Connettiti con Renovato 21

Bizzarria

La prestigiosa università di Princeton offre corsi sul meretricio

Pubblicato

il

Secondo l’elenco dei corsi online pubblicato di recente, la Princeton University, una delle istituzioni più prestigiose degli Stati Uniti, sta introducendo corsi su argomenti un tempo considerati tabù come parte del piano di offerta educativa del semestre primaverile 2025.

 

I corsi, parte del programma di studi di genere e sessualità della scuola, copriranno argomenti quali la teoria queer, la prostituzione, la pornografia, il turismo sessuale e la storia dell’architettura, visti attraverso prospettive femministe e LGBTQ.

 

Il dipartimento offrirà un totale di cinque corsi che includono la parola «queer» nelle descrizioni dei corsi. Un corso su «Spazi queer nel mondo» approfondirà la storia di «gruppi e istituzioni che hanno resistito attivamente ai regimi di potere dominanti» e analizzerà le dinamiche di potere istituzionali e storiche attraverso teorie legate al genere.

 

Si dice che un corso chiamato «L’amore: esplorazioni tecnologica» indaghi sui legami tra amore e tecnologia, genere, razza, legge, capitalismo, colonialismo e religione.

Acquistate le Maglie Crociate

Il corso universitario sulla prostituzione si chiama invece «Power, Profit and Pleasure: Sex Workers and Sex Work» («Potere, profitto e piacere: le lavoratrici del sesso e il lavoro del sesso»), è presentato come una discussione sulle sex worker (eufemismo orwelliano con cui ora in USA si chiamano in maniera politicamente corretta le meretrici, che almeno in italiano sono eufemizzate più carinamente «passeggiatrici») e i loro clienti e tratterà la stigmatizzazione e le controversie riguardanti l’argomento, così come le dinamiche razziali, di classe e queer.

 

Frequentare Princeton comporta un impegno finanziario significativo. Per l’anno accademico 2024-2025, la retta è fissata a 59.710 dollari, con il costo totale della frequenza, inclusi vitto, alloggio e tasse, che supera gli 80.000 dollari.

 

Princeton non ha ancora commentato la sua nuova offerta formativa. Tuttavia, non è la prima università statunitense a offrire corsi che esplorano le tematiche omotransessualiste.

 

La Stanford University in California, ad esempio, ha annunciato la scorsa settimana un corso chiamato «Queer Electronic Music Composition» («Composizione di musica elettronica queer», che si concentrerà sui contributi omolesbicobitransessuali alla musica elettronica e ai progetti creativi.

 

Il programma 2023-2024 della University of Chicago includeva un corso di studi religiosi chiamato «Queering God» («rendere queer Dio»), che è stato promosso come applicazione dell’ideologia LGBTQ a diverse religioni.

 

La Texas Christian University ha offerto un corso di «Queer Art of Drag» («L’arte del travestitismo») l’anno scorso, che richiedeva agli studenti di creare una «persona drag» e «coinvolgere le teorie queer in relazione alla pratica esecutiva».

 

L’idea di vedere prostitute in cattedra è, di questi tempi, non più peregrina.

 

L’Università del Colorado ha visto il caso un professore ha utilizzato degli assistenti come finte prostitute per una lezione. Alcune università hanno adottato misure per supportare studenti o personale che potrebbero essere coinvolti nel lavoro sessuale, fornendo formazione o risorse sulla sicurezza. Ad esempio, sempre in USA, la Durham University ha offerto lezioni online su come restare al sicuro mentre si lavora come prostituta, seguendo una tendenza osservata di laureati che entrano nell’industria del sesso.

Iscriviti al canale Telegram

Come riportato da Renovatio 21, i casi di studentessa-prostituta sono stati discussi anche dagli esperti di etica, riflettendo l’accettazione, se non l’incoraggiamento, della pratica («si paga gli studi…»). Una risoluzione portata alla conferenza annuale della British Medical Association [BMA: l’associazione dei medici britannici, ndr] del 2021 chiedeva che le studentesse di medicina che lavorano come lavoratrici del sesso dovrebbero essere protette dalla censura delle università e degli organismi professionali.

 

«L’alto costo dello studio della medicina e i livelli inaccettabilmente bassi di sostegno finanziario nel Regno Unito sono una parte importante del motivo per cui queste studentesse di medicina si sentono costretti a scegliere questo tipo di lavoro ad alto rischio»

 

Insomma, «diamo sostegno alle studentesse-prostitute», le quali un «ambiente libero da giudizio» e del tutto confidenziale. Puttane nelle università britanniche: dentro.

