 2024 Facebook è rimasto il social network più utilizzato in Danimarca, con l’83% della popolazione, seguito da Instagram al 65%, Snapchat al 51% e TikTok al 34%.   Nel 2024, un’iniziativa popolare, sostenuta da 50.000 firme, ha proposto di vietare TikTok, Snapchat e Instagram ai minori. A febbraio, seguendo le raccomandazioni della Commissione per il benessere, la Danimarca ha introdotto misure per vietare i telefoni cellulari nelle scuole.   Come riportato da Renovatio 21, uno studio emerso pochi mesi fa prova che i social danneggiano soprattutto il sonno e la salute mentale delle bambine.   Uno studio sui comportamenti salutari nei bambini in età scolare, supportato dall’OMS, ha rilevato che nel 2022 l’11% degli adolescenti in Europa, Asia centrale e Canada ha riportato un uso problematico dei social media, in netto aumento rispetto al 7% del 2018. Questo comportamento simile alla dipendenza, caratterizzato da perdita di controllo, sintomi di astinenza e conseguenze negative sulla vita, era più comune tra le ragazze (13%) rispetto ai ragazzi (9%).   Come riportato da Renovatio 21, vari studi hanno mostrato che gli smartfoni sono collegati ad ansia e depressione negli adolescenti.

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Come riportato da Renovatio 21, in questi ultimi mesi sono stati condotti anche studi sulla confisca degli smartphoni a giovani con personalità narcissitica.   Come riportato da Renovatio 21, un altro studio sul tema di pochi anni fa spiegava che il tempo che trascorriamo sul telefono potrebbe minacciare la nostra salute a lungo termine. Un numero crescente di prove suggerisce che il tempo che passiamo sui nostri smartphone interferisce con il sonno, autostima, relazioni, memoria, capacità di attenzione, creatività, produttività e capacità di risoluzione dei problemi e decisionali.   Uno studio condotto dall’autorità governativa di regolamentazione delle comunicazioni nel Regno Unito ha rilevato che un quarto dei bambini di soli 3-4 anni possiede uno smartphone.   Vi è da considerare anche il problema del tracciamento delle attività dei ragazzi, perché lo spionaggio permesso alle app è, secondo CHD, di «scala scioccante».   Curiosamente, anche il governo italiano ha definito lo smartphone per gli studenti come una droga «non diversa dalla cocaina».

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Cina

L’Intelligence ucraina afferma che la Cina sta aiutando la Russia a prendere di mira le strutture finanziate dall’Occidente

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Oleg Alexandrov, funzionario dell’Agenzia di Intelligence estera ucraina (SZRU), ha dichiarato all’agenzia di stampa statale Ukrinform che la Cina sta supportando direttamente la Russia fornendo informazioni di intelligence utilizzabili sul campo di battaglia in Ucraina.

 

In particolare, ha sostenuto che la Cina fornisce dati di Intelligence stranieri per colpire siti in Ucraina che beneficiano di investimenti esteri, probabilmente strutture finanziate dall’Occidente, come i siti di produzione di armi.

 

«Esistono prove di un elevato livello di cooperazione tra Russia e Cina nella conduzione di ricognizioni satellitari del territorio ucraino al fine di identificare e approfondire l’esplorazione di obiettivi strategici da colpire», ha affermato Alexandrov. «Come abbiamo visto negli ultimi mesi, questi siti potrebbero appartenere a investitori stranieri».

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Lunedì il Cremlino ha replicato smentendo le accuse, dichiarando di possedere tutte le capacità necessarie senza dover dipendere da Paesi o alleati esterni.

 

Il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov, interpellato sulle nuove accuse dell’Agenzia di Intelligence estera ucraina, ha dichiarato: «abbiamo le nostre capacità, comprese quelle spaziali, per portare a termine tutti i compiti che l’operazione militare speciale ci pone», ha detto ai giornalisti.

 

Nell’ultimo anno di guerra, tuttavia, Mosca ha intensificato la collaborazione con gli eserciti cinese e nordcoreano.

 

La presenza di truppe nordcoreane tra le forze russe è nota, ma Kiev ha recentemente affermato che anche militari cinesi combattono a fianco delle truppe di Mosca.

 

Si parla inoltre di programmi di addestramento congiunti tra gli eserciti russo e cinese. Ad esempio, la Direzione dell’intelligence della Difesa ucraina ha riferito al Kyiv Post che «il Cremlino ha deciso di consentire al personale militare cinese di studiare e adottare l’esperienza di combattimento che la Russia ha acquisito nella sua guerra contro l’Ucraina».

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Anche l’Iran ha un ruolo, avendo istituito un impianto di produzione di droni nella Russia meridionale.

 

Pechino, in passato, ha criticato la NATO per la sua espansione continua, le sue recenti attività nella regione del Pacifico e i crescenti legami con il Giappone.

 

Come riportato da Renovatio 21, due mesi il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj aveva dichiarato che l’Ucraina «non ha bisogno» di garanzie di sicurezza dalla Cina.

 

Come riportato da Renovatio 21, cinque mesi fa Pechino aveva respinto fermamente le affermazioni di Zelens’kyj sui soldati cinesi catturati nel teatro di guerra ucraino.

 

A settembre 2023 il consigliere di Zelens’kyj Mikhailo Podolyak aveva fatto commenti controversi su Cina e India e il loro «basso potenziale intellettuale».

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Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)

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