Protesta
Messaggio dell’Arcivescovo Mons. Carlo Maria Viganò al popolo di Trieste

Pubblichiamo questo messaggio che Monsignor Carlo Maria Viganò ha appena inviato ai manifestanti di Trieste, ora radunati in Piazza Unità d’Italia.
CARISSIMI AMICI,
sto seguendo con viva apprensione la pacifica protesta che i portuali di Trieste hanno indetto da alcuni giorni, contro l’illegittima norma che obbliga tutti i lavoratori a munirsi di un lasciapassare sanitario, ottenibile sottoponendosi all’inoculazione del siero genico sperimentale, o sottoponendosi ogni quarantott’ore al tampone.
Avete ormai compreso, cari amici, che il cosiddetto vaccino sia ancora in fase sperimentale; che non si conoscano gli effetti a lungo termine; da settimane si contano sempre più reazioni avverse e decessi, che l’Autorità sanitaria – con la complicità dei media – cerca di nascondere catalogandoli come malori improvvisi.
Siamo tutti cavie, oggetto della sperimentazione di massa imposta dalle case farmaceutiche ai loro servi nelle istituzioni.
Sapete parimenti che il vaccino non garantisce alcuna immunità, non protegge dal contagiare né dall’essere contagiati. E sapete che pure i tamponi hanno un’attendibilità minima, perché non sono stati pensati per essere utilizzati a scopo diagnostico.
La violazione delle libertà naturali, dei diritti civili e costituzionali, del diritto alla libertà di parola e di pacifica manifestazione è divenuta strumento di coercizione e di ricatto da parte di un’Autorità civile che non tutela più la salute e il benessere dei cittadini, ma col pretesto della psicopandemia li vuole rendere schiavi.
Eppure, un dipendente non può lavorare, non può percepire lo stipendio, né avere i permessi di malattia e di maternità, se non accetta di sottoporsi a questo vile ricatto, con il quale vi si vuole costringere a vaccinarvi o a dimostrare di non essere stati contagiati da un virus che nessun laboratorio – ripeto: nessuno – ha ancora isolato, ma solo sequenziato. E sfido chiunque a dimostrare il contrario.
La violazione delle libertà naturali, dei diritti civili e costituzionali, del diritto alla libertà di parola e di pacifica manifestazione è divenuta strumento di coercizione e di ricatto da parte di un’Autorità civile che non tutela più la salute e il benessere dei cittadini, ma col pretesto della psicopandemia li vuole rendere schiavi.
Schiavi da controllare, da sorvegliare, dei quali tracciare ogni movimento, ogni acquisto, ogni transazione, ogni attività.
Schiavi da controllare, da sorvegliare, dei quali tracciare ogni movimento, ogni acquisto, ogni transazione, ogni attività.
E non vi stupite: tutto quello che stanno facendo in questi mesi – e che faranno nei prossimi se nessuno li ferma – era stato dichiarato chiaramente. Dall’uso dell’emergenza pandemica per imporre nuove forme di controllo, al ricorso all’emergenza ecologica per impedirci di usare l’auto, di acquistare determinati prodotti, di usare la luce o il gas.
Nei loro progetti, vogliono distruggere il nostro mondo, la nostra cultura, la nostra Religione, il nostro modo di vivere, di lavorare, di rapportarci l’un l’altro. Dobbiamo diventare degli automi senza giudizio critico, dei clienti delle loro multinazionali, degli schiavi sottopagati delle loro aziende, senza diritti, senza tutele, senza previdenza sociale e senza libertà
Nei loro progetti, vogliono distruggere il nostro mondo, la nostra cultura, la nostra Religione, il nostro modo di vivere, di lavorare, di rapportarci l’un l’altro. Dobbiamo diventare degli automi senza giudizio critico, dei clienti delle loro multinazionali, degli schiavi sottopagati delle loro aziende, senza diritti, senza tutele, senza previdenza sociale e senza libertà.
