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Sanità

I malori della 5ª settimana 2025

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Castelletto sopra Ticino, provincia di Novara: «Malore fulminante, muore a 24 anni il giovane carabiniere siciliano». Lo riporta DirettaSicilia.

 

Grumo Nevano, città metropolitana di Napoli: «Ucciso da un malore improvviso: lascia una figlia piccola. Una folla commossa ha partecipato al funerale del giovane papà di 41 anni». Lo riporta NapoliToday.

 

Maserada sul Piave, provincia di Treviso: «Miocardite fulminante, il sorriso si spegne a soli 23 anni. Figlia unica di genitori originari dell’Albania, le sue condizioni di salute sono precipitate in pochi giorni». Lo riporta TrevisoToday.

 

Chivasso, città metropolitana di Torino: «Bambino di nove anni ha un malore durante un allenamento di basket, morto. Inutili il trasporto in ospedale e un intervento chirurgico, fatale un’emorragia cerebrale». Lo riporta TorinoToday.

 

Carasco, città metropolitana di Genova: «Mamma di 39 anni, stroncata da un malore improvviso. Si trovava a casa con il marito e la figlia di 13 anni quando ha iniziato ad accusare difficoltà respiratorie». Lo riporta GenovaToday.

 

Santa Margherita Ligure, città metropolitana di Genova: «Croce Rossa Santa Margherita Ligure in lutto, addio al volontario della pubblica assistenza scomparso improvvisamente all’età di 49 anni nel sonno». Lo riporta GenovaToday.

 

Motta di Livenza, provincia di Treviso: «Malore fatale, perde la vita a 47 anni: “Motta di Livenza in Lutto”». Lo riporta TrevisoToday.

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Parigi, Francia: «Malore improvviso, muore a soli 20 anni. Si trovava a Parigi dove studiava Chimica all’università. La studentessa si trovava nella sua camera nel campus». Lo riporta PordenoneToday.

 

Avellino: «Anziana stroncata da un malore davanti al Tribunale. L’episodio è avvenuto al centro della carreggiata». Lo riporta AvellinoToday.

 

Pontecchio Polesine, provincia di Rovigo: «Muore per un malore improvviso: l’ex infermiera aveva 51 anni». Lo riporta Il Gazzettino.

 

Villa Verucchio, provincia di Rimini: «Anziana muore in piazza stroncata da un malore». Lo riporta TeleRomagna.

 

Rapallo, città metropolitana di Genova: «Malore fatale al casello, vani i soccorsi. Un uomo, che viaggiava su un’auto come passeggero, è morto nei pressi dell’uscita autostradale, pare per cause naturali». Lo riporta GenovaToday.

 

Felina di Castelnovo ne’ Monti, provincia di Reggio Emilia: «Malore nella notte, muore giovane di 37 anni». Lo riporta Il Resto del Carlino.

 

Bologna: «Lutto improvviso per la pallavolo Bologna: è morta la storica presidentessa. Aveva 55 anni. Un malore l’ha colpita mentre si trovava al lavoro». Lo riporta Il Resto del Carlino.

 

Chiusi, provincia di Siena: «Muore a 53 anni ispettore di Polizia colpito da malore: la famiglia dona gli organi». Lo riporta Gazzetta di Siena.

 

Roma: «Ostia, colpito da un malore: i colleghi del Grassi lo trovano morto in casa. Scompare improvvisamente, lavorava da 40 anni all’ospedale del Lido di Roma». Lo riporta RomaToday.

 

Alpago, provincia di Belluno: «Trovata morta in strada vicino a casa, l’autopsia: nessun segno di violenza. Il mistero del decesso: tra le ipotesi, un malore». Lo riporta Il Gazzettino.

 

Imperia: «Morto per un malore l’ex segretario comunale di Mendatica. Lascia moglie e due figlie. Aveva 77 anni» Lo riporta Prima La Riviera.

 

Serravalle Pistoiese, provincia di Pistoia: «Operaio stroncato da un malore nel cantiere ferroviario. L’uomo, 54 anni, era padre di due bambini». Lo riporta La Nazione.

 

Monterosso al Mare, provincia di La Spezia: «Malore in casa a Monterosso, muore a 48 anni: la piccola comunità in lutto. Da qualche tempo l’uomo curava la broncopolmonite a casa, per non lasciare da solo il fratello minore disabile». Lo riporta Il Secolo XIX.

 

San Giorgio delle Pertiche, provincia di Padova: «Malore durante la partita di calcetto, muore a 46 anni. Sposato, lascia un figlio di 9 anni. Il padre: “Non aveva mai avuto problemi di salute”». Lo riporta Il Mattino.

