Linee cellulari
Ma quale «vaccino bio» o «vaccino etico»? Il Novavax è testato con cellule di aborto HEK 293

Titolo trionfale de Il Giornale del 18 novembre: «Pronto il via libera a Novavax. Bio e senza effetti collaterali crolla l’ultima scusa No Vax».
Il quotidiano berlusconiano, nelle stesse ore in cui il patron Silvio si inietta la terza dose, non ha dubbi: «Crolla anche l’ultimo alibi dei No Vax».
L’obiezione di coscienza, che probabilmente lo stesso Giornale ha difeso migliaia di volte, la stessa libertà individuale, la libertà di cura sancite dalla Costituzione, sono divenute un «alibi». Prendiamone atto.
Il quotidiano berlusconiano, nelle stesse ore che patron Silvio si spara la terza dose, non ha dubbi: «Crolla anche l’ultimo alibi dei No Vax»
Sorvoliamo sulla questione, già posta nel titolo, che un vaccino proteico possa essere «bio» (!?!) e che si possa dire ora, senza sperimentazione e senza approvazione, che è «senza effetti collaterali». Di contraddizioni della logica più elementare non vogliamo occuparci più: non se ne curano i politici e gli scienziati, figurarsi i giornalisti.
Più interessante prendere la temperatura emotiva dell’operazione.
Il quotidiano milanese, un tempo alfiere di idee liberali, brinda dinanzi a quella che si prospetta come una vittoria schiacciante: «Insomma, gli unici No Vax che resteranno irremovibili saranno quelli abbarbicati dietro le loro ideologie traballanti che danno più importanza all'”andare contro” il sistema che alla salute propria e delle persone che hanno vicino».
La lettura del fenomeno della dissidenza dal vaccino – centinaia di milioni di persone in tutto il mondo – si ferma qui. Ma non importa, non è nemmeno questo che ci interessa.
La storiella del vaccino «puro», che comincia ad essere propalata da qualche pro-life vaccinaro sbadato o in malafede, secondo cui questo sarebbe un «vaccino etico», qualsiasi cosa tale espressione voglia dire
La cosa che qui importa è bloccare la circolazione della storiella del vaccino «puro», che comincia ad essere propalata da qualche pro-life vaccinaro sbadato o in malafede, secondo cui questo sarebbe un «vaccino etico», qualsiasi cosa tale espressione voglia dire.
Il Novavax a inizio pandemia pareva essere finito in un listone di programmi di vaccini in preparazione che non utilizzavano cellule di aborto umano.
Nella sua produzione sarebbe usate cellule di insetto – nello specifico, di falena. Apprendiamo da aggiornamenti che nei test, invece, sarebbe usata anche la linea cellulare di feto abortito HEK-293, sulla quale sono basati anche gli altri vaccini COVID in circolazione, compreso quello russo. La stessa linea cellulare è stata utilizzata altresì da ricercatori canadesi e grandi farmaceutiche cinesi nello sviluppo dei seri anti SARS-nCoV-2.
Come riportato da Renovatio 21, l’imbarazzo che la presenza di simili cellule provoca è tale da essere un problema discusso in email interne del colosso farmaceutico Pfizer – questo è emerso qualche settimana fa in uno scoop di Project Veritas.
Ora, non sappiamo se la definizione di vaccino «bio» data dal Giornale mirasse a far pensare che non fossero coinvolte cellule di aborto. Né sappiamo come si possa definire «bio» un prodotto realizzato con cellule di insetto. Tantomeno, come si possa dire «bio» di un vaccino, per di più creato con una tecnologia avanzata completamente nuova.
Il gioco ci è chiaro. Vi sono attori del mondo cattolico, pro-vita, conservatore che agiscono per eliminare ogni ostacolo residuo che si frappone tra il deltoide della dissidenza e la siringa di Stato.
Il gioco, tuttavia, ci è chiaro. Vi sono attori del mondo cattolico, pro-vita, conservatore che agiscono per eliminare ogni ostacolo residuo che si frappone tra il deltoide della dissidenza e la siringa di Stato.