Qualcuno di voi – soprattutto tra quanti si sono uniti a questa protesta da poco – penseranno che quanto vi dico siano teoremi da cospirazionisti. Qualcuno pensa ingenuamente che questa pandemia – i cui morti sono stati causati quasi interamente dal divieto di seguire protocolli efficaci – sia soltanto stata gestita male, da persone incompetenti o sprovvedute. Ma non è così. Chi parla del calo dei contagiati e dell’assenza di green pass nei Paesi del Nordeuropa ignora che, tra qualche mese, in Danimarca sarà obbligatorio l’ID digitale con cui ogni cittadino sarà schedato con la carta di identità, il passaporto, il codice fiscale, la tessera sanitaria, lo stato vaccinale e il conto bancario.
E se non vi sono stati lockdown e coprifuoco; se non si sono rese obbligatorie le mascherine, è solo perché quei Paesi sono già perfettamente globalizzati, indottrinati all’ideologia del Great Reset, pronti a farsi inserire il microchip sottocutaneo.
In Svezia il microchip è già attivo su base volontaria, e usato per aprire la porta di casa o mettere in moto l’auto. Nei Paesi del Nord gli acquisti online, l’uso dei rider, i pagamenti elettronici sono già realtà da tempo. Ma qui da noi no: fino al Febbraio dello scorso anno, chi voleva una pizza la ordinava sotto casa, senza bisogno di usare una app.
Ecco perché in Italia, in Spagna, in Portogallo e in genere in tutti i Paesi di tradizione cattolica – i Paesi che alcuni considerano arretrati – si è dovuta usare l’emergenza pandemica: essa doveva servire per costringerci a cancellare il nostro modo di vivere – un modo di vivere umano, fatto di rapporti interpersonali, di saluti, di abbracci, di conversazioni e scambi di idee – sostituendolo con il ricorso alla tecnologia, all’internet delle cose, all’applicazione impersonale che registra cosa compriamo, quando, dove, a che prezzo e con quale tipo di pagamento.
Vogliono sapere cosa scriviamo sui social, cosa diciamo tra le pareti di casa con Alexa e Google, cosa ci piace leggere su Kindle, quali film guardiamo su Netflix e quale musica ascoltiamo con Spotify.
Sanno dove ci spostiamo perché l’auto, il cellulare, l’orologio, l’iPad e addirittura la borsa e i vestiti hanno una connessione alla rete.
A loro non interessa violare la legge. Non interessa infrangere impunemente la Costituzione, e men che meno la legge di Dio. Non temono nessuno, se non i loro padroni.
Vogliono sapere il vostro battito cardiaco, la vostra pressione sanguigna, il livello degli zuccheri nel sangue, e ovviamente quante e quali vaccinazioni avete fatto o dovete fare.
Vogliono controllare anche i vostri cicli riproduttivi, decidendo loro se e quando potete essere fertili. Sanno quanto guadagnate, quanto spendete, come lo spendete, con chi vi incontrate, su quali mezzi viaggiate.
In Italia questo sta avvenendo più lentamente che altrove. Grazie a Dio, ci sono persone come voi e come tanti altri cittadini che hanno capito che la vaccinazione è un pretesto per mettervi definitivamente il guinzaglio, costringervi a fare ciò che non volete solo perché altrimenti non potete lavorare, viaggiare, mangiare.
A loro non interessa violare la legge. Non interessa infrangere impunemente la Costituzione, e men che meno la legge di Dio. Non temono nessuno, se non i loro padroni.
La classe politica – tutta la classe politica attuale, dalla maggioranza all’opposizione – è completamente asservita ad un potere tirannico che comanda i governi, la finanza, la sanità, i media, le grandi aziende, le forze dell’ordine, la magistratura. E la Gerarchia ecclesiastica non fa eccezione, asservita anch’essa al Nuovo Ordine Mondiale
La classe politica – tutta la classe politica attuale, dalla maggioranza all’opposizione – è completamente asservita ad un potere tirannico che comanda i governi, la finanza, la sanità, i media, le grandi aziende, le forze dell’ordine, la magistratura. E la Gerarchia ecclesiastica non fa eccezione, asservita anch’essa al Nuovo Ordine Mondiale.
Questa vostra protesta, cari amici, è molto più importante di quello che può apparire.
