Connettiti con Renovato 21

Spirito

I giornalisti esaminano il passato mediatico di Leone XIV

Pubblicato

il

Ogni buon giornalista, di fronte all’elezione di un cardinale poco conosciuto al soglio di San Pietro, cerca di scoprire cosa potrebbe esserci di curioso, bizzarro o addirittura censurabile nel suo passato. Con le possibilità offerte dagli «archivi» del web, dagli interventi pubblici, dai discorsi, dagli interventi sui social network, tutto viene scrutinato e analizzato.

 

Uno degli interventi passati di Leone XIV attirò rapidamente l’attenzione: il discorso da lui pronunciato mentre era Priore Generale dell’Ordine di Sant’Agostino – carica che ricoprì dal settembre 2001 al settembre 2013 – al Sinodo sulla Nuova Evangelizzazione nell’ottobre 2012. Il suo discorso si concentrò sull’impatto culturale dei media occidentali sulla trasmissione della fede.

 

«I media incoraggiano la compassione per pratiche contrarie al Vangelo, come l’aborto, l’eutanasia o lo stile di vita omosessuale», affermò all’epoca, in un discorso ripreso in un video prodotto dall’agenzia Catholic News Service. Il Priore Generale aveva sottolineato che queste rappresentazioni potrebbero significare che «quando si ascolta il messaggio cristiano, esso appare ideologico ed emotivamente crudele».

Sostieni Renovatio 21

Ha poi denunciato il fatto che «le famiglie alternative composte da coppie dello stesso sesso e dai loro figli adottivi» venivano presentate in modo «gentile e compassionevole» in televisione e al cinema, il che rendeva difficile la comprensione del messaggio cristiano. Ha anche criticato il modo in cui i media trattano l’aborto e l’eutanasia. Il futuro papa venne poi nominato vescovo della diocesi di Chiclayo in Perù.

 

Nel 2023 è stato promosso da papa Francesco alla guida del Dicastero per i vescovi, una nomina che ha colto in qualche modo di sorpresa, dato il tono del suo discorso del 2012, in contrasto con l’approccio di Francesco alla cultura contemporanea.

 

Nel corso di una cerimonia presso l’Ambasciata degli Stati Uniti presso la Santa Sede, l’esperto vaticanista Francesco X Rocca, che all’epoca lo aveva intervistato, gli ricordò questo intervento. Il vescovo Prevost rispose in modo enigmatico: «Da allora, molta acqua è passata sotto i ponti». Sebbene fosse già stato creato cardinale, gli fu chiesto della sua posizione attuale sui temi affrontati nel suo intervento sinodale.

 

 

Ha risposto: «papa Francesco ha chiarito che non vuole che le persone siano escluse semplicemente a causa delle loro scelte, che si tratti del loro stile di vita, del loro lavoro, del loro modo di vestire o di qualsiasi altra cosa. La dottrina non è cambiata e nessuno ha ancora detto che un tale cambiamento sia auspicabile. Ma stiamo cercando di essere più accoglienti e aperti, e di dire che tutti sono benvenuti nella Chiesa».

 

Infine, il sito web di CBCP News. Datato 24 ottobre 2024, riporta la risposta ottenuta dal cardinale Prevost in merito alla controversia riguardante la Fiducia supplicans. «I vescovi delle conferenze episcopali africane hanno detto in sostanza che in Africa la loro realtà culturale è molto diversa… Non si trattava di rifiutare l’autorità dottrinale di Roma, ma di dire che la loro situazione culturale è tale che l’applicazione di questo documento semplicemente non funzionerà».

 

Una risposta che, senza schierarsi sulla sostanza, si accontenta di considerare gli atteggiamenti pratici e di sottoscrivere da una parte il movimento avviato da papa Francesco e dall’altra la forte resistenza opposta dai vescovi africani in questa vicenda. Un’ambiguità che potrà essere risolta solo in futuro.