Lo stesso giuochino è stato provato con il mito del vaccino europeo CureVac, subito strombazzato come «etico» perché invece che delle cellule di feto aborti HEK-293, MRC-5, WI-38, PER.C6 etc. è preparato con la linea cellulare HeLa. Come riportato da Renovatio 21, HeLa, prima linea cellulare immortalizzata della storia, è fatta di cellule talmente mostruose da essere proposte (sul serio) come nuova specie di essere vivente.
Le cellule HeLa hanno segretamente colonizzato colture di altre cellule rendendo inservibili migliaia e migliaia di esperimenti e con essi miliardi di dollari (in pratica l’intera «guerra al cancro» dichiarata da Nixon) , distruggendo altre linee cellulari in tutto il mondo (perfino nei laboratori top secret americani e russi durante la guerra fredda). Qualcuno parla delle cellule HeLa – che derivano dal cancro all’apparato riproduttivo di una donna di colore negli anni Cinquanta e che sono state prelevate, modificate e studiate senza alcun consenso né dell’interessata né della famiglia – come di una creatura letteralmente demoniaca. I danni della aggressività delle cellule HeLa sono uno degli enigmi più significativi della storia recente della Biologia.
Bene, con queste cellule ora farebbero il «vaccino etico» europeo.
Cosa ne sanno gli ex-liberali, i catto-vaccinari, i pro-vita pillonici? Nulla, e va bene così, perché il giochino è sempre quello di lasciare che le pecore, anche le più renitenti, siano condotte dal macellaio biologico.
Tanto per capirci: il mondo della pandemia è un piccolo paese, sempre i soliti volti, i soliti miliardi. Sempre le solite mostruosità biologiche
Novavax peraltro poco prima della pandemia ha siglato un accordo di licenza di ricerca per l’uso della linea cellulare EB66, derivata da embrione di oca.
Novavax, farmaceutica dello Stato americano del Maryland, ha ricevuto 1,6 miliardi di dollari dal governo USA tramite l’operazione Warp Speed, e fino a 388 milioni di dollari tramite l’organismo transnazionale Coalition of Epidemic Preparedness Innovation (CEPI), una partnership di soggetti pubblici e privati tra cui l’India, la Germania, il Giappone, la Norvegia, il Regno Unito, la UE, il Wellcome Trust (ente creato dalla società di vaccini poi fusasi con Glaxo) e, immancabili, dai coniugi Gates, che ne hanno finanziato la partenza a Davos nel 2017 con un grant da centinaia di milioni di dollari.
Tanto per capirci: il mondo della pandemia è un piccolo paese, sempre i soliti volti, i soliti miliardi. Sempre le solite mostruosità biologiche.
Linee cellulari
Vaccino COVID mRNA inalato ora in fase di sperimentazione in Canada. Fatto con cellule di aborto

Una versione inalatoria finanziata dal governo canadese del vaccino mRNA contro il COVID, sviluppata con linee cellulari fetali contaminate da aborto, sta entrando nella fase 2 delle sperimentazioni cliniche. Lo riporta LifeSiteNews.
Il vaccino mRNA COVID sperimentale «a vettore adenovirale» chiamato «Serova» è stato sviluppato presso la McMaster University di Hamilton, Ontario, e i ricercatori sono ora impegnati nel reclutamento attivo di 350 volontari per gli studi randomizzati in doppio cieco.
Secondo i ricercatori, il progetto «AeroVax» ha ottenuto finanziamenti per 8 milioni di dollari dai Canadian Institutes of Health Research (CIHR). Nel 2023, era stata avviata la sperimentazione di Fase 1, a cui hanno partecipato 36 persone. Secondo i ricercatori, non si sono verificati effetti collaterali gravi durante la sperimentazione di Fase 1.
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In totale, il 75 percento dei partecipanti riceverà la versione reale del vaccino areale, mentre gli altri riceveranno placebo.
Nel 2021 sono state sviluppate due versioni del vaccino anti-COVID «da inalare», denominate «Tri:ChAd» e «Tri:HuAd», entrambe basate su una forma della proteina spike presente nel virus COVID.
È preoccupante che entrambe le versioni siano state realizzate con linee cellulari fetali HEK293 provenienti dall’aborto di un bambino.
«Tri:HuAd è stato confezionato e recuperato nelle cellule HEK293 tramite un sistema di co-transfezione a due plasmidi», si legge nel riassunto completo del vaccino.
