Spirito
Mons. Viganò: messaggio all’Australia
Renovatio 21 pubblica questo messaggio di Monsignor Carlo Maria Viganò.
L’umanità è in questo momento minacciata da un colpo di Stato mondiale, con il quale un’oligarchia di criminali globalisti è riuscita a insediare i propri esponenti ai più alti livelli dei governi e delle istituzioni internazionali.
Non si tratta di un fenomeno limitato a una sola nazione, ma di un piano che si estende a molti Stati, dall’Australia al Canada, dalla Francia all’Italia, dalla Germania all’Austria.
Il mito della democrazia e dei diritti umani viene oggi demolito sistematicamente proprio da chi lo aveva eretto a dogma della modernità e del progresso: la volontà dei cittadini viene violata, il bene delle singole nazioni ignorato, il tessuto sociale ed economico distrutto, la tutela del lavoro e dell’impresa calpestata, la salute delle persone considerata un ostacolo ai profitti delle case farmaceutiche.
Domani, con il pretesto di una guerra, vi diranno che gli aumenti dei beni di consumo e la limitata disponibilità di gas rendono indispensabili nuove limitazioni e nuove rinunce, facendo pagare alle masse i risultati disastrosi delle loro decisioni sciagurate
E mentre da due anni ci è stata imposta un’emergenza pandemica che ha legittimato scandalose privazioni dei diritti naturali, già si programmano nuove emergenze – quella climatica, quella informatica, quella energetica, quella bellica – che aggravino e rendano permanente il disastro provocato.
Voi Australiani non siete gli unici a sperimentare questo colpo di Stato, né i soli ai quali sono stati lesi i diritti costituzionali e negati i più basilari principi dello Stato di diritto.
Chi vi governa non esercita il potere per il vostro bene, ma per fare gli interessi di questa élite globalista: interessi di natura economica e ideologica, che consistono nell’appropriarsi di ricchezze e potere tramite il Great Reset, nel rendere la popolazione schiava del sistema di crediti sociali sperimentati nella dittatura comunista cinese, e nel fare di tutti voi una schiera di malati cronici a cui è stato distrutto il sistema immunitario con un siero sperimentale imposto a tutti per legge.
Tutto questo non accade per una serie di sfortunate coincidenze, ma perché è il frutto di un progetto criminale studiato nei minimi dettagli e annunciato dai suoi stessi artefici
Domani, con il pretesto di una guerra, vi diranno che gli aumenti dei beni di consumo e la limitata disponibilità di gas rendono indispensabili nuove limitazioni e nuove rinunce, facendo pagare alle masse i risultati disastrosi delle loro decisioni sciagurate.
Tutto questo non accade per una serie di sfortunate coincidenze, ma perché è il frutto di un progetto criminale studiato nei minimi dettagli e annunciato dai suoi stessi artefici: l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e il Great Reset del World Economic Forum sono il copione imposto ai governi di mezzo mondo e realizzato dagli emissari di istituzioni private sovranazionali, formati in gran parte al Young Leaders for Tomorrow di Klaus Schwab.
Un progetto eversivo, che minaccia la pace mondiale, le sovranità nazionali e la vita stessa dei cittadini. Un progetto che, se non potesse avvalersi della complicità di governanti, magistrati, forze dell’ordine e media sarebbe già stato denunciato e condannato.
La distruzione dell’economia degli Stati non è lo scopo finale di tutto ciò, ma solo un mezzo per rendere irreversibile l’instaurazione di quel Nuovo Ordine Mondiale che costituisce la premessa per l’avvento dell’Anticristo
Non dobbiamo però lasciarci ingannare: la distruzione dell’economia degli Stati non è lo scopo finale di tutto ciò, ma solo un mezzo per rendere irreversibile l’instaurazione di quel Nuovo Ordine Mondiale che costituisce la premessa per l’avvento dell’Anticristo.
Perché ciò che costoro vogliono non è solo appropriarsi del controllo delle finanze mondiali, ma tramite esso avere il potere di decidere ogni vostra azione, stabilire cosa è giusto e cosa è sbagliato, controllare ogni spostamento, ogni transazione, ogni vostro pensiero. Rendervi tutti schiavi e costringervi ad essere automi senz’anima e senza identità.
Dietro tutto questo, non possiamo non riconoscere l’opera infernale del nemico del genere umano, di colui che è «omicida sin dal principio», e che odia tutto ciò che è vero, giusto e bello perché vi vede un raggio delle perfezioni del Dio Creatore, Signore e Redentore.
L’uomo è stato creato ad immagine e somiglianza di Dio, ed è proprio questa impronta divina che Satana vuole cancellare, spegnendo il sorriso innocente del fanciullo, corrompendo l’onestà e la rettitudine nelle persone, impedendo ogni slancio verso il Bene e promuovendo tutto ciò che è disonesto, peccaminoso, vizioso, inumano.
