Vaccini
Il Ruanda ha cominciato le vaccinazioni forzate
La polizia ruandese e i funzionari locali stanno arrestando persone non vaccinate per inoculare con la forza vacciniCOVID-19. Lo sostengono diversi ruandesi anonimi sentiti dall’agenzia stampa pubblica tedesca Deutsche Welle (DW).
Un uomo del distretto di Muhanga, nella provincia meridionale del Ruanda, ha testimoniato a DW che un amministratore locale ha preso a calci la sua porta nel cuore della notte e lo ha trascinato in una struttura governativa, dove è stato ammanettato e successivamente vaccinato.
«Intorno alle 4 del mattino il nostro capocellula locale ha preso a calci la mia porta», ha detto. «Pensavo fossero ladri perché stavo ancora dormendo. C’erano tre persone alla mia porta, mi hanno ordinato di andare agli uffici di settore, sono stato consegnato al personale di sicurezza e mi è stato detto che sarei stato vaccinato contro la mia volontà». Le cellule sono entità amministrative in Ruanda tra villaggi e distretti, secondo DW, che ammette di non poter verificare i racconti terrificanti che ha raccolto.
«Ci siamo completamente rifiutati di subire le iniezioni e abbiamo chiesto ai soldati e alla polizia piuttosto di spararci o di annegarci a morte. Quando si sono resi conto che non eravamo pronti a cambiare idea, hanno portato molti agenti di polizia e siamo stati ammanettati»
L’uomo ha aggiunto di essere stato costretto a stare al sole fino a sera, dopodiché cinque agenti di polizia e sei civili lo hanno circondato e gli hanno ordinato di entrare in una stanza.
«Si sono avventati su di me e mi hanno trascinato a terra, maltrattandomi, spingendomi le ginocchia nella schiena e ovunque, mentre le manette mi tagliavano ferite profonde intorno ai polsi», ha ricordato. «Hanno anche cercato di soffocarmi». I medici sono poi venuti e gli hanno iniettato il siero, sostiene l’uomo.
Vi sarebbero altre testimonianze simili provenienti da tutto il Ruanda. Un gruppo di cristiani pentecostali che hanno rifiutato i vaccini ha detto a DW che militari, polizia e funzionari locali li hanno detenuti per una settimana e hanno cercato di «sensibilizzarli» a fare i vaccini, prima di vaccinarli senza il loro consenso dopo che hanno continuato a resistere.
«Ci siamo completamente rifiutati di subire le iniezioni e abbiamo chiesto ai soldati e alla polizia piuttosto di spararci o di annegarci a morte. Abbiamo organizzato una dimostrazione, ma hanno detto che non ci avrebbero sparato», ha attestato un uomo. «Quando si sono resi conto che non eravamo pronti a cambiare idea, hanno portato molti agenti di polizia e siamo stati ammanettati».
«Gli agenti di polizia ci hanno tenuto a terra e siamo stati vaccinati»
«Gli agenti di polizia ci hanno tenuto a terra e siamo stati vaccinati», ha detto.
Secondo quanto riferito, il gruppo è stato trattenuto in centri di transito generalmente utilizzati per criminali e bambini di strada nel distretto di Ngororero, nella provincia occidentale del Ruanda.
Un altro uomo ruandese, del distretto di Rwamagana nella provincia orientale, ha anche detto a DW che i funzionari hanno cercato di iniettare lui e sua moglie, spingendoli a fuggire dalla loro casa. L’uomo ha detto di soffrire di malaria e di assumere farmaci in quel momento.
«Li ho implorati di non vaccinarmi. Quando hanno insistito, siamo fuggiti da casa nostra», ha raccontato. «Non sono solo io», ha continuato l’uomo, aggiungendo che molti dei suoi vicini sono stati vaccinati con la forza.
«Li ho implorati di non vaccinarmi. Quando hanno insistito, siamo fuggiti da casa nostra»
Il programma di vaccinazione del Ruanda ha spinto alcuni a lasciare del tutto il Paese. L’agenzia AFP ha riferito la scorsa settimana che circa 100 ruandesi sono fuggiti nella Repubblica Democratica del Congo, sbarcando sull’isola di Idjwi, che in precedenza aveva ospitato decine di migliaia di rifugiati durante il genocidio del Ruanda del 1994.
«Una manciata di ruandesi si è recata nei Paesi vicini affermando di essere contraria alla vaccinazione, principalmente per motivi religiosi. La maggior parte è tornata o sta tornando, facilitata dalla cooperazione bilaterale», ha affermato la portavoce del governo ruandese Yolande Makolo.