 

In breve, l’accademia, in tutto il mondo, sta diventando un bordello: letteralmente.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


 

Continua a leggere

Bizzarria

Ai nordcoreani è stato ordinato di identificare le donne con tette «antisocialiste»

Pubblicato

il

Da

La Corea del Nord ha lanciato una severa campagna contro le donne sospettate di aver utilizzato protesi mammarie considerate «capitaliste», classificando tali interventi estetici come «antisocialisti» e «borghesi». Lo riporta il giornale britannico Telegraph.   Le forze di sicurezza del regime starebbero effettuando ispezioni invasive, con i responsabili dei comitati di quartiere incaricati di individuare donne che mostrano evidenti modifiche fisiche e di segnalarle per ulteriori accertamenti.   Nel regime guidato da Kim Jong-un, interventi come l’aumento del seno e la chirurgia delle palpebre sono ritenuti «atti non socialisti» e sono vietati. Chi viola queste norme rischia gravi conseguenze.   La notizia è emersa in concomitanza con un processo pubblico tenutosi nella sala culturale di Sariwon, dove un medico e due giovani donne sono stati processati per aver praticato e subito interventi al seno non autorizzati. Il medico, con scarsa esperienza, aveva abbandonato gli studi di medicina prima di completare la formazione chirurgica.   «A metà settembre, un processo pubblico si è svolto in un centro culturale nel cuore di Sariwon contro un medico che ha eseguito un’operazione illegale di mastoplastica additiva e due donne che si sono sottoposte all’intervento», ha riferito una fonte della provincia di North Hwanghae al quotidiano sudcoreano Daily NK.   I pubblici ministeri hanno accusato le donne di essere state «contaminate dalle usanze borghesi» e di aver adottato un «comportamento capitalista corrotto». Le imputate hanno dichiarato di voler «migliorare il loro aspetto», ma sono state definite una minaccia per il sistema socialista.

Iscriviti al canale Telegram

Il giudice ha promesso «punizioni severe», mostrando come prove strumenti medici, silicone di contrabbando e denaro contante. Secondo quanto riferito, il giudice ha dichiarato che una delle imputate «non aveva alcuna intenzione di essere leale all’organizzazione e al collettivo, ma era ossessionata dalla vanità, diventando un’erba velenosa che minava il sistema socialista».   Una fonte ha inoltre riferito al Daily NK «che tra i residenti presenti al processo, si sono sentite critiche come “i medici fanno di tutto per denaro”, ma anche commenti di solidarietà, come “Non lo fa forse perché non ha altri mezzi per vivere?”»   Molte donne di Sariwon vivono nel timore di essere sottoposte a controlli se sospettate di aver effettuato interventi di chirurgia estetica.  

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
 
Continua a leggere

Animali

Il Canada vuole eutanasia di massa anche per gli struzzi

Pubblicato

il

Da

Una controversia legata alla gestione di un focolaio di influenza aviaria ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica canadese. Tutto ha avuto inizio nel 2024, quando i proprietari di un’azienda agricola a conduzione familiare nella Columbia Britannica hanno rilevato sintomi compatibili con l’influenza aviaria in alcuni struzzi del loro allevamento. La malattia si è diffusa rapidamente tra gli uccelli, causando la morte di 69 esemplari nel giro di un mese.

 

Gli struzzi rimasti, tuttavia, non hanno mostrato segni di malattia nei mesi successivi, suggerendo lo sviluppo di una possibile immunità naturale. Nonostante ciò, l’Agenzia canadese per l’ispezione alimentare (CFIA) ha disposto l’abbattimento dell’intero stormo sopravvissuto, considerandolo un rischio per la salute pubblica e per l’industria avicola nazionale.

 

La decisione ha suscitato una forte reazione da parte della famiglia proprietaria dell’allevamento, che da mesi si oppone al provvedimento attraverso vie legali e mediatiche. La vicenda ha avuto un nuovo sviluppo lo scorso mercoledì, quando la Corte Suprema del Canada ha concesso una sospensione temporanea dell’abbattimento, bloccando l’operazione in attesa di ulteriori decisioni giudiziarie.

Iscriviti al canale Telegram

Nonostante la sospensione, gli agenti della CFIA – coadiuvati da oltre 100 agenti di polizia – continuano a presidiare la proprietà, impedendo ogni accesso non autorizzato agli animali. Secondo i proprietari, l’agenzia ha anche vietato loro di effettuare test diagnostici indipendenti sugli uccelli sopravvissuti, con la minaccia di sanzioni che includono multe fino a 200.000 dollari e pene detentive fino a sei mesi per ogni esemplare testato senza autorizzazione.

 

La CFIA sostiene che la presenza degli struzzi costituisca ancora una minaccia biologica. Tuttavia, alcuni osservatori hanno sollevato dubbi sulle modalità di gestione della situazione. In particolare, è stato segnalato che, nei giorni iniziali dell’intervento, alcuni operatori dell’agenzia sarebbero entrati nell’area senza adeguati dispositivi di protezione individuale, adottando misure di sicurezza più rigorose solo successivamente. Anche le forze dell’ordine, secondo quanto riferito, non avrebbero utilizzato equipaggiamenti protettivi durante le operazioni di sorveglianza.

