Connettiti con Renovato 21

Essere genitori

Flash-mob a Bibbiano, il discorso di Renovatio 21

Pubblicato

il

 

 

Pubblichiamo il testo integrale che Renovatio 21 ha fatto arrivare agli organizzatori del flash-mob tenutosi ieri a Bibbiano. 

 

 

Carissimi amici,

 

Ci dispiace non poter essere qui con voi fisicamente, oggi, a causa di impegni pregressi.

Sappiamo bene il motivo per cui siete qui, oggi, per ribadire a gran voce che i bambini non si toccano

 

Ringraziamo di cuore gli organizzatori, in particolare Franco Rebecchi.

 

Ringraziamo anche l’amica Laura Spaggiari, candidata alle prossime regionali, una persona che si è spesa molto, come madre e come cittadina ancor prima che come politica, per il tema che ci stiamo prestando a trattare.

 

Ci chiediamo perché Bonaccini non abbia voluto incontrare le famiglie, visto che anche loro votano

Come Renovatio 21 abbiamo fatto, sul tema degli affidi, oramai decine di conferenze, e altre ne stiamo programmando per questo mese.

 

Per questo ci teniamo a portare un nostro saluto ed una nostra piccola riflessione.

 

Chi ha seguito, dalla sua nascita ad oggi, Renovatio 21, sa quanto ci stia a cuore la difesa della Vita, dei bambini e di tutto ciò che  oggi è sotto il violento attacco della Cultura della Morte.

 

Non potevamo, quindi, non farci assorbire dai presunti fatti che hanno riguardato la Val d’Enza, dallo scoppio dell’inchiesta “Angeli & Demoni”, lo scorso giugno.

 

Ci chiediamo perché Bonaccini non abbia discusso, almeno a quanto sappiamo non pubblicamente, la ricandidatura di suoi compagni di partito che hanno fiancheggiato a lungo il sistema ora indagato

Sappiamo bene il motivo per cui siete qui, oggi, in quella Bibbiano che ha visto scendere in piazza un migliaio di persone la scorsa estate, per ribadire a gran voce che i bambini non si toccano.

 

A distanza di parecchi mesi si vuol ribadire ancora una volta, con coraggio e semplicità, quanto detto in quella imponente fiaccolata, quella che qualcuno da queste parti ha tentato di etichettare, ghettizzare, denigrare, epperò senza riuscirci.

 

Oggi siete perché qualcuno pare avesse deciso di venire a Bibbiano in sordina, senza nemmeno far passare l’incontro per i propri canali ufficiali.

 

Ma, soprattutto, questo qualcuno sarebbe venuto qui senza incontrare i genitori travolti dalle incredibili vicende che hanno scosso queste terre, preferendo presumibilmente un solo incontro con i volontari che hanno organizzato il festival estivo della Val d’Enza, che tradotto significa “Festa dell’Unità”, quella roba che, un po’ come il Partito Democratico, nessuno ha più il coraggio di chiamare con il proprio nome, presentandola quindi identica nei contenuti ma sotto mentite spoglie, con il neologismo sopraindicato (anche qui: stessa cosa della campagna elettorale del presidente Bonaccini, il quale sembrerebbe essersi dimenticato di apporre il simbolo del PD).

 

Come voi, anche noi abbiamo delle domande.

 

Noi di Renovatio 21 siamo pronti ad ospitare il presidente della Regione, con la massima cavalleria, ad un incontro dove potrebbe spiegare le sue ragioni

Ci chiediamo perché Bonaccini non abbia voluto incontrare le famiglie, visto che anche loro votano. Proprio così: a differenza di quello che può pensare qualche struttura politica stantia, non votano solo i dipendenti dell’apparato.

 

Ci chiediamo perché Bonaccini non abbia discusso, almeno a quanto sappiamo non pubblicamente, la ricandidatura di suoi compagni di partito che hanno fiancheggiato a lungo il sistema ora indagato.