Il Ruanda ha uno dei tassi di vaccinazione più alti in Africa, con il 42% dei suoi 13 milioni di persone «completamente vaccinate» e un altro 17% a cui è stata iniettata almeno una dose entro la fine di dicembre. Il paese ha utilizzato il siero di Moderna, Pfizer e AstraZeneca-Oxford ed è stata la prima nazione africana a utilizzare il Pfizer l’anno scorso.
Il governo ruandese ha adottato requisiti straordinariamente rigidi per il vaccino COVID, imponendo la vaccinazione per chiese, matrimoni e trasporti pubblici, nonché per molti ambienti pubblici, inclusi conferenze, ristoranti, bar e hotel. Anche i dipendenti pubblici e privati devono essere sierizzati.
Il programma di vaccinazione del Ruanda ha spinto alcuni a lasciare del tutto il Paese
La scorsa estate, le autorità sanitarie hanno lanciato una campagna porta a porta per identificare le persone non vaccinate nella capitale Kigali, che il sindaco all’epoca ha descritto come un tentativo di «sensibilizzare» coloro che non erano stati vaccinati. Più del 90% dei residenti di Kigali dai 12 anni in su sono «completamente vaccinati».
Il governo ha intensificato le restrizioni nelle ultime settimane alla luce della variante più mite dell’Omicron, limitando le chiese al 50% della capacità e le riunioni domestiche a 50 persone, ordinando al contempo che le riunioni domestiche siano supervisionate dai funzionari locali. Il Rwanda Biomedical Center (RBC) all’inizio di questo mese ha imposto i certificati di vaccinazione per lasciare il Paese.
Il Rwanda, teatro nel 1994 di un orrendo e ancora non del tutto spiegato genocidio tribale perpetrato dalla popolazione Hutu contro i Tutsi (i «vatussi» della famosa canzone), negli ultimi tempi si è fatto notare per alcune note oscure della sua politica.
Come riportato dal settimanale Panorama, il missionario padre comboniano Filippo Ivardi Ganapini sostiene che dietro alla violenta morte del giovane ambasciatore italiano in Congo Luca Attanasio potrebbe esserci il controverso presidente del Ruanda, Paul Kagame.
La scorsa estate, le autorità sanitarie hanno lanciato una campagna porta a porta per identificare le persone non vaccinate nella capitale Kigali
Secondo il sacerdote, il presidente ruandese Kagame avrebbe interessi in Congo riguardo le risorse minerarie. «La sua ipotesi risulterebbe “corroborata da tante testimonianze” aggiungendo che un’operazione come quella dell’uccisione di Attanasio sarebbe stata “autorizzata” dall’alto», aveva scritto il quotidiano La Verità.
Il presidente ruandese Kagame ha attirato l’attenzione internazionale, con pesanti reportage del New York Times, anche per altri eventi recenti, come la trappola da lui ordita contro Paul Rusesabagina, il protagonista della storia narrata nel film Hotel Rwanda.
Rusesabagina, divenuto oppositore di Kagame, era andato in esilio negli USA; i servizi ruandesi, sotto mentite spoglie, lo hanno indotto a salire su un aereo privato per partecipare ad un evento in un altro Paese africano, ma poi l’aereo è atterrato in Ruanda, dove è stato arrestato immediatamente e incarcerato per terrorismo: una grande trappola, fatta scattare contro un beniamino di una storia hollywodiana.
C’è da capire se il Rwanda sia, a questo punto, l’avanguardia di ciò che potrebbe succedere nel mondo sviluppato: iniezioni mRNA casa per casa, praticate da uomini armati
Kagame, insomma, non difetta di sfrontatezza, perfino davanti alla comunità internazionale.
C’è da capire se il Rwanda sia, a questo punto, l’avanguardia di ciò che potrebbe succedere nel mondo sviluppato: iniezioni mRNA casa per casa, praticate da uomini armati.
Come ripetuto da Renovatio 21, il fatto che in molti Paesi la campagna vaccinale – dal Portogallo alla Germania. dall’Australia all’Italia – sia affidata o coadiuvata dai militari potrebbe non essere un caso, ed è comunque un segno che può inquietare. E come abbiamo riportato, militare è l’origine della tecnologia mRNA, e militare potrebbe essere pure il prossimo supervaccino anti-COVID. E in Italia, la proposta dei soldati pandemici nelle vostre case e nelle scuole dei vostri figli è stata fatta, mentre abbiamo visto perfino giornali di grandi gruppi industriali pubblicare editoriali in cui si chiedeva, senza tante giri di parole, una sorta di «autogolpe vaccinale».