Satana vuole un mondo in cui regna la morte del corpo e dell’anima, in cui il giogo soave della Legge di Dio e del Vangelo sia sostituito dall’odiosa tirannide del male, della ribellione, dell’odio
Satana vuole un mondo in cui regna la morte del corpo e dell’anima, in cui il giogo soave della Legge di Dio e del Vangelo sia sostituito dall’odiosa tirannide del male, della ribellione, dell’odio.
Esorto tutti voi, cari Australiani, a comprendere che questa battaglia epocale dev’essere combattuta nella consapevolezza che solo tornando a Nostro Signore Gesù Cristo potrete sconfiggere il Demonio; che solo nell’obbedienza ai Suoi Comandamenti potrete trovare libertà, concordia e prosperità per la vostra Patria; che solo dove regna Cristo può regnare la Sua pace. Pax Christi in regno Christi.
Se chiederete libertà per continuare a offendere il Signore, per violare la Sua legge e per bestemmiare il Suo Nome, ogni vostra protesta sarà inutile e destinata al fallimento.
L’unica speranza di vincere il Male, è di opporvi il Bene; l’unico modo per sconfiggere questa dittatura anticristica è far regnare Cristo Re nella vostra vita, nel lavoro, nelle famiglie e nelle nazioni. E con Cristo, far regnare anche la nostra Signora e Regina, Maria Santissima, che per decreto della Provvidenza calpesterà il capo dell’antico Serpente e sconfiggerà definitivamente il Maligno.
Ponete dunque ogni vostra azione sotto la protezione di Nostro Signore e della Vergine Immacolata, conservandovi nella Grazia di Dio e pregando con fede.
L’inizio della Santa Quaresima possa spingervi tutti, con spirito soprannaturale, ad offrire penitenze, digiuni e sacrifici per implorare alla Maestà divina quella pace che il mondo non può dare, quella concordia che ci vede fratelli nella comune paternità di Dio, quella libertà che si fonda su Cristo, Via, Verità e Vita.
E che Nostra Signora della Croce del Sud, Aiuto dei Cristiani e San Francesco Saverio, Patroni dell’Australia, vi benedicano, come vi benedico anch’io, in nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti. Amen.
+ Carlo Maria Viganò
Arcivescovo
27 Febbraio 2020
Dominica in Quinquagesima
Spirito
Papa Leone denuncia «l’antisemitismo» in una telefonata con il presidente israeliano dopo il massacro di ebrei in Australia
Papa Leone XIV ha condannato l’antisemitismo nel corso di una telefonata con il presidente israeliano Isaac Herzog, in seguito all’attentato di Sydney.
Il 15 dicembre 2025, Papa Leone ha ricevuto in Vaticano una chiamata dal presidente di Israele, Isaac Herzog, in vista delle prossime festività natalizie e della celebrazione ebraica di Hanukkah. Durante il colloquio, il Pontefice ha affrontato il tema dell’antisemitismo alla luce dell’attacco terroristico avvenuto domenica a Bondi Beach, a Sydney.
«Durante il colloquio, alla luce del recente attentato terroristico a Sydney, il Santo Padre ha ribadito la ferma condanna della Chiesa Cattolica verso ogni forma di antisemitismo, che in tutto il mondo continua a seminare paura nelle comunità ebraiche e nell’intera società», riporta il comunicato emesso dalla Sala Stampa della Santa Sede.
Secondo quanto riferito dal Vaticano, la conversazione telefonica si è svolta in un’atmosfera cordiale. Papa Leone XIV ha incoraggiato la continuazione dei processi di pace in corso in Medio Oriente e ha sottolineato la necessità di intensificare e perseverare negli sforzi umanitari, specialmente considerando la situazione nella Striscia di Gaza, dove, a seguito del conflitto, persistono gravi problemi legati alla fame, al freddo e alle condizioni meteorologiche avverse.
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La telefonata segue le dichiarazioni pubbliche già espresse dal Pontefice immediatamente dopo l’attentato di Sydney. Durante l’udienza di lunedì 15 dicembre, il Papa ha manifestato vicinanza alla comunità ebraica e dolore per le vittime e i feriti, affermando: «Basta con queste forme di violenza antisemita! Dobbiamo eliminare l’odio dai nostri cuori».
Lo stesso giorno, in un telegramma inviato all’arcivescovo di Sydney, Anthony Fisher, il Papa ha definito l’attacco un «atto di violenza insensato» e ha invitato coloro che sono tentati dalla violenza a «convertirsi e cercare la via della pace e della solidarietà».
Rapporti diretti tra Papa Leone XIV e il presidente Isaacco Herzog erano già stati instaurati nei mesi precedenti. Il 4 settembre, Herzog è stato ricevuto in udienza privata dal Papa: un incontro che, secondo le parole dello stesso presidente israeliano al termine della visita, ha costituito «un segnale molto importante» del valore delle relazioni tra la Santa Sede, lo Stato di Israele e il popolo ebraico.
