Spirito
Il padre della teologia della liberazione è morto

Padre Gustavo Gutierrez è stato chiamato a Dio il 22 ottobre 2024. 96 anni, il domenicano peruviano è all’origine di un movimento teologico contestato all’interno della Chiesa per i suoi eccessi ideologici. Nel 2018 papa Francesco ha riabilitato la religione e, attraverso di essa, una corrente di pensiero che è una delle fonti di ispirazione dell’attuale pontificato.
«Gustavo è stato per me un sacerdote che ha dato la vita per amore di Cristo, della Chiesa, dell’umanità, soprattutto dei poveri». Non senza emozione il cardinale peruviano Pedro Barreto ha reagito all’annuncio della morte del suo mentore, padre Gustavo Gutierrez OP L’alto prelato ha parlato da Roma, a margine della seconda sessione della XVI assemblea del sinodo alla quale partecipa.
Divenuto domenicano negli ultimi anni della sua vita, padre Gustavo Gutierrez si formò nelle scuole teologiche di Lovanio e di Lione, che ebbero un ruolo di primo piano nella nuova ecclesiologia sviluppata durante il Concilio Vaticano II.
Nel 1968, padre Gutierrez, allora cappellano degli studenti peruviani, pubblicò l’opera Teologia della Liberazione, un movimento di pensiero che pretende di manifestare ai più poveri il messaggio di Cristo dal punto di vista della liberazione dai vari mali sociali che lo colpiscono.
«La creazione di una società giusta e fraterna è la salvezza dell’essere umano, se per salvezza intendiamo il passaggio dal meno umano al più umano. Non possiamo essere cristiani oggi senza un impegno per la liberazione», scrive Gustavo Gutierrez. Ma ha definito il suo pensiero in questo modo: «Ciò che intendiamo per teologia della liberazione è la partecipazione al processo politico rivoluzionario».
Spiega questa partecipazione. «Solo superando una società divisa in classi, (…) e abolendo la proprietà privata della ricchezza creata dal lavoro umano, saremo in grado di gettare le basi di una società più giusta. Ecco perché gli sforzi per programmare una società più giusta in America Latina sono sempre più orientati verso il socialismo».
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Questa scuola teologica, nata in un continente con problemi propri, si è poi sedimentata nella Chiesa universale. Nel 1984, la Congregazione per la Dottrina della Fede, guidata dal cardinale Josef Ratzinger, intervenne per la prima volta per denunciare gli eccessi marxisti all’opera in questa nuova scuola di pensiero, senza condannare padre Gutierrez.
Un anno dopo è apparsa una seconda istruzione dello stesso dicastero, più contrastante, che cerca di evidenziare alcuni aspetti considerati positivi della cosiddetta teologia della liberazione, mettendo in guardia contro la tentazione ideologica che comporta se non viene posta una guardrail.
Successivamente, alcuni dirigenti della Curia romana affermarono di appartenere a questa scuola teologica, come il cardinale Ludwig Müller, ardente difensore di padre Gutierrez quanto critico degli sviluppi disciplinari sotto l’attuale pontificato.
Lo stesso papa Francesco ha reso omaggio, nel giugno 2018, al fondatore della teologia della liberazione, «per il suo contributo alla Chiesa e il suo amore preferenziale per i poveri», come riportava allora il portale Vatican news. Tuttavia il pontefice argentino non è un seguace incondizionato del movimento di padre Gutierrez.
Isabelle Schmitz, senior reporter di Le Figaro e collaboratrice della Radio Vaticana, ricorda che il cardinale Jorge Bergoglio, prima della sua elezione al pontificato sovrano, «metteva in guardia dalla tentazione di ideologizzare il messaggio evangelico attraverso una “riduzione socializzante”, “una pretesa interpretativa sulla base di un’ermeneutica secondo le scienze sociali, che copre i campi più diversi: dal liberalismo del mercato alle categorie marxiste”».
L’attuale romano pontefice rivendica infatti più la cosiddetta teologia del «popolo», movimento venato di peronismo apparso in Argentina sulla scia della teologia della liberazione con padre Lucio Gera, che riprende l’opzione preferenziale per i poveri, pur rifiutando la lotta di classe e preferendo concentrarsi sulla cultura popolare vista come una vera via di liberazione.
La chiamata a Dio di padre Gutierrez arriva in un momento in cui il cattolicesimo sudamericano è messo in discussione dalle sette pentecostali e dalla crescente secolarizzazione: se c’è stata una liberazione, è piuttosto nel senso di una perdita di crescente influenza della Chiesa. L’inferno è sicuramente lastricato di buone intenzioni…
Articolo previamente apparso su FSSPX.news.
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Immagine di World Bank Photo Collection via Flickr pubblicata su licenza CC BY-NC-ND 2.0
Arte
Vaticano, una nuova nomina controversa

