Nucleare
La Cina dice che gli USA sono la «più grande minaccia nucleare»
L’America rappresenta il pericolo più grande per il mondo quando si tratta dei rischi di un potenziale conflitto nucleare, ha detto venerdì ai giornalisti il portavoce del Ministero della Difesa cinese Zhang Xiaogang. Pechino ha accusato Washington di aver preso «decisioni irresponsabili» nel tentativo di mantenere la sua egemonia, anche intimidendo la comunità internazionale con il suo arsenale nucleare.
La dura dichiarazione pechinese è arrivata in risposta alla decisione del Pentagono di promuovere le Forze armate statunitensi in Giappone in un quartier generale di forza congiunto sotto il comando di un ufficiale a tre stelle che risponde al comandante dell’Indo-Pacific Command. L’annuncio è stato fatto dal Dipartimento della Difesa statunitense a fine luglio, in seguito all’incontro dei responsabili della difesa e della politica estera americani e giapponesi.
Il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti Llyod Austin ha salutato lo sviluppo come «uno dei più grandi miglioramenti nei nostri legami militari con il Giappone in 70 anni» a quel tempo, dichiarando che le due parti «hanno tenuto un incontro separato a livello ministeriale due più due sulla deterrenza estesa, e questo non è mai stato fatto prima».
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Durante l’incontro, gli Stati Uniti hanno giurato di «difendere il Giappone con l’intera gamma delle nostre capacità, comprese le nostre capacità nucleari», secondo il Segretario alla Difesa USA.
Venerdì, Zhang Xiaogang ha dichiarato che Washington e Tokyo hanno giocato la carta della «minaccia militare cinese» per giustificare la loro mossa. Tali azioni non fanno altro che «provocare lo scontro tra blocchi e minare la pace e la stabilità regionale», ha affermato. La dichiarazione di luglio del Pentagono ha menzionato «l’espansione del suo arsenale nucleare da parte della Cina» tra gli argomenti discussi durante la «riunione sulla deterrenza estesa».
Secondo il portavoce del Ministero della Difesa cinese, «gli Stati Uniti rappresentano la più grande minaccia nucleare per il mondo» poiché possiedono il «più grande arsenale nucleare al mondo» e perseguono una politica che consente il primo utilizzo di armi nucleari.
L’ultima National Defense Strategy (NDS) degli Stati Uniti pubblicata dal Pentagono nel 2022, insieme alla Revisione della Postura Nucleare e alla Revisione della Difesa Missilistica, identifica Russia, Cina, Corea del Nord e Iran come quattro potenziali avversari per la pianificazione delle armi nucleari. Lascia inoltre la porta aperta a un primo attacco nucleare consentendo l’uso di tali armi per prevenire un attacco convenzionale.
Nel 2018, gli Stati Uniti hanno annunciato il loro ritiro dal Trattato sulle forze nucleari a raggio intermedio (INF) con Mosca, che proibiva a entrambe le parti di sviluppare e schierare determinati tipi di missili nucleari con base a terra. A quel tempo, Washington dichiarò di aver bisogno di tali armi, non da ultimo perché la Cina non era vincolata dall’accordo bilaterale INF.
L’ultimo accordo bilaterale vincolante che limita le scorte nucleari americane e russe è il nuovo trattato START, la cui scadenza è prevista per il 2026. L’anno scorso, la Russia ha formalmente sospeso la sua partecipazione al nuovo START, citando le politiche ostili degli Stati Uniti, ma ha giurato di rispettarne i termini fondamentali, che pongono un limite alle armi nucleari e ai sistemi di lancio.
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Nell’ottobre 2023, il Pentagono ha accusato la Cina di aver «rapidamente» ampliato il suo arsenale nucleare, mentre la Commissione per la postura strategica del Congresso invitava Washington a prepararsi per una guerra sia con Pechino che con Mosca. Più tardi, nello stesso mese, gli Stati Uniti hanno anche annunciato piani per «modernizzare» la loro bomba nucleare principale, la B61-12.
«Le decisioni e le azioni irresponsabili degli Stati Uniti hanno portato alla proliferazione dei rischi nucleari e i loro tentativi di mantenere l’egemonia e intimidire il mondo con l’energia nucleare sono stati pienamente smascherati», ha affermato Zhang, aggiungendo che le sue ultime azioni in Giappone non fanno che «esacerbare le tensioni regionali e aumentare il rischio di proliferazione nucleare e conflitti nucleari».
Come riportato da Renovatio 21, la Cina recentemente ha criticato con forza anche la politica spaziale degli USA, accusando Washington di essere la «massima minaccia alla sicurezza nello spazio».
