Sanità
La Francia multa i pazienti che mancano alle visite mediche

Il governo francese propone di multare i pazienti che non si presentano alle visite mediche senza una buona scusa, ha annunciato il primo ministro Gabriel Attal.
Secondo quanto riferito, la politica mira a sostenere il servizio sanitario mentre fatica a far fronte alle crescenti richieste di una popolazione che invecchia, in mezzo alla carenza di personale e all’aumento dei costi.
L’Attal ha dichiarato lunedì che circa 27 milioni di pazienti ogni anno non si presentano alle visite mediche. «Non possiamo permettere che ciò continui», ha affermato il primo ministro, sottolineando che la nuova misura potrebbe liberare tra i 15 e i 20 milioni di appuntamenti all’anno per altri pazienti.
Il passo proposto farebbe parte di una legge che, se approvata dal parlamento, potrebbe entrare in vigore a partire da gennaio 2025. L’annuncio di Attal della proposta di sanzione di 5 euro per la mancata presentazione agli appuntamenti programmati è stato accolto con l’immediata protesta da parte dei sindacati dei medici e dei gruppi di pazienti.
«Non funzionerà. È solo una tassa… e il risultato finale sarà che il sistema sanitario perderà», ha detto al giornale britannico Guardian Patrick Pelloux, presidente dell’Associazione dei medici d’urgenza.
Il medico di famiglia Luc Duquesnel avrebbe dichiarato alla radio France Bleu che sarebbe meglio «educare le persone piuttosto che dire ai professionisti che devono tassarli, cosa che metterebbe a dura prova i rapporti con i nostri pazienti».
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Secondo Gerard Raymond, presidente dell’Associazione francese dei pazienti, contrario al provvedimento, la sanzione mira a far sentire i pazienti colpevoli piuttosto che responsabili.
Secondo il piano, i pazienti sarebbero obbligati a fornire i dettagli della carta di debito o di credito al momento di fissare un appuntamento. Se non si presentano senza dare almeno 24 ore di preavviso, i medici potrebbero multarli. I pazienti con un valido motivo per non presentarsi all’appuntamento sarebbero esentati.
Spetterebbe al medico decidere se il motivo della mancata visita fosse sufficientemente ragionevole da evitare la multa.
La carenza di medici è da tempo il problema più grande del sistema sanitario nazionale francese, insieme all’accesso alle cure e ai lunghi tempi di attesa, scrive RT.
Il premier Attal ha detto che cercherà anche di aumentare il numero di studenti che terminano la formazione medica ad alta pressione nel tentativo di affrontare una grave carenza di personale medico.
Secondo il primo ministro, il numero di studenti che accedono al secondo anno di laurea in medicina aumenterebbe da 10.000 all’anno nel 2023 a 12.000 nel 2025 e 16.000 nel 2027.
Come riportato da Renovatio 21, la Francia ha appena costituzionalizzato la pratica dell’aborto procurato (in una nazione che nel 2021 ha contato, ufficialmente, un aborto ogni tre nascite), e si sta muovendo verso l’istituzione di un regime eutanatico che elimini anziani a pieno ritmo, un po’ come preconizzato dal grand commis parigino e ideologo globalista, Jacques Attali, il quale è mentore, più che di Attal, di Macron.
Il quale Macron pare impegnato a dichiarare ripetutamente l’invio di truppe francesi – e NATO – in Ucraina, provocando una crisi con la superpotenza atomica russa che potrebbe escalare nella Terza Guerra Mondiale.
È per questo che stanno liberando gli appuntamenti dai medici?
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Sanità
Kennedy spiega perché respingere le nuove regole dell’OMS sulla pandemia

Il segretario della Sanità americana Robert F. Kennedy Jr., ha spiegato che il suo ufficio intende respingere gli emendamenti dell’Organizzazione Mondiale (OMS) della Sanità al Regolamento sanitario internazionale, sostenendo che rappresentano un pericolo per la sovranità nazionale e costringerebbero gli Stati Uniti a imporre meccanismi di sorveglianza, propaganda e censura per controllare l’opinione pubblica.
Renovatio 21 pubblica la trascrizione del suo discorso. Nel frattempo, anche l’Italia si è allineata respingendo le norme OMS sul Regolamento Sanitario Internazionale.
Salve a tutti. Sono il vostro Segretario HHS, Robert F. Kennedy Jr., e vorrei parlarvi oggi di una questione controversa che potrebbe avere un impatto diretto su di voi e sulla vostra famiglia durante un’emergenza sanitaria globale.
Lo scorso anno, l’organo di governo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha apportato alcune modifiche di vasta portata al suo Regolamento Sanitario Internazionale, altrimenti noto come Regolamento RSI. Questi regolamenti stabiliscono il quadro giuridico che conferisce ai Paesi diritti e responsabilità nella gestione di eventi di salute pubblica con impatto globale. La scadenza per respingere questi emendamenti è la prossima settimana e li stiamo respingendo, quindi vorrei spiegarvi il perché.
