Immigrazione
«Ora basta»: pronunciamento dei sindacati di polizia francesi sulla rivolta delle banlieue
Un comunicato di indignazione è stato emanato negli scorsi giorni dai sindacati di polizia francesi Alliance Police Nationale e UNSA-Police, che sono le sigle maggiori nel Paese.
Il comunicato, pubblicato ancora venerdì, condanna con un linguaggio di durezza inedita i disordini di questi giorni in Francia.
«Maintenant ça suffit» si intitola il comunicato. «Ora basta».
«Di fronte a queste orde selvagge, chiedere la calma non basta più, bisogna imporla!», incalzano i due sindacati, che chiedono anche di «ripristinare l’ordine repubblicano e mettere fuori pericolo gli arrestati». Questi sono, secondo loro, «gli unici segnali politici da dare».
«I nostri colleghi, come la maggioranza dei cittadini, non possono subire il diktat delle minoranze violente.
[ #Communiqué ] : Maintenant ça suffit ! #violences #nanterre pic.twitter.com/Fw6sPFZZGQ
— UNSA POLICE (@UNSAPOLICE) June 30, 2023
«Non è il momento dell’azione sindacale ma della lotta contro questi “dannosi”», continuano i sindacati, criticando il governo. «Sottomettersi, capitolare e compiacerli deponendo le armi non sono le soluzioni data la gravità della situazione».
Il comunicato insiste sul ripristino «al più presto» dello «Stato di diritto» prima di deplorare l’ordine di essere messi «a cuccia» che hanno subito «per decenni» e che rivivranno secondo loro, una volta che la calma restituito.
I sindacati infine avvertono che «si assumeranno le proprie responsabilità» di fronte al governo francese.
«Oggi i poliziotti combattono perché siamo in guerra» conclude il comunicato. «Domani saremo nella resistenza e il governo dovrà prenderne coscienza».
Le immagini di violenze e razzie, ad ogni modo, continuano a fioccare in rete, di notte e di giorno.
Une dame depuis chez elle commente un vol dans une boutique Lacoste en disant ce sont pas des Maghrébins les voleurs #emeutes #emeute #ChampsElysees #Nanterre #Naël #censure #snapchat #Lyon #Marseille #Paris #Quartier #Cité #Banlieue #violence #police #gign #raid #RIPtwitter… pic.twitter.com/SOVLBLfkfL
— Salade Niçoise (@clezga_officiel) July 2, 2023
Des femmes voilées pillent un McDo.
Wallah c’est haram.#Emeutes #Emeute pic.twitter.com/3A3AZeIkce— Bruno Attal (@Bruno_Attal_) July 2, 2023
L’acrosport ça a servie à certains 😂😂😂#Emeute pic.twitter.com/BadaR4yUjQ
— kevin jr 𓅔 (@vinkejr93) June 30, 2023
Il y a une telle impunité que les racailles seraient capables de faire jouer la garantie Darty.#Aubervilliers #Emeutes #Emeute pic.twitter.com/KLRvdzXAXo
— Bruno Attal (@Bruno_Attal_) July 2, 2023
Un groupe de jeunes patriotes, qui chantent haut et fort la Marseillaise, se promène dans Lyon en vigilance de hordes d’émeutiers violents.
Mais la vidéo est gâchée par la voix de cette femme, qui ne fait que parler d’elle. #emeutes #Emeute #pillages pic.twitter.com/zA8fEYmcj2
— Tanguy David (@tanguy_france) July 2, 2023
🚨🚨🇫🇷 Marseille cette nuit un homme se fait racketter sa voiture et ses affaires personnelles 🇫🇷🚨🚨
il essaye de se défendre mais les individus le frappent 🤦🏻♂️#Emeute #France #Marseille #Emeutes pic.twitter.com/RG6uKG6Ued
— 1 seconde avant le drame (@oneseconddrama) July 2, 2023
Tuluza, Francja. #FranceHasFallen #FranceRiots #Emeute #Nanterre
— Dominik Tarczyński MEP (@D_Tarczynski) July 2, 2023
🚨🇫🇷 Molotovs were thrown at the Police Hotel by the rebels in France.#Nanterre #France #Emeute #Paris #emeutes #Nahel #nael #Marseille #فرنسا pic.twitter.com/jmauMp7qOi
— Eren 𝕮🇹🇷 (@Eren50855570) July 2, 2023
« C’EST SCANDALEUX » #Emeute pic.twitter.com/i1UIg8POOI
— nc (@nouchosss) June 30, 2023
They broke into a whole Lidl 😭😭#Nanterre #Emeute #frenchriots
pic.twitter.com/0N7eqjpqx6— Lox (@lockskaka) June 29, 2023
On est dans Starwars ou quoi 🤣🤣 #Emeute pic.twitter.com/zZUVOi1sFY
— Ardaaa (@KebeliArda) June 30, 2023
Plus de foot locker à #Limoges 🤣🤣🤣 #Emeute pic.twitter.com/OCbQexqN4v
— Nahil🇲🇦 (@Nahil212_) June 30, 2023
This poor man 👨 is getting hammered for nothing. He is just passing by in the street of Bordeaux. What is his fault? #France #FranceProtest #FranceRiots #FranceProtests #war #franceViolence #Emeute #emeutes #Bordeaux pic.twitter.com/QkQt3DTn97
— Santosh Gupta (@santoshskm) July 1, 2023
Immagine screenshot da YouTube
Immigrazione
Ogni giorno spariscono dai centri di accoglienza 50 bambini
Oltre cinquanta bambini e ragazzi ogni giorno risultano dispersi dai centri di accoglienza per minori stranieri soli in Europa, con un totale di almeno 51.439 nel corso di tre anni. Lo riporta l’agenzia ANSA.
