Bizzarria
Il Cremlino risponde a Biden che afferma di conoscere Putin da 40 anni
Spesso è difficile capire cosa intenda il presidente americano Joe Biden con le sue dichiarazioni, anche quando afferma di conoscere il suo omologo russo, Vladimir Putin, da 40 anni, ha detto il portavoce del Cremlino Demetrio Peskov.
Biden si era scagliato contro Putin durante un’intervista con ABC News giovedì scorso, dicendo: «Lo conosco da oltre 40 anni. Mi preoccupa da 40 anni. Non è un uomo perbene. È un dittatore».
Venerdì, parlando a margine del Forum economico internazionale di San Pietroburgo (SPIEF), Peskov ha affermato che Putin «non reagisce e non reagirà» agli insulti come quelli di Biden.
Il portavoce ha aggiunto che può solo esprimere rammarico per il fatto che «nella politica internazionale a questo livello si usa una tale retorica e tali espressioni nei confronti del capo di Stato».
Riferendosi all’affermazione di Biden di conoscere il leader russo da quattro decenni, Peskov ha aggiunto che «a volte ci si può solo chiedere cosa intenda il presidente degli Stati Uniti, anche quando parla di conoscere Putin da 40 anni».
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Alcuni commentatori sono già «tornati indietro nel tempo per capire cosa stesse facendo Putin 40 anni fa. Si possono trarre conclusioni analitiche molto profonde su come Biden avrebbe potuto conoscerlo», ha detto Peskov, suscitando le fragorose risate dei giornalisti.
Il portavoce presidenziale si riferiva evidentemente al fatto che 40 anni fa l’allora 32enne Putin lavorava per il KGB, i temuti servizi segreti sovietici. Biden all’epoca aveva 41 anni ed era senatore dello stato americano del Delaware.
I due si sono incontrati ufficialmente per la prima volta nel 2011, quando Putin ricopriva la carica di primo ministro sotto il presidente Demetrio Medvedev, e Biden era vicepresidente degli Stati Uniti nell’amministrazione di Barack Obama.
Giovedì, in un post su X (ex Twitter), il commentatore conservatore ed ex membro dello staff del Senato degli Stati Uniti Steve Guest ha scritto che, affermando di conoscere Putin da quattro decenni, l’81enne Biden «o sta mentendo o sta ammettendo di essere stato in contatto con un agente del KGB dal 1984 o il cervello di Biden è così cotto che non sa di cosa diavolo sta parlando».
Joe Biden just said that he has known Vladimir Putin for “over 40 years.”
Either Biden is lying or he is admitting he was in contact with a KGB agent since 1984 or Biden’s brain is so cooked that he doesn’t know what on earth he is talking about. pic.twitter.com/86Tvfajp4Q
— Steve Guest (@SteveGuest) June 6, 2024
Il Wall Street Journal ha riferito all’inizio di questa settimana, citando decine di persone che sono state in contatto con Biden di recente, che oltre alle sue frequenti gaffe mentali in pubblico, il presidente sta mostrando «segni di cedimento» anche negli incontri a porte chiuse con i legislatori statunitensi.
Come riportato da Renovatio 21, tre anni fa il presidente americano aveva detto che Biden era un «assassino», mentre tre mesi fa gli ha dato del «figlio di puttana».
Il Cremlino aveva denunciato i commenti come «vergognosi», ma ha rifiutato di rispondere con insulti o con una retorica altrettanto dura.
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Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0); modificata
Bizzarria
Ballerini su ghiaccio cinesi indagati per un missile pelouche
🌐🇨🇳Message sent? – How else to explain the actions of Chinese athletes.
Chinese figure skaters showed a toy ballistic missile DF-61, their actions will be investigated . Chinese figure skaters showed a plush toy in the shape of an intercontinental ballistic missile — the… pic.twitter.com/Iu5AL1QUEz — 🌐geopolitics in the picture (@geogeolite) October 28, 2025
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Bizzarria
Trump trolla tutti con un video AI in cui bombarda di escrementi i manifestanti «No Kings»
Il presidente statunitense Donald Trump ha ridicolizzato le proteste «No Kings», diffondendo su Truth Social vari video generati dall’intelligenza artificiale, tra cui uno in cui rovescia sulla folla quella che appare come una massa di escrementi.
Sabato gli Stati Uniti sono stati teatro di un’ondata di dimostrazioni contro l’amministrazione Trump, con grandi raduni organizzati in oltre 2.500 luoghi in tutto il territorio nazionale.
I partecipanti accusano il presidente di abuso di potere e di erosione della democrazia, criticando inoltre la sua politica repressiva verso gli immigrati irregolari e l’impiego di truppe nelle città con la motivazione di contrastare la criminalità diffusa.