 

Ci chiediamo perché Bonaccini sembra rifuggire il confronto con chi è interessato al caso degli affidi. Noi di Renovatio 21 siamo pronti ad ospitarlo, con la massima cavalleria, ad un incontro dove potrebbe spiegare le sue ragioni. Perché di spiegazioni e di ragioni, fino a questo punto, ne abbiamo sentite ancora poche.

 

Chi vota vuole sentirsi protetto da chi è pagato per amministrare la sua terra

Chi vota infatti non vuole magari solo avere chiarezza e, dopo i tre gradi di giudizio, Giustizia.

 

Chi vota vuole innanzitutto avere una risposta ad una domanda semplicissima quanto fondamentale: PERCHÉ.

 

Chi vota vuole sentirsi protetto da chi è pagato per amministrare la sua terra. Chi si candida può quindi iniziare a rispondere alle domande. Provengono, e bene ricordarlo, dal datore di lavoro – il Popolo.

 

 

Chi vota lo fa anche perché riconosce l’importanza del popolo e il suo diritto ad aver risposte. Perché la sovranità del Popolo è scritta nella Costituzione più bella del mondo, come la chiamava il PD qualche anno fa.

 

E ricordiamo inoltre che nella stessa Costituzione Italiana si parla di famiglia.

Non fateci diventare i guardiani dei fondamenti di questo Paese. Non fateci percepire che sotto attacco potrebbero esserci le stesse basi umane di questa Nazione

 

Chiediamo umilmente, quindi: non fateci diventare i guardiani dei fondamenti di questo Paese. Non fateci percepire che sotto attacco potrebbero esserci le stesse basi umane di questa Nazione.

 

Non fateci pensare che davvero dobbiamo scendere in piazza a difendere la Costituzione.

 

Non fateci temere per il peggio, facendoci vedere che chi dubita del valore della famiglia tradizionale è spesso anche sostenitore della cessione nostra sovranità politica ed economica ad altri enti.

Non fateci pensare che davvero dobbiamo scendere in piazza a difendere la Costituzione.

 

Quindi, signor Bonaccini, Le chiediamo umilmente di aiutarci: venga ad incontrarci prima di andare alle urne.

 

Venga a chiarire, venga a spiegare, se vuole venga pure a difendere il sistema. Ma si presenti.

 

Signor Bonaccini, Le chiediamo umilmente di aiutarci: venga ad incontrarci prima di andare alle urne

Non ci faccia dubitare della politica una volta di più. Perché è proprio ai politici che noi cediamo il nostro potere e il nostro danaro, e quindi da loro dobbiamo esigere presenza e rispetto.

 

Presenza e rispetto.

 

Glielo chiediamo. Ma democraticamente lo esigiamo.

Non ci faccia dubitare della politica una volta di più. Perché è proprio ai politici che noi cediamo il nostro potere e il nostro danaro, e quindi da loro dobbiamo esigere presenza e rispetto

 

Noi, intanto, continueremo a parlare del sistema affidi e del Caso Bibbiano. Vi aspettiamo venerdì sera, 10 gennaio, all’Albergo delle Notarie in Reggio Emilia, per un evento ancora una volta dedicato alla trattazione di questo tema importantissimo, sopra il quale non possiamo far calare, per nessuna ragione al mondo, il sipario.

 

Lo dobbiamo ai Bambini alle Famiglie coinvolte. Lo dobbiamo ai nostri figli e ai nostri nipoti.

 

Lo dobbiamo a questa Civiltà per la quale ha ancora un senso continuare a combattere, per ribaltare l’attuale disordine delle cose e ricostruire questo 21º secolo.

 

 

Roberto Dal Bosco e Cristiano Lugli 

Fondatori di Renovatio 21

 

Continua a leggere

Essere genitori

«Influencer» per genitori condannata per abusi su minori

Pubblicato

il

Da

Una madre americana di sei figli, i cui consigli online sui genitori hanno attirato più di due milioni di abbonati su YouTube, è stata condannata il mese scorso ad almeno quattro anni di carcere con l’accusa di aggravamento di abusi su minori.