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Messina: «Un malore improvviso poi la morte, addio al promoter musicale. E’ stato trovato in fin di vita nella stanza di un hotel messinese dove si trovava per motivi di lavoro«. Lo riporta CataniaToday.

 

Vicchio, città metropolitana di Firenze: «Malore improvviso, muore giovane mamma. Aveva 39 anni e lascia due figli. Disposta l’autopsia. La tragedia: sconvolta l’intera comunità». Lo riporta La Nazione.

 

Castel di Sasso, provincia di Caserta: «Stroncato da malore durante battuta di caccia: muore 56enne. Il dramma si è consumato domenica. A trovare il suo corpo è stato il fratello». Lo riporta CasertaNews.

 

Valmadrera, provincia di Lecco: «Pilastro della Croce Rossa, stroncato da un malore». Lo riporta Prima Lecco.

 

Ortona, provincia di Chieti: «Muore a 45 anni: improvviso malore in auto, trovato senza vita dopo l’allarme degli amici». Lo riporta Il Messaggero.

 

Scandicci, città metropolitana di Firenze: «Trovato morto nel suo appartamento, l’allarme dei vicini. Mistero sulle cause. Scandicci, l’uomo di 84 anni viveva in un condominio». Lo riporta La Nazione.

 

San Giuseppe Jato, città metropolitana di Palermo: «Malore dopo l’operazione di routine: militare muore a 49 anni. Lascia moglie e due figlie. L’uomo dopo Pordenone era tornato in Sicilia: qui la tragedia». Lo riporta Il Messaggero.

 

Ascoli Piceno: «dramma in un appartamento di Piazzarola: malore fulminante, trovato morto a 51 anni». Lo riporta il Corriere Adriatico.

 

Ripatransone, provincia di Ascoli Piceno: «Il papà rientra in casa e trova la figlia di 19 anni morta: Ripatransone, un’intera comunità sotto choc». Lo riporta il Corriere Adriatico.

 

Asolo, provincia di Treviso: «Malore fatale nel sonno, 65 enne trovato morto nel suo letto. L’uomo non rispondeva né al telefono né al campanello». Lo riporta TrevisoToday.

 

Arco, provincia autonoma di Trento: «Trovata morta in casa dalla figlioletta. Aveva 41 anni. La piccola, comprendendo che qualcosa non andava, ha chiamato subito i vicini di casa; inutili, purtroppo, tutti i soccorsi». Lo riporta TrentoToday.

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Manila, Filippine: «Malore improvviso in vacanza, muore l’ingegnere. Il professionista pescarese di 71 anni era alle Filippine con la moglie e alcuni amici: si è accasciato all’aeroporto di Manila per un aneurisma addominale». Lo riporta Il Messaggero.

 

Lancenigo di Villorba, provincia di Treviso: «Malore alla fermata dei bus, soccorsa ragazzina». Lo riporta Quotidiano del Piave News.

 

Spoleto, provincia di Perugia: «Muore sul camion dopo essere andato fuori strada: ipotesi malore. La vittima dell’incidente, 58 anni, lascia moglie e tre figli grandi». Lo riporta Umbria24.

 

Mar dei Caraibi: «Malore durante la crociera, muore ai Caraibi«. Lo riporta Gazzetta di Parma.

 

Asti: «Stroncato da un malore era stato presidente dell’Ordine degli ingegneri. Lavorava all’Agenzia delle Entrate. Aveva 52 anni». Lo riporta La Stampa.

 

Orciano Pisano, provincia di Pisa: «Uomo trovato morto in casa per malore. Sul posto soccorritori e carabinieri». Lo riporta La Nazione.

 

Luino, provincia di Varese: «Luino, malore al dormitorio: muore 65enne». Lo riporta La Prealpina.

 

Porto San Giorgio, provincia di Fermo: «Malore in casa a Porto San Giorgio, muore a 32 anni. Aperta un’inchiesta sul decesso». Lo riporta il Corriere Adriatico.

 

Lodi: «La città piange lo storico commerciante Diego De Capitani, stroncato da un malore a 60 anni. L’uomo è stato trovato senza vita ieri sera nella sua abitazione». Lo riporta Il Cittadino.

 

San Secondo di Pinerolo, città metropolitana di Torino: «Stroncato da un malore, 81enne trovato morto da unità cinofila e carabinieri». Lo riporta L’Eco del Chisone.

 

Vercelli: «Pallavolista di 17 anni di Vercelli muore dopo un malore. Era in rianimazione da alcuni giorni. Sembrava un malanno di stagione». Lo riporta Repubblica Torino.

