Sanità
I malori della 6ª settimana 2025

San Donà di Piave, città metropolitana di Venezia: «Accusa un malore e accosta nella corsia d’emergenza: morto un camionista». Lo riporta VeneziaToday.
Grisignano, provincia di Vicenza: «Malore al volante, autista di 39 anni ferma il camion in mezzo all’A4 e muore». Lo riporta Il Giornale di Vicenza.
Zubiena, provincia di Biella: «Muore in casa per un malore: trovato dai vigili del fuoco». Lo riporta La Stampa.
Valdobbiadene, provincia di Treviso: «Malore mentre gioca a softair: 52enne padovano si accascia a terra e muore». Lo riporta TrevisoToday.
Valdobbiadene, provincia di Treviso: «Il malore in auto, mamma è morta tra le mie braccia». Lo riporta Il Gazzettino.
Olbia, provincia di Sassari: «Muore per un malore ex centrocampista olbiese, è scomparso per un malore improvviso nella notte tra il 31 gennaio e il primo febbraio 2025. Aveva compiuto 65 anni». Lo riporta La Nuova Sardegna.
Campli, provincia di Teramo: «Si accascia in casa e muore a soli 42 anni giovane padre». Lo riporta Certa Stampa.
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Genova: «Malore davanti alla stazione, muore 48enne». Lo riporta GenovaToday.
Fondi, provincia di Latina: «Malore in piscina a Fondi, il piccolo muore a tre anni». Lo riposta La Stampa.
Roma: «Ha un malore nel centro analisi e muore, non c’erano medico e defibrillatore. Si indaga». Lo riporta RomaToday.
Roma: «Tragedia in metro, accusa malore e muore davanti ai passeggeri. Linea A interrotta per due ore». Lo riporta RomaToday.
Bari: «Malore fra i viali del cimitero, cade e urta la testa: morto 56enne». Lo riporta BariToday.
Foggia: «Ha un malore sulla bici, si accascia e muore: aveva 49 anni ed era un infermiere del Policlinico». Lo riporta FoggiaToday.
Monte Morello, città metropolitana di Firenze: «Accusa un malore, escursionista muore sul monte Morello». Lo riporta La Nazione.
Tezze sul Brenta, provincia di Vicenza: «Malore fatale in cantiere: muore operaio sessantenne». Lo riporta VicenzaToday.
Macerata: «Malore fatale in centro storico, oggi l’ultimo saluto». Lo riporta Il Resto del Carlino.
Massa Carrara: «Colto da un malore improvviso. Muore giovane padre di famiglia». Lo riporta La Nazione.
Ferrandina, provincia di Matera: «Operaio muore mentre lavora al depuratore, forse un malore». Lo riporta La Gazzetta del Mezzogiorno.
Piedimonte San Germano, provincia di Frosinone: «Comunità attonita, sabato i funerali della mamma deceduta per un malore». Lo riporta Radio Cassino.
Pontecorvo, provincia di Frosinone: «Stroncato da un malore nel sonno. Addio ad Ernesto Sarro». Lo riporta Ciociaria Oggi.
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Livorno: «Muore in casa per un malore: se ne accorgono dopo 5 mesi». Lo riporta il Corriere Fiorentino.
Roveredo in piano, provincia di Treviso: «Bandiere a mezz’asta per i funerali, morta a soli 20 anni per un malore». Lo riporta TrevisoToday.
Milano: «Bimbo di 6 anni morto dopo malore, la madre aveva chiamato il 118 ma poi aveva revocato la richiesta d’aiuto». Lo riporta Il Fatto Quotidiano.
Molfetta, città metropolitana di Bari: «Malore fatale per strada, muore il presidente della squadra di basket». Lo riporta il Quotidiano di Puglia.
Palermo: «Malore alla guida, con l’auto finisce contro un palo: morto un uomo in via Basile». Lo riporta PalermoToday.
Godega di Sant’Urbano, provincia di Treviso: «A 90 anni ha un malore al volante, perde il controllo e finisce con l’auto cappottata». Lo riporta Il Gazzettino.
Caserta: «Stroncato da un malore fulminante muore a 30 anni. Fissati i funerali». Lo riporta CasertaNews.