Perché voi state manifestando non solo contro un vile ricatto, con il quale dovete scegliere tra lo stipendio o l’uso di un lasciapassare; ma contro un’intera ideologia, contro un potere tirannico senza volto che cerca di imporsi definitivamente, che gode dell’appoggio incondizionato dei media e della politica.
Un potere che nessuno ha mai eletto, e che proprio per questo non considera necessari né il voto democratico, né il ruolo dei rappresentanti del popolo, dal momento che se li è già comprati e li ricatta.
Questa mattina siete stati allontanati dagli accessi del porto con gli idranti, i gas lacrimogeni e i manganelli.
Mezzi con cui si disperdono criminali violenti, non famiglie pacifiche e onesti lavoratori che vedono in pericolo il proprio stipendio e la propria libertà. Siete stati caricati da poliziotti e carabinieri che per primi stanno sperimentando l’assurdità del green pass, visto che alcuni di loro ne sono sprovvisti. Spero che la vostra risposta pacifica e composta li induca a pensare a ciò che stanno facendo, al tradimento della Costituzione sulla quale hanno giurato, ai tiranni a cui obbediscono.
Vi esorto a non cedere alla violenza, ma parimenti a non lasciarvi intimidire da governanti nominati dalle banche e dalle case farmaceutiche, perché il loro potere dura finché c’è chi si lascia impaurire, chi obbedisce, chi piega il capo e sopporta in silenzio.
Se ciascuno di voi, con fermezza e in modo pacifico, saprà resistere a questa intollerabile sopraffazione, questa grottesca farsa crollerà inesorabilmente, e con essa i figuranti e le comparse che la assecondano
Se ciascuno di voi, con fermezza e in modo pacifico, saprà resistere a questa intollerabile sopraffazione, questa grottesca farsa crollerà inesorabilmente, e con essa i figuranti e le comparse che la assecondano. La resistenza ad un’autorità che abusa del proprio potere contro il fine per cui è stata costituita è non solo legittima, ma doverosa; come fu doverosa la lotta contro il totalitarismo e contro ogni forma di dittatura.
E ricordatevi che siete tutti Cristiani, che i vostri padri e le vostre madri vi hanno trasmesso una Fede e dei valori che hanno permesso alla nostra amata Patria di essere faro di civiltà, di cultura, di arte, di impresa.
Chi ha combattuto dando la vita per l’Italia, per difenderne la sovranità e l’indipendenza, vi guarda dal cielo e si aspetta pari fierezza, pari coraggio, pari onore.
Ricordatevi del vostro Vescovo Mons. Antonio Santin, che tenne testa ai fascisti, ai nazisti e ai comunisti. Difendiamo la nostra identità, la nostra Religione, i nostri valori, i nostri figli, i nostri cari, il nostro lavoro, il nostro focolare.
E vi scongiuro: non cedete alle provocazioni di chi non cerca che il pretesto per trasformare questa Nazione in un regime asservito alla Massoneria, al Gruppo Bilderberg, al Club di Roma, alla Trilaterale, al World Economic Forum, all’OMS e a tutti questi cospiratori senza nome e senza volto.
La resistenza ad un’autorità che abusa del proprio potere contro il fine per cui è stata costituita è non solo legittima, ma doverosa; come fu doverosa la lotta contro il totalitarismo e contro ogni forma di dittatura
La vostra arma, un’arma terribile e potentissima, deve essere il Santo Rosario. Invocate la Vergine Santissima, pregatela insieme ai vostri cari, ai vostri figli e ai vostri fratelli; impugnate la Corona benedetta!
Chiediamo insieme Maria Madre e Regina di Monte Grisa e alla Madonna della Salute venerata a Santa Maria Maggiore, di soccorrere la nostra Italia, di proteggerla, di liberarla.
Pregate con fede, e sarà Lei a sbaragliare e sconfiggere inesorabilmente il nostro avversario.
Vi benedico tutti, assicurandovi della mia preghiera e chiedendovi, scongiurandovi di riporre tutte le vostre speranze nella Vergine Santissima, nostra Signora, nostra Madre, Aiuto dei Cristiani.