 

Gatteo, provincia di Forlì-Cesena: «Tragedia in mattinata, era in bicicletta per andare al lavoro: stroncato da un malore. Inutili tutti i tentativi di rianimare il 60enne». Lo riporta CesenaToday.

 

Lucca: «Morto l’imprenditore, addio al presidente del gruppo. È stato stroncato da un malore. Avrebbe compiuto 65 anni». Lo riporta La Nazione.

 

Albenga, provincia di Savona: «Malore mentre è al motoraduno: è morto rivano doc, aveva 63 anni e da circa un anno era in pensione. Inutile la corsa in ospedale con l’elicottero». Lo riporta TrentoToday.

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Piombino, provincia di Livorno: «Malore improvviso al ristorante: infermiera muore davanti al marito e ai figli: aveva 47 anni». Lo riporta Il Tirreno.

 

Pesaro: «Malore all’ultimo piano, task force con l’autoscala. Intervento in via Ponchielli». Lo riporta Il Resto del Carlino.

 

Darfo Boario Terme, provincia di Brescia: «Malore improvviso davanti a casa: uomo muore a 58 anni. Vano ogni tentativo di soccorso». Lo riporta BresciaToday.

 

Cormons, provincia di Gorizia: «Scooterista in preda ad un malore, esce di strada e muore vicino a casa. Fatale lo schianto contro il guardrail e la rovinosa caduta sull’asfalto. L’uomo aveva 64 anni». Lo riporta Il Gazzettino.

 

 

Campeglio di Faedis, provincia di Udine: «Addio per un malore improvviso. Oggi i funerali. Per anni nella Dc, ricoprì il ruolo di segretario della sezione di Chiavris». Lo riporta Cafè24.

 

Selva di Val Gardena, provincia di Bolzano: «Malore in pista in val Gardena, salvato dai carabinieri. Un turista tedesco di 60 anni è stato soccorso con il defibrillatore sulla “Spaccaossi” a Selva». Lo riporta Alto Adige.

 

Roma: «Anziana accusa malore in treno, ritardi sulla Roma-Viterbo». Lo riporta il Corriere di Viterbo.

 

Provincia di Lecco: «Malori improvvisi, diversi interventi in poche ore. Sono successi in stazione a Olgiate Molgora, all’Esselunga di Cernusco Lombardone e in via Brusadelli a La Valletta Brianza». Lo riporta Prima Merate.

 

Crotone: «Colta da malore a Crotone, ma l’ambulanza deve arrivare da Cirò Marina. È quanto accaduto a una giovane donna. I due medici soccorritori hanno optato di trasportare subito la giovane donna in ospedale con un’auto privata». Lo riporta La Provincia Crotonese.

 

Vasto, provincia di Chieti: «Accusa malore in casa, anziano soccorso da vigili del fuoco e sanitari del 118». Lo riporta Vastoweb.

 

Ancona: «Colto da un malore si accascia a terra al supermercato». Lo riporta YouTVRS.

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Saronno, provincia di Varese: «Automedica alla stazione di Saronno centro per un grave malore». Lo riporta Il Saronno.

 

Monaco di Baviera-Napoli: «Malore sul volo Monaco-Napoli: paura tra i passeggeri. La donna ha poi ripreso conoscenza in pochi minuti». Lo riporta Il Mattino.

 

Viadana, provincia di Mantova: «Viadana, malore in azienda: 56enne finisce all’ospedale». Lo riporta Mantovauno.

 

Brescia: «Massaggiatrice accusa malore, Brescia Under 17 si rifiuta di continuare e perde a tavolino». Lo riporta Calcio Bresciano.

 

Ariano Irpino, provincia di Avellino: «Avverte un malore alla guida e si schianta contro due auto in sosta». Lo riporta Otto pagine.

 

Vinovo, città metropolitana di Torino: «Autista colto da malore alla guida, scuolabus fuori strada: per fortuna nessuno si è fatto male. Il pulmino con a bordo i primi 12 bambini e 2 accompagnatori è scivolato nel fosso». Lo riporta TorinoSud.

 

Portici, città metropolitana di Napoli: «Bimbo sta male, il papà chiede disperatamente aiuto: lo salva la polizia». Lo riporta NapoliToday.

 

San Mauro a Mare di San Mauro Pascoli, provincia di Forlì-Cesena: «Soccorso a San Mauro Mare: Anziano colpito da malore e il suo cane salvato». Lo riporta GiornaleSM.

 

Lavarone, provincia autonoma di Trento: «Esce dal coma il fotoreporter dopo il malore in acqua a Lavarone». Lo riporta RaiTG Regione Trento.