Massa: «Un malore improvviso si porta via nota insegnante». Lo riporta La Voce Apuana.
Morgano, provincia di Treviso: «Morto per un malore a 75 anni: una settimana fa i ladri gli erano entrati in camera». Lo riporta Il Gazzettino.
San Colombano al Lambro, città metropolitana di Milano: «Era uscita a cena con il marito, muore per un malore improvviso una 58enne». Lo riporta Il Cittadino di Lodi.
Genova: «Colti da malore fatale a Genova: 60enne muore al supermercato a Molassana. Altro decesso in strada per un 48enne a Brignole». Lo riporta Il Secolo XIX.
Livorno: «Detentuto muore in cella, si ipotizza per malore». Lo riporta Telegranducato di Toscana.
Genova: «Muore per un malore mentre percorre in MTB i sentieri del Peralto». Lo riporta Telenord.
Venezia: «Malore improvviso mentre è in barca a pesca, Benito Tiozzo Pagio muore a 64 anni». Lo riporta Il Gazzettino.
San Fior, provincia di Treviso: «Malore improvviso: addio a imprenditrice stimata». Lo riporta La Piazza Web.
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Angolo Terme, provincia di Brescia: «Trovato morto in un campo: l’ipotesi del malore fatale». Lo riporta Il Giorno.
Osoppo, ente di decentramento regionale di Udine: «Malore alla guida a Osoppo, morto l’ex assessore». Lo riporta Il Friuli.
Curtarolo, provincia di Padova: «Malore improvviso prima di andare al lavoro, muore a 55 anni». Lo riporta Il Mattino di Padova.
Rovigo: «Giallo di Borgo Veneto, la morte e il malore: tutto è successo nel giro di 45 minuti». Lo riporta Il Gazzettino.
Milano: «Uomo trovato morto all’interno di una baracca in un parco di Milano: l’ipotesi di un malore». Lo riporta Fanpage.
Casale Monferrato, provincia di Alessandria: «Accusa un malore e muore seduto sul suo trattore». Lo riporta Il Monferrato.
Stradella, provincia di Pavia: «Malore fatale all’autogrill, muore una donna». Lo riporta Voghera Sei Tu.
Sacile, provincia di Treviso: «malore improvviso alla casa del clero: addio alla voce della radio diocesana». Lo riporta Il Gazzettino.
Castellamare, città metropolitana di Napoli: «Castellammare, malore fatale per un runner: si accascia e muore». Lo riporta Agro 24.
Fivizzano, provincia di Massa e Carrara: «Malore fatale, tragedia in strada. Aveva 63 anni». Lo riporta La Nazione.
Albinia, provincia di Grosseto: «Malore durante la lezione in palestra. Studentessa operata alla testa. È ricoverata in gravi condizioni». Lo riporta La Nazione.
Treviso: «Ha un malore a pranzo all’osteria: muore fra le braccia della figlia». Lo riporta Il Gazzettino.
Cagliari: «Malore su una nave: la Guardia Costiera di Cagliari soccorre una 33enne colta da ictus». Lo riporta Sardegna Live.
Comiso, città metropolitana di Catania: «Accusa un malore e muore mentre lavora nei campi». Lo riporta il Giornale Ibleo.
Saronno: «Automedica alla stazione di Saronno centro per un grave malore». Lo riporta Il Saronno.
Bologna: «In ospedale in visita a un parente ha un malore: rianimato con il defibrillatore». Lo riporta Radio Bruno.
Vercelli: «Malore in casa, i soccorritori si calano dal tetto». Lo riporta Infovercelli24.it.
Milano: «Disagi in metro a Milano: passeggero sta male, linea sospesa». Lo riporta MilanoToday.
Cadrezzate, provincia di Varese: «Malore improvviso in bicicletta a Cadrezzate: 69enne trasportato d’urgenza in ospedale». Lo riporta La Provincia di Varese.
Forlì: «Infermiera fuori servizio salva 45enne colpito da malore». Lo riporta il Corriere Romagna.
Montegranaro, provincia di Fermo: «Salvato in farmacia dopo un malore: provvidenziale l’elettrocardiogramma». Lo riporta il Corriere Adriatico.
