Ambiente
Mons. Viganò, messaggio al popolo di Valenzia

L’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha mandato un messaggio al popolo di Valenzia dopo «tremendo cataclisma che si è abbattuto sulla regione», dove la conta dei morti non è ancora stata ultimata.
«Abbiamo assistito con sgomento e raccapriccio» alla reazione del governo spagnolo, accusa Viganò, che accusa anche lo «sfrontato cinismo il primo ministro Pedro Sanchez si rifiutava di dichiarare lo stato d’emergenza e replicava ai media: se i Valenziani hanno bisogno di aiuto, basta che lo chiedano».
«Nella giornata di domenica i Reali di Spagna e il primo ministro si sono recati sul luogo del disastro, venendo duramente contestati per la loro scandalosa latitanza. Sanchez si è dileguato dinanzi alla reazione della popolazione oltraggiata, giustamente furiosa».
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L’arcivescovo prosegue mostrando di credere all’origine artificiale di questo tipo di fenomeni ambientali che sempre più spesso sembrano colpire varie zone della terra. Monsignore indica anche le realtà che lui ritiene responsabili di tali disastri.
«Questo, come ormai anche il mainstream ammette, è l’ennesimo disastroso evento pianificato scientificamente dai Paesi assoggettati al Word Economic Forum, i cui emissari nei Governi sono i principali fautori dell’Agenda 2030».
«Lo scorso agosto, sulla stampa internazionale, si dava notizia che l’impatto dei vasti progetti di geoingegneria adottati ufficialmente dal Marocco potevano avere un impatto distruttivo sulle condizioni climatiche della Spagna, e che la comunità scientifica aveva espresso forti preoccupazioni e auspicato un attento monitoraggio dei fenomeni meteorologici sulla Penisola Iberica» racconta l’arcivescovo lombardo.
«Sappiamo che questi progetti sono finanziati in gran parte dall’Unione Europea e da altri enti privati allineati sulla narrazione fraudolenta del cambiamento climatico».
Il successore degli Apostoli scende quindi in dettaglio:
«Sappiamo anche, dai brevetti depositati e dai progetti diffusi a livello globale, che l’inseminazione delle nuvole comporta l’immissione nell’aria – e quindi sulle persone, nelle acque e sulle coltivazioni – di sostanze altamente tossiche, quali l’alluminio, il bario, lo stronzio. Oltre a ciò, il programma HAARP – High Frequency Active Auroral Research Program –è ampiamente utilizzato come arma non convenzionale, per l’impatto devastante delle alte frequenze sul clima, sui fenomeni sismici e sull’attività vulcanica».
«I monitoraggi effettuati nei giorni precedenti all’alluvione e nelle ore in cui si verificavano le precipitazioni mostrano delle anomalie che gli esperti riconoscono come inequivocabile effetto di interventi umani e non naturali» dichiara monsignor Viganò nel suo messaggio ai valenziani.
«La Spagna non è, purtroppo, la prima Nazione colpita da questi fenomeni provocati deliberatamente. La volontà criminale di arrecare il maggior danno possibile alle popolazioni è fin troppo evidente. Pensiamo alla folle gestione green degli invasi e delle dighe, quasi tutti abbattuti negli ultimi anni; o quella dei canali e dei corsi d’acqua, che le norme europee vietano di dragare e di ripulire dai tronchi e dalle ramaglie».
«E ancora: le sconsiderate politiche di distruzione dell’agricoltura, dell’allevamento e della pesca, a vantaggio della produzione intensiva delle multinazionali; la pianificazione di carestie e siccità mediante la geoingegneria, in modo da convertire i campi sottratti alla coltivazione in impianti fotovoltaici per alimentare i data center con cui controllare ogni nostro movimento» sottolinea il giù nunzio apostolico a Washington.
«Le multinazionali si stanno appropriando della gestione dell’acqua, con il pretesto del cambiamento climatico, al solo scopo di usarla per gli impianti di raffreddamento degli stessi data center».
