Politica
La famiglia Eiffel contro gli anelli olimpici
Non c’è pace per le Olimpiadi di Parigi 2024 – neanche da morte.
Secondo quanto riportato dai media, i discendenti dell’ingegnere che progettò la Torre Eiffel hanno dichiarato che si opporranno al progetto di lasciare in modo permanente gli anelli olimpici sull’iconica struttura dopo i Giochi estivi di quest’anno.
Il sindaco di Parigi Anne Hidalgo ha recentemente rivelato i piani per mantenere gli enormi anelli multicolori sulla cosiddetta Dame de Fer almeno fino al 2028, quando i prossimi Giochi si terranno a Los Angeles.
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I Giuochi di Parigi 2024 si sono tenuti dal 26 luglio all’11 agosto, e sono stati considerati – tra oscenità blasfeme e terrifiche alla cerimonia di apertura, atleti costretti a mangiare cibo con i vermi e a dormire senza aria condizionata, atleti accusati di essere transessuali che boxano contro donne, nuotatori che vomitano e si ammalano perché obbligati a gareggiare nella Senna – le più controverse di sempre.
La Hidalgo ha affermato che il Comitato Olimpico Internazionale aveva concordato che gli anelli potessero rimanere sulla torre.
Tuttavia, il piano ha suscitato proteste nell’opinione pubblica e la famiglia dell’architetto del monumento, Gustave Eiffel, è tra i più contrari al mantenimento degli anelli.
L’associazione familiare AGDE, che comprende circa 70 discendenti viventi di Eiffel, avrebbe dichiarato domenica in una nota di «opporsi a qualsiasi modifica che abbia un impatto negativo sul rispetto per il lavoro» del loro antenato.
Gli eredi Eiffel hanno sostenuto che il simbolo è «colorato, di grandi dimensioni, posto sul viale principale di accesso alla torre e crea un forte squilibrio» nella forma della struttura, «modificando sostanzialmente le forme molto pure del monumento».
Mantenere gli anelli al loro posto andrebbe contro «la neutralità e il significato acquisito nel corso degli anni dalla Torre Eiffel, che è diventata il simbolo della città di Parigi e persino di tutta la Francia nel mondo», ha affermato l’AGDE, secondo quanto riportato dai media locali.
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L’associazione della famiglia Eifella ha affermato di aver già consultato gli avvocati per bloccare il piano e ha suggerito che gli anelli rimangano al loro posto solo fino «alla fine del 2024, che segna la fine dell’anno olimpico».
L’AGDE aveva precedentemente affermato che «non sembra appropriato» che la Torre Eiffel «sia aggiunta in modo duraturo al simbolo di un’organizzazione esterna, qualunque sia il suo prestigio».
La Torre Eiffel, alta 330 metri, fu costruita dal leggendario ingegnere come struttura temporanea per l’Esposizione di Parigi del 1889. La torre, che ora è di proprietà della città di Parigi, era originariamente destinata a durare solo 20 anni. Fu designata come sito patrimonio mondiale dell’UNESCO nel 1991.
Secondo il sito web ufficiale della Torre Eiffel, si tratta del monumento più visitato al mondo, che attrae circa sette milioni di persone ogni anno.
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Immagine di Chabe01 via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Politica
La nuova presidente irlandese è NATO-scettica e contraria alla militarizzazione dell’UE
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Politica
Il presidente romeno fischiato per il sostegno all’Ucraina
Il presidente rumeno Nicusor Dan è stato contestato per il suo sostegno all’Ucraina durante un evento commemorativo tenutosi venerdì.
Decine di manifestanti hanno espresso il loro dissenso quando Dan è giunto al Teatro Nazionale di Iasi per partecipare a una celebrazione storica, come riportato dall’emittente locale Digi24.
Un video mostra Dan scendere dall’auto e salutare i manifestanti, che gridavano «Vergogna!» e «Vai in Ucraina!».
🇷🇴 ROMANIAN PRESIDENT NICUSOR DAN BOOED!
People shouted “Shame,” “Traitor,” “Go to Ukraine.” pic.twitter.com/b0LuAALd91
— Lord Bebo (@MyLordBebo) October 24, 2025
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Secondo il quanto riportato, le proteste sono continuate anche dopo l’evento, al momento dell’uscita del presidente dal teatro.
Come riportato da Renovatio 21i, Dan, politico favorevole all’UE, è salito al potere quest’anno dopo una controversa ripetizione delle elezioni, in seguito all’annullamento della vittoria iniziale del candidato conservatore Calin Georgescu, critico esplicito della NATO e delle forniture di armi occidentali all’Ucraina. Georgescu è stato successivamente escluso dalla competizione elettorale e affronta accuse di aver pianificato un colpo di Stato, tanto da essere arrestato.
Georgescu, che ha sempre avuto il favore di migliaia e migliaia di manifestanti pronti a scendere in piazza, ha definito la UE «una dittatura». Di contro, Bruxelles ha rifiutato di commentare l’esclusione del candidato dalle elezioni rumene. A inizio anno Georgescu aveva chiesto aiuto al presidente americano Donaldo Trump.
Georgescu aveva definito Zelens’kyj come un «semi-dittatore», accusando quindi la NATO di voler utilizzare la Romania come «porta della guerra».
Il CEO di Telegram Pavel Durov aveva parlato di pressioni su di lui da parte della Francia per influenzare le elezioni presidenziali in Romania.
Il Dan ha ribadito il suo impegno a sostenere l’Ucraina. La Romania ha già destinato 487 milioni di euro a Kiev, principalmente in aiuti militari, dall’intensificarsi del conflitto nel 2022, secondo i dati del Kiel Institute tedesco.
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Immagine di © European Union, 1998 – 2025 via Wikimedia riprodotta secondo indicazioni.
Politica
I detenuti minacciano Sarkozy e giurano vendetta vera per Gheddafi
A viral video shows a prisoner confronting Nicolas Sarkozy, saying, “We’ll avenge Gaddafi. Give back the billions.” The former French president, jailed for conspiracy, is accused of taking Libyan money before leading NATO’s 2011 war that killed Gaddafi. pic.twitter.com/KlAISnFVSX
— comra (@comrawire) October 22, 2025
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