Villasanta, provincia di Monza e della Brianza: «Malore in strada, 59enne soccorso in gravissime condizioni». Lo riporta Prima Monza.
Madonna di Campiglio, provincia autonoma di Trento: «Medico catanese salva uno sciatore colto da malore a Madonna di Campiglio». Lo riporta CataniaToday.
Ancona: «Accusa un malore in un negozio, un’ambulanza di passaggio viene fermata e la trasporta in ospedale». Lo riporta AnconaToday.
Messina: «Malore mentre è a lavoro, grave carabiniere di 56 anni». Lo riporta MessinaToday.
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Napoli: «Malore per un tifoso, i sostenitori di Napoli e Brescia si uniscono in segno di rispetto». Lo riporta NapoliToday.
Rimini: «Colpito da un malore: ricoverato in ospedale in condizioni gravissime il presidente di Confcommercio». Lo riporta RiminiToday.
Venezia: «Esce dal lavoro e si mette al volante: poi il malore improvviso e lo schianto. 56enne grave in terapia intensiva». Lo riporta Il Gazzettino.
Bosco Chiesanuova, provincia di Verona: «Escursionista colto da un malore viene salvato dal Soccorso alpino. L’uomo di 61 anni e originario di Mantova è stato poi accompagnato in ospedale per accertamenti». Lo riporta Verona Sera.
Budrio, città metropolitana di Bologna: «Malore fatale. Strazio del Mezzolara calcio. Una notizia improvvisa che ha lasciato sgomenta la comunità di Budrio: si è spento, a soli 58 anni, lascia la moglie e i figli». Lo riporta Il Resto del Carlino.
Collesalvetti, provincia di Livorno: «malore lungo l’autostrada A12: camionista portato in ospedale. L’autotrasportatore un cinquantacinquenne piemontese, per fortuna è riuscito a fermarsi in una piazzola». Lo riporta Il Tirreno.
Altopascio, provincia di Lucca: «Calcio, grave malore per calciatore 23enne in provincia di Lucca». Lo riporta l’agenzia ANSA.
Gallio, provincia di Vicenza: «Colta da malore durante la passeggiata di famiglia». Lo riporta VicenzaToday.
Rovigo: «”Siamo della Chiesa evangelica”, finti religiosi tentano di rubarle gli anelli dalle mani, ma lei gli chiude la porta in faccia. Poi il malore». Lo riporta Il Gazzettino.
Roma: «Malore per l’ex Iena Dino Giarrusso, paura in casa e d’urgenza in ospedale: “Non sto bene, è stato potente”». Lo riporta Virgilio Notizie.
Roma: «Malore per il figlio di Antonio Tajani, il padre al Gemelli: “Fuori pericolo, ma un grande spavento”». Lo riporta RaiNews.
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Sanità
«Momento spartiacque»: Kennedy rifiuta gli obiettivi sanitari delle Nazioni Unite che «ignorano» l’aumento globale delle malattie croniche

The United States will walk away from the Declaration on Non-Communicable Diseases, but we will never walk away from the world—or our commitment to end chronic disease. pic.twitter.com/bxQbfzMbrb
— Secretary Kennedy (@SecKennedy) September 26, 2025
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La dichiarazione porterebbe a una «gestione oppressiva» da parte degli organismi internazionali
Kennedy ha affermato che, invece di concentrarsi sui rischi che gli alimenti ultra-processati pongono alla salute umana, la dichiarazione delle Nazioni Unite conteneva «disposizioni su tutto, dalle tasse alla gestione oppressiva», ha riportato The Hill. Secondo Kennedy, queste disposizioni, se promulgate, limiterebbero la sovranità nazionale, dando luogo a una «gestione oppressiva da parte degli organismi internazionali» delle questioni di salute pubblica globale. Kennedy ha messo in discussione il ruolo delle Nazioni Unite e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) – un’agenzia delle Nazioni Unite – nella leadership sanitaria globale. «La bozza di dichiarazione non avrebbe dovuto essere inclusa nell’ordine del giorno di oggi». «L’approccio delle Nazioni Unite è mal indirizzato. Tenta di fare sia troppo poco che troppo. Va oltre il ruolo che spetta alle Nazioni Unite, ignorando i problemi sanitari più urgenti. Ed è per questo che gli Stati Uniti lo respingeranno. L’OMS non potrà rivendicare credibilità o