 

Articolo previamente apparso su FSSPX.News

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine screenshot da YouTube

 

Continua a leggere

Spirito

Mons. Viganò: la chiesa conciliare-sinodale schierata con i nemici della Chiesa cattolica

Pubblicato

il

Da

L’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha affidato alla piattaforma social X un commento sul «World Meeting of Human Fraternity» organizzato dalla Diocesi di Roma, un appuntamento, giunto alla terza edizione, promosso dalla Basilica di San Pietro e da una fondazione che si chiama come la famigerata enciclica bergogliana Fratelli Tutti.   «Trovo a dir poco inconcepibile che, dinanzi all’evidenza del colpo di stato globalista nelle nazioni occidentali e alla aperta ostilità a Cristo e alla Sua Chiesa dell’élite globalista, la chiesa conciliare-sinodale insista ancora a schierarsi con i nemici della Chiesa Cattolica, ratificando le loro imposture climatiche, sanitarie, sociali e belliche» scrive monsignore.  

Sostieni Renovatio 21

«Dinanzi all’evidenza dei disordini e della criminalità causati dall’immigrazione, perora l’accoglienza e coopera all’islamizzazione delle nazioni cristiane. Dinanzi alla dissoluzione morale dei giovani, si fa promotrice dell’ideologia LGBTQ+».   «Dinanzi al cinismo utilitarista dell’eutanasia e dell’aborto, alla predazione degli organi e alla manipolazione genetica, legittima i sieri sperimentali fatti con tessuti ricavati da feti abortiti».   «Dinanzi alle speculazioni dell’alta finanza usuraia e ai controlli dell’identità digitale e della valuta elettronica, installa i pos in chiesa per i pagamenti elettronici».   «Questa non è ingenuità, né sprovvedutezza: è deliberata cooperazione al Male, secondo un ben preciso copione sotto un’unica regia» tuona Viganò.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
 
Continua a leggere

Spirito

Migliaia alla processione del Concilio dei Santi di Mosca

Pubblicato

il

Da

Migliaia di cristiani ortodossi hanno preso parte domenica a una grande processione per celebrare il Concilio dei Santi di Mosca, una festa della Chiesa ortodossa russa in onore dei santi di Mosca. L’evento segna la rinascita di una tradizione interrotta dopo la Rivoluzione russa del 1917.

 

La marcia è stata guidata dal Patriarca Kirill, capo della Chiesa ortodossa russa, e vi hanno preso parte anche il clero della diocesi di Mosca, comunità monastiche e fedeli laici. Gli organizzatori hanno stimato la partecipazione di circa 40.000 persone.

 

I partecipanti provenivano da tutta la Russia, ma anche dalla Repubblica Ceca, dall’Uzbekistan, dalla Serbia, dall’Italia e da altri Paesi. La marcia è partita dalla Cattedrale di Cristo Salvatore nel centro di Mosca e si è diretta al Convento di Novodevichy, a 6 km di distanza.

 


Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

I video condivisi online mostrano sacerdoti e fedeli che portano striscioni colorati raffiguranti santi, mentre la folla canta il tradizionale «Cristo è risorto» e i cori rispondono «Veramente è risorto».

 

Molti cantavano inni religiosi mentre i moscoviti si schieravano lungo le strade per assistere alla processione.

 

La processione è stata preceduta da una funzione celebrata dal Patriarca Cirillo nella Cattedrale di Cristo Salvatore. Parlando prima dell’evento, il Patriarca ha affermato che la marcia ha sottolineato il ruolo di Mosca come capitale dell’Ortodossia e ha espresso la speranza che possa ripristinare un’antica tradizione.

 

«Mosca è una capitale veramente ortodossa della nostra patria», ha detto ai giornalisti dopo la funzione. «Da un lato, è una città aperta ai nostri fratelli di altre religioni, riconoscendo il loro contributo alla nostra storia comune, ma allo stesso tempo è una città che non rinuncerà mai alla sua eredità cristiana».