Nel corso dei colloqui con il papa, il Segretario di Stato vaticano e il Segretario per i Rapporti con gli Stati, Herzog ha riferito di aver prioritariamente discusso la necessità di liberare gli ostaggi ancora trattenuti a Gaza dopo gli attacchi del 7 ottobre.
Le discussioni hanno riguardato anche gli aiuti umanitari alla popolazione civile di Gaza, gli sforzi israeliani per favorirne la distribuzione, la lotta comune contro l’antisemitismo, gli sviluppi generali in Medio Oriente e l’esigenza di un dialogo interreligioso più profondo.
Durante l’incontro, il presidente israeliano ha infine evidenziato l’importanza delle comunità cristiane in Israele e nella regione, ha ribadito l’impegno dello Stato ebraico a garantire la libertà di religione e di culto e la protezione delle comunità cristiane in Terra Santa, e ha rivolto un invito ufficiale al Pontefice a visitare Israele.
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Immagine di Catholic Church England and Wales via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic (CC BY-NC-ND 2.0)
Spirito
Diocesi di Roma, Leone XIV riforma una decisione di Francesco
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Gender
Papa Leone nomina il vescovo che ha celebrato la «Messa LGBT» con una drag queen
Papa Leone XIV ha nominato un vescovo ausiliare di San Diego che ha celebrato una messa dell’orgoglio LGBT con la scritta «Tutti sono benvenuti» – durante la quale è stato permesso di parlare a un’attivista drag queen – come nuovo vescovo di Monterey, in California. Lo riporta LifeSite.
Il vescovo Ramon Bejarano ha celebrato la messa domenicale del 13 luglio, organizzata dal «Ministero LGBTQ» della parrocchia di St. John e con il pieno appoggio della diocesi di San Diego, guidata dal vescovo Michael Pham, una delle prime nomine episcopali di Papa Leone XIV.
«Mi scuso per il dolore e l’angoscia che io e la Chiesa abbiamo causato a molti di voi», avrebbe detto monsignor Bejarano in un sermone del 2024, durante la Messa di «Tutti benvenuti», nella stessa parrocchia. «Mi scuso per la stigmatizzazione e il trauma che abbiamo causato ad altri, perché abbiamo detto loro che non sono apprezzati e che non sono degni dell’amore di Dio. Ci sono molti altri là fuori che si sentono rifiutati e svalutati».
Il caso era già stato illustrato da Renovatio 21 lo scorso luglio.
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La parrocchia di St. John è anche nota per aver celebrato numerose Messe del «pride» nel corso degli anni, come quella del 2017 per commemorare il 20° anniversario del documento «Always Our Children» della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti del 1997, che sottolineava l’«importanza» che i genitori accettassero l’attrazione per lo stesso sesso nei loro figli. Anche Murray-Ramirez ha partecipato alla Messa del 2017.
Il Bejarano è stato anche tra i 68 vescovi americani che nel 2021 hanno firmato una lettera chiedendo alla Conferenza episcopale cattolica degli Stati Uniti (USCCB) di porre fine alle discussioni sul divieto di ricevere la Santa Comunione all’allora presidente Joe Biden e ad altri politici cattolici pro-aborto.
La drag queen «Nicole» Murray-Ramirez , ex membro del consiglio direttivo del potente colosso della lobby LGBTQ+ Human Rights Campaign, ha ringraziato il vescovo Bejarano per il suo lavoro di «difesa» della «comunità LGBTQ».
Murray-Ramirez ha scritto ampiamente in un post su Facebook quanto sia stato un onore per lui parlare durante la messa e ha elogiato Bejarano.
«Il sermone del vescovo è stato molto potente e si è concentrato sul fatto che Dio ama TUTTI noi così come siamo», ha scritto Murray-Ramirez.
In base al racconto di Murray-Ramirez, sembra che Bejarano abbia omesso qualsiasi riferimento all’insegnamento della Chiesa sul «matrimonio» tra persone dello stesso sesso.
«Ho avuto l’onore di essere invitato a parlare ed è stato meraviglioso vedere e sentire la meritata e fragorosa ovazione che ha ricevuto il vescovo Bajarano quando l’ho sinceramente ringraziato a nome di tutti noi per aver difeso non solo la COMUNITÀ LGBTQ ma anche gli immigrati clandestini e i rifugiati», ha continuato Murray-Ramirez.
Le foto pubblicate da Murray-Ramirez durante la messa su Facebook mostrano la «drag queen» in posa per una foto e benedetta da Bejarano. Alla messa pro-LGBT ha partecipato anche il sindaco di San Diego, Todd Gloria, apertamente omosessuale e nominalmente cattolico, che ha posato per una foto con il vescovo.
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Immagine screenshot da YouTube
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