leadership finché non subirà una riforma radicale» ha aggiunto. Gli Stati Uniti avevano già criticato la dichiarazione proposta. In un promemoria del 18 settembre, la Missione statunitense presso le Nazioni Unite ha affermato che la bozza di dichiarazione «non è stata concordata in anticipo per consenso» e pertanto «non dovrebbe essere sottoposta all’approvazione della riunione ad alto livello». L’avvocato olandese Meike Terhorst, attiva su questioni di salute e sovranità medica, ha affermato: «la salute dovrebbe essere affrontata a livello nazionale, non a livello di ONU o OMS», ha affermato Terhorst. «Mi oppongo all’acquisizione di maggiori diritti da parte di organismi indipendenti basati su trattati come ONU e OMS, senza alcun sistema di controlli e contrappesi». Shabnam Palesa Mohamed, direttore esecutivo di Children’s Health Defense Africa e fondatore di Transformative Health Justice, ha sottolineato la necessità di contestare gli sforzi delle Nazioni Unite per ampliare la propria autorità. «È importante mettere in discussione l’estensione dell’attenzione delle Nazioni Unite oltre il suo mandato ufficiale», ha affermato. «L’allargamento delle missioni, senza la conoscenza e il consenso dell’opinione pubblica, rappresenta una minaccia per la salute, la sovranità nazionale e la cooperazione internazionale». Secondo la National Public Radio (NPR), Kennedy non fu il solo a mettere in discussione le proposte della dichiarazione. «Alcuni paesi e sostenitori hanno espresso preoccupazioni riguardo al testo, come il fatto che il documento non tratti delle bevande zuccherate nonostante il ruolo che svolgono nell’aumento dei tassi di obesità infantile», ha riferito NPR. «La posizione di Kennedy ha aperto la porta ad altri», ha detto Ji. «Molte nazioni, soprattutto nel Sud del mondo, sanno in prima persona quanto queste istituzioni le abbiano deluse. Forse non lo diranno ancora apertamente, ma trarranno conforto dal fatto che l’America abbia tracciato una linea rossa».Sostieni Renovatio 21
La dichiarazione darebbe il via a «infrastrutture per una biosorveglianza completa»
Scrivendo su Substack, Ji ha affermato che la dichiarazione conteneva diversi «meccanismi progettati per trasferire l’autorità dalle nazioni alle istituzioni globali». Sarebbe necessario lo sviluppo di quella che Ji ha descritto come una «infrastruttura di sorveglianza digitale». Ha affermato che i paragrafi 61 e 73-74 della dichiarazione propongono una «sorveglianza integrata» con «interoperabilità tra piattaforme sanitarie digitali». Questa proposta creerebbe «un’infrastruttura per una biosorveglianza completa», ha scritto Ji. La dichiarazione chiede inoltre ai paesi di «introdurre o aumentare le tasse», anche su prodotti come tabacco e alcol, cosa che Ji ha descritto come una rinuncia alla sovranità fiscale nazionale. L’appello della dichiarazione a un approccio che coinvolga «l’intera società» minerebbe ulteriormente la sovranità nazionale, creando strutture di «governance parallela» in cui organizzazioni non governative, aziende e altre organizzazioni internazionali «plasmano la politica nazionale senza mandato democratico, aggirando la responsabilità dei cittadini», ha scritto Ji. Secondo Ji, Kennedy non ha avuto altra scelta che rifiutare la dichiarazione. «Le implicazioni vanno ben oltre la politica sanitaria. La posizione di Kennedy segnala che l’America non subordinerà più la sua Costituzione, i suoi processi democratici o i diritti dei suoi cittadini a organismi internazionali non eletti, indipendentemente dal linguaggio umanitario utilizzato per giustificare tale subordinazione» ha scritto. La dichiarazione “introduce di nascosto mandati di sorveglianza generalizzata, controlli fiscali e schemi di ingegneria comportamentale che concentrano il potere in mani non elette, fingendo di ‘salvare vite'”, ha detto Ji a The Defender.Aiuta Renovatio 21
Il rifiuto della dichiarazione da parte degli Stati Uniti impone il voto all’Assemblea generale