 

Barzanò, provincia di Lecco: «Malore in azienda, soccorso un uomo». Lo riporta Prima Merate.

 

Siderno, provincia di Reggio Calabria: «Giovane donna colta da malore nel pieno centro di Siderno: interviene l’elisoccorso». Lo riporta TeleMia.

 

Guarene, provincia di Cuneo: «Donna residente in paese accusa malore ed esce di strada a bordo della propria auto». Lo riporta Targato CN.

 

Merate, provincia di Lecco: «Malore in chiesa e per strada, doppio intervento dei soccorsi in città in due differenti zone di Merate: a Sabbioncello e sulla Statale». Lo riporta Prima Merate.

 

Ancona: «Accusa un malore al volante riuscendo ad accostare e fermarsi: 60enne trasportata in ospedale». Lo riporta AnconaToday.

 

Lecce: «Malore in Tribunale a Lecce: avvocato di Galatina soccorso e ricoverato. Si è accasciato al suolo, davanti agli occhi di numerosi colleghi». Lo riporta Buonasera24.

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Nibionno, provincia di Lecco: «Malore improvviso, soccorso un uomo. 79enne è stato portato in ospedale». Lo riporta Prima Merate.

 

Monte Urano, provincia di Fermo: «Accusa un malore, il farmacista attiva il protocollo di telemedicina e le salva la vita». Lo riporta La Nuova Riviera.

 

Fano, provincia di Pesaro e Urbino: «Anziano finisce contro un’auto parcheggiata e si ferisce: non si esclude il malore». Lo riporta Vivere Fano.

 

Trani, provincia di Barletta-Andria-Trani: «Malore mentre è a lavoro a Trani, operaio 61enne in codice rosso». Lo riporta l’agenzia ANSA.

 

Lucoli, provincia di L’Aquila: «Uomo colto da un malore per strada, trasportato cosciente in ospedale». Lo riporta Newstown.

 

Oltre il Colle, provincia di Bergamo: «Malore nella zona del rifugio Capanna 2000, intervento in notturna del soccorso alpino». Lo riporta L’Eco di Bergamo.

 

Eboli, provincia di Salerno: «Bimbo di 2 anni colto da malore al mercato: corsa in ospedale». Lo riporta SalernoToday.

 

Aprilia, provincia di Latina: «Accusa un malore e va fuori strada con l’auto, interviene l’elicottero del 118». Lo riporta Studio 93.

 

Roccaraso, provincia di L’Aquila: «Tragedia sulle piste di Roccaraso: una donna colpita da malore e trasportata in elisoccorso. Sessant’anni colpita da un’emorragia cerebrale». Lo riporta Gaeta.it.

 

Trebisacce, provincia di Cosenza: «Calabria, 62enne perde la vita colto da malore: l’elisoccorso arriva con due ore di ritardo perché impegnato in altro intervento». Lo riporta ReggioTV.

 

Montesilvano, provincia di Pescara: «Ha un malore al volante e si scontra prima con un’auto e poi travolge ciclista». Lo riporta IlPescara.

 

Argenta, provincia di Ferrara: «Argenta, anziana non dà segni di vita ma il tam tam tra gli amici permette di salvarla. La donna non rispondeva da ore: una coppia sul posto ha dato l’allarme. Ora è grave all’ospedale Sant’Anna». Lo riporta La Nuova Ferrara.

 

Ghiffa, provincia di Verbano-Cusio-Ossola: «Ciclomotore si ribalta forse a causa del malore del conducente». Lo riporta Eco Risveglio.

 

Paderno d’Adda, provincia di Lecco: «Accusa un malore sul cancello di casa, gravissima un’anziana. La donna è stata poi caricata in ambulanza e trasportata in condizioni disperate al Pronto soccorso«. Lo riporta Prima Merate.

 

Roma: «Dino Giarrusso ricoverato in ospedale, come sta? “Ho avuto un malore improvviso e molto potente”». Lo riporta Il Sussidiario.

 

Montalcino, provincia di Siena: «Accusa un malore mentre è a caccia, trasportato alle Scotte». Lo riporta il Corriere di Siena.

 

Bagnacavallo, provincia di Ravenna: «Vittima di un malore, finisce con la macchina nel fosso: automobilista di passaggio chiama i soccorsi». Lo riporta RavennaToday.

 

Venezia: «Malore in una calle: un giovane lo salva con il defibrillatore guidato dai medici al telefono. L’uomo, un settantenne, si è improvvisamente accasciato al suolo davanti alla moglie. È stato salvato da un turista con il defibrillatore di un hotel». Lo riporta Il Corriere del Veneto.