Il Rwanda, insomma, potrebbe non essere così lontano.
Queste campagne di vaccinazione forzata hanno un precedente storico significativo: la cosiddetta Revolta da vacina, la «Rivolta dei vaccini» di Rio de Janeiro, nel 1904. Non andò esattamente come si aspettava il potere vaccinatore.
Tuttavia, come ricordiamo spesso su questo sito, queste campagne di vaccinazione forzata hanno un precedente storico significativo: la cosiddetta Revolta da vacina, la «Rivolta dei vaccini» di Rio de Janeiro, nel 1904.
Non andò esattamente come si aspettava il potere vaccinatore.
E, per quanto polarizzati, per quanto tribalizzati, per quanto schiacciati dall’apartheid, non è detto che i popoli europei accetteranno di essere ruandizzati.
Vaccini
Il comitato consultivo del CDC vota per porre fine alla raccomandazione di vaccinare i neonati contro l’epatite B
Il Comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione (ACIP) ha deliberato per revocare la raccomandazione storica che imponeva la vaccinazione contro l’epatite B a tutti i neonati subito dopo la nascita. Questa decisione rappresenta un trionfo significativo per la campagna «Make America Healthy Again» promossa dal segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr., mirata a una revisione del calendario vaccinale pediatrico, in un’epoca di crescenti interrogativi sull’impennata dei casi di autismo tra i bambini.
Con 8 voti a favore e 3 contrari, l’ACIP ha indicato che le madri risultate negative al test per l’epatite B possano concordare con il proprio pediatra «quando o se» somministrare il vaccino ai loro neonati. Le direttive per i piccoli nati da madri positive o con status ignoto al virus restano immutate.
Si prevedono ulteriori revisioni alla politica vaccinale nei mesi a venire, mentre il panel valuta l’intero protocollo di immunizzazioni infantili. Diversi oratori intervenuti all’assemblea, e almeno parte degli esperti consultati, sono noti per le loro riserve sul tema dei vaccini.
Kennedy si definisce «pro-sicurezza», non «anti-vaccini», ma i media mainstream – pesantemente influenzati dai contributi pubblicitari delle multinazionali farmaceutiche – hanno ritratto il titolare dell’HHS come un «anti-vaccinista». Tale immagine è lontana dalla realtà, come ha ribadito di recente lo stesso Kennedy: «Credo che i vaccini abbiano salvato milioni di vite e svolgano un ruolo fondamentale nell’assistenza sanitaria».
Sostieni Renovatio 21
Il Ssegretario sta esaminando un potenziale nesso tra il vaccino e l’aumento dei disturbi autistici, evidenziando come il piano vaccinale per l’infanzia sia passato da poche somministrazioni a un ventaglio di decine di dosi.
Il vaccino contro l’epatite B ha provocato danni così estesi nella popolazione americana che nel 1999 ABC News gli dedicò un’inchiesta e il Congresso indisse un’audizione. Eppure, gli specialisti allineati alla narrazione ufficiale hanno negato l’esistenza di legami provati. È sufficiente rammentare che le contestazioni più accese alla riforma vaccinale di RFK Jr. proverranno dai media corporate e dai parlamentari, che dipendono in misura preponderante dai finanziamenti dell’industria farmaceutica.
L’Italia è stata il primo Paese europeo a rendere obbligatoria la vaccinazione per i nuovi nati e per gli adolescenti di 12 anni con la legge 27 maggio 1991, n. 165, entrata in vigore dal 1992.
I giornali riportano che la decisione fu presa dal ministero dove direttore generale e ministro della Sanità stesso ricevettero una tangente di 600 milioni di lire da GlaxoSmihKline, produttrice del vaccino Engerix B contro l’epatite B per i neonati.
In Italia l’obbligo è rimasto per i nati dal 1992 in poi (coorti 1981-2000 anche per la dose adolescenti) fino al 2017, quando la legge Lorenzin (119/2017) lo ha confermato estendendolo a 10 vaccinazioni. Oggi resta obbligatorio 0-15 anni.
Va ricordato che l’epatite B si trasmette per via sessuale o scambio di siringhe tra tossicodipendenti: perché, quindi, vaccinare un neonato per tale morbo?
