Spirito
Mons. Viganò crea un’associazione per aiutare i religiosi perseguitati dal Vaticano di Bergoglio
Renovatio 21 pubblica il comunicato stampa riguardo la nascita dell’associazione Exsurge Domine, creata da monsignor Carlo Maria Viganò per dare aiutato a sacerdoti e religiosi perseguitati dalla gerarchia vaticana attuale.
COMUNICATO STAMPA
1 Luglio 2023
Nasce l’Associazione
«EXSURGE DOMINE»
per aiutare sacerdoti e religiosi
vittime delle epurazioni bergogliane
La Chiesa sta attraversando una gravissima crisi, speculare a quella dei governi civili: chi ricopre ruoli di potere si è mostrato nemico dell’istituzione che sovrintende e delle persone su cui esercita la propria autorità.
Questa azione eversiva porta chi non è disposto ad accettare il tradimento ad essere fatto oggetto di persecuzione: come i medici che hanno scelto di curare i pazienti durante la pandemia sono stati radiati dall’Ordine e privati del loro stipendio, così i sacerdoti e religiosi che non si adeguano alla rivoluzione bergogliana vengono rimossi dalle chiese, cacciati dai conventi e lasciati senza mezzi di sussistenza.
E ciò che sconcerta maggiormente è che le persecuzioni dei buoni si moltiplicano impunemente proprio mentre chi le compie si mostra conciliante e «inclusivo» con i nemici della Chiesa: eretici, pervertiti e corrotti rimangono al loro posto, anzi vengono promossi e incoraggiati nel peccato e nel vizio proprio da coloro a cui Cristo ha ordinato di proteggere il gregge dai lupi rapaci.
D’altronde, nel meraviglioso mondo di Santa Marta i conventi e le case religiose vanno vendute per farci dei resort o trasformarle in lucrosi centri di accoglienza; o, più banalmente, servono per compensare i risarcimenti milionari che le Diocesi devono pagare alle vittime dei propri chierici corrotti e il buco finanziario risultante dalla disaffezione dei fedeli.
La persecuzione del Vaticano – in cui i protetti di Bergoglio spadroneggiano impunemente – si manifesta anche in azioni disciplinari che violano le leggi della Chiesa e lo scopo stesso per cui esse hanno legittimità: non si contano i casi di commissariamenti di Diocesi e comunità religiose, ispezioni intimidatorie, Visite Apostoliche pretestuose, rimozioni di Vescovi, sospensioni a divinis e riduzione allo stato laicale di sacerdoti che hanno il solo torto di non voler apostatare la Fede cattolica. (…)
A tal fine è stata costituita, sotto il mio personale patrocinio, l’Associazione civile Exsurge Domine, che ha come scopo sociale «provvedere all’assistenza, al sostegno e all’aiuto materiale di chierici, religiosi e laici consacrati che versino in condizioni di particolare difficoltà economiche e logistiche; difendere la Tradizione immutata e incorruttibile della Fede Cattolica; conservare e promuovere la liturgia tradizionale; incentivare lo studio e l’approfondimento teologico e culturale dell’immenso patrimonio religioso, storico e artistico della Cristianità; favorire occasioni di dialogo e d’incontro tra le diverse associazioni, esperienze o gruppi operanti nell’ambito della Tradizione cattolica» .
Exsurge Domine potrà poi diventare una Fondazione, ma sin da ora opererà a livello internazionale, impegnandosi nell’assistenza dei religiosi perseguitati a causa della loro fedeltà alla Tradizione. Vi può contribuire come sostenitore chiunque condivida queste finalità.
È stato attivato un sito internet – www.exsurgedomine.org – che invito tutti a visitare, su cui è possibile seguire e sostenere i progetti in corso.
(…)
In questo spirito di vera fraternità cristiana e di rinnovata unità nel vincolo della Fede, della Speranza e della Carità, possiamo dare un esempio edificante ai nostri fratelli perseguitati, un monito ai Pastori infedeli, una speranza ai nostri figli: saranno solo sacerdoti santi, fedeli al Vangelo e innamorati di Cristo a ricostruire ciò che da troppo tempo abbiamo lasciato demolire.
+ Carlo Maria Viganò,
Arcivescovo, Nunzio apostolico
1 Luglio 2023
Pretiosissimi Sanguinis Domini Nostri Jesu Christi
Renovatio 21 offre questo comunicato per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
Spirito
Il mese di Maria: la sua storia
La dedicazione di un mese a una particolare devozione è una forma relativamente recente di pietà popolare, che non trova riscontro nella pratica generale fino al XVIII secolo.
Così il mese di San Giuseppe (marzo), iniziato a Viterbo, fu approvato da Pio IX il 12 giugno 1855; il mese del Rosario (ottobre), nato in Spagna, fu approvato da Pio IX il 28 luglio 1868 e raccomandato da Leone XIII (1883); il mese del Sacro Cuore (giugno), nato nel Convento di Notre Dame des Oiseaux di Parigi nel 1833 e promosso da Mons. de Quelen, fu approvato da Pio IX l’8 maggio 1873.
Il mese del SS. Nome di Gesù fu approvato da Leone XIII nel 1902 (gennaio), e il mese del Preziosissimo Sangue approvato da Pio IX nel 1850 (luglio); il mese dell’Addolorata fu approvato da Pio IX nel 1857 (settembre), il mese delle Anime del Purgatorio approvato da Leone XIII nel 1888 (novembre).
Il mese di Maria
Già nel XIII secolo ne troviamo menzione nei poemi a Maria (Cantigas de Santa Maria) del re Alfonso X di Castiglia, detto il Saggio (1252-1284). Paragona la bellezza di Maria a quella del mese di maggio. Nel secolo successivo, il beato domenicano Henri Suso aveva, nel tempo dei fiori, l’abitudine di intrecciare corone per offrirle, il primo giorno di maggio, alla Vergine.
