Militaria
La Cina svela nuovi prototipi di aerei da combattimento
Le immagini di due nuovi prototipi di jet da combattimento cinesi questa settimana sono apparse online. Pechino, tuttavia, non abbia ancora dichiarato nulla di ufficiale al riguardo.
Nel frattempo lo scalpore per questi caccia di 6ª generazione rimbomba in tutto il mondo degli addetti alle cose militari.
L’aereo più grande è un velivolo senza coda, approssimativamente a forma di diamante, dotato di tre motori e un elaborato sistema di controllo dell’imbardata, con timoni divisi. L’aereo era scortato da un Chengdu J-20, un caccia stealth di fabbricazione cinese in servizio a centinaia nell’aeronautica militare dell’Esercito di Liberazione del popolo.
Technik
China hat das weltweit erste Kampfflugzeug der 6. Generation zur Serienreife gebracht: Hyperschall, Flugfähigkeit bis jenseits der Erdatmosphäre. pic.twitter.com/LHNxcKYkQD— Dietmar Nix (@galottom) December 26, 2024
China a few days ago did a test flight of its 6th generation fighter. It appears to be tailess, designed to be stealthy and apparently has three engines. pic.twitter.com/sgYV3DD8rw
— raging545 (@raging545) December 27, 2024
Video of China’s 2nd type 6 generation fighter flown in Shenyang on Mao’s birthday
Chinese netizens joke that whoever lost the competition to be chosen by the Chinese Air Force, will have to be deployed on aircraft carriers. Shenyang version prbly will be the naval version pic.twitter.com/euYRHpQVOV
— Carl Zha (@CarlZha) December 27, 2024
L’aereo più piccolo che è stato avvistato presenta una cellula a forma di ala a freccia con due motori. Questo aereo è privo anche di coda, con controllo probabilmente fornito da quelli che sembrano essere stabilizzatori verticali completamente mobili.
L’aereo era accompagnato da un caccia multiruolo Shenyang J-16, un derivato cinese della serie di aerei russi Su-27/Su-30.
Mikhail Khodarenok, un colonnello in pensione che ha prestato servizio presso la direzione operativa principale dello Stato maggiore delle forze armate russe, ha affermato che lo sviluppo rappresenta un «serio tentativo di dominare l’aria nel 21° secolo» e una grande vittoria mediatica sugli Stati Uniti, sebbene abbia anche messo in guardia dal trarre conclusioni inverosimili basate solo sull’aspetto degli aerei.
«La Cina ha fatto un serio tentativo di dominare l’aria nel 21° secolo. La potenza aerea cinese, che presto sarà basata su aerei da combattimento di nuova generazione, sarà chiaramente utilizzata come base per convincere gli oppositori della Cina», ha affermato Khodarenok, aggiungendo che i caccia emergenti di sesta generazione sono solo il «primo passo» in questa direzione.
Come riportato da Renovatio 21, filmati del caccia stealth Chengdu J-20 erano finiti in rete un anno fa.
La Cina potrebbe essere in gara senza gli Stati Uniti. L’estate scorsa, il Segretario dell’Aeronautica Militare degli Stati Uniti Frank Kendall ha messo in «pausa» il programma di caccia stealth di sesta generazione dell’Aeronautica Militare, denominato Next Generation Air Dominance, o NGAD, per questioni di bilancio e tecnologiche.
L’Aeronautica Militare statunitense aveva annunciato nel 2023 che nel 2024 avrebbe scelto Boeing o Northrup Grumman per andare avanti come appaltatore principale per NGAD, ma ora il futuro del programma è in dubbio.
Gli sforzi americani hanno portato alla realizzazione del bombardiere stealth B-21 Raider. Un bombardiere B-2 era stato indicato a Diego Garcia, una base aerea USA nell’Oceano Indian, circa quattro mesi fa.
Come riportato da Renovatio 21, negli scorsi mesi scienziati cinesi hanno dichiarato di poter individuare un aereo Stealth tramite i segnali inviati dalla costellazione satellitare Starlink.
