Geopolitica
Il ruolo del Canada nell’addestramento dei neonazi ucraini
Il Comitato investigativo russo sta esaminando l’addestramento dei neonazisti ucraini da parte di istruttori canadesi. Lo riferisce TASS.
«Gli investigatori del comitato investigativo, che stanno esaminando questo fatto come parte di procedimenti penali relativi ai crimini dei nazionalisti ucraini, adotteranno misure per identificare coloro che sono impegnati in programmi di addestramento militare insegnando i modi per commettere crimini contro i civili», ha affermato il comitato russo in un dichiarazione rilasciata ieri.
L’agenzia di stampa governativa russa aggiunge che, secondo i dati disponibili, gli istruttori militari canadesi impegnati in una missione di addestramento in Ucraina stanno preparando i membri del battaglione nazionalista Azov.
Il caso era già emerso ad Ottawa negli anni scorsi, con polemiche politiche accese quando si è appreso che le forze del Paese noto per essere democratico, progressista e tollerante avessero insegnato l’arte della guerra al battaglione con la svastica e le mostrine runiche.
Non pochi media se ne sono occupati. Il coinvolgimento militare canadese nell’addestramento dei neonazisti ucraini è stato confermato nelle indagini da Ottawa Citizen, Radio Canada e l’emittente televisiva di Stato CTV News.
L’indagine di Radio Canada sui documenti relativi alla missione del Canada in Ucraina ha trovato prove che i soldati del reggimento Azov, identificati da toppe sui loro vestiti e altre insegne, hanno partecipato all’addestramento con le forze armate canadesi (CAF) fino al 2020 presso il centro di addestramento di Zolochiv, sostenuto dall’Occidente, nell’Ucraina occidentale.
Il Dipartimento della Difesa Nazionale canadese continua a negare di avere la responsabilità di controllare i soldati stranieri che addestra, ma ha affermato in una dichiarazione che se i soldati canadesi «sospettano» i loro coetanei o controparti ucraini hanno opinioni razziste o appartengono a elementi dell’estremismo di destra «vengono rimossi immediatamente».
Siamo, certo, ai limiti della comicità.
Il governo Trudeau, che quindi addestra i veri nazisti, era quello che aveva insultato i camionisti della protesta antivaccinista del Freedom Convoy dando loro dei… nazisti.
Il coinvolgimento dell’esercito di Ottawa nell’addestramento dei neonazi aveva scatenato le proteste del direttore del Centro Simon Wiesenthal in Israele Efraim Zurogg.
Come riportato da Renovatio 21, la vicepremier canadese, Chrystia Freeland, è stata vista ad una manifestazione pro-ucraina mentre reggeva uno striscione con bandiera e slogan di Stepan Bandera, collaboratore dei nazisti e padre dell’ultranazionalismo ucraino.
Immagine via Flickr di dominio pubblico CC0
Geopolitica
La Cina snobba il ministro degli Esteri tedesco
Il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul ha dovuto cancellare un viaggio previsto in Cina dopo che Pechino si sarebbe rifiutata di organizzare incontri di alto livello con lui, secondo quanto riportato venerdì da diversi organi di stampa.
Il Wadephul sarebbe dovuto partire per Pechino domenica per discutere delle restrizioni cinesi sull’esportazione di terre rare e semiconduttori, oltre che del conflitto in Ucraina.
«Il viaggio non può essere effettuato al momento e sarà posticipato a data da destinarsi», ha dichiarato un portavoce del Ministero degli Esteri tedesco, citato da Politico. Il Wadephullo avrebbe dovuto incontrare il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, ma l’agenda prevedeva troppo pochi incontri di rilievo.
Secondo il tabloide germanico Bild, i due diplomatici terranno presto una conversazione telefonica.
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Questo intoppo diplomatico si inserisce in un contesto di crescenti tensioni commerciali tra Cina e Unione Europea. Nell’ultimo anno, Bruxelles e Pechino si sono scontrate sulla presunta sovrapproduzione industriale cinese, mentre la Cina accusa l’UE di protezionismo.