Si tratta di migranti bambini giunti nel continente senza la presenza di adulti di riferimento. In Italia, solamente, sono stati segnalati circa 23.000 casi di sparizione.
I dati sono stati raccolti dal gruppo di giornalisti «Lost in Europe» nel periodo 2021-2023 in 30 Paesi, tra cui 27 membri dell’Unione Europea, il Regno Unito, la Svizzera e la Norvegia.
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L’Italia si colloca al primo posto con 22.899 casi di allontanamento registrati in tre anni, di cui 10.100 solo nel 2023. Segue l’Austria con oltre 20.000 minori scomparsi complessivamente. Le nazionalità più rappresentate tra i minori dispersi sono quelle provenienti dall’Afghanistan, dalla Siria, dalla Tunisia, dall’Egitto e dal Marocco.
«I minori stranieri che si allontanano sono spesso preda della malavita o di sfruttatori» ha dichiarato all’ANSA Carla Garlatti, garante nazionale dell’Infanzia. «In un centro per ragazze minorenni ci hanno raccontato di come ogni notte sparissero una o due giovani e del fatto che spesso ci fossero macchine appostate all’esterno con persone che offrivano lavoro alle ragazze».
Lost in Europe aveva precedentemente condotto un’inchiesta simile nel 2021, riguardante il periodo compreso tra il 2018 e il 2020. In quel periodo, il numero di minori stranieri non accompagnati dispersi risultava essere di 18.000 in tre anni.
L’articolo dell’agenzia, che parla genericamente di «malavita» e «sfruttatori», non specifica con chiarezza che tipo di tratta sia – né adombra l’idea che forse molti immigrati minorenni in realtà minorenni non sono (per avere un’idea dell’età, le autorità arrivano a fare le radiografie delle ossa).
Ci resta quindi il dubbio: dove possono essere finiti questi 51 mila ragazzini spariti. Una cifra davvero immensa, che apre a diverse possibilità, non sempre però enunciabili pubblicamente. Ad esempio, l’ipotesi di un mercato degli organi non è qui discussa. Né quella, sussurrata in certi ambienti di fronte all’ennesimo caso di cronaca di bimbo svanito del nulla, di un traffico di bambini per sette parasataniche, che userebbero i piccoli in rituali di sacrificio umano.
Il fenomeno della sparizione dei bambini tiene spesso banco anche nelle cronache USA.
Come riportato da Renovatio 21, l’anno passato nell’arco di sole due settimane, 27 bambini sono scomparsi nella città di Cleveland, nello Stato americano dell’Ohio. Nessuno ha idea di che fine questi bimbi possano aver fatto. Nel 2021 il Tennessee Bureau of Investigations (TBI) aveva invece annunciato di essere stato in grado di localizzare 150 bambini scomparsi in quei mesi.
La storia, tuttavia, invita a diffidare di alcune istituzioni, come chiaro nella vicenda dei Finders, un gruppo che i media definirono una «setta satanica». Nel 1987 la polizia di Tallahassee, in Florida, intervenne dopo una telefonata anonima che segnalava, in un parco pubblico, sei bambini malnutriti coperti di punture di insetti e graffi accompagnati da due uomini ben vestiti in un parco pubblico. I due uomini vennero arrestati per abusi su minori e sospetto di traffico di bambini attraverso i confini statali. I due uomini arrestati avevano più documenti d’identità falsi e venne compreso che si trattava di membri di un movimento noto come Finders.