 

Ruby Franke, 42 anni, che gestiva il canale YouTube «8 Passengers», ora cancellata, è stata arrestata lo scorso agosto nello stato americano dello Utah quando suo figlio dodicenne malnutrito è scappato dalla casa di un’altra donna, Jodi Hildebrandt, 54 anni, per chiedere cibo e acqua a un vicino.

 

Il bambino era stato legato con nastro adesivo e aveva ferite aperte visibili a causa dell’essere stato legato con una corda, secondo i documenti della polizia. Hildebrandt, con il quale Franke collaborava in un’impresa commerciale separata, è stata condannata alla stessa pena detentiva di quattro pene da uno a 15 anni ciascuna.

 

Entrambe si erano dichiarate colpevoli a dicembre delle accuse di abuso aggravato di secondo grado su minori.

 

 

Sostieni Renovatio 21

Scusandosi con i suoi figli dopo la sua condanna, Franke ha detto di aver «creduto che l’oscurità fosse luce e che il giusto fosse sbagliato. Farei qualsiasi cosa al mondo per voi. Ho preso da voi tutto ciò che era tenero, sicuro e buono». Nella sua stessa dichiarazione, la Hildebrandt ha detto che spera che i bambini possano «guarire fisicamente ed emotivamente».

 

Durante il processo dell’anno scorso, il pubblico ministero Eric Clarke ha detto alla corte che due dei figli di Franke erano stati costretti a vivere in un «ambiente simile a un campo di concentramento» e gli erano stati «regolarmente negati cibo, acqua, letti in cui dormire e praticamente ogni forma di divertimento».

 

 

La Franke aveva creato il suo canale YouTube «8 Passengers» nel 2015 e l’estate scorsa aveva accumulato 2,3 milioni di abbonati, molti dei quali attratti dai video della vita familiare suburbana di Franke.

 

Tuttavia, alcuni spettatori si sono preoccupati nel 2020 quando uno dei suoi figli ha detto in un video che aveva dormito su un pouf per sette mesi. Altri video descrivevano Franke che tratteneva il cibo dai suoi figli e «annullava» il Natale come punizione.

 

Il canale YouTube «8 Passengers» è stato cancellato nel 2022, lo stesso anno in cui la Franke si era separata dal marito Kevin.

 

Nell’ambito di un patteggiamento, Hildebrandt – che ha collaborato con Franke in una serie di video di «life coaching» – ha ammesso di essere a conoscenza degli abusi sui minori e di aver costretto uno dei figli di Franke a «saltare più volte in un cactus».

 

Ha aggiunto che Franke aveva detto ai suoi figli che erano «malvagi e posseduti» e dovevano «pentirsi».

 

In una dichiarazione rilasciata dal suo avvocato prima del processo l’anno scorso, Kevin Franke ha chiesto che fosse inflitta la pena massima al suo ex partner per l’abuso «orribile e disumano» dei suoi figli.

 

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


 

Immagine screenshot da YouTube

Continua a leggere

Essere genitori

Lucifero vittima ed eroe: i cartoni animati riscrivono il Bene e il Male

Pubblicato

il

Da

Un video girato da una mamma italiana preoccupata sta circolando sui social media.   La signora mostra come su un popolare e onnipresente servizio di streaming vi sia un cartone che, alla prima puntata, riscrive completamente la storia biblica.   Per il cartone, Lucifero era buono, ed è stato punito ingiustamente. Si sarebbe poi trovato, «attratto dalla fiera indipendenza», con Lilith, prima moglie di Adamo poi divenuta demone – e già la presenza di questo personaggio nel cartone animato è indicativa, vista la sua persistenza nella mitologia femminista: di fatto, la vediamo scappare dal primo uomo che ancora prima di essere padre già la tratta come un patriarca.   Il lettore può vedere da sé il livello di inversione a cui si arriva: il «Paradiso» è cattivo, Lucifero è vittima della sua crudeltà; l’atto di dare la mela ad Eva è un atto prometeico di amore per l’umanità…  