La Cina due settimane fa ha mostrato al mondo un drone ipersonico capace di raggiungere la velocità di Mach 7 lanciato da un pallona ad alta quota.
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Immagine via Twitter; immagine modificata
Militaria
L’esercito russo dice di aver circondato oltre 10 mila soldati ucraini
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Militaria
Ex comandante NATO afferma che l’Irlanda unita potrebbe aiutare Russia e Cina
Un ex comandante della NATO ha messo in guardia sul fatto che l’eventuale unificazione dell’Irlanda potrebbe rappresentare un grave colpo alla sicurezza occidentale, aprendo la strada a un’espansione dell’influenza di Russia e Cina nell’Atlantico settentrionale.
Parlando mercoledì durante un briefing per membri del Parlamento e della Camera dei Lord, il contrammiraglio britannico in pensione Chris Parry ha sostenuto che la perdita della posizione del Regno Unito nell’Irlanda del Nord offrirebbe un’importante opportunità strategica a Mosca e Pechino.
Il Parry ha evidenziato l’importanza delle acque tra l’Irlanda del Nord e la Scozia per i sottomarini nucleari britannici, definendole «essenziali per il nostro deterrente strategico».
«Con un’Irlanda unita, non vi è alcuna garanzia che potremmo schierare i nostri missili balistici», ha dichiarato il contrammiraglio, suggerendo che l’unificazione irlandese potrebbe consentire agli avversari della NATO di minacciare i cavi sottomarini cruciali.
«Il Regno Unito deve valutare la minaccia che una Repubblica d’Irlanda neutrale rappresenta per sé stesso. Credo che il modo migliore per sostenere l’Irlanda ora sia incrementare l’attività della NATO e degli Alleati nelle acque della sua zona economica esclusiva», ha affermato l’ex militare.
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Il Parry ha persino proposto che la NATO conduca esercitazioni nelle acque sotto il controllo irlandese «indipendentemente dall’approvazione di Dublino», sottolineando che il blocco deve essere pronto a «contrastare i nostri potenziali avversari nelle acque irlandesi». Ha aggiunto che la Repubblica dovrebbe avvicinarsi a una cooperazione militare più stretta con la NATO e abbandonare la sua neutralità.
«Se qualcuno attacca la Gran Bretagna, attaccherà anche l’Irlanda… La neutralità non può più essere vista come un’obiezione di coscienza. Se fai parte del mondo libero, devi essere pronto a difenderlo. La Repubblica deve ridurre le sue vulnerabilità», ha dichiarato.
L’Irlanda mantiene una neutralità militare dall’indipendenza nel 1921 e non è membro della NATO, pur collaborando con l’alleanza.
L’idea della riunificazione irlandese – l’unione della Repubblica d’Irlanda con l’Irlanda del Nord, parte del Regno Unito – è contemplata dall’Accordo del Venerdì Santo del 1998. Questo accordo ha posto fine a tre decenni di conflitto tra nazionalisti irlandesi e unionisti filo-britannici, istituendo un governo di condivisione del potere a Belfast e stabilendo che lo status dell’Irlanda del Nord può essere modificato solo con il consenso della maggioranza tramite un voto.
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Immagine di Mike Weston ABIPP/MOD via Wikimedia pubblicata su licenza Open Government Licence version 1.0
Militaria
Zelens’kyj elogia il successo del test del «Flamingo», missile da crociera che può colpire Mosca
War in Ukraine 🇺🇦🇷🇺 FIRST COMBAT USE. Ukraine’s new Flamingo cruise missiles strike deep into Russian territory! These domestically-produced weapons carry 2.5x the warhead of a Tomahawk and have a 3000km range. Game changer? #Ukraine #Flamingo #Russia pic.twitter.com/2qBrbT4NgF
— Skënderbej_ (@AncientAlien01) September 1, 2025
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