Le linee cellulari fetali HEK293 sono state ricavate dal tessuto renale prelevato da un bambino abortito nei Paesi Bassi negli anni Settanta.
Secondo McMaster, gli studi preclinici sugli animali hanno «già» dimostrato che «il vaccino inalato tramite aerosol è molto più efficace nell’indurre risposte immunitarie protettive rispetto alle iniezioni tradizionali». McMaster sostiene che ciò è dovuto al fatto che una versione inalatoria del vaccino è mirata alle vie respiratorie superiori, dove i virus respiratori «entrano per la prima volta nel corpo».
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Come riportato da Renovatio 21, una versione di vaccino COVID nasale era stato sperimentato in Russia, con lo stesso presidente Vladimiro Putin a provarlo, ricevendo per l’occasione un richiamo del vaccino Sputnik. Anche quello era realizzato con tecnologia adenovirale.
Come riportato da Renovatio 21, il vaccino russo Sputnik, come i vaccini occidentali in circolo, è stato preparato con l’uso di linee cellulari di feto abortito HEK-293.
Come riportato da Renovatio 21, tre mesi fa una startup tedesca legata alla Fondazione Gates riceve 5 milioni di dollari per lo sviluppo del vaccino nasale mRNA.
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Immagine di NIAID via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic; immagine tagliata
Linee cellulari
Tucker Carlson scopre che i vaccini sono fatti con feti abortiti. L’antica battaglia di Renovatio 21 è viva

The New York Times claims the evil Bobby Kennedy wants to ban the polio vaccine and paralyze children. That’s an absurd lie, explains his lawyer Aaron Siri.
(0:00) The Establishment’s Attempt to Discredit Bobby Kennedy Jr. (8:18) The Vaccine Religion (18:57) Did Anyone Protest… pic.twitter.com/li0KhP5aye — Tucker Carlson (@TuckerCarlson) December 27, 2024
🚨🚨🚨A prominent person in the development of #Vaccines and advisor to Moderna, Stanley Plotkin speaks about what’s in all the childhood vaccines under oath – This stuff is absolutely DISTURBING to hear 😳
one of the things they asked him: “Is there ABORTED FETUS CELLS/TISSUE… pic.twitter.com/Z8vcBGHE1q — Kevin – WE THE PEOPLE🦁 (@bambkb) November 1, 2023
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FEDE SCIENZA E COSCIENZA video integrale del Convegno di Renovatio 21 su vaccini e cellule di feto abortito. Relatori: S.E.R. Cardinale Raymond Leo Burke ; Dr.ssa Theresa Deisher, ricercatrice e scienziata, Direttrice del Sound of Choice Pharmaceutical Institute; Dr.ssa Debi… pic.twitter.com/JajXVXJYXa
— Renovatio 21 (@21_renovatio) January 6, 2025
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Linee cellulari
Vaccini fatti con aborti. Ricordiamolo ancora una volta

I vaccini e l’aborto sono strettamente legati. Dobbiamo ricordarlo sempre.
Si tratta di una delle prime battaglie di Renovatio 21, che precede di diversi anni la pandemia: prima che vi fosse il COVID e il siero mRNA, c’era l’obbligo dei vaccini pediatrici, anche quelli macchiati dall’uso di linee cellulari da feti abortiti, cioè da esseri umani innocenti sacrificati.
Ne abbiamo parlato tanto, e in ogni modo: articoli, conferenze, convegni. Ci è costato: le prime segnalazioni da parte di enti stranieri contro Renovatio 21 partirono prima del coronavirus, molto prima che i ban sui social fossero la norma. Dicevano che quella dei vaccini fatti con gli aborti era una falsità, e, incredibile, pareva ci credessero davvero – nonostante il bugiardino scrivesse MRC-5 o WI-38 o HEK-293, etc.