 

La processione celebra lo storico trasferimento dell’icona di Smolensk della Santa Madre di Dio dalla Cattedrale dell’Annunciazione del Cremlino al Convento di Novodevichy, fondato dal Granduca Vasilij III dopo la presa di Smolensk nel 1525. In memoria del trasferimento dell’icona venne istituita una marcia annuale, che continuò per quasi quattro secoli fino alla Rivoluzione russa.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine screenshot da Twitter

 

 

 

 

 

Continua a leggere

Spirito

Lourdes, i famosi carretti saranno sostituiti

Pubblicato

il

Da

In occasione del 140° anniversario dell’Hospitalité di Nostra Signora di Lourdes, il santuario mariano ha annunciato il rinnovo delle sue emblematiche «auto blu», che dall’inizio del XX secolo sono parte integrante del paesaggio e del patrimonio del santuario.   Un comunicato stampa del Santuario riporta le parole di Daniel Pezet, presidente dell’Hospitalité Notre-Dame de Lourdes, ricordando innanzitutto che «dall’inizio del XX secolo , le auto blu permettono ai pellegrini malati, stanchi o disabili di partecipare ai pellegrinaggi al Santuario di Lourdes».   Daniel Pezet spiega poi che questi veicoli sono stati sviluppati negli anni ’60 dalla società Aumon. La versione attuale rappresenta una flotta di diverse centinaia di veicoli che hanno accompagnato generazioni di pellegrini.

Sostieni Renovatio 21

Tuttavia, un utilizzo così elevato, nonostante gli sforzi del personale ospedaliero per mantenere i veicoli in buone condizioni e l’aggiunta di un impianto frenante nel 2012, non impedisce che alcuni veicoli si trovino in uno stato di degrado avanzato, il che solleva una questione di sicurezza, ma anche di comfort per gli utenti. Diventa quindi necessario rinnovare il parco auto «blu».   Sono stati identificati pochi veicoli che soddisfano questo requisito. Il veicolo attuale rimane il miglior riferimento. Alcuni veicoli come barelle, sedie a rotelle e tricicli possono soddisfare parte del bisogno, ma l’architettura e il legame che si crea tra il pellegrino e il suo accompagnatore rimangono unici.   L’Hospitalité Notre-Dame de Lourdes ha quindi deciso di affidare all’azienda bigourdan Milc (Made In Le Coin), con sede a La Barthe-de-Neste (Alti Pirenei), lo sviluppo e la prototipazione di una nuova auto blu.   L’azienda produce biciclette, veicoli elettrici, carrelli per il trasporto e dispositivi per persone con disabilità. Potrà quindi mettere a frutto la propria competenza in soluzioni di mobilità adattata, garantendo un design funzionale e su misura per le esigenze del santuario.   L’azienda sta attualmente sviluppando due prototipi, che saranno testati alla fine del 2025, dopo un lavoro di osservazione diretta da parte dei suoi ingegneri per comprendere come vengono utilizzati i carri durante i pellegrinaggi.

Aiuta Renovatio 21

Il design manterrà l’essenza del modello attuale, preservandone l’architettura: due grandi ruote posteriori, una piccola ruota anteriore, un tendalino pieghevole e un timone metallico per la trazione manuale, che può ospitare un passeggero adulto e favorisce un legame speciale tra il pellegrino e il suo compagno.   Sebbene non siano state rivelate specifiche tecniche dettagliate, l’esperienza di Milc suggerisce miglioramenti significativi. In termini di sicurezza, si prevedono freni ottimizzati (oltre al sistema del 2012, finanziato dall’Ordine di Malta) e possibili sistemi antiribaltamento.   In termini di comfort, sono previsti sedili più ergonomici, sospensioni migliorate e una migliore protezione dal sole e dalla pioggia. I materiali potrebbero includere alluminio o compositi leggeri e resistenti, in linea con l’esperienza di Milc nella mobilità adattata, ma la trazione rimarrà manuale per preservare l’aspetto umano del servizio.   Il colore azzurro, che evoca la Vergine Maria, sarà mantenuto, così come le dimensioni approssimative (1,5 m di lunghezza e 0,8 m di larghezza, secondo il modello attuale). Il numero di unità che saranno prodotte non è stato specificato, ma il budget, definito «enorme», sarà finanziato da donazioni di privati, associazioni e strutture ricettive, come da tradizione del santuario.   Articolo previamente apparso su FSSPX.News  

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
  Immagine di Andy Hay via Flickr pubblicata su licenza CC BY 2.0  
   
Continua a leggere

Più popolari