The proposed amendments to the International Health Regulations open the door to the kind of narrative management, propaganda, and censorship that we saw during the COVID pandemic. The United States can cooperate with other nations without jeopardizing our civil liberties,… pic.twitter.com/k9IWRavu9D
— Secretary Kennedy (@SecKennedy) July 18, 2025
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La prima ragione è la sovranità nazionale.
Le nazioni che accettano le nuove normative stanno cedendo il loro potere e le emergenze sanitarie a un’organizzazione internazionale non eletta che potrebbe ordinare lockdown, restrizioni di viaggio o qualsiasi altra misura ritenga opportuna. In realtà, non ha nemmeno bisogno di dichiarare lo stato di emergenza.
I potenziali rischi per la salute pubblica sono sufficienti per avviare un’azione. Se vogliamo dare all’OMS così tanto potere, dovremmo almeno invitare a un dibattito pubblico approfondito, soprattutto perché l’accordo non è un trattato ufficiale e aggira il Senato degli Stati Uniti, che svolge un ruolo chiave nel garantire che i principali impegni internazionali ricevano un’adeguata supervisione democratica.
A peggiorare la situazione, le nuove normative utilizzano un linguaggio estremamente generico che conferisce all’OMS un potere senza precedenti. Impone ai Paesi di istituire sistemi di comunicazione del rischio affinché l’OMS possa implementare un messaggio pubblico unificato a livello globale. Questo apre le porte al tipo di gestione narrativa, propaganda e censura che abbiamo visto durante la pandemia di COVID. Non vogliamo vedere questo tipo di sistema ulteriormente istituzionalizzato.
L’ accordo contiene anche disposizioni sui sistemi globali di identificazione sanitaria, sui passaporti vaccinali e su un database medico centralizzato. Pone le basi per la sorveglianza medica globale di ogni essere umano. Forse, se l’OMS fosse un’autorità infallibile, non contaminata dall’influenza dell’industria, prenderemmo in considerazione l’accettazione del nuovo regolamento.
Purtroppo, la pandemia di COVID ha dimostrato il contrario.
Durante il COVID, l’ OMS non è riuscita a far rispettare il Regolamento Sanitario Internazionale, già in vigore da generazioni. La Cina ha nascosto informazioni cruciali sull’epidemia per almeno un mese e non ha subito alcuna conseguenza o critica da parte dell’OMS. Come si legge nel rapporto di controllo del Congresso del 2024, l’OMS è stata disinformata, le è stato negato l’accesso alla Cina ed è stata usata come copertura per l’azione sconsiderata del Partito Comunista Cinese.
Queste e altre atrocità dimostrano chiaramente una cosa: dobbiamo rafforzare l’autonomia nazionale e locale per tenere sotto controllo le organizzazioni globali e ripristinare un vero equilibrio di potere.
Al di là di tutto il linguaggio burocratico, ciò che è in gioco qui è una visione per il nostro futuro. Saremo soggetti a un sistema di controllo tecnocratico che usa i rischi per la salute e la preparazione alle pandemie come un cavallo di Troia per limitare le libertà democratiche fondamentali? Vogliamo un futuro in cui ogni persona, ogni movimento, ogni transazione e ogni corpo umano siano costantemente sotto sorveglianza?
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Ora, non voglio essere troppo allarmista; le nuove normative non sono di per sé un totalitarismo medico. Anzi, forse sono state scritte con buone intenzioni, ma rappresentano sicuramente un passo nella direzione sbagliata. Ecco perché stiamo respingendo gli emendamenti non solo a nome dei nostri cittadini, ma del mondo intero.
Dopotutto, l’America potrebbe semplicemente ignorare l’OMS. Pochi altri Paesi sono potenti quanto gli Stati Uniti. Anche se molti di questi emendamenti sono formulati in modo da non essere vincolanti nella pratica, è difficile per molti paesi opporsi, soprattutto quando dipendono dai finanziamenti dell’OMS e dalle sue partnership. Ecco perché stiamo assumendo la guida per fermare un accordo che è dannoso per il mondo intero.
Voglio essere chiaro: respingendo questi emendamenti, il presidente Trump e io non stiamo rifiutando la cooperazione internazionale. Possiamo cooperare con altre nazioni senza mettere a repentaglio le nostre libertà civili, senza minare la nostra Costituzione e senza minare la preziosa sovranità americana.
Questo è il mio impegno nei vostri confronti. Questo è l’impegno del Presidente Trump nei vostri confronti.
Grazie e che Dio vi benedica tutti e che Dio benedica il nostro Paese.
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Immagine screenshot da Twitter
Sanità
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