Viva Maria! Viva Cristo Re!
Carlo Maria Viganò
Arcivescovo
18 Ottobre 2021
San Luca Evangelista
Immagine screenshot da YouTube
Protesta
La polizia usa lacrimogeni e idranti contro i manifestanti a Brusselle

Episodi di protesta con violenza sono emersi durante le manifestazioni delle ultime ore a Brusselle.
Le immagini della protesta mostrano i manifestanti che si scontrano con le forze dell’ordine, lanciano fuochi d’artificio e sventolano bandiere e cartelli.
Poliziotti in tenuta antisommossa sono stati visti utilizzare gas lacrimogeni e cannoni ad acqua per disperdere la folla.
Des échauffourées ont éclaté lors de la manifestation nationale de ce mardi 14 octobre. Des participants masqués s’en sont pris à l’Office des Etrangers #Bruxelles pic.twitter.com/DJThcZywjq
— LN24 (@LesNews24) October 14, 2025
🔴Belgique | Répression brutale de la manifestation à Bruxelles contre le gouvernement Arizona. La police nasse les manifestants et fait usage de gaz lacrymogène et de canons à eau. pic.twitter.com/Z6uruZoZAL
— Révolution Permanente (@RevPermanente) October 14, 2025
Petite pensée à toutes ces boîtes privées qui investissent à perte à Bruxelles 😢 pic.twitter.com/2ncYyIEsYC
— Ir Pascal Desch@mps🥇🌵 (@PascalDeschamp8) October 15, 2025
🚨🇧🇪🇵🇸#Bruxelles #Brussels ##Brussel #Bxl #Belgium #Belgique #Belgie #Gaza https://t.co/NiDjgnDM3K pic.twitter.com/Q7epi8jCQD
— vero 🔻🇵🇸 (@veroveronique1) October 14, 2025
🚨À #Bruxelles 🇧🇪! Violences policières 👮♀️ pendant la grève nationale d aujourd’hui !
🚨In #Brussels 🇧🇪! Police violence 👮♀️ during today’s national strike!#Belgique #Belgie #Belgium #Brussel pic.twitter.com/6KN4feIZIu
— vero 🔻🇵🇸 (@veroveronique1) October 14, 2025
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Secondo HLN, Gert Truyens, presidente del sindacato CGSLB, ha dichiarato che la manifestazione è stata interrotta a causa degli scontri provocati da una minoranza violenta tra i dimostranti.
«Questi non sono manifestanti, ma individui che causano disordini», ha riportato il giornale.
Durante la giornata, lo sciopero generale ha fortemente compromesso i servizi di trasporto pubblico e ha bloccato le partenze nell’aeroporto principale di Bruxelles.
De Wever, eletto a febbraio, ha proposto misure di austerità per affrontare il crescente deficit di bilancio del Belgio.
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Protesta
I giovani della generazione Z protestano anche in Marocco: le immagini

#GENZ212 youth protests in Morocco grow in size and boldness. They demand health care and education, protest money spent in stadiums for the World Cup. “Al-shaʿb yurīd suqut al-fasād” – the people want the fall of corruption. pic.twitter.com/dyXy4Qg8kF
— Jorge Martin ☭ (@marxistJorge) September 29, 2025
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Protesta
Il Madagascar scioglie il governo dopo le proteste della «Generazione Z»

Il presidente del Madagascar, Andry Rajoelina, ha sciolto il suo governo in seguito a proteste mortali guidate dai giovani, innescate da prolungate interruzioni di corrente e dalla scarsità d’acqua nel Paese insulare dell’Oceano Indiano.
In un discorso televisivo trasmesso lunedì sera tardi, Rajoelina ha riconosciuto la frustrazione pubblica per anni di servizi inadeguati, annunciando le dimissioni del Primo Ministro Christian Ntsay e del suo gabinetto. Ha precisato, tuttavia, che i ministri rimarranno in carica fino alla formazione di un nuovo governo entro tre giorni.