All’ammucchiata negazionista aderì ufficialmente, casualmente a ridosso della legge che toglieva ai bimbi non vaccinati la possibilità di frequentare l’asilo (con catastrofi famigliari-professionali conseguenti), anche il Vaticano bergogliano, che sapendo che dire la menzogna è peccato, optò per una teologia del peccato-yogurt: la nota congiunta uscita da vari enti ecclesiastici nel luglio 2017 diceva che sì, è vero, quei vaccini sono fatti con gli aborti, ma si tratta di aborti «lontani nel tempo»… in pratica, il peccato connessovi è scaduto, come un latticino uscito dal frigo. L’omicidio dell’innocente va teologicamente in prescrizione: abbiamo visto anche questa.
Abbiamo in ogni modo tentato di combattere, da subito, questo abominio: perché ci sembrava qualcosa di mostruoso, o ancora di più, di rivelatore. Volevano che i bambini fossero macchiati, sottopelle (tatuati, sarebbe da dire, ma i tattoo non sconvolgono il sistema immunitario), con materia che proviene dall’assassino dei loro simili. E senza quel marchio, nessun accesso, nesso diritto, multe, derisione, accuse, stigma sociale. Il mondo avrebbe imparato presto che quello era solo il test drive per quanto sarebbe successo con il virus cinese e il conseguente ribaltamento della società (non più uno stato di diritto, ma uno Stato cui sei sottomesso, verso cui non hai potere, e da cui puoi sperare solo concessioni, «accessi»).
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Renovatio 21 aveva organizzato nel marzo 2019 a Roma un convegno internazionale, «Fede, Scienza e Coscienza», tutto incentrato sul problema delle linee cellulare dei feti abortiti.
Grazie al lavoro inesausto di Cristiano Lugli, riuscimmo a far arrivare a Roma lo scienziato che più di ogni altro ha studiato il tema della presenza di materiale cellulare di feto abortito nei vaccini e i suoi effetti deleteri sulla salute dei bambini, la dottoressa Theresa Deisher, una rinomata ricercatrice con tanti paper e brevetti realizzati nella sua carriera nella scienza biomedica. Il suo intervento al convegno di Roma è ancora visibile sul nostro canale YouTube – finché dura.
Siamo stati felici di rivedere la dottoressa Deisher ripetere questa incontrovertibile realtà – i vaccini sono fatti con gli aborti esistono e sono fra noi – in un video di Highwire, la testata di Del Bigtree, giornalista sodale di Robert F. Kennedy jr. Abbiamo pensato di sottotitolarlo, e di dividerlo in parti, per renderlo più fruibile online.
L’intervista è strutturata con domande e risposte. Molte cose fondamentali della questione – cose per le quali il mainstream normaloide della massa vaccina si tappa le orecchie e inizia ad urlare per non sentire – sono spiegate benissimo, e molto sinteticamente.
Vaccini e aborti. È vero che ci sono feti abortiti nei vaccini?
Quali vaccini contengono linee cellulari fetali?
Come fanno gli scienziati a procurarsi il tessuto fetale?
Parla la dottoressa Theresa Deisher
Sottotitoli Renovatio 21 pic.twitter.com/RTSfaF4pGW— Renovatio 21 (@21_renovatio) September 16, 2023
Cosa esattamente c’è in un vaccino?
«Un vaccino è costituito da un virus. Il virus è una lunga catena di acido nucleico. E l’acido nucleico è ciò che costituisce il nostro DNA e RNA. È troppo lungo da fare in provetta. Così noi imitiamo il modo che ha la natura di propagare e far crescere un virus e infettiamo le cellule».
È vero che ci sono feti abortiti nei vaccini?
«Quello che c’è nel prodotto finale, quando utilizziamo cellule che sono state create da un feto abortito, sono frammenti di DNA fetale umano e detriti cellulari. E a livelli abbastanza alti».
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Come fanno gli scienziati a procurarsi il tessuto fetale?
«Esistono società di procurement che lavorano fianco a fianco con gli abortisti, tipicamente nello stesso edificio».
«Quello che succede è che il cuore entra effettivamente in condizione di contrattura. È una volta che ciò accade, non è possibile ricavarne dati validi. Non puoi ottenere cellule che funzioneranno. Quindi il tessuto diventa davvero inutile. Deve essere espulso e messo in conservante che ferma il cuore entro 2 minuti».
«Il bambino deve nascere vivo o altrimenti non potranno prendere il cuore velocemente e inserirlo correttamente nella soluzione bloccante, in modo che possano conservarlo per l’elaborazione».