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Vaccini
Uno studio minimizza il rischio di miocardite nei bambini a causa del vaccino COVID
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Il riassunto dell’articolo ometteva prove del rischio del vaccino
Il disegno dello studio è profondamente compromesso perché i 22 autori hanno costruito un modello complicato per evitare di effettuare un confronto diretto (solo vaccino contro solo malattia). E anche dopo aver falsificato i conti, anche dopo aver preso i dati di quasi 14 milioni di bambini e adolescenti sotto i 18 anni in Inghilterra, hanno ottenuto un risultato che è appena statisticamente significativo, con barre di errore sovrapposte per il rischio da COVID-19 e il rischio da vaccinazione. La situazione peggiora. I risultati, che favorivano marginalmente la vaccinazione, furono annunciati in un riassunto in cima al documento e annunciati alla stampa. Ma nascosta nell’appendice, pubblicata separatamente online, c’è una tabella che mostra una versione più pertinente del confronto. La versione riportata nel riassunto si riferisce a un periodo iniziale in cui il vaccino non era disponibile. L’appendice mostra dati comparabili per il periodo in cui il vaccino era disponibile, limitatamente alle fasce d’età per le quali il vaccino era offerto. Nell’appendice, il rischio di miocardite dovuto alla malattia è la metà di quello associato al vaccino. Ciò contraddice palesemente il riassunto e i titoli dell’articolo – e questa era una risposta alla versione ingannevole della domanda, non a quella più diretta a cui i ricercatori hanno scelto di non rispondere.Sostieni Renovatio 21
Gli autori dello studio hanno posto la domanda sbagliata
La domanda più pertinente è semplice: i bambini vaccinati hanno avuto un’incidenza di miocardite più alta rispetto ai bambini non vaccinati? È una domanda a cui è facile rispondere, dati i dati a cui questi autori (ma non il pubblico) avevano accesso. In pochi minuti, avrebbero potuto calcolare il tasso di miocardite tra i bambini vaccinati e non vaccinati. Tuttavia, se hanno fatto il calcolo, non ne hanno riportato i risultati. Immagino che abbiano fatto il calcolo, ma non gli sia piaciuto quello che hanno visto, quindi non l’abbiano incluso nell’articolo pubblicato. Come ho affermato sopra, credo che gli autori dello studio abbiano «posto la domanda sbagliata». Ciò che intendo dire è che l’articolo confronta il rischio di miocardite da COVID con il rischio derivante dalla vaccinazione. Ma questa non è la domanda più rilevante. Perché? Poiché molte persone si sono vaccinate e poi hanno comunque contratto il COVID, sono state inutilmente esposte a entrambi i rischi. Al contrario, molti bambini che non hanno ricevuto il vaccino non hanno contratto il COVID. Oppure, la loro forma è così lieve che non se ne accorgono nemmeno. Questi bambini hanno evitato entrambi i rischi. Ecco perché confrontare il rischio di miocardite da COVID con il rischio derivante dal vaccino COVID non è la questione pertinente. Non è una questione di «o l’uno o l’altro».Iscriviti al canale Telegram ![]()
Aiuta Renovatio 21
- Gli autori hanno posto una domanda complicata quando una semplice era più pertinente.
- Data questa domanda errata, non hanno effettuato l’analisi più diretta per rispondere.
- Ciononostante, hanno scoperto che il vaccino presentava un rischio di miocardite quasi doppio rispetto alla malattia. Questo risultato era riportato solo nella Tabella S16 dell’Appendice Supplementare, ma non era menzionato da nessuna parte nel corpo dell’articolo, né tantomeno nel riassunto in cima.
- E nonostante ciò hanno fatto annunci importanti al pubblico, sostenendo che il loro studio conferma che i bambini stanno meglio con il vaccino che senza.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Vaccini
Il vaccino antinfluenzale a mRNA di Pfizer associato a gravi effetti collaterali, soprattutto negli anziani
I recenti titoli che decantano la superiore efficacia del vaccino antinfluenzale a mRNA della Pfizer ignorano le scoperte della stessa Pfizer secondo cui, per le persone con più di 65 anni, il loro prodotto a mRNA è più pericoloso dei vaccini antinfluenzali standard, che sono già inefficaci e dannosi. Lo riporta LifeSite.
Il motivo della falsa informazione da parte dei media tradizionali e del prestigioso New England Journal of Medicine (NEJM) è che Pfizer ha occultato i risultati dei test del suo prodotto sugli anziani, che hanno evidenziato effetti avversi più accentuati del farmaco.