Sostieni Renovatio 21

Si resta sbalorditi.   Pare addirittura, ma potremmo sbagliarci, che a San Michele Arcangelo, colui che sconfisse Lucifero, siano assegnate fattezze mostruose.   È semplicemente sconcertante: e provate a pensare a una piccola mente che assorbe questa storia prima di poter frequentare il catechismo, dove, in teoria, dovrebbero raccontargli la versione opposta. A chi crederà, alla TV o al catechista? Cosa sortirà la dissonanza cognitiva prodotta?   Apprendiamo che il cartone si chiama Hazbin Hotel ed è realizzato da un’artista poco più che trentenne, Vivienne Medrano, che sempre a tema infernale produce anche un’altra serie chiamata Helluva Boss. Dopo aver lavorato nei film horror, si è fatta largo su YouTube, per poi fare il suo primo cortometraggio «Son of 666» (2013). Bisessuale, si definisce «una donna queer su internet che ha fatto qualcosa di popolare».   La protagonista di Hazbin Hotel è Charlie Morningstar (Carla Stella del Mattino – anche qui, un riferimento a Lucifero) principessa dell’Inferno, nella sua ricerca per trovare un modo per «riabilitare» i peccatori e ammetterli in Paradiso, tramite il suo «Hazbin Hotel», come alternativa all’annuale «sterminio» delle anime da parte del Paradiso a causa della sovrappopolazione dell’Inferno.   La ragazzina protagonista è aiutata dalla sua «fidanzata» Vaggie, che è anche la sua manager, e da un attore pornografico chiamato Angel Dust. Il prodotto è R-rated, cioè, secondo la classificazione americana, adatto ad un pubblico di under 17 solo se accompagnati da un adulto. Amazon lo segna come «18+», tuttavia sappiamo che almeno al pubblico italiano ogni cartone suggerisce di default l’essere fatto per bambini, e il primo episodio è stato distribuito su YouTube, dov’è ancora possibile vedere liberamente anche il trailer, con violenza e oscenità sin dai primi secondi.   Attacco: «Ciao a te, peccatore perduto, ti piace il sangue, la violenza, e la depravazione di natura sessuale?». Segue turpiloquio vario.     La serie è prodotta in collaborazione con Amazon Studios dalla società di intrattenimento indipendente A24, una casa di produzione basata a Nuova York con all’attivo film e serie controversi come Spring Breakers e Euphoria. Lanciato il 19 gennaio 2024, Hazbin Hotel è il suo primo progetto di animazione, già disponibile con doppiaggio italiano.   Non si dichiara come un cartone per bambini: ma allora, per chi è? Quanti adulti amano vedere disegni stilizzati, caricature in movimento, invece che guardare del cinema? Una domanda antica, a cui forse non sappiamo rispondere perché sottovalutiamo l’infantilizzazione delle masse.   Torniamo un secondo sulla presenza in questo prodotto di intrattenimento del demone Lilith, scritto anche Lilit, Lilitu o Lilis, una figura femminile nella mitologia mesopotamica e giudaica, che secondo alcuni teorie non cristiane sarebbe stata la prima moglie di Adamo e presumibilmente un demone primordiale, una creatura «bandita» dal Giardino dell’Eden per non aver rispettato e obbedito ad Adamo – e per questo oggi citata e riverita dai movimenti femministi che combattono il patriarcato e la figura maschile. Si pensa che sia menzionata nella Bibbia in ebraico nel Libro di Isaia (34, 14), in una lista di animali notturni, dove è tradotto dalla versione CEI con «civetta».   La figura è più consistente nella tarda antichità nella mitologia mandea e nelle fonti della mitologia ebraica dal 500 d.C. in poi. Lilith appare in formule di incantesimo che incorporano una breve storia mitica (conosciuti oggi come historiolas nella mitologia mesopotamica, greca, aramaica, mandea e cabalistica) in vari concetti e località che danno descrizioni parziali di lei. La demonessa è menzionata nel Talmud babilonese, nel testo apocrifo Vita di Adamo ed Eva come la prima moglie di Adamo, e nello Zohar Leviticus come «una donna focosa e focosa che per prima convisse con uomo». Molte autorità rabbiniche tradizionali, tra cui Maimonide e Menachem Meiri, rifiutano l’esistenza di Lilith.   Perché un tale personaggio, di fatto conosciuto per lo più solo da chi è appassionato di esoterismo ed affini, compare in un cartone? Perché gli autori sono immersi nella cultura femminismo e nel gender che glorificano Lilith, le streghe, i demòni, l’Inferno. E credono che sia giusto immergere in questo calderone anche i vostri figli, per cucinarli secondo la ricetta del Moloch perverso-polimorfo che si sta impadronendo dell’Occidente e della sua cultura.