In risposta, Trump ha postato sui social media clip create con l’IA, inclusi filmati inizialmente caricati da Xerias, un account X pro-Trump noto per produrre meme digitali.
Una delle sequenze mostra Trump ai comandi di un jet da combattimento battezzato «King Trump», che scarica enormi masse di materia fecale su una folla di manifestanti – con in sottofondo la canzone di Kenny Loggins Danger Zone, irrimediabilmente associata alla celeberrima pellicola aeronautica Top Gun (1986), che la utilizza ben tre volte nella storia con protagonista il Tom Cruise.
Il video AI rilanciato dal presidente include anche un’immagine condivisa durante la protesta di New York dall’influencer progressista Harry Sisson, che nel video finisce sommerso, come tutta la serqua di manifestanti «No Kinghi» da una poderosa quantità di materia escrementizia.
President Trump just posted this on Truth Social today in response to the No Kings protests. 😅
He’s dropping crap on the protestors from a fighter jet. pic.twitter.com/7uBornAOBE
— Laura Loomer (@LauraLoomer) October 19, 2025
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Il Sisson, idolo tiktoker progressista, l’ha presa male. Domenica mattina, Sisson ha replicato su X al video che lo ritraeva: «un giornalista può domandare a Trump il motivo per cui ha postato un filmato generato dall’IA in cui mi fa cadere la cacca addosso da un caccia?».
Il ragazzo ha quindi proceduto ad insultare Trump dicendo che nella realtà l’aereo non sarebbe potuto decollare a causa del «fat ass» («culo grasso») del presidente. Per fare ciò, il Sissone rimanda in onda per intero l’irresistibile video, di fatto ampliandone la portata.
That plane wouldn’t have made it off the ground with your fatass in the pilot’s seat. https://t.co/9qPts2otJQ
— Harry Sisson (@harryjsisson) October 19, 2025
In un’altra clip, originariamente diffusa dal vicepresidente JD Vance e condivisa da Trump, il presidente indossa una corona e un mantello, estrae una spada e si erge trionfante sugli avversari democrat.
JD Vance melted the blue sky servers today with a King Trump meme 😆 absolute banger🔥 pic.twitter.com/eG4EP3wNh7
— Dirty Civilian WV (@Dirty_Civilian) October 18, 2025
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Il montaggio condiviso dal Vance termina con figure di spicco del Partito Democratico, come l’ex speaker della Camera Nancy Pelosi e il leader dell’opposizione al Senato Chuck Schumer, in ginocchio ai suoi piedi. Si tratta qui di un’allusione esplicita a una sessione fotografica del 2020 in onore di George Floyd.
I contenuti di Trump hanno suscitato risposte polarizzate: i suoi sostenitori li hanno rilanciati con entusiasmo, mentre detrattori come il senatore democratico Brian Schatz li hanno aspramente censurati. «Perché il Presidente dovrebbe diffondere online un’immagine in cui scarica feci sulle città americane?», ha twittato Schatz su X.
I progressisti americani non hanno ancora capito veramente che per la prima volta alla Casa Bianca c’è un presidente troll, e di capacità di trollaggio eccelse, o meglio quello che l’antropologia dell’internetto oggi definisce uno shitposter. Parola assai adeguata anche al caso presente.
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Immagine screenshot da Twitter
Bizzarria
Trump contro la trionfale copertina di TIME: «mi hanno fatto sparire i capelli»
The living Israeli hostages held in Gaza have been freed under the first phase of Donald Trump’s peace plan, alongside a Palestinian prisoner release. The deal may become a signature achievement of Trump’s second term, and it could mark a strategic turning point for the Middle… pic.twitter.com/0bZDABIDGj
— TIME (@TIME) October 13, 2025
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Il figlio primogenito Don jr. ha raccontato durante un incontro pubblico con Charlie Kirk che, raggiunto al telefono dai figli dopo l’attentato subito a Butler in Virginia durante la campagna elettorale, Trump ha chiesto loro come in TV, in quel momento, fossero i suoi capelli. «I capelli vanno bene… c’è molto sangue, ma vanno bene» ha risposto il figlio. È lecito pensare che vi sia nel presidente statunitense una cifra sansonica, per cui il suo potere – a questo punto indiscutibile – è tratto proprio dalle sue bionde, inconfondibili, escrescenze tricologiche – che sono, lo sanno gli esperti, uno strumento di branding perfino superiore al baffetto dello Hitler, al baffone dello Stalin, alla pelata mussoliniana.Mika Brzezinski from MSNBC’s “Morning Joe” was once visibly fond of Donald Trump, even playfully running her fingers through his hair. Later on she compared him to Hitler. And now, after seven years of estrangement, apparently he’s no longer Hitler… pic.twitter.com/b9tepBUuSy
— MAGA Resource (@MAGAResource) November 18, 2024
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