 

San Paolo, Brasile: «Patti Smith, malore sul palco durante lo show a San Paolo. Poi torna in scena in sedia a rotelle». Lo riporta Il Giornale.

 

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Gender

Studio della Sanità USA conferma i pericoli dei farmaci transgender e degli interventi chirurgici sui minori

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Il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) ha reso pubblico mercoledì un atteso rapporto sottoposto a revisione paritaria, che mette in guardia contro i rischi dell’«assistenza di affermazione di genere» per i minori, scatenando l’ira delle associazioni pro-LGBTQ+.   Lo studio, intitolato «Trattamento della disforia di genere pediatrica: revisione delle prove e delle migliori pratiche», si basa su un’analisi preliminare diffusa a maggio sui giovani con confusione di genere. Conferma che bloccanti della pubertà, ormoni di sesso opposto e interventi chirurgici provocano «danni significativi e a lungo termine, spesso trascurati o monitorati in modo inadeguato». Tra i rischi elencati: infertilità, disfunzioni sessuali, ridotta densità ossea, effetti cognitivi negativi, problemi cardiovascolari e metabolici, disturbi psichiatrici, complicanze operatorie e rimpianti post-trattamento.   Il segretario HHS Robert F. Kennedy Jr. ha appoggiato le conclusioni, accusando l’establishment medico di «negligenza». «L’American Medical Association e l’American Academy of Pediatrics hanno diffuso la menzogna che procedure chimiche e chirurgiche di rifiuto del sesso potessero giovare ai bambini», ha dichiarato in una nota. «Hanno tradito il giuramento di non nuocere, infliggendo danni fisici e psicologici duraturi a giovani vulnerabili. Questa non è medicina, è negligenza».

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Il rapporto giunge dopo l’ordine esecutivo firmato a gennaio dal presidente Donald Trump, che limita gli interventi di «cambio di sesso» per under 19, definendoli «mutilazioni chimiche e chirurgiche» mascherate da cure mediche necessarie.   Sempre più ospedali e medici stanno riducendo questi trattamenti: tra gli esempi, l’Università del Michigan, Yale Medicine, Kaiser Permanente, il Children’s Hospital di Los Angeles, UChicago Medicine e il Children’s National Hospital di Washington stanno eliminando o limitando bloccanti della pubertà e farmaci analoghi per i minori.   Negli USA circa 2,8 milioni di persone dai 13 anni in su si identificano come transgender, con la Gen Z che raggiunge il 7,6% tra chi si dichiara LGBTQ+.   Oltre al rapporto HHS, un’ampia letteratura scientifica indica che «affermare» la disforia di genere espone a pericoli gravi: oltre l’80% dei bambini la supera spontaneamente entro la tarda adolescenza, e anche una «riassegnazione» completa non riduce i tassi elevati di autolesionismo e suicidio tra chi soffre di confusione di genere.   Inchieste come quella del 2022 sulla Vanderbilt University Medical Center hanno documentato medici che promuovevano questi interventi pur consapevoli dei rischi, ammettendo in email e video che «fanno un sacco di soldi».   L’HHS ha precisato di aver invitato l’American Academy of Pediatrics e l’Endocrine Society a contribuire al rapporto, ma entrambe hanno declinato.  

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Salute

Malore di un CEO di Big Pharma mentre Trump annuncia tagli ai prezzi dei farmaci

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Giovedì un rappresentante del settore farmaceutico è svenuto nello Studio Ovale mentre i membri dell’amministrazione del presidente statunitense Donald Trump annunciavano un nuovo accordo sui farmaci per la perdita di peso.

 

L’uomo si trovava in piedi dietro Trump durante l’evento quando le sue ginocchia sembrarono cedere di colpo. Secondo i media, era stato inizialmente identificato come Gordon Finlay, dirigente di Novo Nordisk.

 

L’azienda danese, produttrice di Ozempic, Rybelsus e Wegovy, ha però smentito in seguito che si trattasse di Finlay.

 

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Stando alla giornalista di Fox News Jacqui Heinrich, testimone oculare dell’episodio, il dottor Mehmet Oz, amministratore dei Centers for Medicare and Medicaid Services, ha soccorso il dirigente mentre collassava, impedendogli di urtare la testa nella caduta. I membri del gabinetto si sono occupati dell’uomo, sollevandogli le gambe, dopo che i giornalisti sono stati accompagnati fuori dallo Studio Ovale.

 

La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha successivamente dichiarato: «Il signore sta bene».