All’inizio di questo mese, Pechino ha rafforzato le restrizioni sull’esportazione di minerali strategici con applicazioni militari, una mossa che potrebbe aggravare le difficoltà del settore automobilistico europeo.
La Germania è stata particolarmente colpita dal deterioramento del clima commerciale.
Come riportato da Renovatio 21, la Volkswagen sospenderà la produzione in alcuni stabilimenti chiave la prossima settimana a causa della carenza di semiconduttori, dovuta al sequestro da parte dei Paesi Bassi del produttore cinese di chip Nexperia, motivato da rischi per la sicurezza tecnologica dell’UE. In risposta, Pechino ha bloccato le esportazioni di chip Nexperia dalla Cina, causando una riduzione delle scorte che potrebbe portare a ulteriori chiusure temporanee di stabilimenti Volkswagen e colpire altre case automobilistiche, secondo il quotidiano.
Venerdì, il ministro dell’economia Katherina Reiche ha annunciato che Berlino presenterà una protesta diplomatica contro Pechino per il blocco delle spedizioni di semiconduttori, sottolineando la forte dipendenza della Germania dai componenti cinesi.
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Immagine di UK Government via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Geopolitica
Vance in Israele critica la «stupida trovata politica»: il voto di sovranità sulla Cisgiordania è stato un «insulto» da parte della Knesset
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Geopolitica
Trump minaccia di togliere i fondi a Israele se annette la Cisgiordania
Israele «perderebbe tutto il sostegno degli Stati Uniti» in caso di annessione della Giudea e della Samaria, nome con cui lo Stato Ebraico chiama la Cisgiordania, ha detto il presidente USA Donald Trump.
Trump ha replicato a un disegno di legge controverso presentato da esponenti dell’opposizione di destra alla Knesset, il parlamento israeliano, che prevede l’annessione del territorio conteso come reazione al terrorismo palestinese.
Il primo ministro Benjamin Netanyahu, sostenitore degli insediamenti ebraici in quell’area, si oppone al provvedimento, poiché rischierebbe di allontanare gli Stati arabi e musulmani aderenti agli Accordi di Abramo e al cessate il fuoco di Gaza.
Netanyahu ha criticato aspramente il disegno di legge, accusando i promotori di opposizione di una «provocazione» deliberata in concomitanza con la visita del vicepresidente statunitense J.D. Vance. (Lo stesso Vance ha qualificato il disegno di legge come un «insulto» personale)
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«I commenti pubblicati giovedì dalla rivista TIME sono stati espressi da Trump durante un’intervista del 15 ottobre, prima dell’approvazione preliminare alla Knesset di mercoledì – contro il volere del primo ministro – di un disegno di legge che estenderebbe la sovranità israeliana a tutti gli insediamenti della Cisgiordania» ha scritto il quotidiano israeliano Times of Israel.
Evidenziando l’impazienza dell’amministrazione verso tali iniziative, il vicepresidente di Trump, J.D. Vance, ha dichiarato giovedì, lasciando Israele, che il voto del giorno precedente lo aveva «offeso» ed era stato «molto stupido».
«Non accadrà. Non accadrà», ha affermato Trump a TIME, in riferimento all’annessione. «Non accadrà perché ho dato la mia parola ai Paesi arabi. E non potete farlo ora. Abbiamo avuto un grande sostegno arabo. Non accadrà perché ho dato la mia parola ai paesi arabi. Non accadrà. Israele perderebbe tutto il sostegno degli Stati Uniti se ciò accadesse».
Vance ha precisato che gli era stato descritto come una «trovata politica» e «puramente simbolica», ma ha aggiunto: «Si tratta di una trovata politica molto stupida, e personalmente la considero un insulto».
Gli Emirati Arabi Uniti, che hanno guidato i Paesi arabi e musulmani negli Accordi di Abramo, si oppongono da tempo all’annessione della Cisgiordania, sostenendo che renderebbe vani i futuri negoziati di pace nella regione.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
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