Aiuta Renovatio 21

È molto chiaro quello che sta accadendo, e non parliamo del macro-piano spirituale e morale dove è impossibile non vedere l’insorgenza del demoniaco sulle famiglie: a livello più concreto, è facile rintracciare la genealogia di questa cultura che viene fatta percolare nell’industria dell’intrattenimento, anche infantile. Si tratta del rifiuto radicale del cristianesimo tipico del genderismo, che non esita, come visibile in tanti Gay Pride, ad allearsi a forme e motivi del satanismo – sempre, ovviamente, con la scusa della «satira» a portata di mano.   Non si tratta di un caso isolato. Il principale soggetto dell’industria del family entertainment, Disney, sappiamo bene essere diretto lì. Dopo l’ultimo film di Natale I terribili nove (The Naughty Nine) con personaggi apparentemente LGBT e le scene con baci omoerotici nel cartone Lightyear (2022), vi sarebbe anche il caso della serie TV in via di produzione chiamata Little Demon, che ha suscitato presso i cristiani americani polemiche per la «normalizzazione del paganesimo» e il sostegno a Satana e all’Anticristo.   Come riportato da Renovatio 21, il film natalizio 2022 della Disney conteneva una sequenza che mostrava un gruppo di bambini che tengono in mano cartelli che recitano «WE LOVE YOU SATAN», cioè «TI AMO SATANA». Si tratta di un equivoco che dovrebbe far ridere: «Satan» è l’anagramma di «Santa», cioè Santa Claus, Babbo Natale, quindi nella pellicola i bambini si sono sbagliati, del resto basta invertire due lettere.   Non c’è molto da ridere. Invece c’è da tenere lontani i bambini dall’intrattenimento attuale, la cui agenda di inversione propriamente diabolica non è nemmeno più discutibile.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
Immagine screenshot da YouTube    
Continua a leggere

Essere genitori

Bambini travestiti da donne in lingerie bourlesque fatti sfilare per una città spagnola

Pubblicato

il

Da

È emerso online un video di bambini piccoli che prendono parte a una parata in Spagna indossando lingerie in stile burlesque, copricapezzoli e parrucche, con bandiere arcobaleno LGBT attaccate sulla schiena.

 

Il filmato, girato durante un carnevale annuale a Torrevieja, una città nel sud della Spagna ritenuta «gay-friendly», mostra un gruppo di minori che marcia con diversi che sembrano avere circa 9 o 10 anni o meno.

 

Sostieni Renovatio 21

Oltre ai reggicalze e alle calze erotiche e succinte, ai bambini è stata posizionata una «X» di nastro nero sui capezzoli e è stato applicato un trucco completo sui loro volti.

 

Il video mostra i bambini che vengono istruiti a imitare gli adulti eseguendo gesti provocatori per le strade della città di Alicante davanti a spettatori adulti e ad altri bambini.

 

In un video, si vede una donna che mette qualcosa, presumibilmente dolci, nella bocca dei bambini mentre si muovono.

 

Alcuni di coloro che hanno pubblicato il filmato hanno notato che il titolo della «performance» era «Prometer hasta meter» che indica qualcuno che promette qualsiasi cosa e poi se ne dimentica una volta ottenuto ciò che voleva.

 

Altri video mostravano adulti che indossavano gli stessi abiti ed eseguivano gli stessi movimenti.