Pontificia Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon
L’Accademia, fondata nel XVI secolo, si propone, secondo i suoi statuti approvati nel 1995, di «promuovere lo studio, la pratica e lo sviluppo delle lettere e delle belle arti, con particolare riguardo alla letteratura di ispirazione cristiana e all’arte sacra in tutte le sue espressioni, e di promuovere l’elevazione spirituale degli artisti, in collaborazione con il Pontificio Consiglio della Cultura». Riconosciuta da Papa Paolo III il 5 ottobre 1543, è la più antica associazione artistica nazionale italiana ancora esistente. È composta da circa cinquanta accademici ordinari nominati dal Papa (i «virtuosi»), suddivisi in cinque categorie: architetti, pittori e cineasti, scultori, musicisti e amanti dell’arte, scrittori e poeti, oltre a 49 accademici onorari.Il nuovo presidente
Nata a Roma nel 1965, Cristiana Perrella è curatrice di mostre, critica d’arte e docente di management ed economia dell’arte presso l’Università San Raffaele di Milano. Ha diretto il Centro Pecci di Prato fino al 2021, ha organizzato la mostra Panorama a L’Aquila nel 2023 e ha collaborato con il MAXXI, la Biennale di Valencia, l’IKSV di Istanbul e la Fondazione Prada. Dal 2025 dirige il MACRO, dove programma stagioni artistiche che integrano arti visive, musica e progetti comunitari, evidenziando il ruolo sociale dell’arte. Tra i suoi progetti più importanti come curatrice c’è la mostra con l’artista Yan Pei-Ming per il Giubileo del 2025, incentrata sui temi dell’emarginazione e dell’inclusione sociale. Perrella è membro della Pontificia Accademia dal 2022, nominata da papa Francesco, e nel 2024 è stata nominata curatrice delle mostre d’arte contemporanea per lo spazio Conciliazione 5 dal Dicastero per la Cultura e l’Istruzione del Vaticano.Sostieni Renovatio 21
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Spirito
Mons. Viganò: la chiesa conciliare-sinodale schierata con i nemici della Chiesa cattolica

L’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha affidato alla piattaforma social X un commento sul «World Meeting of Human Fraternity» organizzato dalla Diocesi di Roma, un appuntamento, giunto alla terza edizione, promosso dalla Basilica di San Pietro e da una fondazione che si chiama come la famigerata enciclica bergogliana Fratelli Tutti.
«Trovo a dir poco inconcepibile che, dinanzi all’evidenza del colpo di stato globalista nelle nazioni occidentali e alla aperta ostilità a Cristo e alla Sua Chiesa dell’élite globalista, la chiesa conciliare-sinodale insista ancora a schierarsi con i nemici della Chiesa Cattolica, ratificando le loro imposture climatiche, sanitarie, sociali e belliche» scrive monsignore.
Trovo a dir poco inconcepibile che, dinanzi all’evidenza del colpo di stato globalista nelle nazioni occidentali e alla aperta ostilità a Cristo e alla Sua Chiesa dell’élite globalista, la chiesa conciliare-sinodale insista ancora a schierarsi con i nemici della Chiesa Cattolica,… pic.twitter.com/dX03GnWp0S
— Arcivescovo Carlo Maria Viganò (@CarloMVigano) September 10, 2025
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«Dinanzi all’evidenza dei disordini e della criminalità causati dall’immigrazione, perora l’accoglienza e coopera all’islamizzazione delle nazioni cristiane. Dinanzi alla dissoluzione morale dei giovani, si fa promotrice dell’ideologia LGBTQ+».
«Dinanzi al cinismo utilitarista dell’eutanasia e dell’aborto, alla predazione degli organi e alla manipolazione genetica, legittima i sieri sperimentali fatti con tessuti ricavati da feti abortiti».
«Dinanzi alle speculazioni dell’alta finanza usuraia e ai controlli dell’identità digitale e della valuta elettronica, installa i pos in chiesa per i pagamenti elettronici».
«Questa non è ingenuità, né sprovvedutezza: è deliberata cooperazione al Male, secondo un ben preciso copione sotto un’unica regia» tuona Viganò.
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Spirito
Migliaia alla processione del Concilio dei Santi di Mosca

🇷🇺☦️ WATCH: Over 40,000 Orthodox Christians March Through Moscow!
People are Carrying Flags of Jesus and the Virgin Mary with a Powerful Message: “God Is With Us” pic.twitter.com/QXdynDNXD0 — Mario ZNA (@MarioBojic) September 7, 2025
Thousands of Orthodox believers gather at Moscow’s Cathedral of Christ the Savior for the annual Cross Procession pic.twitter.com/esM3bv63TQ
— Uncensored News (@Uncensorednewsw) September 7, 2025
🙏 Believers gathered at the Cathedral of Christ the Savior awaiting the all-Moscow cross procession. – FRWL pic.twitter.com/9wOdWiRt0W
— Zlatti71 (@Zlatti_71) September 7, 2025
A vast crowd joined the great Cross Procession in Moscow, led by the Russian Orthodox Church
God bless 🇷🇺 Russia — a nation of spirit and destiny, carrying hope for a truly multipolar world pic.twitter.com/w0iRasluTP — Bebo BRICS (@BeboBrics) September 7, 2025
The Russians are coming!
The largest procession in Moscow since 1918 is underway. pic.twitter.com/Bj823DtiFh — Bernadette 🏴🇮🇪🇷🇺🇵🇸 (@BDooher) September 7, 2025
❗️150,000 civilians take part in a patriotic Russian Orthodox march in Moscow. 🙏🇷🇺☦️ pic.twitter.com/hRwX7uHPOU
— cvetko35 (@cvetko35) September 7, 2025
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