Il rifiuto della dichiarazione proposta da parte degli Stati Uniti significa che, invece di essere approvata per consenso, ovvero senza votazione, la proposta dovrà essere sottoposta a votazione dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Secondo Health Policy Watch, questa votazione si terrà «molto probabilmente» il mese prossimo. Il Guardian ha riportato che la dichiarazione dovrebbe essere concordata «nelle prossime settimane», nonostante il rifiuto degli Stati Uniti. In alcune dichiarazioni citate da NPR, la presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite Annalena Baerbock, che ha ricoperto la carica di ministro degli Esteri della Germania come membro del Partito Verde tra il 2021 e il 2025, ha affermato che «gli altri governi andranno avanti, agiranno e porteranno avanti il loro impegno». «C’è la determinazione di non lasciare che questo ostacoli l’azione urgentemente necessaria», ha affermato Baerbock. Health Policy Watch ha riferito che la dichiarazione, che è stata «negoziata con grande impegno», ha il sostegno della maggior parte degli stati membri delle Nazioni Unite, comprese coalizioni chiave come il Gruppo dei 77, che comprende la Cina e comprende 130 economie emergenti. Jeremy Farrar, Ph.D., vicedirettore generale dell’OMS, ha affermato che la dichiarazione ha ancora slancio tra gli Stati membri delle Nazioni Unite. Ha dichiarato a Health Policy Watch: «Anche se dobbiamo dire che nessuno è contento, tutti stanno andando avanti. E in definitiva, a qualcuno a Ho Chi Minh City, a Giacarta o a Londra importa davvero cosa c’è in quella dichiarazione? Ciò che conta è ciò che i governi ora tornano a fare nella propria giurisdizione, ed è questo che conta davvero». Farrar ha già avuto un ruolo nello sviluppo di politiche chiave durante la pandemia di COVID-19, tra cui la vaccinazione di massa.Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
L’opinione pubblica riconosce i «pericoli della cessione della sovranità alle istituzioni catturate»
Gli Stati membri dell’ONU si trovano ora di fronte a una «scelta binaria» tra accettare la dichiarazione e rinunciare alla propria sovranità nazionale oppure unirsi agli Stati Uniti nel rifiutare la dichiarazione, ha scritto Ji. Rifiutando la dichiarazione, i paesi «manterrebbero la sovranità nazionale, affronterebbero le cause profonde (cibo ultra-processato), rifiuterebbero la cattura delle multinazionali, chiederebbero una riforma dell’OMS e darebbero priorità alla salute rispetto alla burocrazia», ha scritto Ji. La decisione di respingere la dichiarazione arriva solo pochi mesi dopo altre decisioni dell’amministrazione Trump che mettono in discussione il ruolo delle Nazioni Unite e dell’OMS nella governance sanitaria globale. A gennaio, Trump ha ordinato agli Stati Uniti di ritirarsi dall’OMS, citando la «cattiva gestione della pandemia di COVID-19» da parte dell’organizzazione. Il processo di ritiro sarà completato l’anno prossimo. A luglio, gli Stati Uniti hanno respinto gli emendamenti al Regolamento Sanitario Internazionale (RSI) dell’OMS. Kennedy affermò all’epoca che gli emendamenti avrebbero conferito un’autorità senza precedenti a «un’organizzazione internazionale non eletta che potrebbe ordinare lockdown, restrizioni di viaggio o qualsiasi altra misura che riterrà opportuna». Per quanto riguarda la proposta delle Nazioni Unite, Ji ha affermato: «Questo documento rispecchia lo stesso schema di erosione della sovranità che abbiamo visto con gli emendamenti al RSI dell’OMS e il trattato sulla pandemia: burocrati e i loro partner aziendali che costruiscono il consenso, per poi imporre quadri di conformità alle nazioni senza mandato democratico».Aiuta Renovatio 21
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Sanità
Down morto di fame in un ospedale britannico

L’emittente britannica ITV ha diffuso un’inchiesta che documenta il caso di Adrian Poulton, un uomo di 56 anni con sindrome di Down, morto per malnutrizione in un ospedale del Servizio Sanitario Nazionale (NHS) nel 2021.