«Riconosciamo e ci scusiamo se i membri del governo non hanno adempiuto ai loro doveri», ha dichiarato Rajoelina, aggiungendo di comprendere la rabbia per le interruzioni di corrente e la carenza d’acqua, avendo «ascoltato la chiamata» e «percepito la sofferenza».
❗️🇲🇬 – Authorities in Madagascar’s capital, Antananarivo, imposed a dusk-to-dawn curfew (7:00 PM to 5:00 AM) after violent protests over prolonged power outages and water shortages.
Hundreds of mostly young demonstrators took to the streets Thursday, frustrated by electricity… pic.twitter.com/LQ6O9IGHkW
— 🔥🗞The Informant (@theinformant_x) September 27, 2025
🇲🇬 #Madagascar | People seem to be on the streets for a second day in #Antananarivo. Yesterday, protests began due to worsening water cuts and rolling blackouts. After the sun set, parts of the capital were looted and vandalized. Security forces have been arresting looters today. pic.twitter.com/XbdeVREPdj
— intelynx (@Intelynx) September 26, 2025
🇲🇬 #Madagascar | Protests are happening in the Malagasy capital, #Antananarivo, due to worsening water cuts and rolling blackouts. The local prefecture banned local gatherings, but people have turned up to protest regardless. pic.twitter.com/aZdfAE3DFS
— intelynx (@Intelynx) September 25, 2025
🇲🇬 #Madagascar: Footage from the current riots in Antananarivo shows a police anti-riot officer firing at unarmed protesters with either a non-lethal or lethal round, following peaceful demonstrations that began on September 25th but turned violent after state security forces… pic.twitter.com/DLiCN3mtA4
— POPULAR FRONT (@PopularFront_) September 30, 2025
🇲🇬 Madagascar imposes night curfew in Antananarivo as protests erupt over power & water cuts; police use tear gas to disperse crowds. pic.twitter.com/9iAQpbqfKs
— African News feed. (@africansinnews) September 29, 2025
❗️🇲🇬 – Madagascar’s President Andry Rajoelina dissolved the government amid youth-led “Leo Délestage” protests in Antananarivo and other cities, driven by chronic power outages, water shortages, corruption, and poverty (75% below poverty line, per World Bank). Rajoelina promised… pic.twitter.com/ziFKxtbMzS
— 🔥🗞The Informant (@theinformant_x) September 29, 2025
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Secondo i dati delle Nazioni Unite, almeno 22 persone sono morte e oltre 100 sono rimaste ferite nelle proteste iniziate giovedì nella capitale Antananarivo, guidate dal movimento giovanile denominato «Gen Z». Il responsabile ONU per i diritti umani, Volker Türk, ha espresso lunedì il suo «shock e dolore» per le uccisioni e i feriti nella nazione dell’Africa meridionale. Il suo ufficio ha notato che le proteste sono iniziate «pacificamente», ma sono state represse con «forza non necessaria», con alcuni agenti di sicurezza che hanno usato munizioni vere contro i manifestanti.
Le immagini hanno mostrato stazioni della funivia incendiate e un grande centro commerciale saccheggiato dai manifestanti. Anche le case di due parlamentari sarebbero state prese di mira. I disordini hanno spinto le autorità a imporre un coprifuoco notturno «per proteggere la popolazione e i suoi beni fino al ripristino dell’ordine pubblico».
L’Unione Africana e la Comunità per lo Sviluppo dell’Africa Australe (SADC) hanno espresso «profonda preoccupazione» per la violenza, invitando tutte le parti alla moderazione e a una risoluzione pacifica.
Per placare le tensioni, Rajoelina ha rimosso il ministro dell’energia venerdì e domenica ha promesso profonde riforme, dichiarando che «il modo in cui il Paese viene governato sarà completamente rivisto».
Un’analoga instabilità politica si era verificata in Kenya l’anno scorso, quando il presidente William Ruto ha sciolto quasi tutto il suo governo dopo settimane di proteste violente guidate da giovani contro proposte di aumento delle tasse e l’incremento del costo della vita.
Come riportato da Renovatio 21, giovani delle nuove generazioni sono alla base del rovesciamento del governo in Nepal negli scorsi giorni.
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