 

 

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

Secondo l’account Twitter Right Angle News Network gli organizzatori del numero sarebbero noti per il loro «simbolismo antagonista che prende di mira principalmente il cristianesimo».

 

 

Va notato come Torrevieja sia governata in solitario dal Partido Popular (PP), la versione spagnuola della Democrazia Cristiana, sempre pronta a compromessi o a vere e proprie aperture alla dissoluzione del mondo moderno. La scorsa estate il sindaco della città presenziò, tra drappi omotransessualisti, alla lettura di un manifesto gay nel corso delle celebrazioni del Pride, riporta il quotidiano catalano La Vanguardia.

 

Nel manifesto letto alla presenza del primo cittadino del partito conservatore vi erano una presa di posizione sui «divorzi duri che alcuni usano per legittimare la violenza sessista», i quali «hanno bisogno di opposizione» da parte degli omosessualisti. Il machismo come «la violenza di genere esiste e necessita di opposizione. Perché il genere non è un’ideologia e il collettivo LGTBIQ+ non è una lobby. Perché il concetto di famiglia non è impermeabile, non è un uomo e una donna che hanno figli».

 

Pochi mesi dopo, ecco che, con la scusa del carnevale, anche l’immagine dei figli diviene, come dire, «non impermeabile». Alcuni sostengono che si tratti in realtà di bambine, ma la sostanza non sembra cambiare molto.

 


Sostieni Renovatio 21

È piuttosto inutile nascondersi dietro al fatto che si tratta di carnevale: non si tratta nemmeno di adolescenti, si tratta di bambini piccoli, e l’effetto che un simile video fa sull’animo di un genitore è scioccante.

 

Del resto lo avevano detto: «convertiremo i vostri figli». La canzone dei gay organizzati uscita qualche anno fa, poi subito sparita quando si scoprirono i possibili trascorsi di alcuni cantori coinvolti, di fatto si limitava a riprendere un programma noto.

 

Nel febbraio 1987, comparve sulla testata americana Gay Community News un testo (che non sarebbe sbagliato etichettare come un vero hate speech eterofobo, ma per quello la legge non c’è e non ci sarà mai) intitolato Gay Manifesto. Lo firmava un certo Michael Swift, che alcuni credono fosse solo uno pseudonimo. L’incipit di tale «Manifesto omosessuale» recitava:

 

«Sodomizzeremo i vostri figli, emblema della vostra debole mascolinità, dei vostri sogni superficiali e delle bugie volgari. Li sedurremo nelle vostre scuole, nei vostri dormitori, nelle vostre palestre, nei vostri spogliatoi, nei vostri palazzetti dello sport, nei vostri seminari, nei vostri gruppi giovanili, nei bagni dei vostri cinema, nei vostri dormitori dell’esercito, nelle vostre fermate dei camion, nei vostri club per soli machi, nelle vostre Camere dei Deputati, ovunque gli uomini stiano assieme agli uomini. I vostri figli diventeranno i nostri servi e obbediranno ai nostri ordini. Saranno riplasmati a nostra immagine. Verranno a desiderarci e ad adorarci».

 

Fu detto che in realtà si trattava di satira, di uno scherzo. Insomma, una carnevalata, anche qui. Tuttavia il ritornello si ripete nei decenni.

 

Come riportato da Renovatio 21, la marcia delle Drag Queen durante il Pride di Nuova York della scorsa estate ha scandito una coretto in piena lucidità: «We’re here, we’re queer, we’re coming for your children», cioè «Siamo qui, siamo finocchi, stiamo venendo a prendere i vostri figli». Com’era? «Prometer hasta meter»…

 


Il carnevale non può essere la scusa per tale abisso di degrado – soprattutto perché bisogna realizzare che il carnevale non è solo uno strumento, è il fine di tutto questo, un mondo che, come nel momento di festa estrema, inverte qualsiasi legge naturale e sociale.

 

Preparatevi ad una difesa ad oltranza della vostra prole e della sua innocenza.

 

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21



Immagine screenshot da Twitter

 

 

 

 

 

 

 

Continua a leggere

Più popolari