L’uomo era stato ricoverato a settembre dello stesso anno al Poole Hospital in seguito alla frattura di un’anca. Nonostante la frattura stesse guarendo, i medici avevano emesso la direttiva «nil by mouth», «niente per via orale», che impedisce l’alimentazione del paziente per bocca.
Secondo quanto riferito dalla famiglia a ITV, Poulton non ricevette nutrizione per nove giorni. I familiari credevano che stesse venendo alimentato tramite flebo, ma successivamente è emerso che ciò non stava avvenendo. Il padre, Derek Poulton, ha dichiarato: «Non essendo medici, pensavamo naturalmente che ricevesse nutrimento. Ma a quanto pare, lo stavano facendo morire di fame». La sorella, Lesley Bungay, ha affermato che Adrian era consapevole delle sue condizioni e temeva per la propria vita.
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Poulton è deceduto il 28 settembre 2021. Un rapporto ufficiale dell’ospedale ha attribuito la causa della morte alla mancanza di nutrizione. La struttura ha espresso cordoglio e dichiarato di aver implementato modifiche operative in seguito all’accaduto, condividendole con i familiari.
Il caso riaccende l’attenzione su una questione più ampia riguardante il trattamento delle persone con disabilità intellettive nel sistema sanitario britannico. A settembre 2023, un rapporto commissionato dal governo ha rilevato che le persone con disabilità intellettive muoiono mediamente 20 anni prima della popolazione generale e che circa il 40% di questi decessi sarebbe evitabile.
La carenza di personale specializzato è un altro elemento critico: la forza lavoro infermieristica in questo settore è diminuita del 43% dal 2009, secondo quanto riportato in una lettera inviata da 16 organizzazioni di beneficenza al ministro della Salute, Wes Streeting.
«Se non cambia nulla, si prevede che entro il 2028 vi saranno pochissimi infermieri specializzati in disabilità intellettive in Inghilterra», si legge nella missiva, che sottolinea la necessità di un intervento urgente per evitare un collasso del settore.
Nel 2023, un altro caso simile ha coinvolto Louis Cartright, un ragazzo di 17 anni con sindrome di Down, morto dopo essere stato dimesso da un ospedale londinese senza ricevere cure appropriate. Cartright, inizialmente portato in ospedale per un malessere, non fu sottoposto a esami ematici poiché era ansioso all’idea del prelievo e i medici non ritennero opportuna la sedazione. Le sue condizioni peggiorarono progressivamente e morì a casa il 3 febbraio 2023. L’inchiesta del medico legale è ancora in corso.
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La madre, Jackie Cartright, ha riferito a ITV: «Non aveva mai avuto il COVID. Raramente si prende il raffreddore, non ha mai avuto un mal di stomaco. Era un bambino sanissimo». «Dicono di aver fatto tutto il possibile per Louis. Non crediamo che sia vero», ha detto suo padre Ian a ITV. «Aveva una disabilità, aveva la sindrome di Down, era un bambino spaventato. Avrebbero potuto fare qualcosa, e si sono rifiutati di farlo».
Organizzazioni e attivisti sottolineano che questi casi evidenziano criticità strutturali nel sistema sanitario e pongono interrogativi sull’equità delle cure fornite alle persone con disabilità. Paula McGowan, attivista e promotrice della formazione obbligatoria Oliver McGowan per il personale del NHS, ha affermato: «Le persone con disabilità intellettive continuano a morire per le stesse cause e gli stessi fallimenti. Il governo deve fare di più».
Il programma di formazione obbligatoria per il personale sanitario su disabilità intellettive e autismo è stato introdotto nel 2022, ma secondo ITV, NHS England fatica ancora a raggiungere gli obiettivi prefissati. Diverse fonti sottolineano che i problemi non derivano solo dalla mancanza di formazione, ma anche da una cultura sanitaria che, in alcuni casi, non riconosce appieno il valore della vita delle persone con disabilità.
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Bizzarria
Chirurgo del servizio sanitario pubblico britannico si è fatto amputare le gambe per «gratificazione sessuale»

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