«Tutto questo avviene ovunque, nel silenzio complice di una stampa di proprietà dei medesimi grandi fondi d’investimento: BlackRock, Vanguard, StateStreet» accusa Viganò. «Tutto è nelle loro mani: le banche, i debiti degli Stati, l’informazione, l’alimentazione, la salute, le armi, la stessa aria che respiriamo, la stessa luce del sole, che sempre più spesso vediamo oscurata da una coltre di nubi».
Tuttavia, scrive l’arcivescovo «nonostante questa congiura ai danni dell’umanità sia evidente e addirittura ammessa dai suoi responsabili – primo fra tutti, Klaus Schwab – si squalifica come complottismo ogni voce critica, ogni forma di dissenso».
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Secondo Viganò, il COVID avrebbe dovuto aprire gli occhi sulla meccanica della situazione, sottolineando caratteristiche del vaccino genico riportate da alcuni.
«La farsa pandemica dovrebbe aver mostrato incontrovertibilmente le intenzioni criminali di chi ha imposto un siero sperimentale, sapendo che avrebbe provocato una mutazione genetica permanente, oltre alla sterilità, a gravi effetti avversi tra cui la riviviscenza di tumori e alla morte. Cosa ci ha insegnato quell’esperimento di ingegneria sociale?»
«E quale immagine ne è uscita dei nostri governanti, ora che sappiamo che agivano deliberatamente contro i loro concittadini? Criminali al soldo di un’élite eversiva sempre più potente e invasiva, sempre più arrogante e violenta» accusa con veemenza il prelato.
«Cari Valenziani! E voi, popolo di tutta la Spagna! Dinanzi a questa immane sciagura che vi ha colpiti in modo così brutale e spietato; dinanzi al tradimento di chi dovrebbe servirvi e invece vuole manifestamente il vostro male, io vi chiedo di ritrovare la vostra anima cattolica di cui la vostra Nazione è erede, dando prova di quel vincolo di cristiana fraternità che ci unisce con Nostro Signore Gesù Cristo all’unico Eterno Padre. Siate fieri testimoni della vostra Fede, con Speranza, nella Carità.
Ritrovate, anche e soprattutto tra il fango e i detriti, la forza di aiutare il vostro prossimo, che è appunto la persona che vi sta vicino, che è nel bisogno. E pregate: pregate insieme, insieme recitate il Rosario mentre scavate, mentre ricomponete i vostri cari defunti.
Monsignore conclude con un’invocazione
«Che la Vergine Santissima de los Desamparados vi consoli, vi protegga e vi dia forza. Che l’Arcangelo San Michele accompagni in Cielo le anime di quanti hanno trovato la morte in questo tremendo cataclisma provocato da criminali al servizio di Satana. Sappiate che vi sono spiritualmente vicino con la preghiera. Invoco su voi tutti, cari Valenziani, e su tutti voi Spagnoli, la Benedizione di Dio e la Grazia dello Spirito Consolatore. Viva Cristo Rey!»
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Immagine screnshot da YouTube
Ambiente
Studi sui metodi per testare le sostanze chimiche della pillola abortiva nelle riserve idriche

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Ambiente
Donna afferma che il datacenter AI di Zuckerberg le ha inquinato l’acqua del rubinetto

Una pensionata della Georgia rurale ha accusato il nuovo centro dati AI di Meta, situato a circa 360 metri da casa sua, di inquinarle l’acqua. Lo riporta la BBC.
La cittadina Beverly Morris ritiene che la costruzione del data center del gigante della tecnologia abbia danneggiato il suo pozzo d’acqua privato, causando un accumulo di sedimenti. «Ho paura di bere quell’acqua, ma la uso comunque per cucinare e per lavarmi i denti», ha detto Morris. «Se mi preoccupa? Sì».
Meta ha negato queste accuse, dichiarando alla BBC che «essere un buon vicino è una priorità». L’azienda ha commissionato uno studio sulle falde acquifere, scoprendo che il suo data center «non ha influito negativamente sulle condizioni delle falde acquifere nella zona».