 

In precedenza, nello Studio Ovale, Trump aveva annunciato che i prezzi dei farmaci per la perdita di peso come Ozempic sarebbero stati «molto più bassi». Alla conferenza stampa partecipavano dirigenti di Novo Nordisk e di un’altra casa farmaceutica, Eli Lilly, che hanno collaborato con l’amministrazione a un accordo per rendere più accessibili i farmaci per la perdita di peso noti come GLP-1.

 

Le case farmaceutiche amplieranno l’accesso a diffusissimi rimedi contro l’obesità, come Ozempic, Wegovy e Zepbound, tramite TrumpRx, un nuovo portale web governativo che sarà lanciato il prossimo anno. Una volta ottenuta l’approvazione dalla FDA, le versioni orali potrebbero partire da 149 dollari al mese.

 

I farmaci iniettabili a base di GLP-1 costeranno 245 dollari al mese per i pazienti afferenti ai programmi sanitari Medicare e Medicaid che li utilizzano per patologie approvate come il diabete.

 

Come riportato da Renovatio 21, sono stati segnalati vari problemi attorno all’uso dell’Ozempic, dalla cecità come effetto collaterale all’aumento dei pensieri suicidi.

 

Notiamo l’espressione del segretario alla salute Roberto F. Kennedy junior nella Casa Bianca, che pare impassibile (perché magari sa di cosa si tratta?) e se la svigna con grande gravitas. Immaginiamo sia andato a chiamare soccorsi, ma non sappiamo.

 

Calley Means, ex lobbista farmaceutico che con la gemella medico Casey ha rivendicato di essere stato uno degli architetti dell’unione tra Trump e Kennedy, si è espresso varie volte contro l’uso dell’Ozempic.

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Sanità

Un nuovo sindacato per le prossime pandemie. Intervista al segretario di Di.Co.Si

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Tra le tante cose portateci dalla pandemia, ce ne è una di abbastanza clamorosa: la creazione di un nuovo sindacato, che ha già un migliaio di iscritti ed è in crescita costante. Legato al gruppo ContiamoCi! – che ha ottenuto successi non indifferenti in certe elezioni comunali, lasciando sbalorditi i professionisti dei partiti tradizionali – il sindacato Di.Co.Si terrà questo sabato18 ottobre una grande manifestazione a Roma in piazza Santi Apostoli alle ore 15.   Renovatio 21 intervista il dottor Dario Giacomini, radiologo e presidente del sindacato Di.Co.Si, nonché suo fondatore.   Dottor Giacomini, perché un nuovo sindacato? Perché non ci sono più i sindacati nel vero senso del termine. I sindacati hanno abdicato al ruolo di difesa del mondo del lavoro. Un lavoro che era espressione delle capacità e dell’intelletto umano, e che ora è fagocitato dalla finanza e dall’automazione, con il lavoratore che tende a scomparire. Se ieri il sindacato esisteva per proteggere l’uomo dallo sfruttamento, ora bisogna aiutare l’uomo a lavorare, perché il lavoro è la forma più alta di realizzazione umana. Oggi la tendenza non è quella di tutelare il lavoratore, ma quella di rendere l’uomo uno schiavo.   Non si tratta più di sedersi ad un tavolo per discutere di salari e fringe-benefits. Si tratta di una battaglia più grande, la guerra dei mondi tra la tecnocrazia, e i capitali dietro ad essa, e l’essere umano. Per il capitalismo terminale è più semplice avere a che fare con una massa di automi. Ecco perché sindacato serve più oggi che trenta anni fa.   Chi è oggi il tuo datore di lavoro? È difficile dirlo. Non c’è più solo l’Agnelli di turno, ci sono megagruppi finanziari senza volto, con cui interagire è arduo. Sul mondo del lavoro si gioca la libertà delle persone. C’è la volontà chiara di avere un popolo di schiavi. Togli il lavoro, togli la dignità delle persone.   La Triplice non ha nessuna forza innovatrice, di contrasto alle direttrici economiche globali. Sono degli asserviti, vanno in piazza solo per rabbonirsi i lavoratori. Quando c’era bisogno che intervenissero per difendere il mondo del lavoro non lo hanno mai fatto – come in pandemia, quando questo è diventato assolutamente evidente.   C’è bisogno di un nuovo sindacato perché tanti sentono il bisogno di non delegare più. Molti stanno riscoprendo lo spirito di classe: siamo lavoratori e dobbiamo metterci fisicamente contro le ingiustizie, come è successo durante il COVID. Ricordiamo: licenziavano il collega, e non potevamo fare niente. Questo non deve ripetersi.   Il sindacato è lotta, lotta per i propri diritti. Di.Co.Si ContiamoCi! è il nome per esteso del sindacato: Diritti Costituzionali Sindacato ContiamoCi!