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Un po’ comunità e un po’ setta, i Finders possedevano più proprietà nell’area di Washington. Secondo quanto riferito, l’indagine su queste proprietà ha trovato prove di pedopornografia e fotografie che mostravano l’allucinante scena di tre bambini e tre uomini vestiti di bianco che smembravano due capre. In altre foto erano ritratti rituali con sangue, in altre ancora bimbi in catene. Era stato notato che gli esami medici dei bambini mostravano segni di abuso sessuale e malnutrizione, nonché segni di morsi potenzialmente appartenenti a un essere umano adulto. Ad oggi, tuttavia, i rapporti medici e psicologici completi non sono stati resi disponibili per la visione pubblica.
Le indagini sui Finders sembrarono arenarsi più volte, tanto più che nel tempo emersero legami che il gruppo avrebbe avuto con la CIA.
Su tutto, emerge con evidenza un fatto: c’è sempre un grande appetito, da parte di mostri indicibili, per i bambini.
E quindi, dove sono quei 51 mila bambini immigrati spariti?
Ulteriore mistero, ulteriore orrore, che si aggiunge alla tragedia civile a lungo termine dell’immigrazione massiva, aumentata, invece che diminuire, con il governo «nazionalista» e «sovranista» di Giorgia Meloni è aumentata.
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Immigrazione
Gli stranieri sono responsabili del 77% dei casi di stupro risolti a Parigi nel 2023
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Immigrazione
Belgio, boom del voto musulmano a Bruxelles
Sul sito Figaro del 20 febbraio 2024, il senatore onorario belga Alain Destexhe scrive: «con un imam pakistano che ha recitato alcuni versi di una sura dal podio del Parlamento di Bruxelles, è stato compiuto un passo simbolico».
Questo imam è intervenuto ad un convegno «che mirava a mettere in luce i successi e l’integrazione economica e sociale (sic) della numerosa comunità pakistana di Bruxelles, ma la maggior parte dei relatori parlava in inglese o in urdu!»
Dovete sapere che «il deputato che ha seguito l’evento è il socialista Hasan Koyuncu, di origine turca. È il primo vicepresidente non del Parlamento di Bruxelles, ma di quello francofono di Bruxelles (benvenuti nella fabbrica del mondo delle istituzioni belghe), e sarà capolista del Partito socialista a Schaerbeek, uno dei i due comuni con la più forte comunità turca a Bruxelles, il prossimo ottobre, per le elezioni comunali».
Alain Destexhe precisa che «il 73% dei turchi in Belgio, che hanno per lo più la doppia nazionalità, hanno votato per Erdogan alle ultime elezioni presidenziali, molto più dei turchi in Turchia (52%)».
E aggiungeva: «il PS [Partito Socialista, ndt] è ormai soggetto all’Islam. Gran parte dei suoi rappresentanti eletti al Parlamento di Bruxelles, vere e proprie macchine elettorali, sono di religione o cultura musulmana. […] Bruxelles, la capitale d’Europa, è oggi una delle città più islamizzate del continente».
«Secondo Statbel, l’ufficio statistico belga, il 61% della popolazione di Bruxelles non è di origine europea e solo il 23% dei belgi è di origine belga, un caso unico per una capitale europea».
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Il 22 febbraio, sul sito The European Conservativ, il giornalista irlandese di stanza a Bruxelles, Thomas O’Reilly scriveva nello stesso senso:
«Un partito marxista-leninista con una forte base elettorale islamica è in testa nei sondaggi nella città di Bruxelles in vista delle elezioni nazionali ed europee, davanti agli ex liberali e verdi valloni, e raduna gli elettori musulmani scontenti della guerra intrapresa da Israele contro Hamas nel Striscia di Gaza».
«Il Partito dei Lavoratori del Belgio (PTB) ha guadagnato popolarità negli ultimi dieci anni facendo affidamento sugli elettori turchi e arabi grazie al suo deciso “antisionismo”. Oggi sembra essere il partito politico più popolare a Bruxelles, con il 21% del sostegno pubblico, mangiando voti precedentemente detenuti da altre convinzioni socialiste».
E ha aggiunto: «il Belgio non è l’unico a testimoniare la rapida ascesa della politica di fusione islamo-sinistra. Un nuovo partito lanciato dalla diaspora turca spera di entrare nel Bundestag tedesco».
«Nel frattempo, in Gran Bretagna, George Galloway [che si fa chiamare “Gaza George”] è ora il favorito per vincere le elezioni suppletive di Rochdale, con un forte sostegno da parte degli elettori musulmani di origine pakistana…». E infatti, il 1° marzo , George Galloway ha vinto le elezioni di Rochdale.
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Immagine generata artifizialmente
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