Vaccini e aborti. I feti sono vivi dopo l'estrazione?
I feti sono ancora usati per fare i vaccini?
Parla la dottoressa Theresa Deisher Sottotitoli Renovatio 21 pic.twitter.com/t8YF4ZVdog— Renovatio 21 (@21_renovatio) September 16, 2023
I feti sono ancora vivi dopo l’estrazione?
«Beh, un feto nato intatto è sicuramente morto quando gli strappano via il cuore. Non gli viene somministrato alcun anestetico. Non farei mai una cosa del genere ad un topo o ad un ratto».
«Non sarei sorpresa se in un futuro non così lontano potremo ottenere dei numeri concreti che mostrano come gli aborti vengano ritardati sempre di più, in modo che gli scienziati e le società di procurement possono ottenere un tessuto migliore e più a termine».
I feti sono ancora usati per fare i vaccini? Molti dicono che hanno fermato questa pratica negli anni Settanta?
«Non è una vecchia tecnica, alcune delle linee cellulari che utilizzano per la produzione di vaccini sono state realizzate negli anni Settanta. Stanno iniziando a deteriorarsi. Quindi in realtà è necessario creare nuove linee cellulari per sostituirle».
«Ogni giorno, bambini abortiti vengono predati e sfruttati per la ricerca biomedica, e la pratica continua perché chiudiamo gli occhi sull’etica dei vaccini… per le persone che non condividono il nostro orientamento morale non c’è alcuna differenza tra un aborto effettuato nel 1970 e l’aborto fatto ieri».
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Vaccini e aborti.
Usare cellule fetali umane nei vaccini è pericoloso?
Parla la dottoressa Theresa Deisher
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Usare cellule fetali umane nei vaccini è pericoloso?
«Sappiamo con certezza che i livelli di DNA di questi vaccini che entrano nel flusso sanguigno dei nostri bambini talvolta superano 100 volte i livelli di DNA fetale che, è stato dimostrato, attivano in modo massiccio la risposta immunitaria, causando il rilascio generale di citochine, e le citochine sono tossine. E stiamo dando ai bambini concentrazione da 10 a 100 volte più elevate. Sappiamo assolutamente che il recettore TLR9 si attiva».
«Le aziende farmaceutiche non hanno mai misurato il rilascio di citochine. E non hanno mai misurato un livello così acuto di risposta autoimmune».
Vaccini e aborti.
Cosa possono fare i genitori per informarsi sui rischi del vaccinare i propri figli?
Come i genitori dovrebbero parlarne ai pediatri?
Parla la dottoressa Theresa Deisher
Sottotitoli Renovatio 21 pic.twitter.com/yR4DUIdgQe— Renovatio 21 (@21_renovatio) September 16, 2023
Cosa possono fare i genitori per informarsi sui rischi del vaccinare i propri figli?
«Come minimo, leggete un po’ il foglietto illustrativo, e vedrai gli effetti collaterali riconosciuti. Ciò potrebbe accadere al tuo sanissimo, normalissimo bambino».
«Fai una valutazione del rischio: tuo figlio è a rischio di questa malattia? Se dovesse contrarla, quali sono le conseguenze di contrarre questa malattia? È così tremendo, oppure possiamo gestirlo bene dal punto di vista medico in modo che nostro figlio stia bene?
Come i genitori dovrebbero parlarne ai pediatri?
«Vorrei incoraggiare tutti i genitori a chiedere al proprio medico come l’immunità è causata da un vaccino. E se il tuo medico non ti parla dei recettori Toll-like, allora anche il tuo medico non sa nulla riguardo all’immunità, riguardo alla virologia, che è vaccinologia, oppure non ti sta dicendo la verità».
«Dovresti chiamare un dottore che sappia di cosa si sta parlando. O che ti dice la verità».
Sono parole giuste, e incontrovertibili.
Riguardo al tema di aborto e vaccini, e sempre bene, ogni tanto, ricordarci questo abominio, richiamare alla mente l’aberrazione biologica e morale a cui vogliono sottomettere noi e la nostra prole.
Noi dimentichiamo mai l’orrore in cui siamo immersi. E la battaglia che dobbiamo fare per uscirne.
Grazie, dottoressa Deisher.
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