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Il sindacato è nato da ContiamoCi? Sì. ContiamoCi! è un’associazione nata a giugno 2021 a seguito dell’obbligo vaccinale per i sanitari, allargandosi poi a tutte le categorie. Il simbolo sono quattro braccia che si sorreggono in uno scudo: tutti sono indispensabili, nessuno viene lasciato indietro. Ognuno ha la propria dignità: che non dipende dal successo, ma dalla vita di ciascuno. Il medico non è migliore dell’operatore sociosanitario, e lo abbiamo visto negli ultimi anni.   L’idea era anche quella di difendere la scienza medica. Nel nostro motto è detto che la libertà è scelta, la libertà è ricerca, la libertà è responsabilità. Vogliamo tutelare non una libertà anarchica, ma una libertà del dovere, della responsabilità.   ContiamoCi! non è nata esattamente come un’associazione di scopo. Le associazioni di solito hanno obbiettivi più definiti, noi abbiamo solo l’idea di riprenderci lo spazio che ci è stato sottratto in questi anni: nell’economia, nella Salute, nella scuola, nel lavoro, nella difesa dei minori. Abbiamo creato un’architettura programmatica e una base organizzativa per poterlo fare.   Crediamo che è solo con la partecipazione attiva, nella sfera pubblica, che possiamo tutelare la vita privata. ContiamoCi! vuole porre la lente sulla polis, sulla res publica, lo spazio che ci è stato portato via. Per farlo bisogna fare una battaglia.   Quando è nata l’idea di fare un sindacato? L’idea è nata tra settembre e ottobre 2021 quando mi sono reso conto che pandemia e vaccini erano un attacco al lavoro. Ho pensato che la pandemia vera che doveva venire era la pandemia del lavoro. Intelligenza Artificiale, Robotica, umanoidi: per la prima volta la produzione avviene senza l’essere umano, ridotto a consumatore, lo avevamo capito subito, lo abbiamo profetizzato, ed eccoci qui.   La digitalizzazione può distruggere il mondo del lavoro rendendolo transnazionale. Con la telemedicina, ad esempio, posso assumere medici in qualsiasi parte del mondo, senza nemmeno farli spostare da casa. Nessuna contrattazione di categoria è più possibile. Diventiamo pezzi di carta intercambiabili. La pandemia è servita a questo: ha forzato il passaggio da un mondo analogico ad un mondo digitale, con la sparizione di classi intere di figure professionali. Se mancano i medici in alcuni aree, ti dicono che ci mettono i sensori, la consulenza remota di qualcuno che ti controlla…   Siamo all’inizio di questa trasformazione, ma per i giovani è più facile, perché si interfacciano già alla realtà con strumenti digitali.

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Chi si iscrive a Di.Co.Si? Nella gran parte sono sanitari, ma anche nel mondo della scuola. Sicuramente chi ha subito l’ingiustizia di questi anni, come il greenpass. Si avvicinano a noi quanti vedono che non ci siamo piegati alle minacce di quegli anni, e mettiamo davanti, come un vero sindacato, non interessi personali ma collettivi. Il nostro sindacato promette lotta e sofferenza e non avanzamenti di carriera e lauti stipendi. Nel nostro sindacato non c’è un sindacalista di professione: siamo tutti lavoratori che vogliono tutelare se stessi e gli altri lavoratori.   Quanti sono ad oggi gli iscritti? Stiamo arrivando al migliaio, ma tra tante categorie professionali.   Che servizi offre? Servizi assicurativi, di CAF, patronato, formazione professionale, consulenza legale. E il servizio più grande, quello culturale: ridare consapevolezza al lavoratore del suo valore, del suo ruolo indispensabile, per far sì che non vi siano prevaricazioni da parte del datore di lavoro e dello Stato. Si tratta di ridare una coscienza collettiva al lavoratore.   Cosa hanno passato i vostri iscritti durante la pandemia? Hanno subito la più grande pressione psicologica della storia repubblicana: per la prima volta si è visto uno Stato che perseguitava cittadini onesti, violentati psicologicamente. Lo Stato ti mentiva e ti perseguitava. Una situazione drammatica in cui non potevi fidarti neanche del collega, che poteva essere un delatore o uno che voleva ghettizzarti. La situazione era di stress emotivo estremo, ma non solo. Alcuni, sospesi, hanno sofferto anche la fame. Conosco infermieri che hanno venduto la casa, per dire che la propria dignità non è in vendita. Si tratta di un atto rivoluzionario.   Ha patito anche lei gli effetti delle leggi pandemiche? Assolutamente sì. Io, che dirigevo il reparto di tutte le radiologie dell’Ovest vicentino, ho avuto un demansionamento e mesi di sospensione. Ho avuto delle pressioni molto forti per non proseguire nel mio percorso. Ho subìto la situazione di tanti altri, forse con pressioni maggiori, ma non mi sento diverso da tanti altri lavoratori a cui sono state inflitte le stesse cose. Poi, essendo medico, facile pensare che la mia voce dissenziente poteva mettere in crisi la credibilità del sistema agli occhi dei cittadini.