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L’incidente evidenzia come un’imponente spinta alla costruzione di infrastrutture per supportare modelli di Intelligenza Artificiale incredibilmente dispendiosi in termini di energia, stia sconvolgendo i vari ecosistemi che vedono il nascere di questi data center. Stiamo solo iniziando a comprendere l’enorme impatto ambientale della tecnologia di intelligenza artificiale, dall’enorme consumo di acqua all’enorme impronta di carbonio dovuta alle emissioni in aumento.
La situazione non fa che peggiorare, con aziende come OpenAI, Google e Meta che continuano a investire decine di miliardi di dollari nella costruzione di migliaia di data center in tutto il mondo. Recentemente i ricercatori hanno stimato che la domanda globale di intelligenza artificiale potrebbe arrivare a consumare fino a 1,7 trilioni di galloni d’acqua all’anno entro il 2027, più di quattro volte il prelievo idrico totale di uno stato come la Danimarca.
Da allora gli attivisti hanno segnalato il rischio di pericolosi deflussi di sedimenti derivanti dai lavori di costruzione, che potrebbero riversarsi nei sistemi idrici, come potrebbe accadere al pozzo della signora Morris.
Resta da vedere quanto l’industria dell’Intelligenza Artificiale si impegnerà per la cosiddetta sostenibilità. Dopo aver dato grande risalto ai propri sforzi per ridurre le emissioni all’inizio del decennio, l’aumento di interesse per l’intelligenza artificiale ha cambiato radicalmente il dibattito.
E man mano che i modelli di intelligenza artificiale diventano più sofisticati, necessitano di energia esponenzialmente maggiore, e questa situazione non potrebbe che aggravarsi.
Come riportato da Renovatio 21, il CEO di Meta Mark Zuckerberg, nel suo tentativo sempre più disperato di tenere il passo nella corsa all’IA, sta espandendo l’infrastruttura dei data center il più velocemente possibile, con Meta che sta «prioritizzando la velocità sopra ogni altra cosa» allestendo delle «tende» per aggiungere ulteriore capacità e spazio ai suoi campus dei data center. I moduli prefabbricati sono progettati per ottenere la potenza di calcolo online il più velocemente possibile, sottolineando la furiosa corsa di Meta per costruire la capacità di modelli di intelligenza artificiale sempre più richiedenti energia.
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Un nuovo rapporto del Berkeley Lab – che analizza la domanda di elettricità dei data center – prevede che questa stia esplodendo da un già elevato 4,4% di tutto il consumo di elettricità in ambito statunitense, a un possibile 12% di consumo di elettricità in poco più di tre anni, entro il 2028.
Il fenomeno è globale: in Irlanda, i data center consumano già il 18% della produzione totale di elettricità. Secondo il rapporto, il consumo di energia dei data center è stato stabile con una crescita minima dal 2010 al 2016, ma ciò sembra essere cambiato dal 2017 in poi, con l’uso dei data center e dei «server accelerati» per alimentare applicazioni di Intelligenza Artificiale per il complesso militare-industriale e prodotti e servizi di consumo.
Vista l’enormità di energia richiesta da questi Centri di elaborazione dati, vi è una corsa verso l’AI atomica e anche Google alimenterà i data center con sette piccoli reattori nucleari nel prossimo futuro.
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Ambiente
Cringe vaticano ai limiti: papa benedice un pezzo di ghiaccio tra Schwarzenegger e hawaiani a caso

.@Pontifex blesses a block of ice at Vatican CLIMATE CHANGE event. pic.twitter.com/gk9J2OVmVf
— Sign of the Cross (@CatholicSOTC) October 1, 2025
NEW: Pope Leo XIV blesses a block of ice before a blue tarp is rolled out and waved by people, including Arnold Schwarzenegger, at the Raising Hope for Climate Justice conference.
“We will raise hope by demanding that leaders act with courage, not delay.” “Will you join with… pic.twitter.com/PSVVwTB79V — Collin Rugg (@CollinRugg) October 1, 2025
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