Economia

Costi energetici, ai tedeschi viene detto che devono fare meno docce

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La Germania è chiaramente il Paese d’Europa più compromesso dalle sanzioni, vuoi per la sua dipendenza energetica dalla Russia, vuoi per la classe politica totalmente incapace di rendersi conto del disastro alle porte.

 

La ministra degli Esteri Baerbock (del giro dei Young Global Leader di Davos) ha detto ieri che la Germania non consumerà più alcuna fonte energetica russa; il carbone russo, ha dichiarato, sarà utilizzato in Germania solo fino all’estate.

 

Al contempo sulla stampa tedesca cominciano a spuntare improvvisamente articoli che esaltano i benefici di lavarsi meno. Meno docce per tutti.

 

La Bild, ad esempio, va in stampa con un pezzo intitolato «È sufficiente lavare queste quattro parti del corpo – Perché la pelle si pulisce da sola se la lasci fare».

 

La testata cita i consigli del ministro dell’Economia Robert Habeck (un altro verde, come la Baerbok), che ha invitato i cittadini a ridurre il riscaldamento e la sauna visite e docce per aiutare il Paese a ridurre la sua dipendenza dall’energia russa. Un po’ schizofrenicamente, è lo stesso Habeck ad aver detto pochi giorni fa che se il gas russo venisse tagliato repentinamente vi sarebbero rivolte nel Paese: si tratta forse di un augurio? Perché, in effetti, una Polizei pronta alla repressione più violenta la Germania ce la ha, si è visto.

 

Nel pezzo della Bild trovano spazio anche potenti lezioni di microbiologia: evitare le docce dà ai batteri buoni la possibilità di propagarsi, aiutando con le condizioni della pelle e consumando anche le sostanze responsabili dell’odore corporeo.

 

In pratica, meno ti lavi, meno puzzi.

 

«In questo modo, [la pelle] si pulisce da sola»,

 

L’articolo menziona quindi il dermatologo Yael Adler, il quale afferma che evitare la doccia per tre settimane fa «scomparire gli odori e la pelle inizia una sorta di processo di autopulizia».

 

Secondo il dottor Adler, i tedeschi possono risparmiare energia e mantenersi sufficientemente puliti lavando solo quattro aree del corpo, glutei, ascelle, piedi e inguine.

 

Ciò è assimilabile a ciò che nei Paesi anglofoni, viene colloquialmente chiamato «whore’s whash»,  «lavaggio delle puttane».

 

L’articolo sul nuovo Reich dell’autopulenza corporea arriva dopo che Klaus Mueller, il capo della Bundesnetzagentur (lufficio di regolamentazione tedesco per i mercati dell’elettricità, del gas, delle telecomunicazioni, delle poste e delle ferrovie), ha chiesto ai suoi connazionali  se avessero «davvero bisogno di fare una doccia calda sette giorni su sette, con il riscaldamento a gas».

 

In precedenza, il ministro del governo Peter Hauk ha anche detto ai tedeschi che dovrebbero far fronte all’aumento dei costi energetici semplicemente spegnendo il riscaldamento e indossando maglioni più caldi. «Puoi resistere a 15 gradi in inverno con un maglione. Nessuno ne muore. Ma le persone stanno morendo altrove», ha detto.

 

Prima dell’inizio della guerra, la Germania importava dalla Russia il 55% del gas, un terzo del petrolio e il 45% del carbone. S

 

Germania e Italia stanno preparando il razionamento energetico.

 

La Germania è già stata sull’orlo del blackout del combustibile. Il taglio di gas e carbone russi è un salto del buio a cui il Paese non sembra preparato. Le soluzioni basate su rinnovabili si sono rivelate patetiche: in alcuni momenti dell’anno, le pale eoliche non hanno abbastanza vento per funzionare.

 

Un politico bavarese ha ipotizzato che a causa dell’interruzione del gas russo si perderanno nel Land almeno 200 mila posti di lavoro.

 

I politici stanno prendendo queste decisioni fuori dalla sintonia con il tessuto produttivo. Il capo della multinazionale tedesca Bosch si è pubblicamente opposto all’embargo di gas dalla Russia.

 

 

 

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