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Quali vantaggi ha un sindacato rispetto ad altri enti nell’ordinamento italiano? Un sindacato può parlare a nome dei lavoratori ed è un’istituzione che può parlare con le altre, come riconosciuto dalla Costituzione italiana. In un ordinamento che è ancora democratico, un sindacato è la voce del popolo, del popolo produttivo. Il numero degli iscritti fa la differenza: con un milione di persone in piazza, le politiche dello Stato possono essere cambiate. Lo sciopero può essere usato non per far avanzare ideologie politiche, ma per proteggere il lavoro garantito dalla Costituzione, in una nazione che magari smette di dare lavoro.   E la politica? Avete rapporto con qualche figura parlamentare? Sì, sulle nostre posizioni, negli anni abbiamo incontrato spezzoni dell’attuale maggioranza. Ciò ci dà speranza per il futuro, e speriamo che si possa continuare. Noi però non siamo subalterni alla politica. Possiamo condividere solo se è a vantaggio dei lavoratori, cioè di tutti i cittadini italiani. Vogliamo, possiamo stimolare leggi in questo senso.   I sindacati tradizionali hanno cercato di cooptarvi? Qualche sindacato minore, sì. Perché comunque ragionano ancora per bacini di tessere, numeri di iscritti per raggiungere la soglia per sedersi alla contrattazione nazionale. Noi non vogliamo trafficare pacchetti di tessere e stipendi da delegato sindacale. Per cui non abbiamo avuto interlocuzioni positive con chi ci ha contattato. Certo, non abbiamo sentito la Triplice, che non ha bisogno di noi, e che ci è stata ostile. Ancora oggi quando ci sono le elezioni nelle aziende e negli ospedali lo scontro con chi ha avallato le politiche di Draghi è massimo.   Possiamo dire che i sindacati hanno smesso di proteggere i lavoratori? È quello che pensano i vostri iscritti? Sì. È quello che pensano, perché in larga parte provengono da altri sindacati da cui si sono distanziati. Del resto i loro sindacati erano stati i primi a chiedere che i lavoratori fossero espulsi come «pericolosi». È la prima volta nella storia che un sindacato chiedeva che il lavoro non fosse dato o mantenuto, ma tolto.

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I sindacati hanno smesso di fare cultura, di essere un riferimento non solo amministrativo, ma anche morale, creativo? I vecchi sindacati vogliono diventare un riferimento politico, non interessa a loro di essere un riferimento culturale. Non ricordo, negli ultimi anni, battaglie che non fossero di tipo politico. Penso alle ultime manifestazioni… Il potere dei vecchi sindacati non è solo politico e amministrativo, ma anche produttivo: controllano l’industria di intere regioni italiane. Sicuramente non fanno cultura, no.   Qual è l’obiettivo ultimo di Di.Co.Si? Rimettere al centro l’uomo, tutta la sua creatività, le sue compentenze. Invece, quello che sta avvenendo è la trasformazione da lavoratore a consumatore. Questo non lo accettiamo. Oggi le persone sono viste solo come numeri, rubricati ad utenti e consumatori, e non più cittadini con i propri diritti.   Cosa accadrà alla manifestazione di Roma di sabato? Ci saranno 59 associazioni e comitati, una quarantina circa di relatori a parlare in Piazza Santi Apostoli dalle 15 alle 19. Non sarà una manifestazione come le tante di questi anni, che chiusa la giornata ognuno è a casa e non succede nulla. Qui abbiamo un progetto, per far convergere chi partecipa, e chi vorrà farlo anche da casa, sui punti programmatici.   La base è ampia, dalle forze dell’ordine alla Sanità, alla scuola, i pensionati, gli agricoltori, le partite IVA… cercheremo di trovare una bandiera unitaria, al di là delle tribù. Per parlare con le istituzioni, ci vuole un interlocutore unico: vogliamo costruire a partire da qui.  

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