Nel 1549 un benedettino, V. Seidl, pubblicò un libro intitolato Il mese spirituale di maggio, quando già san Filippo Neri esortava i giovani a mostrare speciale culto a Maria durante il mese di maggio, in cui radunava i fanciulli intorno all’altare della beata Vergine per offrirle, con i fiori di primavera, le virtù che aveva fatto sbocciare nelle loro giovani anime.
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La diffusione del «mese di Maria» deve molto ai gesuiti italiani che, all’inizio del XVIII secolo, pubblicarono numerose opere sull’argomento. Così il padre gesuita Alfonso Muzzarelli pubblicò nel 1785 a Ferrara (Italia) Il mese di Maria, osìa di Maggio consacrato a Maria SS., che ebbe larga diffusione. Offre meditazioni sulle virtù della Vergine per ogni giorno del mese di maggio.
I Camilliani rivendicano l’onore di aver inaugurato il mese mariano nella sua forma attuale, nel 1784. I Gesuiti ne sottolinearono l’aspetto familiare raccomandando che, alla vigilia del primo maggio, in ogni casa fosse eretto un altare a Maria, ornato di fiori, davanti al quale la famiglia si riuniva per recitare preghiere in onore della Beata Vergine ogni giorno del mese, prima di estrarre a sorte un biglietto che indicasse la virtù da praticare il giorno successivo.
Queste pratiche caddero in disuso negli anni ’70.
Il mese di Maria in Francia
Grazie all’opera dei Gesuiti, il «mese di Maria» giunse in Francia alla vigilia della Rivoluzione. La venerabile Luisa di Francia, figlia di Luigi XV e priora del Carmelo di Saint-Denis, ne fu una zelante propagatrice. Questa pratica ebbe un carattere generale solo con le missioni popolari della Restaurazione, e la sua approvazione ufficiale da parte della Santa Sede (21 novembre 1815).
Dopo i giansenisti, il clero costituzionale si oppose ferocemente a questa devozione e sappiamo che mons.Belmas, vescovo concordatario di Cambrai, già vescovo costituzionale dell’Aude, ne fu risoluto oppositore. Ma grazie all’approvazione di Pio VII, la devozione finì per trionfare.
Ricordiamo infine che, dal 10 febbraio 1638, la Francia è stata ufficialmente consacrata alla Beata Vergine in seguito al voto pronunciato dal re Luigi XIII.
Approfittiamo di questo mese a Lei dedicato per chiedere alla Madre del Salvatore la sua potente protezione su di noi, sulla nostra Patria e sulle nostre famiglie, e per pregarla di affrettare il trionfo del suo Cuore Immacolato.
Articolo previamente apparso su FSSPX.news.
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Immagine: Gerard David (circa 1450/1460–1523), La vergine tra le vergini, Musée des Beaux-Arts, Rouen
Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Spirito
La Dignitas Infinita di papa Francesco contraddice la dottrina della Chiesa su pena di morte e sulla guerra: parla il vescovo Eleganti
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Spirito
Ateismo fluido e magistero liquido
Nel 1987 è apparso il libro La soft-ideologie, scritto da François-Bernard Huygue e Pierre Barbès.
I due autori hanno presentato il loro lavoro così: «i tempi sono duri, le idee sono morbide… L’ideologia morbida è affari e diritti umani…, il mercato azionario e la tolleranza, l’individualismo e la carità -rock, Tapie e Coluche…»
«Mescolata insieme ai resti intellettuali dei decenni precedenti, l’ideologia soft mescola management conservatore e sogni del Sessantotto, idee confuse e moralismo vago, inni alla modernità e ritorno agli ideali del XVIII secolo. Assicura un consenso apatico sull’essenziale. Promuove la rassegnazione alla forza delle cose ed esalta le piccole gioie».
Esiste una teologia morbida? Lo si potrebbe credere leggendo i documenti episcopali pubblicati alla vigilia delle prossime elezioni europee. Tutto va bene: rispetto e promozione della dignità di ogni persona umana, solidarietà, uguaglianza, famiglia e sacralità della vita, democrazia, libertà, sussidiarietà, salvaguardia della nostra Casa comune…
Troviamo tutti i «sovranisti del clima», come dicono alcuni vaticanisti ironici e disillusi.
Con più serietà, il cardinale Robert Sarah preferisce parlare di «ateismo fluido e pratico». Un ateismo fluido che «scorre nelle vene della cultura contemporanea», che «non pronuncia mai il suo nome ma si infiltra ovunque anche nei discorsi ecclesiali», il cui «primo effetto è una forma di letargo della fede: anestetizza la nostra capacità di reazione, di riconoscere l’errore, il pericolo. Si è diffuso in tutta la Chiesa».
Un ateismo pratico, conclude il cardinale Sarah, che si fonda essenzialmente «sulla paura di essere in contraddizione con il mondo». Sappiamo però che Gesù Cristo è «un segno esposto alla contraddizione» (Lc 2,34).
Inutile dire che, di fronte a questo «ateismo fluido», un «magistero liquido» non solo è impotente ma, peggio ancora, complice.
Tuttavia, a Saint-Pierre a Roma, se guardiamo il fregio della traversa della cupola, possiamo leggere a grandi lettere blu su fondo oro: Tu es Petrus et super hanc petram ædificabo Ecclesiam meam et tibi dabo claves Regni cælorum, «tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e ti darò le chiavi del Regno dei cieli» (Mt 16,18-19).
La Chiesa non è costruita sulla palude della postmodernità, ma sulla pietra. Su Pietro che è il Vicario di Cristo.
Abate Alain Lorans
Articolo previamente apparso su FSSPX.news.
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