Diversi Paesi stanno preparando la ripresa di test nucleari.
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Nucleare
La Russia testa con successo un missile da crociera a propulsione nucleare con gittata illimitata
🚨🚨 Unlimited-range Burevestnik joins Russia’s elite missile club — after flying 14K km
A glimpse inside Russia’s top-tier arsenal 🧵👇 https://t.co/IjcrJRWJp5 pic.twitter.com/fABARGFVJs — Sputnik India (@Sputnik_India) October 26, 2025
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Nucleare
Stupende immagini della fusione nucleare
Impressionanti immagini giungo dall’azienda britannica Tokamak Energy, che ha scattato ad alta velocità delle foto a colori di ciò che accade dentro, appunto, un tokamak, acronimo russo per «camera toroidale con spire magnetiche», cioè un reattore nucleare a fusione a forma di ciambella.
Vediamo qui una nube rosa di plasma di idrogeno luminoso che raggiunge temperature superiori a quelle del nucleo del Sole, il tutto imprigionato in un potentissimo campo magnetico. Ciò che vediamo è solo la luce visibile proveniente dal bordo del plasma, perché il nucleo del plasma è così caldo che non emette alcuna luce visibile.
Nell’angolo in alto a destra, si può anche assistere allo spettacolo abbagliante dei granuli di litio iniettati nella camera, scrive Futurism. Inizialmente di un rosso brillante, i granuli di litio cadono più in profondità nel plasma, mentre la ionizzazione lo trasforma in un alone sfocato di un verde brillante.
Plasma is better in colour! Watch one of our latest #plasma pulses in our ST40 tokamak, filmed using our new high-speed colour camera at an incredible 16,000 frames per second.
Each pulse lasts around a fifth of a second. What you’re seeing is mostly visible light from the… pic.twitter.com/jWKmcl0tEx
— Tokamak Energy (@TokamakEnergy) October 15, 2025
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«La telecamera a colori è particolarmente utile per esperimenti come questi», ha affermato Laura Zhang, fisica di Tokamak Energy, in una nota. «Ci aiuta a identificare immediatamente se le impurità gassose che stiamo introducendo irradiano nel punto previsto e se le polveri di litio penetrano nel nucleo del plasma».
La fusione nucleare, il processo che da miliardi di anni alimenta le stelle come il nostro Sole, avviene quando l’enorme gravità stellare fa collidere atomi leggeri, come l’idrogeno, in un plasma rovente, generando calore durante la loro unione. Riprodurre questo fenomeno sulla Terra è complesso, poiché manca la gravità stellare che facilita la collisione degli atomi.
Un tokamak risolve parzialmente il problema, usando potenti campi magnetici generati da superconduttori per confinare il plasma, troppo caldo per essere contenuto da materiali solidi. Tuttavia, il combustibile, come gli isotopi di idrogeno (deuterio e trizio), è problematico: il deuterio è raro e si estrae dall’acqua di mare, mentre il trizio, ancora più scarso, va prodotto irradiando il litio, un metallo difficile da reperire. Rispetto alla fissione nucleare, che usa uranio o plutonio, la fusione è più sicura, con radiazioni a breve emivita.
Attualmente, però, i nostri esperimenti di fusione consumano più energia di quanta ne producano, rendendola ancora impraticabile, anche se i progressi sono promettenti per la ricerca scientifica. Recenti studi sulla superconduttività condotti al politecnico bostoniano MIT sembrano indicare che la fusione è tuttavia pienamente possibile. Altre svolte si sarebbero avute a Princeton, in Corea e in Giappone.
Come riportato da Renovatio 21, la Cina in particolare sembra aver intrapreso la corsa all’ottenimento della tecnologia a fusione atomica, con il primo reattore a fusione-fissione programmato già per il 2030.
Una volta scoperto un processo stabile per ottenere la fusione, potrebbe entrare in giuoco l’Elio-3, una sostanza contenuta in grande abbondanza sulla Luna, dove la Cina, come noto, sta operando diverse missioni spaziali di successo. Da qui potrebbe svilupparsi definitivamente il ramo cosmico dello scacchiere internazionale, la geopolitica spaziale che qualcuno già chiama «astropolitica», e già si prospetta come un possibile teatro di guerra.
La cooperazione mondiale per la fusione era un’idea portata avanti dallo scienziato atomico sovietico Igor Kurchatov. Essa potrebbe quindi passare anche per una collaborazione nello spazio, che ad oggi pare assai difficile.
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Immagine screenshot da Twitter
Nucleare
Conferenza mondiale sulla fusione nucleare in Cina
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