«I risultati sono così pessimi che non è chiaro se la Food and Drug Administration potrebbe o vorrebbe approvare un vaccino a mRNA sulla base di questi dati», ha scritto il giornalista Alex Berenson, noto per le sue inchieste durante la pandemia. «Pfizer sembra sapere benissimo che questi risultati sono disastrosi».
Sostieni Renovatio 21
«Pfizer non ha mai annunciato i risultati, tenendoli nascosti per anni», ha scritto Berenson sul suo Substack. «Dimostrano che gli anziani che hanno ricevuto l’mRNA hanno avuto PIÙ infezioni influenzali, decessi ed effetti collaterali rispetto a coloro che hanno ricevuto il vaccino antinfluenzale standard».
Pertanto, è improbabile che il vaccino antinfluenzale a mRNA della Pfizer venga approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) di Trump.
«Un vaccino antinfluenzale a mRNA non ha funzionato negli anziani», ha dichiarato il commissario della FDA, il dottor Marty Makary, a Fox News nel fine settimana. «La sperimentazione non ha mostrato alcun beneficio».
«Non ci limiteremo ad approvare automaticamente nuovi prodotti che non funzionano, che falliscono in una sperimentazione clinica. Sarebbe una presa in giro della scienza se approvassimo automaticamente prodotti senza dati», ha affermato Makary. «Questo era il modus operandi dell’amministrazione Biden», ha aggiunto.
I risultati nascosti sono oltremodo sconvolgenti per gli anziani. Secondo Berenson:
«Gli anziani sottoposti a vaccinazione con mRNA avevano circa il 6% di probabilità in più di contrarre l’influenza rispetto a quelli sottoposti a vaccinazione standard. E 49 anziani sottoposti a vaccinazione con mRNA sono deceduti, rispetto ai 46 sottoposti a vaccinazione antinfluenzale».
«Lo studio ha anche rivelato un significativo segnale di sicurezza per gli mRNA sul danno renale. A ventidue pazienti anziani che hanno ricevuto l’iniezione di mRNA è stata diagnosticata una lesione renale acuta, una malattia renale cronica o una malattia renale allo stadio terminale, rispetto ai nove che hanno ricevuto l’iniezione standard».
«Un altro dato preoccupante è che 17 anziani a cui è stato somministrato mRNA hanno sofferto di “insufficienza respiratoria acuta”, rispetto ai soli sei che hanno ricevuto il vaccino antinfluenzale standard».
Aiuta Renovatio 21
«Anche i pazienti trattati con mRNA avevano una probabilità molto maggiore di manifestare effetti collaterali meno gravi. Ad esempio, circa il 69% ha segnalato gonfiore nel sito di iniezione o altri effetti collaterali locali dopo la vaccinazione, rispetto al 26% di coloro che hanno ricevuto il vaccino antinfluenzale».
«Ritengo che questo rappresenti una grave mancanza di integrità nel processo di revisione paritaria. Il comitato editoriale del NEJM dovrebbe fornire una spiegazione chiara di come si sia verificato questo errore e… richiedere agli autori di correggere gli articoli attuali e di riferire sui risultati completi dello studio», ha dichiarato alla testata Epoch Times Retsef Levi, professore al Massachusetts Institute of Technology (MIT) .
«Ancora una volta, quando vengono condotti studi adeguati, si scopre che i vaccini a base di mRNA per persone sane non sono ancora pronti per il grande pubblico e probabilmente non lo saranno mai», conclude il Berensone.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-



Bioetica2 settimane faMons. Viganò loda Alberto di Monaco, sovrano cattolico che non ha ratificato la legge sull’aborto
-



Morte cerebrale2 settimane faLe ridefinizioni della morte da parte dell’industria della donazione di organi minacciano le persone viventi
-



Vaccini2 settimane faUn nuovo sondaggio rivela che 1 adulto su 10 è rimasto vittima di un grave danno da vaccino COVID
-



Salute2 settimane faI malori della 48ª settimana 2025
-



Spirito1 settimana fa«Rimarrà solo la Chiesa Trionfante su Satana»: omelia di mons. Viganò
-



Politica1 settimana faIl «Nuovo Movimento Repubblicano» minaccia i politici irlandesi per l’immigrazione e la sessualizzazione dei bambini
-



Persecuzioni1 settimana faFamosa suora croata accoltellata: possibile attacco a sfondo religioso
-



Pensiero2 settimane faTrump e la potenza del tacchino espiatorio