 

La famiglia proprietaria della fattoria, denuncia quella che definisce una violazione dei propri diritti. La figlia dei titolari, ha dichiarato: «Non si tratta solo dei nostri struzzi. È una questione più ampia che riguarda i diritti degli agricoltori e la libertà di gestire le proprie terre».

 

Il caso ha acceso un dibattito pubblico sull’equilibrio tra misure di biosicurezza e diritti individuali, sollevando interrogativi sulla proporzionalità dell’intervento governativo e sulla trasparenza delle valutazioni scientifiche alla base delle decisioni.

 

Rimane il fatto che il Canada, anche per i grandi pennuti, è capitale dell’eutanasia di Stato che si dirige verso l’eliminazione dei bambini autistici (anche senza consenso dei genitori), i malati mentali in genere, i disabili, i depressi da lockdown, gli angosciati, i poveri – etc. Con contorno di record per le predazioni di organi.

 

Due anni fa il Canada registrò che una persona su 25 moriva per MAiD, il nome della pubblica eutanasia canadese.

 

Come riportato da Renovatio 21, un altro caso di eutanasia animale sconvolse gli USA, forse spostando anche qualche voto delle presidenziali: quello dello scoiattolo Peanut, strappato dalle amorevoli braccia del suo addestratore ed eutanatizzato dalle autorità statunitensi.

 

Perché per il malvagio squirrello che invece terrorizza la California, al momento, non è richiesta la morte di Stato?

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine di Mostafameraji via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International

Continua a leggere

Bizzarria

Sub trovano 1 milione di dollari in monete d’oro da un relitto spagnolo

Pubblicato

il

Da

Nascosto sotto le acque cristalline al largo della cosiddetta «Treasure Coast» della Florida, un gruppo di subacquei di una compagnia di recupero relitti ha rinvenuto un prezioso carico di tesori spagnoli, perduti da secoli, dal valore stimato di circa 1 milione di dollari. Lo riporta l’agenzia Associated Press.   Quest’estate, al largo della costa atlantica della Florida, sono state scoperte oltre 1.000 monete d’oro e d’argento, probabilmente coniate nelle colonie spagnole di Bolivia, Messico e Perù, secondo quanto annunciato questa settimana dalla società 1715 Fleet – Queens Jewels LLC.   Non è la prima volta che questo sito svela i suoi tesori. Secoli fa, il 31 luglio 1715, un uragano distrusse una flotta di navi spagnole cariche di oro, argento e gioielli provenienti dal Nuovo Mondo, diretti verso la Spagna, spargendo i loro preziosi carichi in mare, come riportato dalla 1715 Fleet Society.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

Nel corso del tempo, milioni di dollari in monete d’oro della flotta del 1715 sono stati recuperati da cercatori di tesori e recuperatori lungo un tratto di costa che va da Melbourne a Fort Pierce.   Secondo la compagnia, alcune delle monete recentemente recuperate mostrano ancora date e segni di zecca chiaramente visibili, un aspetto prezioso per storici e collezionisti desiderosi di approfondire la storia di questo tesoro perduto.   «Questa scoperta non riguarda solo il valore del tesoro, ma le storie che esso racconta», ha dichiarato ad AP Sal Guttuso, direttore operativo della compagnia di recupero. «Ogni moneta è un frammento di storia, un collegamento diretto con le persone che vissero, lavorarono e navigarono durante l’epoca d’oro dell’Impero spagnolo. Trovarne 1.000 in un solo recupero è un evento raro e straordinario».   Secondo una richiesta di permesso federale presentata dalla compagnia, il team di Guttuso utilizza squadre di subacquei, una flotta di imbarcazioni e dispositivi subacquei per il rilevamento di metalli, rimuovendo manualmente la sabbia o aspirandola per esplorare il fondale marino.   Secondo la legge della Florida, ogni «tesoro» o reperto storico «abbandonato» trovato su terreni o acque statali appartiene allo Stato, anche se ai recuperatori può essere concesso di effettuare «servizi di recupero». La legge prevede che circa il 20% dei materiali archeologici recuperati venga trattenuto dallo Stato per collezioni di ricerca o esposizioni pubbliche.

Iscriviti al canale Telegram

Guttuso ha spiegato all’Associated Press che il suo team compila un inventario dettagliato di tutti i reperti raccolti ogni stagione, che sarà esaminato dallo Stato. I funzionari della Florida selezionano fino al 20% degli oggetti da conservare per il pubblico, attraverso un processo di negoziazione approvato da un tribunale federale.   I reperti restanti vengono divisi equamente tra i proprietari della compagnia di recupero e i suoi subappaltatori, ha aggiunto il Guttuso.   Non tutte le operazioni di recupero, però, sono davvero tali.   Come riportato da Renovatio 21, lo scorso mese è emerso che la ricerca del relitto del Titanic era in realtà una missione più ampia e segreta della Marina degli Stati Uniti, volta a testare un sistema di imaging delle profondità marine di recente sviluppo.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
   
Continua a leggere

Più popolari